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#lettera a babbo natale
dottssapatrizia · 6 months
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Caro Babbo Natale,
sono momenti nei quali vorrei tornare bambina e avere l’illusione di credere in qualcosa che magicamente possa risolvere tutti i problemi. Vorrei che tu dessi agli uomini e alle donne in coppia la capacità di comunicare e di confrontarsi guardandosi negli occhi, senza mentire, senza nascondersi, senza dividersi in due solitudini che non si incontrano mai.Vorrei tu dessi ai genitori la capacità di fermarsi per capire cosa è bene per i loro figli e di cosa hanno realmente bisogno. Porta come regalo a questi figli il tempo dei loro genitori, sotto forma di gioco, per i bambini, e di ascolto e chiacchiere, per i più grandi. Vorrei tu portassi ai miei pazienti la consapevolezza di potercela fare… ad attraversare le proprie crisi, a sconfiggere i propri ostacoli. Vorrei tu donassi a loro il coraggio di vedere le proprie fragilità e di sentire di possedere la forza per lavorarci, per piangerci sopra, per arrabbiarsi… e per riuscire a superarle. Questo Natale porta senso di appartenenza a chi, dietro una corazza ormai stanca, finge ancora di “non avere bisogno di nessuno”. Ai miei pazienti che piangono per situazioni familiari di lutti, malattia e difficoltà che non dipendono da loro, porta come regalo delle batterie cariche per andare avanti quando sembra loro di crollare e regala a tutti i ragazzi un pacchetto di sani limiti, che loro odiano ma che sono come le braccia invisibili di una mamma: ti proteggono dal rischio di fare a te stesso troppo male.
E se posso chiedere un’ultima cosa (concedimelo, Natale viene una volta l’anno): spazza via tutte quelle barriere che impediscono la mia LIBERTÀ
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catsloverword · 6 months
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Caro Babbo Natale, quest'anno non chiedo nulla per me, ma:
dai al cieco occhi per vedere,
al sordo orecchie per sentire,
al muto voce per parlare,
all'avaro tesori da donare,
allo stolto intelligenza per capire,
al codardo il coraggio di osare
e dai a Lui la mia anima da amare...
Con il cuore
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io-pentesilea · 1 year
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Caro babbo Natale, visto che è altamente improbabile che tu esaudisca il mio... desiderio primario, potresti almeno pagarmi le bollette diciamo per i prossimi 5 anni?
Grazie.
Barbara
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amamiofacciouncasinoo · 5 months
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Caro Babbo Natale,
lo so che sono cresciuta per scriverti, eppure quest'anno vorrei farlo così come facevo quando ero bambina. Solo che adesso ho un cuore diverso e un'anima segnata. Il mio desiderio è uno solo: Vedere le persone che amo sorridere. Nel loro cuore ci sono grandi mancanze affettive che nessuno potrà colmare mai e questo lo so benissimo. Auguro loro di trovare un po' di serenità, che le lacrime diventino piccoli sorrisi e grandi gioie nel cuore di chi li ama. Vorrei donare un arcobaleno che scaldi loro l'anima affinché plachi quei vuoti troppo grandi da sopportare per chiunque. Donerei il sole, la luna o la terra, ma so che non servirebbe a nulla e quindi spero di rimaner loro accanto come vorrei che loro rimanessero al mio fianco. Il Natale è calore e pace ed è questo il regalo che vorrei per le persone che amo.
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elenascrive · 6 months
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📸 web
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canesenzafissadimora · 6 months
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"Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?"
"Lloyd, Babbo Natale non esiste"
"Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir"
"Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto"
"Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l'avrà già ricevuto"
"E quale sarebbe, Lloyd?"
"Il coraggio di desiderare, sir"
"Portami carta e penna, Lloyd"
"Con molto piacere, sir"
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be-appy-71 · 6 months
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“Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?”
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“Lloyd, Babbo Natale non esiste”
“Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir”
“Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto”
“Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l’avrà già ricevuto”
“E quale sarebbe, Lloyd?”
“Il coraggio di desiderare, sir”
“Portami carta e penna, Lloyd”
“Con molto piacere... sir”.. ♠️🔥
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Vita con Lloyd
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anaromantico · 5 months
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"Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?"
"Lloyd, Babbo Natale non esiste"
"Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir"
"Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto"
"Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l'avrà già ricevuto"
"E quale sarebbe, Lloyd?"
"Il coraggio di desiderare, sir"
"Portami carta e penna, Lloyd"
"Con molto piacere, sir"
[Di Lloyd, di sir, di lettere e desideri nelle linee di Iris Biasio - NeroVite ]
🦖
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io-e-la-mia-mente · 6 months
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Caro Babbo Natale, mi ritrovo a scriverti questa letterina per chiederti in dono qualcosa di molto speciale .. Sono stata brava, ho portato rispetto per il prossimo, mi prendo cura dei miei genitori e sono a mia volta un bravo genitore , sono una lavoratrice instancabile ( anche se devo ammettere che negli ultimi anni qualche cedimento inizio ad avvertirlo ) , dico poche parolacce , vado sempre in chiesa ( forse è meglio non scriverlo visto che non devo dire bugie ) , faccio tanti peccati di gola , ma giurin giuretta , sto lavorando sulla mia capacità di dire di no a certe cosine molto molto goduriose , cerco sempre di fare del bene anche se questo , spesso , porta le persone a credere di potersi approfittare della sottoscritta , e poi sono tante altre cose , che terrò per me , per la prossima lettera di natale , del prossimo anno che verrà ... Torniamo a noi , caro Babbo Natale , come hai potuto leggere credo di essere meritevole di una tua attenta considerazione , in fondo non chiedo poi molto ... Per natale vorrei poter ricevere in dono due scatole , una grande al cui interno mi piacerebbe trovare gioia, serenità, allegria ,amore , tutto in grande quantità così da poterli a mia volta donare a chi non ne ha .. (siamo quasi a Natale , non potevo chiedere solo cose puramente materiali ).. Nella seconda scatola , desidererei trovare il mio adorato Padrone, in carne e ossa , qui , davanti a me , con le Sue braccia aperte pronte ad accogliermi e stringermi forte , vorrei poter sentire il Suo odore così da inebriarmene il cuore ... Caro Babbo Natale , so che non sarà possibile esaudire il mio desiderio , vista la mole di bambini più bisognosi e senz'altro meritevoli di me , ma , tienimi comunque in considerazione , va bene anche se il regalo dovesse arrivare qualche giorno dopo Natale ... Ciao Babbo Natale
schiava-di-ING
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immensoamore · 1 year
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Una bimba mi sorride. Mi piego sulle ginocchia per ricambiare il suo sorriso ad altezza di sguardo. Mi dice: "Per Natale, ho scritto la lettera a Babbo Natale. Ho chiesto tante cose e me le porta di sicuro: sono stata brava". "Beh,dico io, se te lo meriti, sicuramente i tuoi desideri verranno esauditi". Poi le do un buffetto e ritorno "grande", riprendendo la mia altezza che la guarda dall'alto in basso. E intanto penso che anch'io sono stata brava, quest'anno. Sono stata proprio brava. Ma forse non ho ancora capito quello che merito davvero e quindi un po' non mi aspetto nulla, un po' non so esattamente cosa desiderare. O forse sì, forse so di meritare di essere amata.Sono stata brava: ne sono certa. La Bimba mi manda un bacio con la manina. Io ricambio. Anch'io con la manina che raccoglie baci di labbra che poi volano nell'aria. Spero arrivino a destinazione anche per tutti i baci che non ho ancora ricevuto. Alla mia anima e al mio corpo.
Per tutto l'amore che davvero merito..
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mancino · 1 year
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Lettera a Babbo Natale
Vi auguro mattine di sole
Baci freschi come la rugiada
E caldo come una mattina d'estate
Ti auguro compassione e un po' di follia,
Come un bel bouquet guarnito
Tenerezza e tutto il resto.
Ti auguro amore
E ti amo per sempre
Con il cuore per dare sempre il meglio
Ti auguro felicità
Dal caldo
E un cuore pieno di gioia
Salute in questo periodo
Nausea.
Ti auguro di rimanere te stesso
E che ti amiamo,
Per azioni e parole,
Di tutti i giorni
Ti auguro felicità
E che ti rendiamo felice
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ilmiocentimetro · 3 months
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Oggi a casa di mio padre ho trovato una mia lettera a Babbo Natale. Deve avere almeno 20 anni. Era ancora sigillata.
Mi sono chiesta se avrei potuto aprirla, e dopo un iniziale tentennamento, mi sono detta: l'hai scritta tu, chi altro dovrebbe avere il permesso di aprirla?
E così ho fatto.
Nella lettera c'erano due disegni, una poesia natalizia scritta dalla nonna a matita, e un testo scritto da me, in cui elencavo i due regali che avrei voluto ricevere. Sulla busta, all'esterno, l'indirizzo "Via delle Renne, Polo Nord", scritto da mia madre.
La mia calligrafia era molto stilizzata, le lettere spaiate con dimensioni strane, ma dovevo certamente averla scritta io.
È strano il senso di straniamento che deriva dal trovare un proprio reperto archeologico, senza ricordare nulla di quel momento specifico della tua storia. Secondo me equivale a quelle storie in cui il protagonista soffre di amnesia, a causa di un grave incidente, e rivede foto di se stesso a eventi a cui non ricorda di aver partecipato. Sei tu, non puoi provare il contrario, ma non ricordi quel pezzo della tua storia, e ti senti un po' confuso.
Vedere me, mia madre e mia nonna insieme in una lettera mi ricorda che c'è stato, almeno una volta, un presente in cui fossimo davvero uniti, anche solo per rispettare i desideri di una bambina per il prossimo Natale.
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"Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?"
"Lloyd, Babbo Natale non esiste"
"Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir"
"Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto"
"Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l'avrà già ricevuto"
"E quale sarebbe, Lloyd?"
"Il coraggio di desiderare, sir"
"Portami carta e penna, Lloyd"

"Con molto piacere, sir"
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iniziaunsogno · 6 months
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Com’era? “Caro Babbo Natale, quest’anno è stato davvero difficile, ricco di imprevisti e avversità.
Eravamo felici, la gioia più grande che una coppia possa ricevere sotto certi punti di vista.. poi il vuoto.. quello che nessuna persona dovrebbe provare, nemmeno il peggior nemico. Come un raggio di sole in mezzo alla tempesta però sei tornato, di nuovo quelle linee sul quel bastoncino e? E niente, anche questa volta nessuna buona notizia, non se ne capisce il motivo, ma siamo qui e teniamo duro ugualmente.
Caro Babbo Natale, sai benissimo qual’è il nostro desiderio e, dopotutto, non vedo perché non accontentarci..
Caro Babbo, questa lettera è per te, per farmi avere un’ultima speranza nel 2024, per farmi vedere che alla fine qualcosa di buono a questo mondo può succedere.
Grazie Babbo Natale, grazie.
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anaromantico · 1 year
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"Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?"
"Lloyd, Babbo Natale non esiste"
"Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir"
"Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto"
"Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l'avrà già ricevuto"
"E quale sarebbe, Lloyd?"
"Il coraggio di desiderare, sir"
"Portami carta e penna, Lloyd"

"Con molto piacere, sir"
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marikabi · 6 months
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Caro Babbo Natale, war edition (cosa chiedevamo nel 2022)
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Carissimo.
Carissimo insomma...
Rieccomi. Sono la tua coscienza pessimista e critica, il tuo Grillo Parlante cinico e sconsolato, la tua jella annuale (ormai da decenni).
Con la mia tazzona di caffè, fedele compagna di scrivania, anche quest'anno ti rompo le scatole, scrivendoti una lettera aperta.
Buon Natale, caro Babbo Natale.
Ma che dico? Ma buon natale manco pe' gnente.
Ma lo vedi, lo vedi come stiamo combinati?
Tra tutti i guai (pandemia, guerra, Calenda in Ukraina, crisi energetica, disastri idrogeologici, vernice rossa delle casette del mercatino che cola sulla piazza), ci mancava l'ultima ciliegina: la beffa del Qatar che minaccia ritorsioni energetiche all'Europa perché l'Europa ha accusato l'emirato di aver corrotto alcuni europarlamentari.
Della favola di lupus et agnus (Do you remember, Santa? Hai studiato Fedro, spero, babbonata' ?) nun je fa 'nbaffo a 'sti qatarioti, come si dice nel nuovo politichese.
Imbrodati nella nostra convinzione di superiorità morale e civile ci siamo fatti incastrare malamente sui fondamentali del nostro europeo snobismo: le fonti energetiche. Già, anche noi ci siamo scordati di Fedro, evidentemente.
Eh no, non resisteremo per i trent'anni necessari a sviluppare lo sfruttamento industriale della fusione nucleare, una delle poche belle notizie del 2022. L'evento - sai - mi ha ricordato il film Ritorno al Futuro, quando Doc metteva la buccia di banana e la lattina ammaccata nel reattore nucleare miniaturizzato della DeLorean. Ah, quei bei tempi futuri. Ou sont les neiges de demain?
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Stiamo proprio messi male e chissene della vittoria dell'Argentina ai Mondiali. Alla fine, meglio non aver partecipato (anche se per demeriti sportivi, non per meriti etici, precisiamo) ad un mondiale da dimenticare.
Eh no, babbo boomer non ci provare: non è la stessa condizione della Davis in Cile.
La tristezza generale (su tutti quella di Macron, sfanculato pure da 'Mbappè) non viene rischiarata mica dalla gloria di Leo Messi (il quale gioca in una squadra francese di proprietà del Qatar, che garbuglio!). Ma davvero vi siete emozionati quando Messi ha dovuto alzare la coppa indossando l'abito da cerimonia tipico dell'emirato?
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Anyway.
Il 2022 è stato ancor di più l'anno del populismo. Come persone, come classi sociali e come nazioni, siamo stati ancora - statisticamente ed elettoralmente parlando - abbacinati da discorsi demagogici, pensieri magici, istanze grossolane ed iper-egoistiche.
D'altronde, come ben puoi immaginare anche tu - che sei il personaggio fantasy nato per dare una direzione, per quanto stagionale, ai desideri da centro commerciale - quando non c'è raziocinio o buonsenso ad aiutare le genti (in tempi di 'grossa crisi' guzzantiana) ci si butta sull'assurdo, sull'impossibile, sulle istanze intestinali, quelle grossier.
Un po' come già c'insegnavano (i pur politicamente antitetici) Gramsci e Croce, ovvero come ci raccontava la Serao (caro Klaus - in amicizia - hai letto Il ventre di Napoli, sì vero?): la magia premiante del gioco del lotto, ovverosia la speranza di un falsamente meritocratico riscatto per mano d i un misericordioso e giusto Destino (Dio, Babbonatale, Sorte, Fede, Provvidenza, fate Voi) quale oppio della miseria. Anche morale, non solo economica.
Oggi, più che nel lotto, intontiti dalla politica social, abbiamo deciso di riporre fiducia nello scostamento di bilancio statale, come se ci fosse una inesauribile fabbrica dei soldi; chiediamo una rigorosa e restringente regolamentazione dei porti, come se solo così si potesse mettere fine alle ondate migratorie; tifiamo per l'abolizione delle restrizioni anti-covid per debellare un morbo che non è ancora endemico. E abbiamo votato, sicuri di estrarre il terno vincente.
Ci potevamo ribellare agli evasori fiscali, alle tangenti, alla corruzione, al pizzo, all'usura. Potevamo scendere in piazza contro i tagli alla sanità, il lavoro precario, la violenza contro le donne, il caporalato, le morti sul lavoro (stagisti e studenti compresi), la mafia, gli extra-profitti delle aziende energetiche, un distorto mercato del lavoro. Invece abbiamo scelto di protestare contro i vaccini e la 'spietata' dittatura sanitaria, contro il MES, contro il POS ed il limite al contante, contro lo SPID e i rave parties. Abbiamo inneggiato al bonus fiscale per chi si sposava in chiesa e fatto la ola all'abolizione del reddito di cittadinanza per punire i fannulloni.
Babbonata', dillo agli Italiani tutti che qui, da noi, di lavoro proprio non ce n'è e quando si trova qualcosa, questo qualcosa è quasi sempre a nero, a chiamata, a voucher, a sfruttamento, sottopagato, sottodimensionato, precario, ricattato, mischiato alla NASPI, travestito da CIG fittizia (come è massicciamente accaduto durante il lockdown). Vale per gli operai, come per i ricercatori universitari, per gli âgée come per le giovani generazioni.
Ti vorrei chiedere, dunque, caro barbuto buonuomo, di dire la verità, ti prego, sull'economia. Almeno un anno, almeno per il prossimo: facci aprire gli occhi. Spiega a chiunque che le commissioni sulle transazioni elettroniche sono azzerata sotto i 5 euro e che per 20 euro si pagano solo 10 centesimi.
Però, mi voglio allargare. Ti chiedo un investimento per il futuro, non solo di elargire utili informazioni e nozioni economico-finanziarie, che con la nostra memoria di pesce rosso durano l'espace d'un matin.
Ti ricordi, Babbonatale, quello che scrisse Isaac Asimov agli inizi degli Anni '80? «Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"».
Ecco, quell'insinuazione oggi è il mainstream ('uno vale uno') ed è per questo che oso chiederti di dare maggiori e migliori strumenti cognitivi alle persone: falle leggere di più ("Il fascismo si cura leggendo", scrisse Miguel de Unamuno), aiutale a smascherare rapidamente bufale e fattoidi, cialtronerie e imbonimenti.
Rinforza il sistema scolastico ("La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari, sentenziò Gesualdo Bufalino), fai capire ai genitori che prima del tablet ai bambini vanno dati e letti libri, sennò verranno schiavizzati dal primo e schiferanno i secondi, alimentando, tra gli altri, anche il mito populista dell'uguaglianza nell'ignoranza, ahimè blandito e rinforzato dai social.
Ed infine, un mio desiderio personale: introduci massicciamente la fisica quantistica nei programmi scolastici. Come tanti, nonché per irreparabili mie ferite famigliari, ricado spesso nel terrore di non poter rivedere più i miei più profondi affetti. Pure Stephen Hawking (un serio laico, l'astrofisico teorico dei buchi neri) diceva che «L'universo è poca roba di per sé, se non fosse per le persone che ami». I legami sono tutto e la meccanica quantistica - con il multiverso, con Dirac (a proposito dei legami indissolubili), con l'entanglement, con la relatività del tempo e dello spazio, con l'incompletezza di Goedel - di sicuro ci darebbe più speranze che non un dio (uno qualunque), un Verbo, un mito o un rito.
Sostituiamo l'ora di religione con l'ora di Meccanica quantistica, insomma.
Come puoi leggere, quest'anno ribatto sulla buona istruzione e sull'investimento culturale, beni immateriali (ancorché fin troppo labili nelle popolazioni, le quali hanno memorie cortissime) che devono essere gratuiti e diffusi, come una eterna endemia buona.
Per il resto, proprio come scriveva Cesare Pavese, c'è una vita da vivere ci sono delle biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere.
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(Qui è Gallipoli)
P.S.: Bene, anche per quest'anno la letterina è andata ed il caffè è pure finito. Non cambia niente, lo so, ma cambiare le persone non sarà mai affar tuo, che sei un feticcio consumistico, né pietto mio (come direbbe il Direttore Staglianò). Ma almeno, anche quest'anno, te ne ho cantate quattro. Cià.
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