Tumgik
#amare molto
perpassareiltempo · 2 months
Text
Ma occorre imparare a leggere, come occorre imparare a vedere, e a vivere.
Vincent Van Gogh
28 notes · View notes
antanasias · 3 months
Text
Sai tu sei il mio "menomale" Non è negativo anzi direi super positivo. È come dire: Menomale che esiste. Menomale che mi ama. Menomale che la vita accanto a lui fa meno paura. Menomale che mi protegge e mi sopporta. Menomale che rende tutto perfetto anche quado non lo è. Tu sei il mio menomale, perché fa tutto meno male da quando ho te. - Anonimo
15 notes · View notes
jaja-dingdong · 4 months
Text
Sto riguardando Episodio IV dopo anni e mi ero quasi dimenticata di quanto amassi Han Solo soprattutto nella trilogia originale
3 notes · View notes
serenamatroia · 1 year
Text
Tumblr media
1 note · View note
ragazzoarcano · 3 months
Text
«Tutte le persone silenziose e solitarie nascondono una capacitá di amare che va oltre le parole. Sono le persone di cui devi percepire i gesti. E un gesto, molto spesso, vale molto di piú di mille parole.»
— M. Gitana
179 notes · View notes
orotrasparente · 10 days
Text
quando vedo i miei amici che postano foto con le ragazze, fanno sorprese strane, fiori e tutto il resto e penso a me che non sono mai stato bravo in queste cose, ma in generale non sono mai stato molto bravo a esternare le emozioni perché è così che sono cresciuto, da bambino sminuivano ogni mio sentimento, non significa che ho avuto una infanzia di merda sia chiaro, semplicemente mi è stato inculcato il pensiero di dover trattenere piuttosto che lasciar andare, oggi sono una persona emotivamente instabile, scostante, non so dire ti voglio bene, non so amare nel modo giusto, non sono in grado di fare tante cose che nelle mie fantasie io farei anche ma il mio corpo proprio non riesce a metterle in pratica e quindi mi dico che c’è un motivo se gli altri restano con la stessa persona per decenni e io più di tanto non riesco a far durare una storia, magari prima volevo incolpare le circostanze avverse ma dopo tutti questi anni di fallimenti la realtà è che l’unica circostanza comune a tutte le situazioni sono io e quindi anche il problema è tutto mio
63 notes · View notes
lunamarish · 9 months
Text
La solitudine: bisogna essere molto forti per amare la solitudine; bisogna avere buone gambe e una resistenza fuori del comune; non si deve rischiare raffreddore, influenza o mal di gola; non si devono temere rapinatori o assassini; se tocca camminare per tutto il pomeriggio o magari per tutta la sera bisogna saperlo fare senza accorgersene; da sedersi non c’è; specie d’invemo; col vento che tira sull’erba bagnata, e coi pietroni tra l’immondizia umidi e fangosi; non c’è proprio nessun conforto, su ciò non c’è dubbio, oltre a quello di avere davanti tutto un giorno e una notte senza doveri o limiti di qualsiasi genere.
Pier Paolo Pasolini
180 notes · View notes
sofysta · 5 months
Text
Ecchepalle!
A proposito...
.....non trovo giusto si dica che tutti gli uomini debbano fare "mea culpa" e questo qualunquismo è veramente insopportabile perchè si riduce il tutto ad una battaglia dei sessi. Ci sono ragazzi/uomini che hanno tanta dignità e che sanno cosa vuoldire amare senza il bisogno di sentirsi superiori o patriarcali verso la ragazza/donna che frequentano. Perfino qui al Meridione dove quella del patriarcato era quasi una legge, ora non è più così .Naturale che dove vivono l'ignoranza ed i paraocchi le cose siano rimaste tali e quali e questo vale per ogni angolo di mondo.
Pur essendo ventenne+2, oggi noto che queste forme di violenze accadono molto più spesso tra mura domestiche molto agiate. Ragazzi che hanno e vogliono sempre di più, insofferenti ai" No" e questo vale sia per gli uomini che per le donne. Quante donne uccidono i loro stessi figli? Quante fanno violenza psicologica sui mariti? Solo che non fa notizia perchè la donna era vista come il sesso debole e quindi risultava e risulta quasi impossibile che possa fare qualcosa del genere verso l"uomo. Quindi io la smetterei nel dire che gli uomini devono fare mea culpa, tutti dovremmo fare mea culpa. Questa società ha una malattia più profonda, e difficilmente tra i ragazzi della.mia età vedo figli attenzionati o amati sul serio. Si contano i genitori che educano alla solidarietà, alla gentilezza, alla comprensione. Corrono, loro corrono per lavorare, per acquistare, corrono per tutto tranne che per fermarsi e sedersi accanto ai figli ad ascoltarli. Perchè si, noi figli diamo sempre i segnali di un disagio dentro.. anche se non parliamo, anche se cambiamo strada ed abbassiamo gli occhi. Ragazze e donne basta dire non ho più fiducia negli uomini, cominciamo a dire non ho fiducia nel genere umano che di umanità non ha più nemmeno un briciolo.
E poi ci sono le eccezioni, le rarità, ed è davvero una fortuna incapparci.
98 notes · View notes
scogito · 6 months
Text
MANIPOLATORI NASCOSTI
Una persona che chiede il tuo aiuto, ma quando esprimi cosa pensi ribatte, obietta, devia e cavilla con il principale scopo di dimostrare che il suo punto di vista è corretto, può essere molto spesso una manipolatrice.
Attenzione, non sto parlando di un legittimo o acceso scambio di pareri. Mi riferisco a chi fa la parte di colui che è aperto all’ascolto, ma non ascolta niente. Lo riconosci perché l’unica cosa che fa non è rispondere su quanto gli dici e che peraltro ha chiesto, né replica all'argomento che porti, ma apre un’oratoria di stile su come dovrebbe essere la vita e le persone, mettendo sul tavolo nuove variabili e sempre altre opzioni, pur di creare casino al tuo discorso originario.
Non parla quasi mai in modo sintetico o diretto, proprio perché è cronicamente falso. Se non sa come obiettare si difende con “non lo so”, sgravandosi di responsabilità e sostenendo a convenienza che se sta chiedendo a te è perché ammette la sua ignoranza.
Quando lo cogli in flagrante e rendi palese il comportamento coi paraocchi che ha, ti parla sopra perché se la prende che lo interrompi e non ti permette di evidenziare ciò che ha appena fatto. Torna in un secondo momento sullo stesso argomento sfalsando la cronologia delle risposte per costringerti nella posizione di errore.
Presta attenzione a questo atteggiamento, perché torna all'origine della domanda che ti ha fatto o del tuo discorso originario tutte le volte che lo incastri. Con questa modalità cancella e riavvia sistematicamente la sua posizione.
Questa categoria è tra le più infime e subdole da riconoscere, perché abilissima nel girare le frittate, confondere i discorsi che fai e rimpastarli dandogli un altro significato.
In tal senso è capace di mandarti allo sfinimento e se ti incazzi perché non si dimostra interessato a capire ciò che gli dici, ribatte che lui è calmo e quello con cui non si può parlare sei tu.
Spesso ha un’idea di sé meravigliosa e parla della vita degli altri evitando di mettere in gioco la sua. Se gli si fa notare tutto questo afferma che invece di argomentare accusi, giudichi o aggredisci.
Il suo è un tossico gioco di specchi dove ogni cosa viene distorta.
Fa paragoni su tutto, persino sui problemi che ha e che rispetto agli altri sono sempre superiori.
Finge umiltà, soprattutto intellettiva.
Di solito è convinto di “amare” più degli altri e di ricevere picche, gestendo il ruolo della vittima e mostrandosi come un bimbo indifeso e buono.
Per mia esperienza, se hai provato oltre le tre volte a porre un ragionamento sul suo operato e ti ha demolito la psiche, è probabile che sia anche un inetto di Spirito.
Uno che è davvero difficile che in questa vita si accorga di sé stesso e porti qualche forma di coscienza.
Queste "persone" non evolvono. Non vogliono e non ne sono capaci perché ignorano completamente chi sono. Ritenendosi perfette non vogliono nemmeno capirlo.
Sono parole forti, ma se le dico è perché l’ho vvissuto e analizzato.
74 notes · View notes
gocciaemozione · 1 month
Text
"Mi chiedo perché continui a pensare di essere sempre troppo poco. Forse, invece, sei troppo. Forse sei in grado di offrire ciò che tutti dicono di volere, ma poi ne hanno paura. Sei quella persona che sa prendersi davvero cura di un'altra persona, anziché essere chi ti sbatte in faccia il solito 'tu meriti il meglio', quando il meglio poi a te non è disposto a offrirlo. È triste rendersi conto che spesso ci si sente così soli, nonostante tutto l'amore che si è disposti a dare. Ma ricorda, non sei solo. Ci sono persone che apprezzano la tua generosità e la tua capacità di amare senza riserve. Non smettere di credere in te stesso, perché sei molto di più di quello che pensi. Meriti qualcuno che sappia riconoscere il tuo valore e che sia disposto a darti ciò che meriti. Non abbatterti, perché la tua luce brilla anche se il mondo sembra non accorgersene. Continua a essere te stesso, perché sei speciale, anche se a volte sembra che nessuno lo capisca. Ti abbraccio forte, perché so quanto può essere difficile sentirsi così tristi e incompresi. Ricorda che sei importante e che il tuo amore merita di essere ricambiato. Non smettere di sperare, perché un giorno troverai chi saprà apprezzare tutto ciò che sei."
Tumblr media
38 notes · View notes
vintagebiker43 · 14 hours
Text
Tumblr media
angelikamente.5413 h su Threads
...Aristippo disse a Diogene: "Vedo che stai mangiando una cena molto povera. Voglio darti un consiglio. Se tu imparassi ad essere ossequioso con il re, non saresti costretto a mangiare lenticchie." Diogene si girò verso l'amico e gli rispose: "Voglio darti anch’io un consiglio: impara ad amare le lenticchie. Se tu avessi imparato a vivere mangiando lenticchie, ora non saresti costretto ad adulare il re e a vivere da schiavo cercando di soddisfare ogni sua esigenza.»
43 notes · View notes
perpassareiltempo · 1 year
Quote
La farfalla non vive per cibarsi e invecchiare, vive solamente per amare, e per questo è avvolta in un abito mirabile. E’ un emblema sia dell’effimero sia di ciò che dura in eterno. E’ un simbolo dell’anima.
Hermann Hesse
76 notes · View notes
antanasias · 1 year
Quote
Sai York, noi esseri umani abbiamo un grosso problema chiamato cervello. Pensiamo di essere i padroni del mondo, manipoliamo la natura, vi torturiamo, ce ne freghiamo dell'ambiente e siamo convinti di avere inventato tutto. Viviamo la vita sempre proiettati nel futuro, sempre a dire farò, sarò, diventerò. Fingiamo di essere immortali e poi un giorno incontriamo la morte e diventiamo pazzi e il resto dei nostri giorni lo impieghiamo per trovare una spiegazione che non c'è. Pensa che ci sono persone che come lavoro pensano ai perché della vita, si chiamano filosofi! Voi invece vivete adesso, amate sinceramente senza secondi fini, senza aspettarvi nemmeno di essere ricambiati, non avete bisogno di diventare qualcuno, non siete ossessionati da successo, vi basta una carezza, una cuccia, un po' di pappa e di compagnia e poi quando sentite che il vostro momento si avvicina, ve ne andate a morire dignitosamente da soli, lontano da sguardi indiscreti. E noi vi chiamiamo animali!
Federica Bosco “Il mio angelo segreto”
29 notes · View notes
kon-igi · 1 year
Note
Non riesco ad avere figli e mi sembra di aver buttato la mia vita fino ad ora e che oltre non ci sia uno scopo...
Ti racconto una cosa.
Io ho 50 anni e la nostra prima figlia è nata che avevo 25 anni... una giovane coppia per quei tempi (1997) e un'età che adesso sarebbe definita prepubere.
Non ti faccio mistero che per un certo periodo della mia vita ho provato un sentimento molto vicino al disprezzo misto rabbia per tutte quelle persone che proseguivano la loro adolescenza lunga ponendosi al centro del mondo e ignorando la lotta esistenziale che un genitore doveva portare avanti anche solo per riuscire ad andare a letto la sera senza strisciare le ginocchia sul pavimento.
Oggi dico che ognuno cresce con le esperienze che gli sono più congeniali ed essere genitori è solo uno dei tanti modi per conoscere meglio la realtà... non ti rende migliore, ti fornisce solo una buona occasione per ridiscutere la tua centralità nel mondo.
Un figlio non è uno scopo, né una benedizione né una maledizione.
Un figlio non consolida il tuo ruolo nella società né conferma la tua validità di essere umano... se proprio dobbiamo dirla tutta ti provoca un'overdose di inadeguatezza e ti svela ogni giorno una nuova sfumatura del termine 'ansia'.
La domanda che ti devi fare prima di 'Sarò una buona madre?' e un'altra...
'Saprò amare gli altri anche se non sono come me?'
In caso contrario il figlio che sarà potrebbe essere per te solo un riscatto oppure una soddisfazione personale o anche una dimostrazione. O, peggio, un modo per accontentare o legare a te qualcuno.
Un figlio, in realtà, è un atto di amore ma non verso te stessa o verso chi ti sta accanto... è un atto di amore (e di fede) verso ciò che non sei tu, verso quel mondo che, dal giorno della tua scelta, diventerà più ricco e ancora più pieno di amore.
Perchè il bambino non nasce nell'utero ma nella testa e nel cuore.
Sappi essere madre senza figli e quello che tu chiami 'scopo' diventerà una tua consapevolezza profonda con la quale potrai aprirti all'altro anche senza legami di sangue e scoprire che la famiglia non ha nulla a che vedere con la biologia o la parentela.
Io sono figlio unico ma ho mille fratelli e sorelle... e ho ben più che due figlie, credimi.
Saprai amare gli altri anche se non sono come te?
163 notes · View notes
dinonfissatoaffetto · 23 days
Text
Non so che poeta io sia stato in tutti questi anni. Ma so di essere stato un uomo: perché ho molto amato, ho molto sofferto, ho anche errato cercando di riparare al mio errore, come potevo, e non ho odiato mai. Proprio quello che un uomo deve fare: amare molto, anche errare, molto soffrire, e non odiare mai.
- Giuseppe Ungaretti
27 notes · View notes
ninoelesirene · 19 days
Text
Se ti tocca la sorte di affacciarti molto giovane (e tuo malgrado) sull’abisso nascosto in qualcuno che ami, puoi imparare con il tempo a prevedere l’arrivo dell’oscurità, a sentirne la pressione sulle tempie, senza lasciare che ti paralizzi.
La fragilità di chi amiamo oggi è uno specchio che fa emergere anche le nostre debolezze, e in quel riflesso è custodito il segreto che, con un po’ di fortuna, un giorno potrà insegnarci ad amare meglio chi verrà domani, noi stessi compresi.
L’amore maturo va incontro alle tenebre, non cambia strada se la via si dissesta, non storna lo sguardo se la cornice si sfalda, non si allontana quando il sentimento diventa sghembo. Chi ama compiutamente sorride all’apollineo, ma ancor di più al dionisiaco; chi ama bene accoglie la fatica e delle stanze buie altrui (e proprie) si fa inestinguibile luce.
39 notes · View notes