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#arte programmata
garadinervi · 5 months
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Maria Mulas (photograph), Gianni Colombo, (photograph with silver salts), n.d. [© Maria Mulas]
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marcogiovenale · 2 years
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lindsay caplan, "arte programmata. freedom, control and the computer in 1960s italy"
lindsay caplan, “arte programmata. freedom, control and the computer in 1960s italy”
Sandro Ricaldone LINDSAY CAPLANArte ProgrammataFreedom, Control and the Computer in 1960s ItalyUniversity of Minnesota Press, 2022Tracing the evolution of the Italian avant-garde’s pioneering experiments with art and technology and their subversion of freedom and controlIn postwar Italy, a group of visionary artists used emergent computer technologies as both tools of artistic production and a…
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newsintheshell · 1 year
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ANIME RECAP: FESTA DEL PAPÀ EDITION
Con tutti questi annunci e trailer, cosa è rimasto per l'AnimeJapan?!
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Ho iniziato a raccogliere le varie news venerdì pomeriggio. Ogni volta che pensavo di aver finito, usciva qualcosa di nuovo. Ancora e ancora, non sto scherzando! A più riprese ero lì, che mi guardavo attorno, in cerca di qualche telecamera nascosta 🤨 Ho letteralmente esaurito il numero di embed per i video che mi consente Tumblr, senza andare a scomodare l'editor html!
Considerato che la prossima settimana si tiene la nuova edizione dell'AnimeJapan, ci sono veramente tanti annunci dei quali parlare e una serie pressoché infinita di trailer. Quindi bando le ciance, buon ANIME RECAP e visto che ci siamo, auguri a tutti i papà!
VIDEO
🔶🔸RANKING OF KINGS: TREASURE CHEST OF COURAGE
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Non si sa ancora quanti episodi saranno, ma il sito ufficiale ci comunica che lo special televisivo andrà in onda settimanalmente a partire dal 13 aprile.
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La prima stagione della serie animata è già disponibile in streaming su Crunchyroll, sia sottotitolata che doppiata in italiano.
🔶🔸MASHLE: MAGIC AND MUSCLES
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La school action fantasy comedy, tratta dal popolare manga di Hajime Koumoto, arriverà in simulcast su Crunchyroll dal 7 aprile.
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La serie è diretta da Tomoya Tanaka (Engage Kiss, Visual Prison) e prodotta presso A-1 PICTURES. 
🔶🔸STORY OF A SMALL SENIOR IN MY COMPANY
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L'anime dell’office romantic comedy firmata da Saisou, arriverà a cominciare da luglio.
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L'adattamento è diretto da Mitsutoshi Sato (Ikki Tousen: Western Wolves, Bakumatsu Crisis) e in lavorazione presso PROJECT No.9. 
🔶🔸DEAD MOUNT DEATH PLAY
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L’action a tinte soprannaturali, ispirato all'omonimo manga scritto da Ryohgo Narita (Durarara!!, Baccano!, Fate/Strange Fake) e illustrato da Shinta Fujimoto (Red Raven), arriverà su Crunchyroll dal 10 aprile.
La serie sarà divisa in due parti, con la seconda programmata per ottobre.
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L’adattamento è diretto da Manabu Ono (Sword Art Online: Alicization, Sakura Wars the Animation), presso lo studio GEEK TOYS.
🔶🔸THE VEXATIONS OF A SHUT-IN VAMPIRE PRINCESS
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L'action fantasy comedy (con un pizzico di juicy yuri che non fa mai male 👀) debutterà in Giappone a ottobre.
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La serie animata si basa sulla light novel firmata da Kotei Kobayashi. La regia è affidata a Tatsuma Minamikawa (Nami yo Kiitekure, Fire Force - Stagione 2) e il progetto è targato PROJECT No.9.
🔶🔸KUMA KUMA KUMA BEAR PUNCH!
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La seconda stagione della commedia isekai, tratta dalla light novel di Kumano, comincerà dal 3 aprile.
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Lo staff è lo stesso della prima stagione, andata in onda due anni fa. A dirigere l'adattamento presso EMT Squared ci sono sempre Yuu Nobuta (The Faraway Paladin, High School Fleet) e Hisashi Ishii (I’m Quitting Heroing).
🔶🔸HIGHSPEED ETOILE
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Nessuna novità riguardo allo staff, ma in questo primo teaser le waifu ci sono eccome!
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Il character design è quello riconoscibile di Takuya Fujima (Magical Girl Lyrical Nanoha ViVid, Warlords of Sigrdrifa). La serie farà il suo debutto in tv nel corso del 2024.
ANNUNCI
🔶🔸ATELIER RYZA: EVERR DARKNESS & THE SECRET HIDEOUT
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Il fantasy rpg di Koei Tecmo ispirerà una serie animata, che arriverà già questa estate!
L'adattamento è in cantiere presso LIDENFILMS (Call of the Night, La mia maestra non mostra la coda) e vede il debutto ala regia di Emma Yuzuriha.
🔶🔸ALYA SOMETIMES HIDES HER FEELINGS IN RUSSIAN
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La commedia romantica firmata da Sunsunsun ispirerà una serie animata. L'annuncio non ha svelato quando arriverà e chi si sta occupando della trasposizione della novel (della quale esiste anche una versine manga volendo).
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Per le voci dei due protagonisti sono, però, già confermati Kohei Amasaki (Otto in Re:ZERO -Starting Life in Another World-) e Sumire Uesaka (Hayase Nagatoro in Don't Toy with Me, Miss Nagatoro), rispettivamente i doppiatori di Masachika Kuze e Alisa Mikhailovna Kujo.
🔶🔸THE FIRE HUNTER
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La serie tornerà prossimamente con una seconda stagione. I primi 10 episodi del fantasy post-apocalittico, tratto dalla serie di romanzi di Rieko Hinata, sono in streaming su Crunchyroll.
L'anime è diretto da Junji Nishimura (Ranma ½, ViVid Strike!, True Tears, Vlad Love), mentre il grande Mamoru Oshii (Ghost in the Shell, The Sky Crawlers, Jin-Roh - Uomini e lupi, Lamù - Beautiful Dreamer, Vlad Love, Tenshi no Tamago) si sta occupando della sceneggiatura.
🔶🔸THE ELUSIVE SAMURAI
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Il nuovo manga di Yusei Matsui verrà adattato in una serie animata da CLOVERWORKS (Bocchi the Rock!, My Dress-Up Darling), dietro alla direzione del debuttante Yuta Yamazaki.
L'avventura storica dell'autore di ASSASSINATION CLASSROOM è edita qua in Italia da Panini Comics, sotto l'etichetta Planet Manga.
🔶🔸3-Z CLASS GINPACHI SENSEI
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Pensavate davvero di aver salutato Gintama una volta per tutte? il Professor Ginpachi è qui per smentirvi.
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La novel spin-off, scritta da Tomohito Osaki, ispirerà prossimamente un anime vero e proprio.
🔶🔸THE iDOLM@STER SHINY COLORS
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Il franchise torna prepotentemente in tv con un'altra nuova serie. Dopo THE iDOLM@STER CINDERELLA GIRLS: U149 e THE iDOLM@STER MILLION LIVE, in arrivo rispettivamente dal 5 aprile e da ottobre, adattamento confermato anche per il browser game SHINY COLORS.
La serie di 12 episodi verrà trasmessa durante la stagione primaverile 2024, ma passerà in anteprima nei cinema divisa in tre appuntamenti, il prio dei quali è fissato per il 27 ottobre.
Realizzata presso POLYGON PICTURES, a dirigerla troviamo Mankyu (The Idolm@ster Cinderella Girls Theater, The Ice Guy and His Cool Female Colleague).
🔶🔸KINNIKUMAN
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Nuovo anime in arrivo per festeggiare il 40° anniversario della storico wrestler, la cui prima serie animata è andata in onda negli anni '80.
Nel 2011, il duo Yudetamago ha ripreso in mano la storia del manga, che si era fermata nell'ormai lontano 1987, pubblicando i nuovi capitoli gratuitamente online.
🔶🔸ISHURA
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La serie action fantasy, basata sull'omonima light novel di Keiso, verrà distribuita globalmente in streaming su Disney+.
DATE
🔶🔸WHISPER ME A LOVE SONG
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La serie animata ispirata al girls love manga di Eku Takeshima, che possiamo trovare sui nostri scaffali grazie a Star Comics, verrà trasmessa a partire da gennaio 2024.
L'adattamento segnerà il debutto alla regia di Xinya Cai, che sta preparando il tutto presso lo studio CLOUD HEARTS (The Iceblade Sorcerer Shall Rule the World, Seija Muso). 
* NON VUOI PERDERTI NEANCHE UN POST? ENTRA NEL CANALE TELEGRAM! *
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Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì! 
blogger // anime enthusiast // twitch addict // unorthodox blackster - synthwave lover // penniless gamer // INFJ-T magus
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vashthewitch · 2 months
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lea vergine quando parla di arte programmata spiega che c’è stata un’altra avanguardia artistica, dopo quelle che si studiano a scuola. e che questa avanguardia è stata quella dell’arte cinetica e optical (anni 50-60). come le avanguardie storiche poi è finita “nella boutique” e nel kitsch. è finita nella decorazione, subito perdonata di essere stata di rottura. i protagonisti all’inizio non firmavano le opere. erano quindi questo gruppo indefinito, che assemblava cose che finalmente non erano opere d’arte - compreso che l’opera d’arte è destinata a diventare oggetto e quindi ad essere venduta -. era un’arte “dell’intuizione”. bellissimo a dirsi, difficilissimo a farsi. e infatti dopo è stata scambiata come cosa scientifica ma anche scientista. parla spesso degli anni sessanta. sono riferimenti che emergono come pinne di squalo prima di scomparire nuovamente. già negli anni ottanta riconosceva a lei e ai suoi amici di essere stati geniali senza saperlo. ma c’è questa idea che, nel nulla che era la conoscenza dell’opera, tutto poteva essere trovato, compreso il senso a queste opere oggi ancora folli, o ancora più folli. non fa venire nostalgia, più meraviglia. meraviglia per la mano di dadi che cade, i dati che rotolano e il numero che appare. magari il doppio sei. che fortuna.
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agrpress-blog · 4 months
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Sabato 13 gennaio alle ore 12.00 sarà inaugurata a Roma, nella sala polifunzionale del Museo di Arte Contemporanea Crocetti, in Via Cassia 492, dedicato alle opere dello scultore italiano Venanzo Crocetti, famoso anche per la realizzazione della Porta dei Sacramenti nella Basilica di San Pietro, l’esposizione di alcune opere pittoriche su carta e tela, ispirate al mondo della moda e al costume, realizzate dagli artisti Emanuela Di Filippo e Irakli Mekvabishvili diplomati presso l’Accademia di Belle Arti di Roma da oltre tre lustri, raccolte sotto il titolo “Moda & Costume nelle Arti Visive”. L’esposizione è stata idealmente programmata per essere allestita all’interno di un “Fashion pop up store”, per raccontare il rapporto e l’unione tra il mondo dell’arte e quella del fashion. che, come documenta la storia della Moda, si sviluppa già durante il Modernismo dall’Art Nouveau, nelle Avanguardie agli anni Quaranta, Cinquanta fino a raggiungere la massima espansione negli anni Sessanta in poi.. Emanuela Di Filippo espone una selezione delle sue opere (oltre 200 illustrazioni) eseguite tra il 2014 e il 2023 durante la sua residenza tra Londra, Bristol e Roma: disegni di figure acefale dagli esili tratti e colli slanciati, ispirate alla storia della moda a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta ed in particolare per l’iconico Brand Britannico Biba. Le opere, di varie dimensioni, sono realizzate su carta e tela, in tecnica mista, con campiture vivaci dai colori caldi e freddi, con il fondo rappresentato da una superficie colorata. Attualmente la sua indagine continua a guardare la storia della moda in relazione all'arte, interpretando e schizzando su carta abiti, accessori di Brand Italiani e internazionali inseriti nella piramide della moda. La mostra sarà anche occasione per una breve presentazione di una vasta gamma di corsi di “Fashion Culture”, di “The language of Fashion” e di “The language of Italian Art” che Emanuela offre individualmente durante tutto l'anno. L’artista Georgiano, Irakli Mekvabishvili, in arte Mekira, si ispira ad immagini scenografiche senza tempo, poetiche, classiche e vernacolari, elementi, questi, visivamente incapsulati nella sua serie di lavori nati dieci anni fa che si evolvono fino ad oggi. Un termine appropriato per queste opere sarebbe “Collage Paintings” poiché il collage è una parte importante nel processo della creazione dell’artista. Il progetto nasce dall'idea di ricreare ambienti, scene e personaggi immaginari, enigmatici e surreali. Queste opere attestano la continua ispirazione dell'artista dai testi, il fascino per il teatro, il cinema, la fotografia e Moda. La mostra, patrocinata dall'Ambasciata di Georgia presso la Santa Sede, resta aperta fino al 18 gennaio negli orari di apertura del Museo: dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 e il sabato dalle 11.00 alle 19.00.
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danzameccanica · 4 months
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La magia iniziale dei Ringarë temo si sia già dissolta. Dopo il meraviglioso Under Pale Moon e il discreto sequel Thrall of Winter Majesty, passando anche per un altro album nel 2020 del quale non ho capito l’entità (forse raccolta di demo più tracce ambient) siamo arrivati alla svolta del famigerato terzo album, uscito a sorpreso per la nostrana Avantgarde Music. Eh, chissà come l’ha presa Mammarella a proposito di questo Of Momentous Endless Night...
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Le tastiere velate ed atmosferiche degli esordi si sono trasformate più in qualcosa alla Hecate Enthroned dove synth e chitarre spesso fanno i medesimi riff ma ancora degni di dire qualcosa. Ma attenzione perché dopo averlo ascoltato diverse volte, questo disco non è per niente carente di idee; il problema più grande è che è stato presentato con una batteria iper-veloce quasi triggerata (molto più veloce di Battles in the North e ben più veloce di quei tutorial di batteristi tipo Dominator o Janne Jaloma dei Dark Funeral). Francamente la trovo una cosa alquanto ridicola; perfino i Limbonic Art, pur nel digitale e nella drum programmata, avevano un sentore di velocità umana. Eppure se questo nuovo album fosse una sorta di metal futuristico, cibernetico dove il digital e il parossismo potevano trovare anche una quadra allora si poteva capire il perché. Ma con queste atmosfere che rimangono più vicine ai Cradle of Filth, al vampirismo o al cavalleresco trovo che la batteria sia sempre e completamente fuori luogo. Per quanto a livello di atmosfere e di songwriting sono ancora molto più genuini dei compagni di label Moonlight Sorcery, rimane sempre quel sasso nella scarpa che si fa sempre più acuminato e scomodo: il batterista.
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lamilanomagazine · 4 months
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Vicenza, a capodanno concerto di Max Gazzè in viale Roma e "Caravaggio, Van Dyck, Sassolino" in Basilica palladiana
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Vicenza, a capodanno concerto di Max Gazzè in viale Roma e "Caravaggio, Van Dyck, Sassolino" in Basilica palladiana L'evento culturale in Basilica palladiana "Caravaggio, Van Dyck, Sassolino: tre capolavori a Vicenza" ha come protagonista il tempo e tre capolavori che dialogano in un continuo gioco di rimandi: San Girolamo di Caravaggio, Le quattro età dell'uomo di Antoon Van Dyck e No Memory Without Loss dell'artista contemporaneo vicentino Arcangelo Sassolino, realizzato in esclusiva per l'occasione. L'iniziativa, a cura di Guido Beltramini e Francesca Cappelletti, ideata e promossa dal Comune di Vicenza con la co-organizzazione di Intesa Sanpaolo è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18, il 1° gennaio dalle 15 alle 18. L'ingresso è gratuito per i residenti in città e provincia. Il progetto espositivo ha coinvolto i Musei Civici Vicenza, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio con il supporto di Marsilio Arte. L'iniziativa è stata possibile grazie alla sponsorizzazione di Confindustria Vicenza, Gemmo, Beltrame, Melegatti e LD 72 e alla partnership con Art Bonus con Cereal Docks, Relazionésimo e amer group. Il 31 dicembre e l'1 gennaio alle 16.30 è programmata una visita guidata a "Caravaggio, Van Dyck Sassolino: tre capolavori a Vicenza" condotta dalle Guide Turistiche Abilitate e organizzata dal Consorzio Vicenzaè per il Comune di Vicenza. Le visite, per un massimo di 25 persone, si terranno tutti i sabati e le domeniche di gennaio e febbraio (6-7, 13-14, 20-21, 27-28 gennaio; 3-4 febbraio) alle 16.30 (costo della visita guidata: 6 euro per ciascun visitatore, gratis per minori di 12 anni, in aggiunta al biglietto di ingresso). Prenotazione consigliata al 0444320854 oppure online. Proseguono gli eventi nel salone della Basilica: sabato 30 dicembre Stefania Portinari Storica dell'arte (Università Ca' Foscari, Venezia) interverrà sul tema "Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: poetiche del corpo e dei sentimenti nell'arte". Con il nuovo anno il giornalista Antonio Di Lorenzo dedicherà l'incontro di sabato 6 gennaio a "Epifania, la luce delle donne: sette storie di vicentine straordinarie e sconosciute". Il giorno successivo, domenica 7 gennaio alle 18 Andrea Pilastro del Centro nazionale della biodiversità dell'Università di Padova parlerà di "Tempi moderni: Darwin e la crisi della biodiversità". Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 18, sono ad ingresso gratuito con 100 posti a disposizione su prenotazione al link. Posti esauriti per il tradizionale concerto di Capodanno dell'Ensemble I musicali affetti giunto alla ventinovesima edizione che quest'anno è intitolato "Da Caravaggio a Tiepolo: musiche di Gabrieli, Castello, Corelli, Vivaldi", con Fabio Missaggia violino e direzione. I posti che non saranno occupati all'avvio dell'evento saranno resi disponibili per chi si presenterà in Basilica palladiana. In Basilica palladiana, inoltre, sabato 30 dicembre, alle 16 e alle 17, è in programma "Basilica Underground", visite guidate all'area archeologica "Corte dei Bissari". L'apertura speciale in occasione delle festività vedrà la partecipazione dell'archeologa che condurrà i visitatori alla scoperta dei Veneti antichi, dei Romani e dei Longobardi. La visita sarà preceduta da un'introduzione sulla storia della Basilica palladiana (4 euro a persona, gratis bambini da 0 a 6 anni; prenotazione consigliata: solo sms, Whatsapp e Telegram al 3483832395, posti limitati). In viale Roma il 31 dicembre dalle 18 aprirà il Villaggio di Capodanno con area food, beer, hot drink, con l'intrattenimento della pista di pattinaggio sul ghiaccio, speaker, dj e performer di Radio WOW che accompagneranno alla mezzanotte. Il grande evento della serata, organizzata dalla collaborazione tra Comune di Vicenza ed OFF Events, sarà il concerto gratuito di Max Gazzè a partire dalle 24. Per rendere possibile l'organizzazione dell'evento, dalle 8 di venerdì 29 dicembre alle 24 di martedì 2 gennaio, viale Roma verrà chiusa da piazzale della stazione fino all'uscita dal Park Verdi.Conseguentemente saranno soppresse le fermate degli autobus e le linee saranno deviate (informazioni al link). Inoltre dalle 14 del 31 dicembre alle 6 dell'1 gennaio verranno chiuse viale Verdi e via Gorizia. Durante la festa, e dal 31 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, è vietato accendere e lanciare fuochi d'artificio, sparare petardi, far scoppiare mortaretti, razzi e altri artifici pirotecnici in tutti i luoghi frequentati, nelle vie, nelle piazze, nei parchi comunali. Nell'area in cui si svolge la manifestazione, è vietato utilizzare bicchieri o bottiglie di vetro, ceramica, lattine o simili materiali. Gli esercizi commerciali e pubblici e i venditori ambulanti che si trovano nell'area della manifestazione o nelle zone adiacenti non possono vendere bevande e alimenti in tali contenitori da consumare all'esterno del locale e dei plateatici. Domenica 31 dicembre dalle 22 l'Orchestra del Teatro Olimpico propone il tradizionale Gran Concerto di San Silvestro al Teatro comunale di Vicenza. Diretta da Nicolò Jacopo Suppa, l'orchestra vicentina propone ouverture, intermezzi e arie tratte da celebri opere di Verdi, Rossini, Puccini, Mascagni e Donizetti. In scaletta anche pagine di Gounod, Schubert e Strauss, ma sempre "in stile italiano". Ospiti d'onore le voci del soprano vicentino Giulia Bolcato e del tenore Davide Tuscano. Conducono la serata Elisa Santucci e Fabio Carraro. I pochissimi biglietti ancora disponibili si possono acquistare sul circuito online del Teatro Comunale, presso la sede della OTO in Vicolo Cieco Retrone (0444 326598) e alla biglietteria del Comunale (0444 324442). Proseguono le iniziative organizzate in occasione delle festività fino al 7 gennaio. Tra iniziative nei quartieri, concerti, mostre e visite guidate, iniziative per bambini e famiglie, itinerari tra i presepi il centro storico si animerà di tante bancarelle il venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 dicembre per il tradizionale Mercato dell'Epifania organizzato da Non ho l'età e dal Comune di Vicenza in piazza Castello, piazzale De Gasperi e viale Roma. Parcheggi Nei prossimi fine settimana, sabato 30 e domenica 31 dicembre, sabato 6 e domenica 7 gennaio, dalle 10 alle 20, le aree di sosta aperte al pubblico in via eccezionale sono quelle all'ex scuola Giusti, accanto al Giardino Salvi (35 posti auto), dell'ex Gil con entrata da contra' della Piarda (30 posti auto), dell'ex campo di allenamento dello Stadio Menti con 200 posti auto, della scuola Zanella in conta' Porta Padova (45 posti auto) e del cortile del Conservatorio Pedrollo, in contra' San Domenico 35 B, con 50 posti auto. I due parcheggi della scuola Zanella e del Conservatorio Pedrollo, in occasione del Capodanno in viale Roma, rimarranno aperti dalle 10 di domenica 31 dicembre alle 3 del mattino di lunedì 1 gennaio. Nei cartelli esposti all'ingresso di ogni parcheggio sono indicate le modalità della sosta che si paga utilizzando il parchimetro più vicino. Informazioni al link  Inoltre, i tre parcheggi di interscambio della città, Stadio (mattina e pomeriggio), Mercato Nuovo (pomeriggio) e Cricoli (pomeriggio) comprensivi del servizio di Centrobus sono gratuiti sabato 30 e domenica 31 dicembre, sabato 6 e domenica 7 gennaio e funzioneranno con corse aggiuntive. Il programma completo del Natale: per aree tematiche al link  per data al link   ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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pancrippi · 7 months
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Era il 18 marzo 1961 ed il fantomatico panettiere Giovanni Zorzon,  esponeva a Padova “forme commestibili” in una mostra che durava un giorno, per esigenze di conservazione.
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Oltre alla biografia dell’immaginario autore, il biglietto d’invito riportava, rigorosamente in lettere minuscole, la descrizione delle sue creazioni:
“le opere commestibili create dal panettiere giovanni zorzon non sono firmate. l’individuo comune accetta queste opere e le assimila senza porsi nessun problema al di fuori di quello del suo istinto. talvolta ne critica la sostanza, mai la forma. eppure la loro forma e la loro sostanza nascono dalla funzionalità intrinseca che ne limita e l’una e l’altra. queste opere possono essere considerate artistiche: la loro concretizzazione non è determinata dall’idea estetizzante del bello, nasce da una intrinseca necessità di un perfezionamento qualitativo; né è determinata dall’idea del buono perché queste opere sono di una essenzialità che le rende universali. non esprimono nessun personalistico mondo interiore, assolvono una funzione sociale.”
A Padova il 18 marzo nel nuovo Centro Culturale S.Gaetano si rievocherà quella che è passata alla storia dell’arte contemporanea come La mostra del pane, allestita dall’immaginario panettiere Giovanni Zorzon, realizzata dal Gruppo N nella sede di via S.Pietro il 18 marzo 1961. La mostra del pane del 1961 apparve come un evento ironico e ludico, riconducibile ad una serie di episodi deliberatamente pungenti con i quali il collettivo padovano si distinse rapidamente all’interno della scena artistica nazionale.
Precede infatti la Mostra del Pane la rassegna A porte chiuse del 1960, evento altrettanto provocatorio a cui nessuno è invitato a partecipare.
Una sorta di mostra al contrario, nella quale la negazione dell’opera d’arte è da intendersi, essa stessa, come momento del fare artistico: un’azione qualificabile come pre-concettuale, la cui carica simbolica assume pari forza estetica dell’opera in quanto tale.
Apparentemente più scanzonata, la successiva Mostra del Pane, preannunciata nei giornali locali come esposizione di forme commestibili, non firmate, e visitabile un giorno soltanto per imprescindibili esigenze di conservazione, polemizza, di fondo, contro una concezione romantica dell’opera d’arte, erroneamente intesa come prodotto esclusivo del genio creatore.
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Dei membri appartenenti al collettivo iniziale, tra i quali vengono ricordati Tino Bertoldo, Alberto Biasi, Tolo Custoza, Sara Ivanoff, Bruno Limena, Manfredo Massironi, Milla Muffato, Gianfilippo Pecchini e Gaetano Pesce, proseguono il percorso i soli Biasi e Massironi e ad essi si aggiungono, in momenti di poco successivi, Edoardo Landi, Tonino Costa ed Ennio Chiggio.
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Gli artisti del Gruppo N (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi) furono indiscussi protagonisti dell'€™Arte Programmata e Cinetica, ma il loro esordio come gruppo fu in stile neo-dada. L"€™11 dicembre 1960 lo studio enne venne inaugurato con la "€œMostra chiusa. Nessuno è invitato a intervenire"€: le persone che arrivarono per visitarla trovarono la porta sbarrata. Per la successiva "€œMostra del pane"€ si unì ai cinque componenti anche Gaetano Pesce che, a quel tempo, assieme alla sua compagna Milena Vettore, frequentava lo studio di via S.Pietro. Nelle due mostre d"€™esordio del gruppo padovano prevalse una volontà  di provocazione radicale, che intendeva mettere in discussione l"€™opera d"€™arte e la figura dell'€™artista, consacrati all'€™ideale del bello, ad un consumo elitario e al destino di merce. Per la "Mostra del Pane" immaginarono che l"€™artista espositore fosse Giovanni Zorzon, un fantomatico panettiere che, in una sede deputata alla ricerca artistica, presentava il pane di sua normale produzione come fosse opera d"€™arte, ovviamente in mostra per un solo giorno per esigenze di conservazione. L"€™arte "€œordinaria"€ del pane comune, usata allora per contestare il mito dell'€™opera d"€™arte e il protagonismo dell'€™artista, diventa oggi pretesto per riflettere sull"€™arte contemporanea, sulle nuove povertà  e per assaggiare il "€œPan di Padova"€ un pane semplice prodotto dal Gruppo Provinciale panificatori dell'Ascom di Padova, vero eredei dell'€™immaginario Giovanni Zorzon.
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Corriere della Sera il 18 giugno 1961 dal titolo "€œArte e salame"€, ALBERTO BIASI 1937
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ALTRO POSTUMO Prendendo come spunto il pane, ciò che di più umile si trova sulla tavola, il progetto ideato da Crippa e Zanchetta intende rievocare anche la celebre Mostra contro il culto della personalità e contro il mito della creazione artistica (meglio conosciuta come la "Mostra del pane") che il Gruppo N organizzò nel 1961, accompagnando il re-enactment con documenti e fotografie d'archivio che sottolineano i nessi tra passato e presente, tra arte e design. L'ispiratore della "Mostra del pane" fu Bruno Munari che ne parlò al gruppo patavino durante una discussione intrattenuta al ristorante dei fratelli Pero. Nelle sale espositive dello Studio Enne di Padova vennero poi esposte delle forme prestinaie, a suggellare il concetto secondo cui non è importante l'estetica degli oggetti, bensì i processi che li precedono. Gaetano Pesce e Milena Vettore contribuirono quindi al reperimento e all'allestimento delle "opere" che erano destinate al consumo anziché alla contemplazione.
La Mostra del pane riscosse un ampio successo mediatico, tant'è che venne recensita sulle pagine del Corriere della Sera e in particolar modo sul Gazzettino di Padova, dove il Gruppo N venne definito come «un simpaticissimo gruppo di giovani anticonformisti che non esitano a gabellare la buona fede del pubblico, né a prendere garbatamente in giro gli ingenui. Per sabato era annunciata una mostra di "forme commestibili" create dal panettiere Giovanni Zorzon, "opere non firmate". La mostra rimaneva aperta solo in tal giorno per "esigenze di conservazione"». https://www.comune.lissone.mb.it/MAC-12-1-Invito-a-Cena
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iotnoitutti · 11 months
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virginialunare · 2 years
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La bellezza salverà il mondo... e anche il real estate.
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Una tra le locuzioni più utilizzate ultimamente fa emergere con prepotenza il bisogno da parte di tutti noi di dare un senso a tutto quello che ci sta succedendo attorno.
Non è un’esasperazione affermare che gli ultimi anni hanno messo in dubbio l’idea che il mondo, come lo abbia conosciuto, avesse ancora un futuro.
Questo fenomeno ha coinvolto molti dei nostri settori industriali e tra questi anche il real estate. In particolare, per il settore immobiliare si è paventato uno stop forzoso nella realizzazione di stabili direzionali e residenziali e un importante allontanamento dalle grandi città a favore di centri di minori dimensioni.
Tuttavia, nonostante due anni di incertezza i nostri borghi non sono diventati il buen retiro per una nutrita schiera della popolazione attiva e ci siamo ritrovati tutti a ripetere riti collettivi con l’emozione di un ritorno dopo una pausa forzata.
Quello che sicuramente è cambiato è il paradigma che governa questo settore e l’accelerazione che certi fenomeni sociologici esogeni hanno imposto a chi progetta e chi sviluppa, mentre per il resto la vita ha ripreso, anche se in modo non propriamente lineare, il suo corso.
Così come hanno finalmente ripreso i flussi di turisti di quasi ogni parte del mondo che arrivano nel nostro paese e si beano di tutta quella bellezza che noi diamo un po’ per scontata solo per il fatto di essere abituati ad averla intorno.
Bellezza, storia, cultura e arte che talvolta hanno come cornice città non all'altezza di cotanta eredità, come se tutto questo non sia un grande dono da custodire e manutenere, così come invece dimostrato ad esempio dallo studio “The value of an iconic asset. The economic and social value of the Colosseum” di Deloitte, che ha evidenziato le ricadute economiche sul territorio grazie alla presenza di determinati monumenti.
Nella stessa direzione di conservazione di bellezza per la generazione di valore sta la programmata riqualificazione di uno degli storici immobili ricettivi del Lido di Venezia l’Hotel Des Bains che nei programmi della proprietà, dopo un’attenta opera di riqualificazione, dovrebbe tornare agli antichi fasti preparandosi a vivere una nuova stagione in una delle zone di Venezia storicamente immortalata dalla letteratura e dal cinema.
La ricerca della bellezza, tuttavia, non deve limitarsi al recupero e alla conservazione dell’esistente, ma deve anche essere un faro nelle nuove operazioni che portano alla nascita di nuove centralità e che rappresenteranno una legacy per le città.
Esempi di questo esercizio sono, a mio parere, la nuova sede della Lavazza a Torino realizzato da Cino Zucchi, l’Apple Store di Piazza Liberty a Milano disegnato dallo studio Foster+Partners o il Davines Village di Parma progettato dallo studio MTLC di Matteo Thun e Luca Colombo.
Ciò che guida la mano degli attuali progettisti è la consapevolezza che è necessario delineare una scenografia di infrastrutture immobiliari che consentano al nuovo ed esistente di convivere in modo armonico.
Se questo può essere definito un nuovo Rinascimento per l’architettura di molte città, un contributo può derivare dalla collaborazione tra real estate e arte ovvero la presenza di opere d’arte che oltre a decorare l’infrastruttura immobiliare ne incrementano il livello di attrattività.
È auspicabile quindi che il nostro paese torni ad esprimere il proprio meglio nella convivenza virtuosa tra nuovo ed esistente.
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amechanos · 3 years
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Miriorama 6, Galleria Pater (Milan, Italy), 1960, catalogue
© Copyright Archivio Grazia Varisco
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garadinervi · 5 months
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Gianni Colombo, Spazio elastico, (iron, elastic cord, electromechanical animation), 1967-1970s [Conceptual Gallery, Milano. © Archivio Gianni Colombo, Milano]
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softrobotcritics · 4 years
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“Programmed Art” with “Group T” in Milan in 1963.
http://www.reprogrammed-art.cc/library/34/Gruppo-T
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canefantasma · 5 years
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Enzo Mari, Arte Programmata - Poster, 1963
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artesplorando · 4 years
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fashionbooksmilano · 5 years
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Bruno Munari I colori della luce The colours of light
A cura di Miroslava Hájek e Marcello Francolini
Gangemi editore, Roma 2019, 144 pagine, ISBN 9788849236996
euro 28,00
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Il volume ripercorre, in tre sessioni fra loro connesse, uno specifico corpo di lavori di Munari, le Proiezioni a luce fissa e le Proiezioni a luce polarizzata, realizzate negli anni Cinquanta del secolo scorso, con cui l'artista porta a compimento la sua ricerca volta a conquistare una nuova spazialità oltre la realtà bidimensionale dell'opera. La prima sessione del catalogo, intitolata Da un passato futurista a un futuro programmato, contiene gli interventi critici dei due curatori, che inquadrano l'origine del pensiero munariano, tra avanguardia futurista (dal polimaterismo al tattilismo) e arte programmata, al cui statuto l'artista giunge proprio attraverso le proiezioni di luce che rappresentano il punto più alto della sua sperimentazione, ponendosi come ponte tra la meccanica e l'elettronica. Segue una seconda sessione, corredata da un articolato apparato iconografico e documentativo, dedicata alla Digitalizzazione delle Proiezioni a luce polarizzata. Conclude la terza sessione, Testimonianze, che include testi di Giuseppe Morra, Direttore del Museo Hermann Nitsch, e di Giuseppe Furlanis, Direttore dell'ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Firenze. Al primo è affidato il racconto dell'esperienza della mostra Sculture nella città (1990), durante la quale una selezione di opere in metallo di grandi dimensioni realizzate da Munari è stata esposta sul lungomare e in altri luoghi di Napoli. Nella sua testimonianza Furlanis qualifica Munari come "poeta della semplicità", rivolgendo particolare attenzione al suo metodo di ricerca e all'aspetto pedagogico della sua pratica artistica. Un progetto editoriale che offre una rilettura poliedrica dell'opera di Munari, focalizzandosi su opere che hanno sfidato la storia e la critica d'arte, rimanendone ai margini in attesa di una loro ponderata rivalutazione.
Napoli, Fondazione Plart, 29 novembre 2018 - 29 marzo 2019
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