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#e poi dicono che fa schifo
stelashe · 7 months
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Magari se la smettiamo di usare parole come genocidio nazismo pedofilia etc a cazzo è è è porca di quella puttana troia
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avrifer · 1 year
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ilpianistasultetto · 2 days
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"CON GIORGIA..." ecco lo slogan della Meloni che campeggia sui manifesti per queste europee2024. Premesso che io non voterei mai nessun candidato, di dx o sx, che chiede un voto e poi non onora quella poltrona; insomma, le candidature "raccatta voti" mi fanno schifo per principio, una truffa. In piu', non voterei nessun candidato che si presenta in questo modo. Giorgia? e che sei mia sorella? una mia amica? Amica degli italiani? Mi fa pensare a quei genitori che dicono, fieri, che loro sono amici dei figli. Un genitore amico di un figlio? Ma possibile esistono adulti con queste idee? Scusate se lo dico ma io per certi genitori provo pena e compassione. Significa non sapere niente dei compiti di un genitore. Un genitore deve educare, indirizzare, lodare o richiamare suo figlio. Insegnargli cio' che che si puo' fare e cosa no. Un genitore e' insegnante di regole, non deve star li a dar di gomito ai figli come fanno i complici. In genere gli amici sono quelli che coprono, giustificano, spendono anche qualche bugia pur di aiutare l'amico. Quelli che ti fanno copiare il compito se sei in difficolta', quelli con cui marini la scuola, quelli a cui racconti nei particolari le prime esperienze auto-erotiche o quelle vere. L'amicizia prevede indipendenza e autonomia di entrambi. L'elemento che più di tutti contraddistingue l'amicizia, infatti, è il suo essere un rapporto alla pari e, essere alla pari vuol dire che uno dei due non ha prerogative di responsabilità sull'altro. Un genitore senza responsabilita'? 🤯🤯
"CON GIORGIA.." Cara Giorgia Meloni, lei e' la presidente del Consiglio di un grande Paese e il suo compito non e' quello di essere amica degli Italiani ma quello di guidare, di fare cose buone per il bene di tutti. Dovrebbe esaltare i giusti e gli onesti e tirare le orecchie a malandrini ed evasori. Dovrebbe elogiare chi si impegna a migliorare questo Paese e bastonare mafiosi, camorristi, delinquenti, politici ladri e corrotti. insomma, dovrebbe governare questo Paese con disciplina e onore, come dice la Costituzione. Poi, certamente, milioni di italiani saranno felici di votare "l'amica Giorgia". Non io, di certo non io. @ilpianistasultetto
aspettando manifesti.. " Con Elly..." , "Con Matteo...", Con Carlo.." "Con Antonio.."..
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evadingreallife · 1 year
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Recap prima seconda terza quarta quinta serata:
• mi sono persa la banda che suonava rip
• morandi voleva suonare pure lui sta lì con la chitarra, l'anno prossimo propongo il fanta ma per i presentatori, voglio godere del panico conseguente
• elodie decide di far svenire tutt* causa nosebleeds stile anime con quel vestito signorina miss elodie darling what are you wearing and can we have gay sex i mean have gay sex i mean expl
• qualuno grida a elodie di sposarlo dalla platea e honestly mood
• straguzzo? What are the young kids up to these days? Ama imperterrito acconsente
• colla zio meglio? colla zio bravi? colla zio carucci?
• il vestito di mara sattei è un si per me
• tananai in direttissima dal (suo?) matrimonio col completo il fiore e tutto
• ferragni in her little blue dress & gold breastplate era with gold catenaccio incluso... im confused, what's not clicking?
• giorgia casts santino di ama e finalmente tira fuori la voce e ci ricorda di essere giorgia (i just had a totally unrelated war flashback bad phrasing bad phrasing ffff). Also, she was wearing a cotta di maglia (to defend her spot in the classifica? The hordes of frothing fans? Stuff)
• coladimasplash fantastici come al solito la frase delle seychelles suona come l'assolo di javert dei les mis this is the hill im willing to die on today
• diretta ig cringe ft. ferragni con yet another body shaped dress (?)
• a gino paoli non frega di cantare he came for the tea and that's what he wants to spill all over the stage LET THE MAN TALK AMA
• raga che dire, rosa chemical came here to slay e ci è riuscito. Not female presenting pierced nipples di fuori per il fanta, la canzone è un bop, è vestito da cameriere fetish ma who cares, siamo tutti collectively esplosi visto che
• LIMONE LIMONE SIGNORA IL LIMONEEE rosa chemical fa una lap dance a fedez in platea poi lo limona in maniera molto french live e lo rapisce portandolo sul palco a ballare, nel mentre fedez sorride e annuisce e chiara boh conta i follower da dietro le quinte i guess. Da due a tre il passo è breve e rosa ha deciso che volere è potere good for him
• achille lauro ha strappato la federa del divano dal cadavere dei potroneesofà guys e l'ha indossata per cantare wow
• ah no sono qui. Non si scappa dai poltroneesofà. Loro ti troveranno. Sempre.
• cmq achille e rosa separati uno al suzuki e l'altro all'ariston per non far scomunicare tutta la città causa orgia in diretta i guess dati i precedenti
• ciuri ribattezza achille cristina d'avena e chi può dargli torto quest'anno. Ciuri uno di noi se ci stai leggendo we love you ciuri💖
• cugini di campagna che vogliono rompere la barriera del suono con gli acuti cute e vestiti arcobbbaleno i approve
• parte cringissima della ferragni che invoca il nome dei meme invano e cerca di far entrare ama nel giro mostrandogliene due tre cringissimi di cui uno dal profilo insta di fedez pls stop. Stendiamo un velo pietoso e perdoniamo chi non sa di cosa parla
•mr rain si esibisce (con meno bambini del solito mi dicono?? Idk non so contare, were they disappeared? Did the poteri forti (amadeus) remove hostile entities (bimbi milanisti)? Thats sus)
• in questa notte di sole furore furore diventa decisamente on point per i limoni serali odierni oh how the tables turn
• a una certa ama ha fatto una diretta e uno da dietro faceva i segnali di fumo nei suoi 3 secondi di fama i stan
• levante normale direi (?)
• ornella vanoni wanders on stage. It's her time to sing. Maybe. She finishes. Delira. Says la gara mi fa morire. Amadeus le dà un mazzo di carciofi. Lei li conta e dice che alla rai sono tirchi. E i carciofi a Milano fanno schifo. I understood none of *gestures* this
• LDA embraces the glitter nel pigiamino look.
• someone walks on stage i do not know her she speaks in napoletano ama speaks in napoletano i have no idea what just happened but that dress tho 👀👀👀 respectfully🙌🏻
• ah la ferragni da un'oretta ha una collana a forma di utero? Tipo? D'oro placcato obv
• chiara ha l'ennesimo momento cringe e regala ad anna moglie di gianni la sua sciarpetta bianca patentata da meme con su scritto pensati divorziata buon matrimonio or something
• Olly in rapprensentanza formale del gesticolare compulsivo made in italy uno di noi
• addetto alle telecamere dell'ariston che deve pulirle dalla bava la saliva il rossetto il covid dopo ogni esibizione causa fantasanremo you have my thoughts my prayers and my sword
• i 31 articolano la canzone noo oerché mi tirate i pomodori faceva ridere nella mia testaa
• uhmmmm... will... ha cantato... *eyes slowly closing*
• leo alla riscossa (?), alla fine la canzone è carina e lui si fa valere. MA I BUCHI DIETRO ALLA GIACCA SONO PER I DUE CUORI?? SONO SEMPRE STATI LÌ ANCHE SE È LA PRIMA VOLTA CHE LI VEDO?? doctor who confirmed
• I used the ouija board as a JOKE why is anna oxa standing in my living room help me (ft. @sasukesexbomb). Anyways anna is sempre più sulla strada per diventare una sciamana maga magò una delle parche addetta al pianto greco ai funerali a questo punto i dont even know anymore
• OH GOD OH GOD OH GOD L'ULTIMO L'ULTIMO THIS IS ENDING I CANT BELIEVE IT anyways caruccia la canzone di sethu dai
• c c c c c lassifica del ca
• my worst nightmare: sanremo che ricomincia daccapo all'una e mezza di notte- ah no solo i top 5 in classifica
• che btw sono ultimo tananai mengoni lazza e mr rain
• obv io sono imparziale MA [REDACTED] NO DAI SU NON SI PUÒ SENTIRE *viene assassinata nel sonno dalle fan*
• 😴😴😴
• i bimbi di mr rain stanno a nanna PERCHÉ NOI DOVREMMO STARE QUI A VEDERE SANREMO ANCORA??? EH???
• no ma serio ama con la lettera di zelensky alle ore 2:13 di sabato sera? Uhhh guarda che stiamo tutti dormendo o quasi. Try again in prima serata next time.
• band ucraina? Ok. Magari coi sottotitoli era più d'impatto eh. Per dire. Un suggerimento. Visto che era, sai, in ucraino.
• una gioia BEN DUE GIOIE per i coladimasplash daje ve le meritate
• ULTIMO QUARTOO
• *gasps* mengoni primoo wow so unexpected much surprise
• no vabbe scherzi apparte sono ok con la classifica
• gianni che scopa un'ultima volta sul palco pun fully intended daje
Thank god siamo alla fine. Alright gays guys it's been real it's been fun it's been real fun ora tutti a ninne e ci si vede all'esc e/o l'anno prossimo direttamente. Notte a tutti ✨✨✨
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tiaspettoaltrove · 1 month
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Mi confesso: amo le cameriere.
Swisscom ha acquisito Vodafone Italia per otto miliardi di Euro. Ottomila milioni di Euro. E pensare che a me ne basterebbe probabilmente solo uno, per vivere tutta la vita senza eccessi ma al contempo senza dover più pensare al denaro. Che cosa detestabile, i soldi. Perfino uno come me, non interessato alle Ferrari, alle villone con la piscina, ai capi firmati, si ritrova in mezzo a questo ricatto universale che condiziona le nostre vite. Non miro all’accumulo insensato, ma alla mera sopravvivenza in un mondo divenuto volutamente troppo caro, in un mondo in cui il denaro è divenuto ahimé strumento inevitabile per un’esistenza dignitosa. Lavorare otto ore al giorno per acquistare l’automobile per andare al lavoro. È tutto così feroce e insensato, che pensarci mi fa impazzire. C’è sempre un’alternativa, dicono. E ovviamente c’è anche in questo caso. E qual è? Rifugiarsi in un eremo in un piccolo paesino di montagna? Sì, è vero, e sarebbe senza dubbio affascinante. Ma richiede coraggio, un grandissimo coraggio. E al momento, dannazione, non ce l’ho. Siamo criceti che girano intorno alla ruota, e per cosa? Intanto la vita scorre, eh. Poi figuriamoci, faccio questi discorsi a voi donne che siete generalmente attratte dai soldi (e dagli uomini coi soldi) come nessun altro. Diamo sempre lustro alle eccezioni, ché altrimenti questo mondo è uno schifo totale sempre, ovunque e comunque. Io non muoio di fame, ma mi faccio comunque il mazzo otto ore al giorno, quasi tutti i giorni della vita, con un lavoro per tanti motivi squallido. Eppure, eccomi qui, a riprendere fiato il Sabato mattina come un carcerato nella sua ora d’aria. Ho rispetto per tutte le professioni umili, dignitose, per tutte coloro che si alzano al mattino alle cinque per fare le pulizie (ad esempio). Non ne ho invece per chi crede di essersi messa la coscienza a posto aprendo un OnlyFans. Ma sono scelte, ragazze. Ognuno fa le sue, e i miei giudizi sono sempre generici e soggettivi. C’è chi preferisce far soldi prostituendosi, virtualmente o meno? È affar suo. Lasciatemi dire che però, almeno, le prostitute vere “si sporcano le mani”, devono mettersi in gioco totalmente, e non fare finta. Fanno quello che fanno senza aggirare, illudere, provocare. Sono pagate per fare sesso, e lo fanno. Chi apre un OnlyFans, sentendosi peraltro perfettamente in linea con la sua morale ed etica (ripeto: scelte personali, non mi ci soffermo), invece continua a vivere in un mondo di plastica. Un mondo fatto di seconde vite, magari nascoste a tutti gli amici e agli affetti più grandi. Il mio pensiero sugli iscritti (paganti) a OnlyFans? Il peggiore possibile. Ma, altresì, non rifugiamoci dietro alla deresponsabilizzazione. Assumiamoci la responsabilità, di quello che facciamo: sia per le cose belle, sia per quelle brutte. Pensate a quello che siete disposte ad arrivare a fare, per soldi. E cercate di capire se ne valga la pena. Il mio cuore, mi spiace, va alle donne delle pulizie, alle cameriere, alle badanti.
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curiositasmundi · 5 months
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[...] Per ragioni inspiegabili, i siti meteo dicono che è in arrivo “Big Snow”, e io vorrei tanto cambiare prima di tutto Paese, poi forse anche secolo. “Grandi nevicate”, o anche “tanta neve”, fa così schifo? Non è abbastanza espressivo, o preciso, o eloquente? E ammesso che l’italiano corrente non ci basti a definire le mirabolanti strategie aziendali (nelle aziende ormai anche cambiare la carta igienica nei cessi si dice toilet papering, così sembra tutta un’altra cosa, fichissima, modernissima), almeno la neve possiamo continuare a chiamarla così? I patriottismi e i purismi linguistici sono ridicoli, ma altrettanto ridicolo è sparare ogni tre secondi una parola inglese, o piuttosto inglesoide (vedi i patetici “reputescion” e “destinescion” di Santanchè) per sembrare al passo con i tempi, come impiegatini ansiosi di fare bella figura con il manager (se avessimo continuato a chiamarlo capufficio, il mondo sarebbe migliore). Per capire quanto sia insensato chiamare “Big Snow” una forte nevicata, proviamo a immaginare se un sito meteo in lingua italiana titolasse così: “È in arrivo Grosse Schnee”; “Da domani Grande Neige, o Impresionante Nieve (gli spagnoli esagerano sempre)”. O ancora, in omaggio a chi di neve se ne intende, Bra Snö (svedese), Loistava Lumi (finlandese), Flott Snoe (norvegese). [...]
Il senso del meteo per la neve, M. Serra
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yomersapiens · 2 months
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Vorrei farti delle domande citando un grande poeta e/o pensatore dei nostri giorni: Come stai? Che hai fatto oggi? Che t'è stai a vedè ultimamente?
Stavo passando la serata a giocare online con i miei amici da diverse parti del pianeta come ogni lunedì, BG3 è davvero molto bello se giocato insieme a persone di cui ti fidi ma ahimè sti due si sono messi a litigare e hanno interrotto la partita e io mi sono ritrovato ad avere il lunedì sera libero, cosa che non capita mai. Così mi sono detto che ok, posso rispondere a qualche domanda senza sentirmi in colpa per non avere nulla da dire. (Poi mi dici chi è sto poeta che citi).
Sto in una fase di eterna attesa e l'ho scritto proprio qualche giorno fa e mi sembra che niente abbia voglia di iniziare. Ho pure scritto delle mail per chiedere almeno a chi ha ricevuto delle mie proposte di battere un colpo ma niente, letargo. Diresti che c'è ancora qualcuno che dorme nonostante le temperature siano quasi vicine ai venti gradi? Almeno qua a Vienna, non so dalle tue parti. Sai una cosa, ho sempre paura che i miei desideri poi si avverino. Che ci sia qualcuno lassù in alto in ascolto e che, estenuato dal mio ripetere ogni inverno "che vita di merda qua a Vienna fa sempre freddo è sempre grigio non smette mai di fare schifo il tempo" abbia deciso di punirmi esaudendo il mio desiderio di cambiamento. Ecco perché fa caldo ma io non riesco a godermela perché penso al collasso climatico.
Oggi andare in bici è stato bello. Allo psicologo ho spiegato che da noi, in italiano, paziente e pazienza hanno la stessa origine e per noi è ovvio pensare che un paziente debba avere pazienza ma che per loro, per sti poveracci di austriaci, non è così immediato. Loro per dire pazienza dicono Geduld e per dire paziente dicono Patient, ok dicono anche Geduldig per dire quando uno è paziente ma non nel senso di paziente paziente, nel senso di paziente paziente, capito? Ecco. Nemmeno io. Tantomeno il mio psicologo che oramai secondo me annuisce e aspetta lo Stato gli versi i soldi che io non ho. Ho parlato un sacco in tedesco oggi. Forse troppo. Ho parlato pure in inglese ma poi mescolavo le parole. Sono stato a fare da traduttore per degli amici che hanno un'azienda che fa miele. Andiamo in questo hotel a quattro stelle, aspettiamo nella lobby e tutto sembrava finto. C'erano un sacco di oggetti da hotel di quelli che vedi ovunque, anche le persone che entravano e andavano verso le loro stanze erano persone standard che vedi ovunque. Poi arriva il nostro interessato e dopo essersi presentato sbatte sul tavolo il portafoglio dal quale escono almeno una ventina di banconote da cento euro più altre valute che non conosco, penso dollari perché avevano le cifre scritte con caratteri orrendi. Puzzava l'alito a tutti ma io dovevo ascoltare e tradurre e fare da intermediario mentre cercavo pure di capire se sto tizio pieno di soldi fosse una persona affidabile o meno. Quanto dolore provo quando sento odori fastidiosi. Dopo quasi due ore finalmente ce ne andiamo, raccogliamo i barattoli di campioni omaggio e prima di salutare mi dice che adesso vende una delle sue case perché ne compra una sulla palma a Dubai. Io gli dico che bello, una casa su un albero. Lui mi fa no no hai presente quel posto da ricchi che c'è a Dubai che ha la forma di una palma e ci sono le case vicino all'acqua nel deserto ecc ecc e io lo fermo e gli dico guarda, beato te che ti puoi permettere di fare sti acquisti e spero pure che ti diano gioia, a me piace spendere massimo 2€ su vinted per comprare una carta pokémon dall'illustrazione caruccia. Io la gente con i soldi non la capisco. O con i soldi apparenti, chissà se non era una montatura per ottenere del miele gratis. Cioè io lo farei ma perché assomiglio sempre di più a Winnie the Pooh come mi dice sempre Pimpi. Ora per rilassarmi stavo cercando altre carte nuove dove investire una manciata di euro, per quei quindici secondi di felicità che mi donano quando le guardo al sole e ne ammiro i riflessi.
Poi andiamo avanti, cosa sto guardando. Blue Eye Samurai su Netflix mi ha preso molto, inaspettatamente. Sharp Objects anche, HBO, fatta molto molto bene. Me l'ero persa qualche anno fa e sto recuperando. L'ultima stagione di Curb your Enthusiasm perché poi Larry David ha deciso di smettere e sono parecchio triste dato che lui è il mio animale guida, tutta la mia vita attuale è una mera scopiazzatura del personaggio creato da lui. Infine, lo aggiungo io, sto leggendo Dune. Ci sto riuscendo. Sono molto orgoglioso perché l'ho sempre ritenuta una grande mancanza, soprattutto di voglia, non essere riuscito a portare a termine la lettura perché annoiato dall'ampollosità di Herbert e invece toh, sarà che sono un vecchio rompicoglioni, ma mi sta piacendo. Forse pure perché mi immagino quel bono di Chamalamet (non voglio googlare come si scrivere il suo nome correttamente la mia è una scelta politica) e allora scende giù più saporita. So di stare tradendo il Dune di Lynch ma pure lui dice non c'aveva capito un cazzo mentre lo girava e in effetti dai era palese.
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scogito · 2 years
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Ho sempre pensato che i sogni non servono a niente. Almeno non nell'accezione dei proiettivi a perdere.
Quelli che per esempio ti dicono frasi come: "la mia vita è uno schifo, ma sognare non fa male". Gente che sopravvive smorta perché sente di avere sogni più grandi di lei.
Eppure ti dicono di conservare nel cassetto la ricetta che ti rende felice e di custodirla quasi gelosamente. Ti dicono tante cose soprattutto quando sei piccolo, per poi smontartele quando "è tempo di crescere".
E quando cresci a quel punto, impastato di sogni da lasciare nelle favole e di sacrifici che ti toccano per dovere, ecco che sei l'ennesimo arreso che nel peggiore dei casi campa d'invidia.
In questa società mai nessuno ti dice di svegliarti, e se lo fa è perché vuole tenerti schiavo del tuo ego, o peggio togliertelo del tutto.
Prima ti distruggono e poi se ne escono dicendo "non smettere di credere ai tuoi sogni.
Per questo fanno l'uso che fanno della legge d'attrazione o ti dicono che devi annientare l'ego.
Il sogno è la grande opera del Sistema. Tenerti in gabbia mentre pensi di andare da qualche parte.
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xerotere · 2 years
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appunti sparsi sul lavoro
(uno sfogo stranamente non criptico)
lavoro troppo - è quello che mi dicono tutti, e che mi dico pur’io, e soprattutto per troppo poco. vorrei dare la colpa a qualcuno o qualcosa, ma la verità è che me lo autoimpongo: non lavorare mi mette di fronte all’horror vacui e poi al suo contrario, troppi pensieri lividi e ammucchiati, e quindi finisco per farmi assorbire da tante piccole attività inutili, fatte per tenermi la testa impegnata finché non divento troppo stanca anche solo per crucciarmi di qualcosa. a questa situazione, aggiungiamo una meravigliosa sindrome da crocerossina che ero riuscita a estirpare da altri ambiti della vita e una forte propensione allo stacanovismo e al perfezionismo, e la frittata è fatta: sono cotta.
diciamo che ho anche capito questo: quella che ho sviluppato col mio attuale lavoro è a tutti gli effetti una relazione tossica. tante volte non mi sento apprezzata e la sensazione che vivo più spesso è quella dell’inadeguatezza e dell’insoddisfazione e questo, alla lunga, mi porta a pensare di voler mollare - ma poi c’è qualche sporadico episodio positivo che mi fa dire “ma no, basta esser meno molli, basta stringere i denti” e ogni precedente proposito viene distrutto, solo per poi vedere innescata una nuova spirale di malessere e stress. il bello è che ho sempre temuto e rifuggito qualsiasi tipo di relazione tossica con le persone: potevo immaginare di dovermi difendere anche col lavoro?
poi, soprattutto, il pensiero di licenziarmi mi gela il sangue: è vero che guadagno quattro spicci, ma sono pure quattro spicci che mi servono per campare; è vero che ho qualche risparmio per tirare avanti almeno un po’ di tempo, ma come faccio a sapere quanto ci vorrà per trovare altro? e ancora, chi mi assicura che questo altro non sia uguale, se non peggio, rispetto a quello che sto vivendo adesso? perché, diciamocelo, il mondo del lavoro è un po’ una merda, soprattutto quando sei una persona sensibile & non hai studiato medicina e odontaiatria (n.b.: figura retorica, non ce l’ho con quelli che studiano o hanno studiato medicina e odontoiatria). e poi, non ho il coraggio di guardarmi allo specchio e dirmi: “sono disoccupata” - ragionamento molto ipocrita, perché ho sempre odiato chi colpevolizza la disoccupazione, eppure questo fermo principio non riesco ad applicarlo su me stessa.
come non citare, infine, la tortura in cui consiste la ricerca di un nuovo lavoro? se dante avesse scritto la divina commedia oggi e avesse dedicato a un girone infernale a noi - gli sfruttati, i malpagati & i frustrati - non avrebbe saputo immaginare di meglio. ogni volta che riprendo in mano (figurativamente, visto che non l’ho mai stampato) il mio curriculum, mi viene in mente la poesia di wislawa szymborska e il cuore mi piange un po’ di più. e poi segue l’estenuante ricerca delle aziende e delle posizioni aperte, il portfolio e le lettere di presentazione, i “perché muori dalla voglia per lavorare per noi?” ai quali bisognerebbe rispondere “perché non ve ne andate a fanculo?” ma non sei tu ad avere il coltello dalla parte del manico, le attese, i silenzi, i rifiuti, le chiamate, i colloqui individuali e di gruppo, “tre pregi e tre difetti”, l’hr e il manager, i contratti a tempo determinato, i periodi di prova non retribuiti, i “grazie le faremo sapere”, i “il suo è un ottimo profilo ma abbiamo optato per un altro candidato”. e dato tutto questo, quindi, mi ritrovo a pensare che è meglio affrontare questa battaglia armati al meglio, con un’armatura più solida di quella che indosso ora, con delle armi più affilate, con uno spirito più guerriero. e, quindi, temporeggio, procrastino, aspetto. 
tutto questo per dire: sono stanca, seccata, delusa. tutto questo per cercare di chiarire a me stessa come sto e che devo fare. tutto questo, pure, per dire che questo sistema mi fa schifo e, entro certi limiti e finché posso, devo provare a non lasciarmene fagocitare.
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mapsofinnerspace · 10 months
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Non sono solita scrivere bibbie in italiano, ma in questo momento sembra che sia l’unica lingua in cui riesco a pensare, forse per i ricordi, forse perché mi ha dato una boccata d’aria pulita quando tutto fa schifo.
Essendo ormai a luglio, mancando solo un mese al mio compleanno, vorrei riflettere su questa metà dell’anno.
Per molte persone è stato meraviglioso, ma non per me.
Se sei un ottimista patologico che si infastidisce quando le persone decidono di essere vulnerabili ed esprimersi, o perché hai fatto meglio di me nella vita in questi mesi e non sei capace di comprendere realtà diverse dalla tua, considera questo un invito ad andartene, perché questo post non è per te.
Questo maledetto anno non è stato buono, ma neanche così terribile come il precedente. L’ho iniziato con tanti sogni e speranze, con grande entusiasmo perché avevo diversi piani promettenti in mente, e il mio stato emotivo stava migliorando gradualmente.
Alcuni di voi lo sanno bene, altri no, ma tutta questa roba intorno a me mi ha resa sensibile e ha devastato la mia anima a un punto tale da farmi precipitare in una profonda oscurità fatta di depressione clinica e ansia, con cui ho lottato per anni.
Sì, anni e anni di battaglie interne ed esterne, meditazione buddista, terapie e farmaci che alla fine servono solo come calmanti perché nulla è stato veramente risolto. Anni di cercare di mantenere la mia bontà, di non corrompermi e diventare la tipica persona tossica che arreca danno agli altri, la villain INTJ cinematografica, l'Heisenberg, la Malefica, lo Scar.
È troppo difficile per me rimanere motivata a continuare a combattere quando guardo intorno, e non trovo una vera fonte di motivazione o un sostegno tangibile e costante che mi fa sentire al sicuro, oltre al desiderio di migliorare me stessa e la mia vita.
Nella prima metà dell’anno, ho dovuto assistere al fallimento di tutti i miei piani a causa di fattori esterni che non posso controllare o cambiare. Tutti dicono che continuare a cercare ne valga la pena, ma è davvero così? A me sembra solo un altro discorso generico che viene fatto a chiunque.
Quando faccio un bilancio tra gli anni buoni e quelli cattivi, capisco che i buoni sono estremamente rari e che, infatti, non ho avuto un buon anno da molto tempo. L’ultimo anno fruttuoso nella mia vita è stato il 2018.. in quel periodo potevo respirare pace e sentirmi veramente serena e al sicuro con le persone intorno a me.
È stato un anno di stabilità totale in cui non mi mancava nulla.. avevo un buon lavoro tranquillo, un’offerta tangibile al 100% per studiare il mio master in Italia con una borsa di studio, colleghi con idee simili alle mie che sono diventati amici.. ed Emanuele, che sembrava molto sicuro di noi ed è stato di gran lunga l’unico partner con cui sono stata compatibile al punto giusto, e che allo stesso tempo è stato il mio più grande completamento a livello personale. Eravamo sempre lì l’uno per l’altro, ascoltandoci, sostenendoci e aiutandoci a migliorare le nostre debolezze, condividendo tra noi le nostre vite e le nostre esperienze solo per piacere.
In quell’anno non mi mancava assolutamente niente, e posso dire apertamente che ero veramente felice.
Poi è arrivato il 2019 e ha portato via tutto.. la pace in ufficio, la borsa di studio, gli amici che alla fine sono andati a vivere all’estero, il ragazzo che ha cambiato idea e ho dovuto costringermi a smettere di amarlo. E per coronare tutto, il 2019 ha portato con sé una pandemia globale che mi ha ridotto a un cumulo di macerie umane.
Prima di tutto questo, il 2017 è stato veramente brutto e ho vissuto alcune delle esperienze più spiacevoli della mia vita. E prima di quello.. c’è stata solo luce durante i tre anni di high school e i tre anni precedenti di scuola secondaria.
Tutto il resto si riduce sin dall’infanzia, a “sopravvivenza”, a crisi depressive interminabili, di estenuanti “Manca poco alla fine di questa terribile fase, tieniti forte Carolina! Presto arriverà qualcosa di migliore, non arrenderti adesso!”
In totale, ho vissuto solo 7 anni della mia vita, forse 8 considerando i fugaci momenti in cui viaggio e vedo un bel paesaggio, o un tramonto, o le nuvole bianche.. quando abbraccio i miei cani, quando mangio qualcosa di delizioso, quando sento l’aroma del caffè appena fatto, quando leggo una poesia o ascolto musica meravigliosa che mi trasporta in una realtà che non è la mia.. quando incontro persone che mi strappano un gelato e un sorriso.. quando penso di essermi finalmente innamorata della persona giusta e bacio le sue labbra con ilusione.
Il resto degli anni è stato un totale spreco, e mi chiedo se valga la pena tanto sforzo e lacrime per soli 8 anni di luce, contro 25 di buio e, a quanto pare, molti altri di oscurità futura, di insicurezza e instabilità in cui dovrò sempre ricominciare da zero in tutti gli aspetti della mia vita. Più e più volte, in un ciclo infinito mentre invecchio.
Non ho ancora una risposta.. mi sento davvero molto stanca di continuare a cercare invano e continuare a trovare solo delusioni. Sembra che semplicemente io non sia qualcuna che meriti qualcosa di bello nella vita.
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belladecasa · 2 years
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Ieri nell'attesa di un cappuccino al bar di un autogrill sulla Salerno-Reggio Calabria ho sbloccato il telefono e la sorte avversa ha voluto che si aprisse, non so come, una schermata di una nostra vecchia chat avuta su Skype durante il lockdown, in cui ci scrivevamo ti amo e ci chiamavamo con nomignoli stucchevoli.
Sono passati meno di 4 mesi da quando me ne sono andata dicendoti addio solo con una portiera sbattuta e spalle voltate. Io che pensavo gli addii solo come un ricamo ben intessuto di parole ho capito che gli addii non si dicono mai, non sono comunicazione verbale ma solo gesti rabbiosi, occhi negati, poche sillabe o intollerabili silenzi.
È esistito un tempo, a quanto pare recente, in cui vivevo per costruirmi un linguaggio adatto a dirti quanto ti amavo nel modo più preciso possibile e per par condicio credevo che avrei avuto un tempo in cui avrei trovato le parole più indulgenti per lasciarti andare. Indulgenti per entrambi. Immaginavo il nostro addio come due mani che lentamente smettono di stringersi e poi un ultimo sguardo di augurio per il futuro, ma solo dopo discorsi immensi. Invece ancora mi sorprendo che la vita non è un insieme di dichiarazioni, commozioni, parole, migliaia di frasi, che non esistono due pesi e due misure, che il senso e la giustizia, come Dio, sono concetti su cui ci abbarbichiamo perché fa schifo vivere solo di tempo lineare e limiti cognitivi.
Eppure solo oggi, dopo anni di amori esistiti prima come frasi che come sguardi e penetrazioni, mi rendo conto che esiste un universo dell'amore e della vita in cui le parole non entrano, o non bastano, o sono io a non averne abbastanza, oppure arrivano solo dopo tanto tempo lineare in cui in testa c'è solo il vuoto, un presente afasico al posto del nostro tempo dell'addio
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ross-nekochan · 1 year
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Non si fa che parlare della laureata che tutta fiera annuncia di aver vinto il concorso per entrare in Asia e diventare netturbina a Napoli:"Finalmente potrò pagarmi un auto". Oppure della coppia che ora che sono diventati netturbini:"Finalmente potremo sposarci".
Se per alcuni questo segnala il degrado della situazione economica dei giovani in Italia che, poveri disperati, meglio netturbini che disoccupati, per me è il segnale di un degrado generale ma nel cervello dei giovani stessi.
La fiera laureata in ottica che dice di volersi comprare un auto pare prenderà 1100 euro al mese LORDI (questo se prendiamo per vero quello che scrivono i giornali, ma anche se non lo fosse non mi pare una cosa troppo inverosimile). Di grazia, quindi questo sarebbe il grande salto di qualità che ti permetterà di avere un vita dignitosa e pagare un auto? Ok, va bene.
Poi, a me fa un sacco incazzare sta gente. Non tanto perché si svaluta ma perché millanta con orgoglio sta laurea che di cui a quanto pare non ti frega un beneamato cazzo. Ora non voglio fare troppo la romantica, ma quando ti laurei tu hai un sogno e se il vantaggio non è abnorme, io non butto il mio sogno, le energie e i soldi che ci ho messo per un posto fisso che non è che mi faccia campare in chissà che grandi condizioni. Non conosco l'industria e il mercato dei laureati in campo di ottica ma nella mia ignoranza non penso che per quanto difficile sia trovare un lavoro da ottico, questo ti dia meno di un lavoro da netturbino (tutto è possibile eh). Ma comunque gli orari e la "fatica" del netturbino penso lo soprassino. Quindi avrà davvero fatto l'affare del secolo? BAH. Poi venitemi a dire che non è vero che essere laureato non vuol dire un cazzo perché spesso i laureati sono più ciucci ignoranti dei non laureati (e una cosa del genere l'ha detta pure Galimberti, non uno scemo a caso) e che non è vero che non si ha voglia di fare altri sforzi e andarsene a fanculonia pur di fare quello per cui abbiamo PAGATO per fare. Beati voi che non ve ne frega un cazzo perché a me frega eccome. Beati voi che voi pur di fare "casa e puteca" fate sti investimenti di vita del cazzo. Bravi che vi devo dì. Anche se è pur vero che, come dicono alcuni questo è solo un bluff perché poi da netturbino si passa ad amministrativo e la magagna è bellamente fatta (come nelle scuole che i bidelli diventano segretari poi assistente di sostegno e poi professori e voilà), oppure come dicono alcuni che se sti trogloditi laureati si mettono a fare i netturbini poi quelli con la terza media che cazzo devono fa? (Il problema è che hanno la laurea ma so tali e quali a quelli con la terza media solo con qualche soldo in più). Boh io non lo so eh ma ste narrazioni del cazzo mi fanno venire il vomito, mai pietà, mai comprensione, solo schifo e voglia di prenderli a schiaffi.
Dall'altra parte, compagno del liceo si laurea in giurisprudenza dopo DIECI ANNI. Non c'è niente da vergognarsi per il tempo impiegato, ma c'è molto da pensare se ti metti a fare una festa che manco un matrimonio, invitando gente che non vedi da 10 anni per fare numero. Va bene ti sei laureato dopo tanta fatica, ma c'è bisogno di fare festeggiamenti in pompa magna quanto stai pure in (enorme) "difetto"? Ma che cazzo hai nel cervello? Fare na cosa solo con mamma e papà che ti hanno bellamente finanziato pure le tasse di fuoricorso no? E quindi è vero che i laureati sono dei grandi cretini anche se poi che cazzo mi lamento se ora la vita è fatta di cose in pompa magna, dal battesimo al diciottesimo al gender reveal party, perché è così che ci hanno insegnato gli americani cafoni, padroni del capitalismo performativo?
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scrittricestonata · 1 year
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È molto tempo ormai che ho smesso di scrivere veramente...
È successo quando mio nonno si è ammalato, da quel momento ogni istante delle mie giornate era dedicato a lui, ogni mio pensiero era rivolto a lui, avrei fatto qualsiasi cosa per far sì che stesse meglio e, ricordo tutto di quei giorni passati con lui. Lo ricordo in quel letto, vulnerabile e rassegnato dagli eventi, ma sempre forte come solo lui sapeva essere, lo ricordo mentre lentamente i suoi pensieri cominciavano a diventare confusi, e solo uno rimaneva nitido, sua nipote, io. Dicono che l'amore è una straordinaria potenza, e il nostro lo era, io vivevo per lui, e lui per me. E mentre ogni cosa cominciava a confondersi e a sbiadire, la mia presenza costante faceva in modo che io non sbiadissi, che restassi sempre fra i suoi ricordi più nitidi, chiedeva di me nel cuore della notte, fino a quel giorno, quell'ultimo giorno che abbiamo passato insieme, non dimenticherò mai ogni cosa che ci siamo detti, l'ultimo consiglio.
"Pensa a tutti i rosari che ho ascoltato io per conquistare tua nonna...E anche se sono sempre stato contrario, lo vedo che sei innamorata di lui, insisti, hai sempre lottato per i tuoi sogni, spesso mettendoli davanti a tutti, facendo sempre di testa tua, e di sbagli ne hai fatti ma non hai mai chiesto aiuto, hai sempre risolto le cose da sola, sei forte, e pure lui se ne renderà conto, vedrai che tornerà...".
Mi sono sempre chiesta come faceva mio nonno a sapere il mio segreto, quel sentimento che avevo sempre celato persino a me stessa, ma infondo lui mi conosceva così bene da interpretare ogni mio gesto, senza che io dicessi una parola, e quel giorno prima di andar via, l'unica cosa che dissi fu "Ti voglio bene nonno, ci vediamo domani".
Ma quel domani non c'è mai stato, quella stessa notte, mio nonno mi ha lasciato, portandosi con sé tutta da me stessa, è come se quella notte me ne fossi andata con lui, la parte migliore di me, quella coraggiosa, quella testarda, che pensa sempre e solo con la sua testa, che odia le maschere e l'ipocrisia, fosse volata via con lui lasciando qui la parte peggiore di me, quella che si adegua alla vita anche se gli fa schifo, quella che tace e acconsente come se niente fosse, quella che invece di lottare per il suo amore, ha deciso di arrendersi, e perché poi? Perché gli altri, gli hanno fatto capire che sarebbe stato meglio così, e allora ho cominciato a trasformarmi, ho preso una maschera e ho deciso di indossarla, proprio io che ho sempre odiato le maschere ora, le indosso tutti i giorni e ne ho diverse, una per ogni giorno della settimana, ma dietro ad ognuna, la mia anima sanguina di sofferenze e sensi di colpa....
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jose-rossetti · 1 year
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L'IRA DI CONTRI NON RISPARMIA NESSUNO: "QUEL TITOLO FA SCHIFO, NON COMPR...
youtube
Abbiate il coraggio di di ragionare con la vostra mente,ma per farlo dovete avere diverse opinioni,vi state fermando sugli stessi opinionisti del Main stream che al massimo cambiano qualche parola ma non il concetto che proviene sempre e comunque dall'alto. Tanti che dicono la stessa cosa non conferma che sia la verità,cercate di ascoltare altre opinioni, raccontate da persone pacate che non hanno nessun guadagno personale per raccontare la loro verità,poi se restate delle vostre idee liberi di farlo ma non limitatevi al Main stream.
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iosonolaltra · 2 years
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<<Ore. Centinaia. Migliaia di ore. A non fare niente, a cercare di piacere agli altri, a comprare vestiti che costano meno dello schifo che mangiamo. E soprattutto ore su ore a studiare cose inutili, cose utili. Qual è la differenza? Cose che, in ogni caso, non ci ricorderemo mai.
E così ci ritroveremo tra dieci anni senza saper fare nulla, perché anzi che fare qualcosa e pensare con la nostra testa, abbiamo passato i pomeriggi a bruciarci i peli, a imparare una lingua parlata 3000 anni fa da una élite di pedofili spazzati via dalla storia.
“Greco e latino insegnano a pensare”, ti dicono. Insegnano così tanto a pensare che nessuno in Italia ha pensato che nei paesi davvero innovativi, il latino e il greco non si studiano. E così, mentre il prossimo Zuckerberg cambierà il mondo a 20 anni, senza nemmeno aver finito l’università, noi continuiamo a studiare e a spendere i soldi dei nostri genitori facendo cose senza senso. Cerchiamo di rimanere sempre in giro, ci agitiamo, sudiamo, perché finché ci muoviamo abbiamo l’illusione di non stare fermi.
Ma in realtà non stiamo andando avanti, stiamo andando indietro. Siamo convinti di saltare verso il cielo e non ci accorgiamo che in mezzo…c’è il soffitto.>>
<<42.721 ore. È il tempo che è passato dalla prima volta che ci siamo visti. Le ho contate prima. La prima volta era il primo giorno di scuola in succursale. Io ti ho visto da lontano mentre facevano la nostra classe. Speravo tanto che facessero il tuo nome, e poi l’hanno fatto. Siamo diventati compagni. Poi amici… poi amanti clandestini. Fidanzati. E alla fine due persone che semplicemente si ignorano ogni giorno. Quando siamo andati al lago per i cento giorni io ti guardavo e pensavo al fatto che ormai non ci parliamo più. E allo stesso tempo però pensavo che senza di me e di te non ci sarebbe mai stato quel gruppo di persone che si è formato piano piano intorno a noi. Persone che non avrebbero mai nemmeno lontanamente immaginato di stare nella stessa stanza, e che invece ora si amano da morire e sono diventate in qualche modo grandi insieme. Ogni tanto mi chiedo se ci vedremo ancora dopo la maturità. Mi chiedo pure se la supereremo tutti o se qualcuno verrà bocciato. Chi lo sa. Chissà se ci rivedremo dopo che saremo in università diverse, in città diverse, strade diverse. Probabilmente ci perderemo piano piano, senza accorgercene. Saremo convinti di rimanere in contatto solo perché guarderemo le nostre storie e ogni tanto faremo delle pizzate per cui alla fine – e date le persone – qualcuno piscerà all’ultimo secondo. Però proviamo a non farlo succedere, a non sprecare tutto quello che abbiamo fatto. Tutti i pianti, i litigi, gli scherzi. Tutti i casini che abbiamo fatto insieme. Proviamoci, cazzo. Una volta avevi scritto in un tema che siamo convinti di andare verso il cielo e non ci accorgiamo che in mezzo c’è il soffitto. Però stavo pensando che se saltiamo tutti insieme… magari ‘sto soffitto lo sfondiamo. Vuoi provare?>>
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