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kommunic8 · 1 month
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Non ci sono più le fiabe di una volta.  TRASCRIZIONE [ENG translation below] Non ci sono più le fiabe di una volta. Purtroppo o per fortuna, ancora non ho deciso, ma forse un po' tutte e due sia un po' purtroppo che per fortuna. Quando ero piccola le fiabe che tutti noi conoscevamo erano boh, forse cinque, sei: Cenerentola, Cappuccetto Rosso, La Bella Addormentata nel Bosco, Il Gatto con gli Stivali, non me ne vengono in mente altre, comunque erano poche, diciamo le favole che tutti conoscevamo, tutti i bambini e tutte le bambine. Già io quando mio figlio era piccolo diciamo che non gli raccontavo tanto le fiabe, appunto, tipo Cenerentola e Cappuccetto Rosso perché mi sembravano datate, mi sembrava che avessero dei ruoli, presentassero dei ruoli molto stereotipati, per cui gli compravo libri che parlavano, raccontavano altre storie, non quelle tradizionali, quelle che sono state raccolte dai fratelli Grimm che sono quelle che diciamo sono le più diffuse in Europa, forse anche nel mondo, per lo meno le persone fino alla mia generazione. Oggi le fiabe sono diverse, lo stesso concetto di fiaba non so più bene come funzioni, lo so di sicuro, perché c'è un gioco che faccio spesso nelle mie classi che è creare una una matrice, quindi una una tabella, e ognuno mette, cioè scrive in un pezzettino di carta, in un foglio, la sua fiaba preferita e poi cerchiamo di mettere insieme le fiabe con le persone, quindi cercare di capire qual è la fiaba preferita di questa persona, perché dalle fiabe preferite si possono capire un sacco di cose. Ad esempio, non stupirà nessuna delle persone che mi conosce sapere che da bambina la mia fiaba preferita era Il Gatto con gli Stivali, che era un personaggio che è molto particolare. Provando a fare questo gioco con ragazzi e ragazze molto giovani, mi sono resa conto che le fiabe che conoscevo io proprio non vengono registrate da loro, a malapena sanno raccontare le storie, appunto di Cappuccetto Rosso e della Bella Addormentata nel Bosco, che spesso conoscono solo perché sono state riadattate per il cinema o per la televisione, e quando chiedo vabbè, mettete anche i fiabe altre che che conoscete voi eccetera, mettono nome di cartoni animati o di serie tv. Ora, non so se sia solo le ragazze e i ragazzi che seguo io in queste classi oppure sia una cosa diffusa, però appunto, non ci sono più le fiabe di una volta.Che significhi questo, non lo so.Io ve la butto così, poi rifletteci e se mi viene in mente qualche riflessione interessante fatemelo sapere. TRANSLATION Fairy tales are not what they used to be. Unfortunately or fortunately, I haven't decided yet, but maybe a bit of both, both unfortunately and fortunately. When I was little, the fairy tales we all knew were, well, maybe five, six: Cinderella, Little Red Riding Hood, Sleeping Beauty, Puss in Boots, I can't think of any others, anyway there were few, let's say the fairy tales that we all knew, all the boys and all the girls. Yeah, when my son was little, let's say I didn't tell him fairy tales that much, like Cinderella and Little Red Riding Hood because they seemed dated to me, it seemed to me that they had roles, they presented very stereotyped roles, so I bought him books that talked about, told other stories, not the traditional ones, those that were collected by the Brothers Grimm, which are the ones that are the most widespread in Europe, perhaps even in the world, at least the people up to my generation. Today fairy tales are different, the very concept of fairy tale I don't know how it works anymore, I know for sure, because there is a game that I often do in my classes which is to create a matrix, so a table, and everyone puts, that is, writes on a piece of paper, on a sheet, their favorite fairy tale and then we try to put together the fairy tales with the people, so to try to understand what is the favorite fairy tale of this person, because from the favorite fairy tales you can understand a lot of things. For example, it will not surprise any of the people who know me that as a child my favorite fairy tale was Puss in Boots, which was a very special character. Trying to play this game with very young boys and girls, I realized that the fairy tales I knew are not recorded by them, they barely know how to tell the stories, precisely of Little Red Riding Hood and Sleeping Beauty, which they often only know because they have been adapted for cinema or television, and when I ask, well, put down other fairy tales that you know, etc., they put down names of cartoons or TV series. Now, I don't know if it's just the girls and boys I follow in these classes or if it's a widespread thing, but, well, fairy tales are not what they used to be. What does this mean, I don't know. I'll just throw it out there, then think about it and if I come up with any interesting thoughts, let me know.
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Nel primo giorno di maggio del 1968, a Rimini, l'ingegnere bolognese Giorgio Rosa eresse un vessillo arancione con tre rose rosse su uno sfondo bianco su una piattaforma artificiale che designò come Stato indipendente, un'isola situata al di fuori delle acque territoriali italiane. Questo gesto diede vita al mito dell'Isola delle Rose.Questa narrazione, seppur autentica, appare quasi incredibile. I NOSTRI PATREON POSSONO LEGGERE LA STORIA AL LINK: https://www.patreon.com/AllyoucanItaly L'Isola delle Rose, una struttura su palafitta di circa 400 metri quadrati, venne costruita su una struttura di tubi d'acciaio, posizionata a circa 6,27 miglia nautiche di distanza dalla costa riminese, ovvero a circa 11 chilometri e mezzo, ossia 500 metri al di là delle acque territoriali italiane.Quest'isola fu concepita come una sorta di Utopia, ispirata all'ideale di Thomas More, una micro-nazione libera e ideale, completamente separata dallo Stato italiano. Essa possedeva una propria bandiera, adoperava come lingua ufficiale l'esperanto (da cui il nome originale dell'isola, Insulo de la Rozoj), adottava come valuta il Mill, e aveva una serie di servizi postali completamente autonomi.Giorgio Rosa, il mentore di questo luogo, era un ingegnere bolognese che in passato aveva avuto legami con la cosiddetta Repubblica di Salò durante gli anni della Guerra. L'obiettivo principale di questa sua iniziativa era creare uno stato del tutto indipendente dallo Stato italiano, anche sul piano fiscale, prendendo spunto dal modello di autonomia di San Marino. La sostenibilità economica sarebbe stata garantita tramite ristoranti e negozi di souvenir pensati per accogliere i turisti e i visitatori provenienti da Rimini.Le cronache dell'epoca riportarono ampiamente questa notizia, amplificandone la visibilità anche grazie alle leggende e alle storie che circolavano intorno all'Isola. Si mormorava della presenza di un casinò, di bordelli e persino di una stazione radio pirata, ma anche di essere un centro di spionaggio internazionale, e persino di ospitare sottomarini sovietici. Nulla di tutto ciò fu mai confermato, ma il solo ideale che incarnava era sufficiente a rappresentare una sfida per lo Stato italiano. Questa storia, incredibile per certi versi, continua a suscitare interesse e stupore. Leggi il libro di Giorgio Rosa: https://amzn.to/3sJIirW Su Netflix trovi anche il film ispirato a questa storia: L'isola delle rose.
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janetjosse · 2 years
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inspybog · 2 years
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La cruda verità sull'esorcismo di Irina Cornici - Pillole in Podcast Pt. 9
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lagiorgiet · 3 years
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Drogatə di podcast ma anche no, andate lestə lestə ad ascoltare la nuova puntata di @stranopodcast dove io, @eleonor_a e @giuliadepentor vi raccontiamo la storia di tre donne incredibili che meriterebbero di essere studiate a scuola. ✨⁠⁠ ⁠⁠ In questo episodio, vi racconto di Florence Nightingale, fondatrice dell'infermieristica moderna (se ieri è stata Giornata internazionale dell'infermiere, lo dobbiamo a lei, nata il 12 maggio 1820) e statista (Grafici! se usate l'istogramma circolare o ragnatela, sappiate che è una sua invenzione pure quella!) ⁠⁠ ⁠⁠ Insomma, questo e altro insieme ad @ame__ray che è l'host più garbato e sensibile del web! 🌸⁠⁠ ⁠⁠ 💥 LINK IN BIOOOO! 💥⁠⁠ ⁠⁠ ⁠⁠ ..........⁠⁠ ⁠⁠ "Donne che hanno fatto la Storia (ma forse tu non lo sapevi)" è il titolo (chiarissimo) della puntata 59! 🌺 (LINK IN BIO)⁠⁠ ⁠⁠ Fernanda Pivano, Palma Bucarelli e Florence Nightingale raccontate da Giulia Depentor (Camposanto podcast), Eleonora Antonioni e Giorgia Marras (autrici, fumettiste).⁠⁠ .⁠⁠ .⁠⁠ .⁠⁠ .⁠⁠ .⁠⁠ #stranopodcast #podcast #giuliadepentor #camposanto #camposantopodcast #giorgiamarras #eleonoraantonioni #fumettoitaliano #donne #donneforti #femminismo #femministe #femminista #femminismointersezionale #femminist #libri #libreria #podcastitaliani #podcastinitaliano #podcastitaliano #storia #lastoria #palmabucarelli #fernandapivano #florencenightingale #letteratura #scuola #letteraturaitaliana #podcaster #podcastproducer (presso Angoulême, France) https://www.instagram.com/p/CO0KIS_hpua/?igshid=1n3nf9xv0fkfv
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33- I LOVE ITALY - Mt 3-13-17 (Dedicato a Don Roberto Malgesini)
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dilelovesarts · 4 years
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Vittorio Alfieri
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esattamenteesatta · 4 years
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Puntata 22 Factfulness
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kommunic8 · 3 months
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È innegabile che anche gli animali provino emozioni, ma noi esseri umani siamo gli unici a manifestare quelle estreme in modo così plateale, con il riso e con il pianto. Perché lo facciamo? TRASCRIZIONE [Eng translation below] Sicuramente noi esseri umani non siamo gli unici nel creato a provare emozioni forti. Se penso ai miei gatti quando prendo in mano il barattolo del loro cibo che sono tutti contenti, mi ballano attorno, mi fanno gli occhi dolci. Oppure penso anche ad altri tipi di animali quando vengono disturbati, che sono arrabbiati. Però, per quanto io ne so, noi esseri umani siamo gli unici a manifestare queste grandi emozioni, tristi o allegre, in modo così plateale, con il riso e con il pianto. Ora, so che alcuni animali, mi pare, gli elefanti, emettono lacrime salate, però se voi immaginate, proprio da fumetto, una persona che piange a singhiozzi, ecco, io non ho mai visto l'immagine o il video di un elefante che singhiozza così. So anche che ci sono degli animali che ridono, ma sorridono, moltissimi cani lo fanno, però non ho mai visto il video di un animale che sghignazza di pancia, ride contento o contenta. Mi sto chiedendo: come mai noi esseri umani abbiamo queste manifestazioni così esagerate delle nostre emozioni? Di solito quando ci sono delle cose che io almeno non riesco a spiegare, poi quando vado a grattare viene fuori che è sempre qualcosa che ha a che vedere con l'evoluzione della specie, che per un motivo o per l'altro abbiamo sviluppato questo comportamento perché nei millenni si è visto che le persone che naturalmente avevano questo tipo di atteggiamento poi vivevano, invece gli altri, e quindi si potevano riprodurre tramandando i geni che facevano comportare in un certo modo, invece quelle persone che non si comportavano così, boom, morivano perché venivano divorate dal mammut. Allora non ho fatto ancora delle ricerche approfondite per scoprire i motivi di tanta, diciamo esagerazione nel pianto e nel riso, però è interessante pensarci. Siamo gli unici a esprimerci così e a farlo in modo così plateale, così rumoroso, così evidente. Un motivo sicuramente c'è, perché io non lo so, sono cresciuta così che penso sempre che tutte le cose abbiano un loro motivo, abbiano una loro ragione e il fatto che io non la conosca non significa che non ci sia. Quindi sono molto propensa a pensare che le cose che non so, sono lì, però comunque ora mi informo, poi se scopo ve lo faccio sapere Ahahahahahahah. Finisco con una risata. TRANSLATION Surely we human beings are not the only ones in creation who experience strong emotions. When I think of my cats when I pick up the jar of their food they are all happy, dancing around me, making eyes at me. Or I also think of other kinds of animals when they are disturbed, that they are angry. However, as far as I know, we human beings are the only ones who manifest these great emotions, sad or happy, so blatantly, with laughter and crying. Now, I know that some animals, I think, elephants, emit salty tears, however, if you imagine, just from comics, a person sobbing with sobs, lo and behold, I have never seen a picture or video of an elephant sobbing like that. I also know that some animals laugh, but they smile, a lot of dogs do, however, I have never seen a video of an animal snickering from the belly, laughing contentedly or happy. I am wondering: how come we human beings have such exaggerated manifestations of our emotions? Usually when there are things that I at least can't explain, then when I go to scratch it turns out that it's always something to do with the evolution of the species, that for one reason or another we developed this behavior because over the millennia it was seen that the people who naturally had this kind of attitude then lived, instead the others, and then they could reproduce by passing on the genes that made people behave in a certain way, instead those people who didn't behave this way, boom, they died because they were eaten by the mammoth. So I haven't done extensive research yet to find out the reasons for so much, let's say exaggeration in crying and laughing, however, it is interesting to think about it. We are the only ones who express ourselves like this and do it so blatantly, so loudly, so blatantly. There is a reason, because I don't know, I grew up always thinking that all things have their reason, they have their reason, and the fact that I don't know it doesn't mean it's not there. So I'm very inclined to think that the things I don't know, they're there, however, I'm going to look into it now, then if I fuck I'll let you know Ahahahahahahah. I end with a laugh.
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Italian common idioms with food and cooking. Oggi ti insegno dieci modi di dire che hanno a che fare con la cucina e il cibo. Chiaramente ce ne sono molti altri...ne conosci qualcuno tra quelli non presentati? Fammelo sapere in commento con i primi dieci da voi suggeriti farò il prossimo video 😀👍👋 Guarda il video di questa lezione al seguente link: https://youtu.be/m8kgZxttM00
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janetjosse · 2 years
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meritabiz · 7 years
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Rambox: una app per gestire tutte le comunicazioni
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onlyonelyjay · 3 years
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esattamenteesatta · 4 years
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Puntata 21 Dormire meglio si può parte 2
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kommunic8 · 3 months
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Una volta tanto la tecnologia mi ha risolto immediatamente un problema. TRASCRIZIONE [ENG translation below] I perigli della tecnologia e quando invece ci risolve un problema. L'altro giorno sono andata a trovare mia mamma. Avevo con me il cellulare quando sono arrivata da lei, e lo so di sicuro perché in macchina stavo ascoltando un podcast, quindi sicuramente ce l'avevo con me. Poi quando è arrivato il momento di lasciare casa di mamma, ho cercato un po' quello che avevo da portarmi dietro. Quindi borsa, chiavi e telefono e il telefono non c'era. A volte lo poggio in in luoghi improbabili. Quindi cosa ho fatto? Ho preso il telefono di mia mamma e mi sono chiamata. Non sentendo alcuno squillo alcuno trillo ho pensato ah, chissà forse l'ho lasciato in macchina. Non sarebbe stata nemmeno la prima volta che avendo altre borse da prendere dal sedile mi dimentico di disincastrare il cellulare che di solito appiccico in un porta cellulare che è attaccato al cruscotto della macchina. Quindi arrivo alla macchina che per fortuna non era parcheggiata troppo lontano. Apro la macchina e il telefono non c'è. Ero sicura che non me l'avessero rubato perché dubito che un ladro si metta ad aprire la macchina, a rubare il telefono e poi richiudere la macchina a chiave. Quindi ero sicura che non me l'avevano rubato. Però ho guardato sotto i sedili e non trovandolo, ho detto vabbè, allora l'ho veramente lasciato a casa di mamma, quindi torno a casa di mamma. Ripeto, la macchina non era parcheggiata lontanissimo però cinque minuti a piedi sì, quindi torno da mia mamma e dico Mamma, il telefono deve essere qua, richiamami e poi mentre il telefono col suo telefono in mano sento il mio telefono che squilla, faccio il giro della casa e niente, non trovo il telefono. A quel punto chiamo, io ho una app a casa nel computer, che si chiama 'trova il mio', il mio telefono, il mio iPad, il mio computer. Quindi chiamo a casa. Per fortuna risponde mio figlio, naturalmente il numero me lo sono fatta dare da mia mamma, perché io tutti i miei numeri di telefono li ho, nel cellulare e anche tutte le mie password, tutto quanto in una app particolare che mi gestisce le password. Quindi chiamo casa, risponde mio figlio e dico aiutami, non trovo più il mio cellulare. Apri il mio il mio portatile e individua quella app particolare e aiutami a trovarla, a trovare il telefono. Lui apre il computer, fa tutte le cose, vede immediatamente il pallino del mio telefono e mi dice sì, è esattamente e mi dice la via dove sto però non mi aiutava perché sapevo che era a casa di mamma, ma non sapevo dove, e niente, alla fine ha trovato una cosa che dice 'fai suonare l'apparecchio' e me l'ha fatto suonare e l'avevo appoggiato nel bagno sopra un piccolo scaffale. Perché il telefono non suonava quando lo chiamavo dall'apparecchio telefonico di mia mamma? Perché dove abita mia mamma non c'è ricezione e quindi non avrebbe mai suonato. Evviva la tecnologia! TRANSLATION The perils of technology and when it solves a problem The other day I went to visit my mom. I had my phone with me when I arrived, and I know for sure because I was listening to a podcast in the car, so I definitely had it with me. Then when it was time to leave my mom's house, I looked around for a bit for what I had to take with me. So bag, keys, and phone, and the phone wasn't there. Sometimes I put it in unlikely places. So what did I do? I took my mom's phone and called myself. Not hearing any ringing or trilling, I thought, "Ah, I wonder if I left it in the car." It wouldn't have been the first time that, having other bags to take from the seat, I forgot to unhook the phone that I usually stick in a cell phone holder that is attached to the dashboard of the car. So I arrive at the car, which fortunately wasn't parked too far away. I open the car and the phone isn't there. I was sure that no one had stolen it because I doubt that a thief would go to the trouble of opening the car, stealing the phone, and then locking the car back up. So I was sure that no one had stolen it. But I looked under the seats and not finding it, I said, "Well, then I really left it at mom's house," so I go back to mom's house. I repeat, the car wasn't parked too far away, but five minutes on foot, yes, so I go back to mom's house and say, "Mom, the phone must be here, call me back." And then while I'm holding my mom's phone, I hear my phone ringing, I go around the house and nothing, I can't find the phone. At that point I call, I have an app at home on my computer that's called 'find my', my phone, my iPad, my computer. So I call home. Luckily, my son answers, naturally I got the number from my mom, because I have all my phone numbers in my cell phone and also all my passwords, everything in a particular app that manages my passwords. So I call home, my son answers and I say, "Help me, I can't find my cell phone anymore. Open my laptop and find that particular app and help me find it, to find the phone." He opens the computer, does everything, immediately sees the dot for my phone and says, "Yes, it's exactly" and tells me the street where I am, but it didn't help me because I knew it was at my mom's house, but I didn't know where, and nothing, in the end he found something that says "make the device ring" and made it ring for me and I had put it in the bathroom on a small shelf. Why didn't the phone ring when I called it from my mom's phone? Because there is no reception where my mom lives, so it would never have rung. Hurray for technology!
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ITALIAN QUIZ - IL QUIZ DEL CONIGLIO 🐰 Questa lezione ha anche la versione video al seguente link: https://youtu.be/lYTNyHoFFsQ Italian Quiz - Oggi vi metto alla prova. Un quiz le cui domande hanno qualcosa a che fare con questo simpatico animale Domande su modi di dire, geografia, cucina, arte e cultura. Migliora il tuo italiano giocando, italian quiz, vediamo quante ne sai. Mettetevi alla prova con 15 domande e fatemi sapere nei commenti come siete andati (quante risposte corrette avete dato?). Impariamo l'italiano giocando. Learn italian with quiz.
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