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#lotta contro il cancro
sofysta · 4 months
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Sanremo si, Sanremo no. Io lo guardo, a me non piace preferirei morire, a me piace finchè non m'annoia ( non la cantante in abito da sposa), io lo preferivo una volta, ma scherzi? Molto meglio adesso, più liberale, meno costruito, più spontaneo. Mah che dirti, non saprei; so solo che quel cantante che danno come vincitore(?), ma si quello che canta in Napoletano, capito chi? Eh quello, quello a me non piace. Ma hai visto John Travolta che ballava il ballo del qua qua? Com'è caduto in basso? Io l'ho trovato carino, è stato autoironico ma con una gran faccia di cazzo! Macchè era tutto organizzato, lui sapeva già cosa gli avrebbero fatto fare! Amadeus non avrebbe dovuto lasciarglielo fare! No ma che c'entra? L'idea è partita da Fiore, sai quant'è figlio di una buona donna quel siciliano no? Vabbè comunque in tutto sto casino ho adorato la co-conduzione di Mengoni e Giorgia, la Mannino diciamo che poteva portarsela meglio da comica non mi ha fatto granché ridere. Faceva più ridere il vestito di Big Mama della prima serata! Smettila questo è bullismo e non dovresti parlare così di lei. Oh ma se non mi è piaciuto? Io non sto a sindacare sul suo brano,ma da esteta ti dico che le stava una merdina. Io invece adoro Big mama è autentica e qualsiasi cosa indossa le sta bene perchè lei è una donna libera. Si perchè un pò come la libertà del Maestro Allevi quando s'è tolto il cappellino per mostrare i suoi capelli bianchi dopo la sua aspra lotta contro il cancro, la libertà e la sua voglia di vivere e di esprimersi ancora sui tasti dopo aver toccato la morte con le mani. Si ok però è stato troppo prolisso e sdolcinato! E quindi ? Lui può è un Maestro. Potrei scrivere all'infinito su questa kermesse.
Chi lo ama e chi lo odia ma checché se ne parli Sanremo è Sanremo.
A Parigi lo amano, ogni casa ha una TV accesa perchè la ns musica Italiana li manda letteralmente in estasi
Sofysta
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mezzopieno-news · 6 months
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APPROVATO IL PRIMO VACCINO AUTO-AMPLIFICANTE AL MONDO
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Per la prima volta nella storia dei vaccini è stato riconosciuto e approvato un vaccino che si adatta all’organismo e che cambia il modo in cui si possono combattere le malattie, le infezioni e anche i tumori.
Per più di 200 anni i vaccini hanno contenuto antigeni (sostanze che possono innescare una risposta immunitaria e anticorpi) ma il paradigma è cambiato con l’arrivo dei vaccini mRNA scoperti per il COVID-19 che invece contengono istruzioni genetiche che dicono al corpo di produrre le proteine capaci di combattere l’attacco di un virus. Il nuovo ARCT-154 approvato in Giappone è il risultato di anni di ricerche che sono riuscite a individuare la giusta combinazione di RNA auto-amplificante con il sistema di rilascio che permette dosi molto più piccole ed un’efficacia aumentata a seconda delle necessità di ogni organismo. Questi elementi significano costi di produzione molto più bassi e velocità di diffusione sensibilmente aumentata, elementi importanti in caso di pandemie.
Il vaccino ARCT-154 è stato approvato per il COVID-19 grave ma esistono vaccini saRNA già adottati per alcuni ceppi di influenza e altri oggetto di studi clinici e preclinici avanzati per la Zika, RSV e altre malattie epidemiche, oltre a promettenti applicazioni nella lotta contro il cancro. I vaccini contro il cancro vengono generalmente utilizzati per trattare la malattia, non per prevenirla, e la maggior parte funziona utilizzando una parte del cancro come antigene, aiutando il suo sistema immunitario a identificare e attaccare il tumore.
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Fonte: CSL; National Library of Medicine; foto di Edward Jenner
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Impronte atomiche del cancro: nuova frontiera nella diagnosi e nel trattamento?
In un'eccitante fusione tra medicina e geologia, i ricercatori hanno scoperto che le cellule tumorali presentano delle impronte atomiche, distinguibili da quella dei tessuti sani. Questa scoperta rivoluzionaria, avvalendosi di uno strumento comunemente impiegato in geologia, apre nuove strade per la diagnosi e il trattamento del cancro. Impronte atomiche del cancro: lo studio Lo studio, condotto da scienziati della CU Boulder e della Princeton University, ha analizzato i rapporti di isotopi di idrogeno, ovvero atomi di idrogeno con un diverso numero di neutroni, in cellule di lievito e cellule epatiche di topo coltivate in laboratorio. L'analisi ha rivelato che le cellule in rapida crescita, come quelle tumorali, possiedono un rapporto isotopi di idrogeno significativamente diverso rispetto alle cellule sane. Questa differenza è dovuta al metabolismo accelerato delle cellule tumorali, che le porta a favorire l'idrogeno più leggero (protio) rispetto al suo isotopo più pesante (deuterio). Le potenzialità della scoperta Le potenziali applicazioni di questa scoperta sono numerose. La "firma" atomica del cancro potrebbe essere utilizzata per: - Diagnosticare il cancro in modo precoce e non invasivo: Analizzando i fluidi corporei o i tessuti alla ricerca di questo caratteristico rapporto di isotopi di idrogeno, i medici potrebbero identificare il cancro in fase iniziale, quando è più curabile. - Monitorare l'efficacia del trattamento: Misurando i cambiamenti nel rapporto di isotopi di idrogeno nel tempo, i medici potrebbero monitorare l'effetto del trattamento e adattare le strategie terapeutiche in base alla risposta individuale del paziente. - Sviluppare nuovi farmaci: La comprensione del metabolismo alterato delle cellule tumorali potrebbe portare allo sviluppo di farmaci mirati che sfruttano la loro dipendenza dal protio. Tuttavia, ci sono ancora ostacoli da superare prima che questa tecnologia possa essere applicata nella pratica clinica. La sfida principale è sviluppare metodi sufficientemente sensibili e non invasivi per misurare i rapporti di isotopi di idrogeno nei tessuti umani. Nuove sfide Nonostante queste sfide, la scoperta delle "impronte atomiche" del cancro rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro questa terribile malattia. Apre nuove strade per la diagnosi precoce, il monitoraggio del trattamento e lo sviluppo di terapie personalizzate, offrendo una speranza rinnovata ai pazienti oncologici di tutto il mondo. Oltre al potenziale impatto sulla diagnosi e sul trattamento del cancro, questa scoperta potrebbe avere implicazioni anche in altri campi della biologia e della medicina. La possibilità di distinguere tra cellule sane e tumorali basandosi sulla loro composizione isotopica potrebbe essere utile per studiare lo sviluppo del cancro e testare nuovi farmaci. La scoperta delle "impronte atomiche" del cancro è un'importante pietra miliare nella ricerca scientifica, con il potenziale di trasformare la nostra lotta contro questa malattia. L'ulteriore sviluppo di questa tecnologia potrebbe salvare innumerevoli vite e migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici in tutto il mondo. Foto di GrumpyBeere da Pixabay Read the full article
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vaerjs · 8 months
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🎗️ Ottobre è il mese per la prevenzione del cancro al seno (che interessa persone di entrambi i sessi)🍂
Un nastro rosa e un melograno tagliato a metà ci ricordano di prendere cura della nostra salute al seno. Vorrei introdurlo così il nuovo mese che è iniziato, provando a diffondere consapevolezza e supporto, questa volta, per la lotta contro il tumore al seno. 💕
#PrevenzioneAlSeno #OttobreRosa #SaluteDelleDonne
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Oggi è la giornata contro il cancro e come ogni anno il mio pensiero va a mio nonno che non è riuscito a sopravvivere a questa malattia, a mia nonna che ogni giorno lotta, a tutte le persone che hanno a che fare con tutto questo e, in piccola parte, pure a me e alla mia esperienza, a quello che la mia malattia mi ha tolto e mi ha dato. Vi prego ricordatevi sempre che la prevenzione prima di tutto, è fondamentale.
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klimt7 · 1 year
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Vialli: contro la retorica della lotta del guerriero
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L'ultimo grande insegnamento dell'ex attaccante: "L'ho detto più volte, se mi mettessi a fare la battaglia col cancro ne uscirei distrutto”. L'esempio di normalità contro la narrazione del tumore inteso come una partita da giocare, dove la vittoria o purtroppo la sconfitta arriva dopo una lotta eroica che si conclude con qualcuno, il malato o la malattia, che è stato più forte dell'altro
 La lotta contro il cancro. Eh già: da Mihajlovic a Vialli la retorica della malattia come una partita, come un ring o un tatami o quel che sia dove c’è chi vince e chi perde. E soprattutto, in base a quella retorica dove la vittoria o purtroppo la sconfitta arriva dopo una lotta eroica che si conclude con qualcuno, il malato o la malattia, che è stato più forte dell’altro. Per carità nulla di male: è narrazione. Già, solo narrazione però: perché Mihajlovic era un guerriero vero, sì, in campo. Come Jonah Lomu, come Joe Frazier, ma la malattia non è marcare un avversario, scappargli via o buttarlo giù. È casualità, per lo più.
L’esempio di Gianluca Vialli è probabilmente un manifesto proprio in questo senso: la normalità di una malattia che purtroppo entra nelle vite delle persone spesso senza alcuna trama da romanzo epico, e che vede il malato non a petto in fuori a suonarle all’avversario invasore pronto a mostrarne lo scalpo, non a immaginarsi tributi all’eroe. Forse l’opposto.
L’opposto, sì: perché non c’è nulla di epico nella normalità. Basterebbe leggere proprio Gianluca Vialli: “L’ho detto più volte, se mi mettessi a fare la battaglia col cancro ne uscirei distrutto”. Per poi spiegare con la consueta signorilità una road map fatta di cose piccole, normali. Come il pensare di voler sopravvivere ai tuoi genitori o di voler portare le figlie all’altare perché “non vorresti mai far soffrire le persone che ti vogliono bene”, al punto da girare “col maglione sotto la camicia” per nascondere la magrezza, “perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano”.
Non offrire una dimensione di sofferenza per non soffrire ulteriormente, dunque, perché anche lo star male diventa un qualcosa con cui convivere e che non andrà via mostrando i muscoli: “Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, ma non posso farci niente” ha spiegato Vialli. E ha spiegato pure Vialli, e probabilmente insegnato, che con quel compagno di viaggio ci ha convissuto fin dal 2017, quasi sei anni dunque, che una convivenza così lunga non è – né può essere – roba da romanzo o da duello teatrale tra protagonista e antagonista, ma vita quotidiana: “La malattia non è esclusivamente sofferenza, ci sono dei momenti bellissimi. La malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, ti può spingere anche più in là rispetto al modo anche superficiale in cui viviamo la nostra vita.
La considero anche un’opportunità. Non dico che arrivo fino ad essere grato nei confronti del cancro, però non la considero una battaglia”.
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Perché non lo è, semplicemente. È una contingenza umana dove le logiche superomistiche lasciano il tempo che trovano e quelle umane invece restano, a partire da quelle più naturali: “Io ho paura di morire eh – raccontava Vialli – perché non so quando si spegnerà la luce cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire. Però mi rendo conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato”.
Niente petto in fuori dunque, anzi: “Mi sento molto più fragile di prima. La felicità dipende dalla prospettiva con la quale guardi la vita, che non ti devi dare delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorare ogni giorno, devi aiutare gli altri”.
Già, niente forza, niente eroi, niente duelli. Tutta vita.
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[Cristiano Vella, Fatto Quotidiano]
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corriere-di-lamezia · 11 days
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noiultimi · 22 days
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La cattiveria umana non ha confini. Chi lotta per un cancro ha una forza incredibile
Asia è una bambina che sta lottando contro il cancro. Siccome è calva, è vittima di bodyshaming ma la sua forza e inarestabile: infatti risponde ai bulli con sarcasmo. Il mondo non è malvagio ed infatti ha ricevuto messaggi di incoraggiamento tra cui dal Presidente della Rublica: Sergio Mattarella
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agrpress-blog · 24 days
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Cannes, Paul Schrader presenta "Oh, Canada": un viaggio nell'anima umana Il leggendario regista Paul Schrader fa... #cannes #festivaldicannes #OhCanada #paulschrader #richardgere #RussellBanks https://agrpress.it/cannes-paul-schrader-presenta-oh-canada-un-viaggio-nellanima-umana/?feed_id=5322&_unique_id=6648db413a18b
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newsnoshonline · 1 month
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Un giorno la cannabis potrebbe curare il cancro? Ecco cosa dice finora la scienza La cannabis e la lotta contro il cancro: cosa dice la scienza La ricerca sulla cannabis per trattare il cancro è in rapida crescita, ponendo la domanda se questa pianta potrebbe avere proprietà curative. Sebbene possa sembrare incredibile, gli esperti hanno evidenziato che alcuni cannabinoidi presenti nella cannabis mostrano effetti antitumorali. Tuttavia, la sfida è ora tradurre questi risultati in terapie efficaci. Le proprietà antitumorali della cannabis secondo la ricerca Secondo il ricercatore Wai Liu della St George’s, Università di Londra, la cannabis ha dimostrato di avere proprietà antitumorali. Tuttavia, la questione principale è come trasformare questi risultati in terapie
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lamilanomagazine · 2 months
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Cagliari: nuovo servizio di screening contro il tumore ovarico a Palazzo Bacaredda
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Cagliari: nuovo servizio di screening contro il tumore ovarico a Palazzo Bacaredda. Un passo avanti nella prevenzione con l'ampliamento del servizio già esistente di esami senologici e di sportello psicologico gratuiti. Tutti i venerdì dalle 9 del mattino fino alle 19.30. Nuovo servizio di screening contro il tumore ovarico a Palazzo Bacaredda. Nella continua lotta contro il tumore ovarico, una malattia spesso sottovalutata ma dalle conseguenze devastanti, il Comune di Cagliari si sta distinguendo per un'iniziativa pionieristica. Tutti i venerdì dalle 9 del mattino fino alle 19.30, Palazzo Bacaredda sarà il punto di riferimento per un servizio di screening gratuito dedicato a questa forma di cancro femminile. La decisione è stata presa dalla Giunta comunale, con la deliberazione n. 70/2024, che ha voluto ampliare il servizio già esistente di screening senologico e di sportello psicologico, gestito anch'esso a titolo gratuito. Situato al piano terreno del Municipio di via Roma 145, questo servizio è portato avanti dai sanitari volontari dell'Associazione "Mai più sole contro il tumore" e della "Fondazione Taccia". L'avvio di questa nuova iniziativa ha ricevuto il plauso della consigliera Stefania Loi, presidente della Commissione Pari opportunità. Loi ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa nel contribuire a "ridurre i ritardi nello screening" e nell'"aumentare la sensibilizzazione della popolazione sull'importanza della prevenzione". Alba Chiara Bergamini, presidente dell'Associazione "Mai più sole contro il tumore", ha espresso il suo sostegno e la sua gratitudine per questo nuovo servizio. Bergamini ha sottolineato il fatto che il tumore ovarico è spesso definito un "killer silenzioso", poiché "le donne non ne sono sufficientemente informate e i sintomi non sono specifici". In affiancamento allo screening regionale, la campagna di prevenzione denominata "Ogni momento è buono per prenderti cura di te" mira a offrire visite ecografiche transvaginali gratuite. Questa iniziativa rappresenta "un passo significativo nella lotta contro il tumore ovarico e dimostra l'impegno della città nel garantire una migliore salute e benessere per le donne", ha concluso la presidente Loi. Inoltre, "con la disponibilità di uno screening regolare e gratuito, si spera di individuare precocemente eventuali casi di tumore ovarico e di salvare vite umane attraverso interventi tempestivi e appropriati".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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notizieoggi2023 · 3 months
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Ecco perché Kate e William non hanno detto a Harry e Meghan del cancro I principi del Galles e i Sussex sono sempre più distanti. Che i rapporti tra il principe William e suo fratello Harry fossero ridotti all'osso lo si era capito da tempo. Ma l'annuncio della malattia fatto dalla principessa Kate venerdì scorso ha riacceso i riflettori sulle difficili dinamiche familiari. Secondo la stampa inglese Meghan e Harry non sapevano delle gravi condizioni di salute di Kate Middleton e avrebbero scoperto della sua lotta contro il cancro, nel momento in cui la principessa ha pubblicato sui social il suo video messaggio. Una scelta precisa, quella di tenere all'oscuro Harry e Meghan, che i principi del Galles avrebbero preso insieme per evitare speculazioni ma soprattutto per evitare forse una fuga di notizie anticipata. William e Harry sempre più distanti Il gelido messaggio inviato dai Sussex a William e Kate subito dopo l'annuncio choc della principessa - "Auguriamo salute e guarigione a Kate e alla famiglia e speriamo che possano farlo in privato e in pace" - è apparso agli occhi del mondo più un gesto proforma che un sentito augurio. Neppure la malattia di Kate è servita a riavvicinare William e Harry, ma non poteva essere altrimenti. "Non sono stati informati della diagnosi perché non ci si può fidare di loro", ha spiegato l'esperto reale Richard Fitzwilliams al Sun, aggiungendo: "Non si parlano da molti mesi e il motivo, ovviamente, è che per circa quattro anni hanno causato infiniti problemi alla famiglia reale e quindi Kate e William non si fidano di loro". E i precedenti parlano da soli. "Harry e Meghan non sono una priorità" Nell'intervista rilasciata a Oprah Winfrey nel 2021, nel docufilm per Netflix e nella biografia "Spare" scritta dal principe Harry, i Sussex non si sono fatti scrupoli a raccontare episodi privati della famiglia e a monetizzare i loro legami con i reali. Dunque, Harry e Meghan non erano certamente una priorità per i principi del Galles in questo difficile momento. "I Sussex non ne sono stati informati perché la relazione tra William e Harry è ai minimi storici. Quando Harry andò a trovare suo padre dopo che gli fu diagnosticato il cancro, William avrebbe potuto trovare il tempo per incontrarlo se avesse voluto tentare una riconciliazione, ma non lo fece", ha spiegato l'autore reale Phil Dampier al Sun, parlando della lontananza tra i principi del Galles e i Sussex anche in questo difficile momento per i Windsor.
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La lotta al cancro entra nell'era delle cellule artificiali?
Un nuovo fronte si apre nella battaglia contro il cancro: le cellule artificiali. Queste cellule ingegnerizzate in laboratorio sono pronte a diventare potenti armi per colpire e curare i tumori in modo preciso e mirato. Alla guida di questa rivoluzione c'è una squadra di ricercatori del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata (Cibio) dell'Università di Trento, guidata dal professor Martin Hanczyc. Due progetti europei per un futuro senza cancro Grazie a due finanziamenti europei ottenuti nell'ambito del programma Horizon Europe EIC Pathfinder Open, il team del professor Hanczyc potrà portare avanti due ambiziosi progetti di ricerca: - Bio-HhOST (Bio-hybrid Hierarchical organoid-synthetic tissue): questo progetto mira a costruire tessuti "ibridi" formati da cellule artificiali e cellule tumorali naturali. Le cellule artificiali, in questo caso, avranno il compito di modificare il destino delle cellule tumorali, bloccandone la crescita e inducendone la morte. - OMICSENS: l'obiettivo di questo progetto è la realizzazione del primo sensore biomolecolare nano-fotonico integrato. Un rivoluzionario strumento per la diagnosi precoce e la prognosi del cancro al polmone, in particolare del "non-small cell lung cancer", un tumore aggressivo e difficile da trattare. Il sensore, basato su un microchip, analizzerà un campione di sangue, tessuto o vescicole extracellulari del paziente, identificando la presenza di cellule tumorali con rapidità e precisione. Un team di eccellenza per sfide ambiziose I due progetti, che vedono la partecipazione di altre università e aziende europee leader nei rispettivi campi, saranno condotti da un team di ricercatori altamente qualificati: - Bio-HhOST: Silvia Holler (assegnista di ricerca post doc), Luca Tiberi (responsabile del laboratorio dei disturbi cerebrali e cancro) e Vito D'Agostino (responsabile del laboratorio di biotecnologia e nanomedicina). - OMICSENS: un team interdisciplinare con competenze in biologia, bioingegneria, microfluidica, matematica, programmazione informatica, composto da ricercatori dell'Università di Trento, dell'Università di Cardiff, dell'Università di Scienze applicate di Zurigo e dell'azienda MIC di Parigi. Verso un futuro senza cancro I due progetti rappresentano un passo avanti fondamentale nella lotta contro il cancro. Le cellule artificiali e le nuove tecnologie sviluppate aprono nuove strade per diagnosi più precoci, terapie più efficaci e con minori effetti collaterali, e un futuro finalmente libero dal cancro. Oltre alle informazioni contenute nell'articolo, è importante sottolineare che la ricerca è ancora in fase di sviluppo e che i risultati finali potrebbero non essere quelli sperati. Tuttavia, l'impegno e la dedizione dei ricercatori del professor Hanczyc offrono una speranza concreta per un futuro senza cancro. Foto di Marijana da Pixabay Read the full article
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vaerjs · 8 months
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Nel mese dedicato alla lotta contro il cancro al seno, voglio provare a celebrare la forza di tutte le persone che affrontano, hanno affrontato o affronteranno questa sfida. Condividete questa immagine per onorare l3 guerrier3! 🌸
#OttobreRosa #PrevenzioneTumoreAlSeno
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rebelontheroad · 3 months
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Kate Middleton Affronta una Nuova Battaglia: La Sua Lotta Contro il Cancro
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Nella cerchia reale britannica, la Principessa Kate Middleton ha sempre incarnato un'icona di grazia, eleganza e forza, ricordando in molti aspetti la sua defunta suocera, Lady Diana. Tuttavia, qualche minuto fa, una notizia ha scosso il mondo: la Principessa ha annunciato di essere stata diagnosticata con il cancro.
Questo annuncio ha lasciato molti "fan" della famiglia reale scioccati e preoccupati per la salute della principessa, che è sempre apparsa radiosa e in forma. Tuttavia, la notizia ha anche evidenziato la sua eccezionale forza interiore e la determinazione nel fronteggiare le sfide più difficili.
Fin da quando è entrata a far parte della famiglia reale, Kate Middleton ha dimostrato di essere una presenza stabile e affidabile, con un impegno verso il servizio pubblico e il sostegno a numerose cause benefiche. Ora, mentre affronta la sua battaglia personale contro il cancro, è probabile che la sua resilienza e il suo spirito combattivo saranno ancora più evidenti.
La Principessa ha già iniziato il suo percorso di trattamento e cura, affrontando la malattia con la stessa dignità e grazia che ha dimostrato in tutte le altre sfide della sua vita. Ed è importante ricordare che Kate Middleton è molto più di una semplice figura pubblica: è una madre amorevole, una moglie devota e un membro prezioso della famiglia reale.
La sua tenacia e il suo coraggio nel confrontarsi con questa nuova prova sono un esempio per tutti coloro che lottano contro il cancro e le malattie gravi. E mentre speriamo che la situazione si risolva per il meglio, sappiamo che la Principessa affronterà questa sfida con la stessa grazia e forza che l'hanno resa un'icona amata in tutto il mondo.
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La commissaria alla Salute domani a Roma vedrà Schillaci
BRUXELLES – La commissaria europea per la Salute e la Sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, sarà in Italia dal 21 al 22 marzo per discutere l’attuazione del Piano europeo di lotta contro il cancro a livello nazionale e visitare le istituzioni specializzate coinvolte nei progetti sul cancro finanziati dal programma EU4Health. A Roma, Kyriakides vedrà il ministro della Salute Orazio Schillaci…
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