Revisionato e rinnovato. Oltre ad aver rimosso alcune ripetizioni, troverete novità e approfondimenti sul narcisismo e la manipolazione, sullo spiritual bypassing e sulle crisi spirituali nella solitudine interiore. Ho diviso in paragrafi il capitolo 'doni della solitudine' e ho inserito i seguenti paragrafi nell'ultimo capitolo:
da fuori a dentro
come capire se sono pronto?
il ruolo dell’attenzione
perdite della sensazione personale
meditazione
intensità e stabilizzazione
ostacoli
quando arriva il silenzio
conclusioni
Spero vi sia d'aiuto, buona lettura.
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Cinque sono [...] le vie che portano a conoscere il successo:
Sapere quando si può o non si può combattere.
Sapersi avvalere sia di forze numerose che di forze esigue.
Sapere infondere uguali propositi nei superiori e negli inferiori.
Attendere con prudenza le altrui imprudenze.
Avere generali capaci e un sovrano che non interferisce.
Questi cinque punti costituiscono il Dao di chi conosce il successo.
Si dice infatti:
"Conoscendo gli altri e conoscendo se stessi, in cento battaglie non si correranno rischi; non conoscendo gli altri, ma conoscendo se stessi, una volta si vincerà e una volta si perderà; non conoscendo né gli altri né se stessi, si sarà inevitabilmente in pericolo ad ogni scontro."
Sun Tzu
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🎯
Un ego distorto facilmente può incarnare il male, poiché segue solo il proprio tornaconto. Tuttavia sarà sempre un ego, quindi dotato di volontà, perseveranza e autonomia. Ovvero di una direzione.
Un idiota (colui che è privo di ego) non possiede nessuna di queste qualità, ma di solito le invidia o le vuole buttare giù. Non riuscendoci poiché non è in grado di governare se stesso, ricopre il ruolo di inetto, di vittimista o di bugiardo (si finge chi non è).
Questo fa di lui un pericolo ambulante privo di logica, chiarezza e responsabilità, perché vive senza spirito critico, non possiede una struttura interna fissa, non ha una direzione e peggio ancora, è convinto di averla.
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T.me
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🔴🇮🇹 TI CONOSCI DENTRO VERAMENTE 101%?!
“conosci te stesso” celebre e secolare frase davanti al tempio di Delfi nell’antica Grecia che nessuno o quasi conosce oggigiorno!
anche oggi molti personaggi che predicano bene ma razzolano male! Sai perché?
Perché non si di conoscono sotto sotto al 201%!
Anche persone che praticano discipline alternative, che fanno mille corsi di crescita personale non sono mai mai centrati ne’ allineati perché la coscienza il 12% della tua mente non conosce fino in fondo il suo subconscio l’88% della propria mente!
Anch’io, prima di conoscermi, non conoscevo il mio pilota automatico ne’ tantomeno lo strumento che mi poteva far dialogare con il mio subconscio!
Infatti, 30 anni prima di tuffarmi nel mio subconscio tramite l’ipnosi perché avevo paura, diffidenza, dubbi, su chi praticava l’ipnosi!
ero pieno di pregiudizi sull’ipnosi, causati dalla tv, dai film, dagli spettacoli e dalle notizie dei tg che, in buona fede o mala fede, seminavano pregiudizi che mi tenevano lontano dall’ipnosi!
Un tempo pensavo che tutto succedesse per caso!
Oggi penso che nulla succeda per caso!
Ed ecco che, un bel giorno, nel 2006, mi regalano un libricino tascabile su materie mentali e da questo momento la mia vita è cambiata!
Nel mio viaggio del salmone, ho provato tutto di più e ho capito cosa andava e cosa no!
Funzionava, ma mi mancava qualcosa!
Nel 2008 incontro la Drssa Rina Brunini, a più di 11500 km di distanza, su Skype, online, e ho esclamato wow!
Da quel giorno mi ipnotizzo h24, tutti gli 84.600 secondi di ogni singolo giorno, mi sento al top, sono spariti al 100% il mal di testa cronico, l’ansia, dolore e peso al petto, vizio delle sigarette, negativismo, depressione, stress, rabbia, colpe del passato negativo!
Ho aiutato online con l’ipnosi DCS centinaia e centinaia di persone, bambini, adulti e anziani, nel mondo con risultati a dir poco incredibili!
Ti capisco amico e amica mia ma ad un certo punto bisogna tuffarsi prima che questa vita passi senza godertela!
Solo a te la Scelta!
se le hai provate veramente tutte e Zero fatti, che ti costa provate l’ipnosi DCS Vera e professionale di Los Angeles Beverly Hills
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Ajahn Chah citazioni
Sulla natura della meditazione come conoscenza di sé
‘È solo quando rendiamo la liberazione dal dolore il nostro obiettivo ultimo che siamo sul giusto sentiero, niente di meno.’
‘La via d’uscita dalla sofferenza è la stessa meditazione. Detto in modo semplice, dobbiamo avere consapevolezza. Consapevolezza è conoscere, presenza mentale.’
‘Se siamo abili non ci aggrappiamo, lasciamo che le cose siano. Diventiamo ‘colui che conosce’.’
‘La conoscenza che sorge dalla pratica che conduce a una mente serena e la conoscenza che proviene dallo studio sono davvero lontane l’una dall’altra. La conoscenza che proviene dallo studio non è vera conoscenza della nostra mente.’
‘Il Buddha non elogiò chi crede agli altri, elogiò chi conosce se stesso’
‘Siccome le persone non osservano se stesse, non capiscono veramente cosa succede nella vita.’
‘Dicono di avere molte responsabilità e di non avere perciò tempo per la meditazione. Io chiedo: ‘[…] Avete tempo di respirare?’ ‘Sì’, rispondono. ‘Allora come potevate avere il tempo di respirare se il lavoro è così frenetico e caotico?’
‘Tutto quello che dobbiamo fare è cercare di essere consapevoli. Continuate solo a provare a entrare dentro di voi per vedere con chiarezza. Questa è meditazione.’
‘Quel che importa è essere consapevoli di voi stessi, ovunque siate e qualsiasi cosa stiate facendo.’
‘Da questo momento in poi la vostra consapevolezza si terrà lontana dal mondo esterno e sarà indirizzata all’interno, per focalizzarsi sulla mente.’
‘Il mondo scomparirà gradualmente dalla vostra consapevolezza e la mente non andrà più a svolgere alcuna attività esteriore. È come se foste entrati nella vostra ‘casa’, dove tutte le facoltà dei vostri sensi si sono riunite per formare un’unità compatta.’
‘Conservate sempre la presenza mentale e la consapevolezza. Samadhi significa che la mente è salda e incrollabile, e non è che la meditazione si pratica solo da seduti. Quando continuate la vostra vita quotidiana, rendete la mente ferma e stabile e mantenete sempre questo senso di saldezza come oggetto mentale.’
‘Dovreste continuare a praticare e a sviluppare costantemente la presenza mentale, senza mollare.’
‘Insegno spesso che se non si pratica con costanza, si tratta solo di gocce d’acqua. Gocce d’acqua perché la pratica non è un continuo e ininterrotto fluire. Sati (la consapevolezza) non è sostenuta in modo uniforme. Il punto importante è che la mente pratichi e non faccia altro. Il corpo non pratica. È la mente a farlo, è la mente che pratica. Se lo comprendete con chiarezza, vedrete che non dovete necessariamente sedervi in meditazione formale perché la mente conosca il samadhi. È la mente che pratica. Dovete farne esperienza e comprenderlo da voi stessi, nella vostra mente.’
‘Non appena lo capite da voi stessi, inizierete a sviluppare la consapevolezza nella mente sempre e in ogni postura. Se state facendo fluire sati in modo costante e ininterrotto, è come se le gocce assumessero la forma di un flusso d’acqua corrente dolce e continuo. Sati sarà presente nella mente di momento in momento e, di conseguenza, ci sarà sempre consapevolezza degli oggetti mentali. Se rendiamo la mente contenuta e composta senza interruzioni mediante sati, ogni volta che sorgono stati mentali salutari o non salutari saprete quali sono gli oggetti mentali che li causano. Conoscerete la mente che è calma e la mente che è confusa e agitata. Praticherete in questo modo ovunque andiate. Se addestrerete così la mente, la vostra meditazione maturerà velocemente e con profitto.’
‘Cercate di praticare in modo costante. Guardate gli svantaggi della pratica priva di costanza e sincerità e cercate di sostenere uno sforzo più mirato e continuo.’
‘Se praticate in un ritiro, non parlate per sette giorni e poi andate a indulgere per un po’ di mesi, non conta quanto rigorosamente abbiate praticato quei sette giorni, non otterrete alcun durevole vantaggio da quella pratica. Praticando così non andrete proprio da nessuna parte. In molti luoghi in cui si insegna meditazione questo problema non viene preso in reale considerazione o lo si trascura del tutto’
‘Il Buddha voleva che noi contemplassimo sempre’
‘Il Buddha disse: ‘la distrazione è la via per la morte’’
‘Ognuno dovrebbe essere il testimone di se stesso’
‘Gli insegnamenti che gli altri possono darti servono a indicare il sentiero, ma non è vera conoscenza.’
‘È come se il Buddha ti prendesse e ti portasse all’inizio del sentiero, dicendoti: ‘questo è il sentiero, percorrilo’. Non ti aiuta a camminare. Devi farlo da te.’
‘Ognuno si illumina da se stesso’
‘Devi solo praticare con tutto il cuore e arriverai alla vera comprensione; la pratica ti porterà nello stesso posto di cui parlano gli insegnamenti.’
‘Rendi te stesso un rifugio per te stesso’
‘Il vero rifugio è il cuore, nient’altro.’
‘Ove c’è confusione, proprio lì può sorgere la pace. Quando la confusione è penetrata dalla comprensione, quel che resta è la pace.’
‘’Rendere la mente vuota’. È vuota ma è ancora attiva. Questa vacuità è una cosa che di solito la gente non capisce; solo chi la raggiunge capisce il suo reale valore. Non è la vacuità del non avere nulla, è una vacuità interna alle cose che sono qui.’
‘Non è una vacuità in cui non c’è nulla, non è così. La gente che capisce in questo modo, sbaglia completamente.’
‘Il Buddha è ancora qui. Il Buddha è Verità. Indipendentemente da chi nasca o muoia, la Verità è ancora qui. Noi dovremmo avvicinarci al Buddha, dovremmo entrare in noi stessi e trovare il Dhamma.’
Dal libro ‘Insegnamenti’ Ajahn Chah scarica pdf o ascolta audiolibrio
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