Tumgik
#punto fiamma
stregamorganablog · 2 months
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"Una strega non... .
Una strega non si inginocchia davanti agli dei, ma cammina fianco a loro.
Una strega non implora gli dei di favori, ma chiede di dare forza e discernimento per conquistare i suoi obiettivi.
Una strega non crede nel peccato, è libera e appartiene solo a se stessa.
Una strega non dorme, viaggia verso altri piani.
Una strega non si vergogna del suo corpo, anzi questo è il suo tempio e non esiste nulla di più sacro.
Una strega non giudica, anzi accoglie gli esclusi e difende la minoranza, poiché conosce il dolore della fiamma del giudizio.
Una strega non nasconde i suoi sentimenti, lei vive ognuno con intensità e impara a dominarli per il proprio bene.
Una strega non sa cosa sia una via di mezzo, è un vulcano calmo, ma al punto da esplodere, se ne avesse bisogno.
Una strega non rinnega mai la sua arte, è orgogliosa di essere diversa, di sentire diversa e di vedere il mondo diverso.
E nel caso ti adatti a una di queste caratteristiche, la strega che abita in me, saluta la strega che vive in te! " - Renan Ryan
Fonte Witch Clubhouse
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smokingago · 1 year
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Non bisogna mai sottovalutare il desiderio… in una coppia (qualsiasi nome abbia). Perché l’amore senza desiderio è fuoco senza fiamma: non scalda mai abbastanza. Perché sentirsi desiderati ha parecchio a che fare con l’essere riconosciuti, con l’auto-stima, con l’accettazione e con la VITA stessa. Perché l’amore dei gesti e dei corpi è una componente essenziale dell’intimità e racconta parecchio della profonda comunicazione tra due essere umani. Perché desiderio e complicità viaggiano a braccetto e l’amore - da solo - si trasforma in familiarità. Che non sempre basta per “sentirsi due”.
Che non sempre basta. Punto.
Letizia Cherubino
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susieporta · 9 months
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Ad un certo punto smetti con il fuoco,
smetti di accenderti
di farti fiamma
e divampare
lì, dove è arduo perfino ardere
scopri che è inutile bruciare
se sotto ai tuoi piedi non c'è un bosco
pronto ad assecondare le tue vampate,
se non c'è corteccia buona
figurati la linfa
arrivi ad un punto in cui
smetti di infuocarti
di metterti il cuore in brace con te stessa
di accenderti con un tizzone qualsiasi
di rischiare di diventare carbone
per via di un falò fatuo
ad un certo punto scopri
che sei più per l'acqua: perla qua!
che sei più per fluire che per fumare,
ti si abbina più l'onda che il tizzo,
più il mare che l'incendio
e arrivi a capire che ora sei matura
per sprofondare dentro di te
senza ingoiare troppa acqua
e planare in superficie
mantenendo dentro
la memoria dei fondali
e ti accorgi che stai stringendo amicizia
con il tuo abisso,
che non sei più brava ad accenderti
per persone
che non sono nemmeno capaci di fiato sospeso,
adesso ti viene meglio l'apnea,
andare a credito con il respiro:
essere creditrice di vento
e arrivi a capire, un giorno
che sei pronta
per le tue profondità.
[Gio Evan]
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poesiatriste · 7 months
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Fiamma gemella...🔥
È così complessa questa parola vero? Eppure non si parla d'altro ormai. Solo adesso mi rendo conto di quanto sia importante questo legame.
Beh, volevo iniziare questa dedica proprio così.
Ti ho sempre percepita dentro di me, come un incessante sensazione che ti lega al destino, due corpi separati che dal primo momento stringono un patto animico, una condivisione di anima, due percorsi simili combacianti, un percome guardarsi allo specchio e avere davanti la versione migliore e peggiore di te stessa, un percorso di resa, di guarigione personale concentrandoti sull'origine delle tue ferite, delle tue paure, dei tuoi blocchi, dei tuoi demoni interiori, la difficoltà nell'accettare di amare prima se stessi che la controparte perché non esiste un "duo" esisti solo tu, lei ti appartiene da sempre, è un percorso evolutivo che ti fa soffrire, ti fa stare male, ad un certo punto tutto questo dolore ti spinge ad uscire dalla tua zona di comfort, armarti di tutta la forza che possiedi per affrontare le debolezze che ti sta mostrando il tuo specchio, ed esporsi all'esterno una volta superato il riconoscimento d'anima, non è facile, credetemi, non augurerei a nessuno un rapporto di fiamma, nemmeno al mio peggior nemico. Avrei preferito non incrociarlo mai quello sguardo, è cambiato tutto dal momento in cui l'ho conosciuta. Ebbene si, non avrei mai pensato di potermi scontrare con i miei demoni attraverso lei e invece eccoci qui.
Tu ed io, come ai vecchi tempi, lo so che mi riconosci, non puoi mentirmi, riesco a comunicare con i tuoi pensieri, ormai questo è il nostro modo di parlare, attraverso i sogni e lo so che mi visualizzi in ogni atteggiamento di te stessa che adesso rinneghi, mi visualizzi in quella bambina di un tempo che è cresciuta prima del dovuto e non se lo meritava, che aveva bisogno di continue rassicurazioni, di qualcuno che le desse certezze che la facesse sentire apprezzata, protetta, amata, sicura di sè, aveva bisogno di qualcuno in grado di scioglierle quel gelo intorno al cuore, qualcuno in grado di restare con lei nonostante fosse piena di scarabocchi. Sono l'esatta sagoma descritta, lo percepisci, avverti questa diversità per questo fuggi via...ti rifletto una parte che non hai ancora imparato ad accettare, hai paura, non puoi permetterti di lasciarti andare, preferisci accontentarti dell'immagine finta che ti sei creata, difendendo le tue emozioni con uno scudo, tenendo il tuo cuore rinchiuso, privandolo di una vera e propria possibilità di essere felice, non puoi permetterti di cambiare di nuovo c'è troppo in ballo e rischiare che qualcuno possa amarti veramente ti terrorizza. Ho imparato a capire le nostre dinamiche, ho passato nottate intere a studiarti, analizzarti, adesso ne ho la certezza, tu ed io siamo la stessa anima, nel bene o nel male non saremo mai separate, il termine "separazione" è solo un'illusione della mente che ti vincola all'ego e non ti permette di andare oltre, perché tu ed io siamo più vicine di quanto pensi. Non esiste separazione. E non importa il tempo, lo spazio, le circostanze, noi ce la faremo, te lo prometto, perché prima di tutto sei mia sorella, la mia migliore amica, la mia famiglia, il mio punto di riferimento, la mia vita, il mio tutto, la mia felicità, e ti prometto che per nessuna ragione al mondo affronterai tutto questo da sola, riesci a vedermi? Sono ad un millimetro di cuore, ascoltalo e vedrai che riuscirai a sentirmi, riuscirai a prendermi per mano e proverò con tutte le mie forze a tirarti dall'altro lato dello specchio, dove finalmente ci uniremo e da quel momento in poi non esisterà più nessun dubbio, nessuna paura nessuna restrizione, saremo al punto di provare un amore incondizionato perché finalmente abbiamo permesso alla nostra anima di sentirsi in pace con se stessa. Ce la faremo ne sono sicura piccola mia. Le tue battaglie mi appartengono, i tuoi abbandoni, le tue attenzioni mancate, tutto di te mi appartiene, non ho nessuna intenzione di lasciarti andare, voglio consumarmi fino alla fine, voglio salvarci entrambe da questa assurdità, voglio lottarci fino all'ultima speranza perché so di non sbagliarmi, non stavolta non con te. Sei la cosa più importante. Voglio che tu sia felice,che guarisca da ciò che stai vivendo,dal dolore che ti porti dentro e che non meriti,anche se alcune cicatrici rimarranno un po’ sempre aperte. Voglio che tu possa conservare il nostro ricordo come un qualcosa di bello,di unico,irripetibile e che ti faccia battere tutto dentro.
Ti voglio bene e giuro che mi troverai qui sempre, in ogni momento in ogni istante, spingiti oltre quelle che sono le credenze limitanti e credi in me, non ti ferirò, non ti giudicherò, cercherò di capirti e ascoltarti, aggrappati a me, devi solo crederci...perché io credo in te, mi fido di te, so che sarai in grado di accettare ciò che siamo ricordati di non essere sola. Parlerò a me stessa qualora dovessi cedere al pensiero torbido che non ci sia nessuno accanto a te. Io ti starò già tenendo per mano e vedrai andrà tutto bene, con una timida carezza trasportata dal vento asciugherò le tue lacrime, non vedrai tracce di tristezza perché sarò io a guardarti attraverso i miei occhi castani e farò in modo di regalarti il più bel sorriso che tu abbia mai posseduto. Io sono la tua ombra, i tuoi lati nascosti belli e brutti, sono qui proprio per farteli affrontare e insieme a te devo affrontarli anch'io, non sei da sola, Io lo so chi sei, lo so che questa Roberta qui è forte, lo so che lei può farcela, abbi fiducia in ciò che senti perché la mia anima aspetta solo di vederti trionfare. ❤
Sono qui, ti tengo stretta. Stai tranquilla, va tutto bene. Non ti lascio.
Voglio rimanere con te, quindi smettila di allontanarmi razza di idiota. Smettila di opporre resistenza, facendomi del male a tutti i costi senza volerlo fare sul serio, perché so che non vuoi, so che questa situazione tormenta anche te. Smettila di comportarti da stronza quando in realtà l'unica cosa che vorresti è un abbraccio sincero, e io potrei dartelo, mi permetti di provarci? vorrei stringerti ancora una volta come quella sera lì...sentirmi a casa, nel mio posto sicuro, farti sentire esattamente nello stesso modo se solo me ne dessi occasione, una "vera" occasione. Quindi...Smettila! perché tanto a me non fai paura, io voglio affrontarti, non evitarti, non voglio lasciarti perdere, voglio perdere la mia integrità mentale per leggerti dentro e riuscirti a capire sul serio, ho scelto io tutto questo e adesso scelgo di morire con la consapevolezza di portarti dentro il cuore per sempre. Per me è la cosa più bella. Non chiedo altro. Solo tenerti qui dentro. 👉🏼❤ Non importa cosa tu faccia io sono qui che ti aspetto, mi devi ancora dire che INSIEME ce la faremo. 🤷🏻‍♀🐿
Ricorda anima mia: "fiamme gemelle" 👭🔥 un legame antichissimo, veniamo dall'infinito passato e per quanto la nostra mente possa illudersi di una separazione, non succederà mai. Ci rincorreremo, ci prenderemo e come tutte le volte ci lasceremo andare ma non smetteremo mai di cercarci. Non smetteremo mai di essere meravigliosamente anime dannate.
Ti amo.🦋
@occhicastanitristi-blog @cuoregelidoo-blog @delusa-da-tutti
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ambrenoir · 10 months
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L'UOMO CHE NON CREDEVA NELL' AMORE
Voglio raccontarvi una storia molto antica su un uomo che non credeva nell’amore. Si trattava di un uomo comune, proprio come voi e me, ma ciò che lo rendeva speciale era il suo modo di pensare: era convinto che l’amore non esistesse.
Naturalmente l’aveva cercato a lungo, aveva osservato le persone intorno a sé, trascorrendo gran parte della vita in cerca d’amore, solo per scoprire che l’amore non esisteva. Dovunque andasse, diceva a tutti che l’amore è soltanto un’invenzione dei poeti e delle religioni, usata per manipolare la debole mente umana, per controllare le persone.
Diceva che l’amore non è reale e per questo è impossibile trovarlo quando lo si cerca. Era un uomo molto intelligente e riusciva ad essere convincente. Lesse una quantità di libri, frequentò le migliori università e diventò un rinomato studioso.
Poteva parlare dovunque, davanti a qualunque pubblico, e la sua logica era inoppugnabile. Diceva che l’amore è come una droga: ti fa sentire bene, ma crea dipendenza. E cosa succede se una persona diventa dipendente dall’amore. e poi non riceve la sua dose quotidiana ? Quell’uomo diceva che la maggior parte dei rapporti d’amore è come il rapporto che c’è tra un tossicodipendente e il suo spacciatore. Quello dei due che ha il bisogno maggiore è il drogato, e l’altro assume il ruolo dello spacciatore. Quest’ultimo è quello che controlla il rapporto.
E’ una dinamica facilmente osservabile, perché in ogni relazione di solito c’è uno che ama di più e un altro che si limita a ricevere, ad approfittare di chi gli ha donato il cuore. E’ facile vedere come si manipolano a vicenda, tramite le loro azioni e reazioni, proprio come un drogato e uno spacciatore. Il tossico dipendente, quello che ha il bisogno maggiore, vive con il terrore costante di non ricevere la prossima dose d’amore.
Pensa: “Cosa farò se mi lascia?” E tale paura lo rende possessivo. Diventa geloso ed esigente. Lo spacciatore comunque può sempre manipolarlo, dandogli dosi maggiori o minori, oppure negandogliele del tutto. La persona con il bisogno maggiore si arrende ed accetta di fare qualunque cosa pur di non essere abbandonata.
L’uomo della nostra storia continuava a spiegare a tutti perché l’amore non esiste. “Ciò che gli uomini chiamano amore è solo una relazione basata sul controllo e sulla paura. Dov’è il rispetto ? Dov’è l’amore che dichiariamo di provare ? Non esiste.” Le giovani coppie davanti ad un simulacro di Dio, e davanti alle loro famiglie e agli amici, si scambiano una quantità di promesse: di vivere insieme per sempre, di amarsi e rispettarsi l’un l’altro, di restare uniti nella salute e nella malattia.
Promettono di amare e onorare l’altro. Promesse e ancora promesse. La cosa stupefacente è che credono davvero a ciò che promettono. Ma, dopo il matrimonio, dopo una settimana, un mese o alcuni mesi, le promesse vengono infrante una dopo l’altra. Scoppia una guerra di potere, di manipolazione per stabilire chi è il drogato e chi lo spacciatore. Pochi mesi dopo le nozze, il rispetto che avevano giurato di mantenere l’uno per l’altra è scomparso. Resta il risentimento, il veleno, il modo in cui si fanno male a vicenda, finchè ad un certo punto, senza che se ne rendano conto, l’amore finisce.
I due restano insieme perché hanno paura di restare soli, temono i giudizi degli altri e anche i propri. Ma dov’è l’amore ? Quell’uomo sosteneva di conoscere molte coppie anziane che avevano vissuto insieme per trenta o quarant’anni, e ne erano molto fiere. Ma quando parlavano del loro rapporto, dicevano:”Siamo sopravvissuti al matrimonio”. Ciò significava che uno dei due ad un certo punto si era arreso all’altro. La persona con la volontà più forte aveva vinto la guerra. Ma dov’era la fiamma che chiamavano amore ? Si trattavano come una proprietà l’uno dell’altro. “Lui è mio”. “Lei è mia”.
L’uomo spiegava senza fine tutte le ragioni per cui non credeva nell’esistenza dell’amore, e diceva: “Io ho già vissuto situazioni del genere e non permetterò più a nessuno di manipolare la mia mente, di controllare la mia vita, in nome dell’amore.” Le sue argomentazioni erano logiche e convincevano molte persone." L’amore non esiste.
Poi un giorno, mentre quell’uomo camminava in un parco, vide una bella donna in lacrime, seduta su una panchina. S’incuriosì e, avvicinatosi, le chiese se potesse aiutarla. Potete immaginare la sua sorpresa quando lei rispose che piangeva perché aveva scoperto che l’amore non esiste. L’uomo disse: “Stupefacente. Una donna che non crede all’esistenza dell’amore.” Naturalmente volle subito sapere qualcosa di più.
“Perché dici che l’amore non esiste?” chiese. E’ una lunga storia rispose lei. “Mi sono sposata molto giovane, piena di amore e di illusioni. Credevo che avrei condiviso tutta la vita con mio marito. Ci giurammo reciprocamente fedeltà e rispetto, e creammo una famiglia. Ma presto tutto cambiò. Io ero la moglie devota che si occupava della casa e dei bambini. Mio marito continuò a seguire la sua carriera. Il suo successo e la sua immagine esteriore, erano più importanti della famiglia. Smise di rispettarmi, e io smisi di rispettare lui. Ci facevamo del male a vicenda e un giorno scoprii che non lo amavo più e che neppure lui mi amava.
“Ma i bambini avevano bisogno di un padre e quella fu la scusa che adottai per non lasciarlo, facendo anzi di tutto per sostenerlo. Ora i bambini sono diventati adulti e se ne sono andati. Non ho più scuse per restare con lui. Tra noi non c’è rispetto, né gentilezza. So che anche se trovassi un altro sarebbe la stessa cosa, perché l’amore non esiste. Non ha senso cercare ciò che non esiste e per questo piango.”
L’uomo la comprendeva benissimo. L’abbracciò e disse:”Hai ragione, l’amore non esiste. Lo cerchiamo, apriamo il nostro cuore, ci rendiamo vulnerabili e troviamo solo egoismo. Questo ci fa del male anche quando pensiamo di essere usciti indenni. Non importa quante volte ci proviamo, accade sempre la stessa cosa. Perché allora continuare a cercare l’amore?”
Erano così simili che diventarono grandi amici. Il loro era un rapporto meraviglioso. Si rispettavano e nessuno dei due cercava di prevalere sull’altro. Ogni passo che facevano insieme li rendeva felici. Tra loro non c’era invidia né gelosia, non c’era controllo né possesso. La relazione continuava a crescere. Amavano stare insieme, perché si divertivano molto. Quando erano soli ciascuno sentiva la mancanza dell’altro.
Un giorno, mentre l’uomo era fuori città, gli venne un’idea assurda. “Forse ciò che sento per lei è amore”, pensò.” “Ma è così diverso da ciò che ho provato in passato. Non è ciò che dicono i poeti o la religione, perché io non mi sento responsabile per lei. Non le chiedo nulla, non ho bisogno che si occupi di me. Non sento la necessità d’incolparla dei miei problemi. Insieme stiamo bene e ci divertiamo. Io rispetto il suo modo di pensare e lei non mi mette mai in imbarazzo Non mi sento geloso quando è con altri e non invidio i suoi successi. Forse l’amore esiste davvero, alla fine, ma non è ciò che tutti credono che sia.”
Non vedeva l’ora di tornare a casa e parlare con la donna, per raccontarle dei suoi strani pensieri. Appena cominciarono a parlare lei disse: “So esattamente a cosa ti riferisci. Io ho avuto la stessa idea tempo fa, ma non volevo parlartene perché so che non credi nell’amore. Forse dopotutto l’amore esiste, ma non è ciò che pensavamo che fosse.”
I due decisero di diventare amanti e di vivere insieme, e sorprendentemente le cose tra di loro non cambiarono. Continuavano a rispettarsi e a sostenersi, e l’amore cresceva sempre di più. Anche le cose più semplici davano loro gioia, perché si amavano ed erano felici.
Il cuore dell’uomo era così pieno d’amore che una notte accadde un grande miracolo. Era intento a guardare le stelle, e ne vide una bellissima. Il suo amore era così forte che la stella scese dal cielo e finì nelle sue mani. Quindi accadde un altro miracolo e la sua anima si fuse con la stella.
La sua felicità era intensa, e andò subito dalla donna per mettere la stella nelle sue mani. Non appena lo fece, lei ebbe un momento di dubbio: quell’amore era troppo forte. Non appena quel pensiero le attraversò la mente, la stella le cadde di mano e si ruppe in un milione di pezzi.
Ora c’è un vecchio che gira per il mondo giurando che l’amore non esiste. E in una casa c’è una donna anziana che aspetta un uomo, versando lacrime amare per il paradiso che aveva tenuto tra le mani, perdendolo in un momento di dubbio.
Questa è la storia dell’uomo che non credeva nell’amore. Di chi fu l’errore? Cosa non funzionò? Fu l’uomo a sbagliare, pensando di poter dare alla donna la sua felicità. La sua felicità era la stella e l’errore fu quello di mettere la stella nelle mani della donna.
La felicità non viene mai dal di fuori. L’UOMO ERA FELICE PER TUTTO L’AMORE CHE PROVENIVA DA SE’ STESSO. LA DONNA ERA FELICE PER TUTTO L’AMORE CHE PROVENIVA DA LEI.
Ma appena lui la rese responsabile della propria felicità, lei ruppe la stella, perché non poteva farsi carico della felicità di un altro essere. Indipendentemente da quanto lo amasse, non avrebbe potuto renderlo felice, perché non poteva sapere ciò che lui aveva in mente, non poteva conoscere le sue aspettative, i suoi sogni.
Se prendete la vostra felicità e la mettete nelle mani di un’altra persona, prima o poi quella persona la distruggerà. Se la felicità invece vive dentro di voi, siete voi ad esserne responsabili. Non possiamo rendere nessuno responsabile della nostra felicità, ma quando andiamo in chiesa e ci sposiamo, la prima cosa che facciamo è quella di scambiarci gli anelli.
Mettiamo la nostra stella nelle mani dell’altro, sperando che ci renda felice e che noi renderemo felice lui, o lei. Ma indipendentemente da quanto amate un’altra persona, non sarete mai ciò che quella persona vuole che siate. Questo è l’errore che quasi tutti facciamo fin dall’inizio. Basiamo la nostra felicità sul partner.
Trovate la vostra stella e tenetela nel cuore. Sarà la sua luce a trasmettere l’amore. PERCHE’ L’AMORE ESISTE !
♥️🔥
Don Miguel Ruiz
“La Padronanza dell’ amore"
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echeiononhosenso · 3 months
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Sei un fiammifero e la fiamma è sempre sul punto di spegnersi. Qualcuno ti copre ma subito dopo toglie la mano. Ma in certi momenti senti come se tutto ciò che vivi ti sta mettendo un bicchiere sopra e tu muori piano piano.
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lovemeorhatemeluu · 7 days
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Non riesco a gestire questo dolore... Giorno per giorno aumenta solo di più
Non riesco ad abituarmi
Non riesco a vederti andare via piano piano nonostante prometti,dici cose belle e dici di tenere a me come se in fondo da quel piedistallo tu non mi hai mai fatta scendere.
Il punto è che probabilmente il piedistallo è finto e ne hai uno più alto nascosto che stai usando per la tua nuova fiamma.
Parliamo poco e per circostanza, sembra,anche se tu dici di no.
E più menti a te stesso più menti a me.
È difficile. Mi chiedi di andare avanti quando tu l hai fatto il giorno stesso. Non riesco.
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flavio-milani00 · 2 months
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Non me ne vado mai subito prima valuto scruto mi ingegno ci provo, mi butto e se alla fine non trovo un accordo con l'orchestra che ho davanti allora cambio concerto e porto i miei violinilontano dalle loro percussioni
Non me ne vado mai subito prima di definire un inferno vedo se qualche fiamma può essermi amica se c'è un diavolo ragionevole un fuoco socio se posso aiutare con la legna se c'è da spostare carbone o se qualche anima dannata è finita dentro per sbaglio
Non me ne vado mai subito prima calcolo, misuro osservo, sprofondo mi affondo dentro affogo di tutto, mi presento alle intimità nuotando fino agli abissi perché so bene che l'apparenza ha paura dell'acqua alta
Capisco all'istante se fai per me o meno ma non me ne vado mai subito prima riempio il mondo di possibilità concedo milioni di occasioni perdono più del dovuto chiudo un occhio quasi per sempre ci passo sopra così tanto che ho inaugurato nuove catene montuose e lascio scorrere così forte che sono più torrente che uomo
Ma a un certo punto se non fai per me me ne vado e credimi già lo sapevo
Gio Evan - "Mai subito"
Trovo stupendo questo scritto di Gio Evan, contenuto nella sua raccolta di poesie intitolata "Ci siamo fatti mare".
Il testo è dedicato a tutti coloro che in una relazione non se ne vanno mai subito. Ci sono persone che amano buttarsi e che amano scottarsi più volte prima magari di rendersi conto che è giunta l'ora di mollare del tutto la presa. Non si arrendono subito. Questo vale in amore ma anche in amicizia.
Se trovate sul vostro cammino una persona così, state pur certi che magari vi darà mille occasioni per dimostrarle che tenete a lei, anche se è già stato chiaro il contrario. Tuttavia state anche pur certi che se arriverà il momento in cui questa persona si accorgerà definitivamente che non fate per lei, non solo se ne andrà ma non tornerà più. Ci saranno poi zero possibilità future.
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thegodhand7 · 3 months
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Ieri sera riflettevo sulle crisi esistenziali quindi ve ne racconto una, ma è una cosa così sopra tutto che la soluzione logica di sbattersene il cazzo prevale qualsiasi altra azione interna del mio cervello e alla fine la crisi non ce l'ho mai. Pensate a quanto è meravigliosa e straordinaria la vita. A tutte le forme di vertebrati, di invertebrati, di piante (mi scusino i botanici per l'inappropriata tassonomia), a tutte le cellule che ci sono. C'è vita, anche se semplice, pure nei luoghi più impensabili del pianeta. È una forza che da quando è nata non ha mai perso la sua fiamma, che si è plasmata sulle regole che guidano questo universo e su tutti i processi che la influenzano in questo mondo. In tutto questo marasma siamo poi nati noi, il nostro cervello è diventato più grosso e abbiamo acquisito capacità  quasi infinite. Sul nostro pianeta siamo gli unici che hanno sviluppato una coscienza, una ragione (o come la si vuole chiamare). Abbiamo creato civiltà per rendere più semplice il vivere in branco. Abbiamo esplorato le terre, costruito, e scoperto tantissime cose. Abbiamo dati nomi, catalogato e studiato le altre forme di vita con cui condividiamo questo spazio. Siamo un unicum qui. Ma quanto sarebbe, boh, triste se fossi un unicum non solo qui ma ovunque?
È triste perchè tutta questa bellezza la possiamo percepire e apprezzare solo noi.
È triste perchè qualora mandassimo tutto in malora avremmo danneggiato il bene più grande e prezioso di tutto.
È triste perchè prima o poi la nostra stella finirà il suo ciclo 'vitale' e senza di essa, la vita qui scomparirebbe. E se fossimo soli, di noi e degli altri qui non rimarrebbe traccia. Ma forse la vita per come la conosciamo noi non esisterà già più prima che il sole si spenga.
Se noi, nello specifico, fossimo un unicum nell'universo sarebbe triste.
Si okay, esiste l'equazione di Drake, una funzione matematica che permette di avere una stima del numero delle possibili civiltà intelligenti che possono evolversi nello spazio, che considera la durata media di una possibile civiltà, il tempo di formazione di nuove stelle, i pianeti associati a queste stelle, la probabilità che si sviluppi vita ecc ecc ecc. Ci sono tante ipotesi che cercano di risolvere il paradosso di Fermi e noi non abbiamo altro che congetture.
La vita per come la conosciamo noi esiste da quasi 4 miliardi di anni. Secondo delle stime l'universo esiste da 14 miliardi di anni. C'è voluto quasi un terzo del tempo di vita dell'universo per arrivare ad avere una civilizzazione. Se prendiamo i sumeri come "prima civiltà", ci sono voluti poco più di 5000 anni per la rivoluzione scientifica. Facciamo 5800 anni per la rivoluzione tecnologica. Dopo quasi 6 mila anni abbiamo iniziato ad esplorare il nostro sistema solare. Sembra una marea di tempo ma comparato ai 4 miliardi di anni non è niente, uno sbattito di palpebre. Se la fuori esistessero altre forma di vita intelligenti, dotate di raziocinio, perchè non le abbiamo trovate? Se a noi sono serviti 6000 anni per iniziare a farlo, perchè non abbiamo trovato segni nello spazio? Forse i segnali arrivano ma non riusciamo ad interpretarli?
Da un punto di vista probabilistico, è difficile che noi siamo l'unicum nell'universo. Ma considerando tutte le variabili e tutte le costanti, tutte le sequenze di eventi e combinazioni di processi che hanno fatto si che si generasse vita e poi vita intelligente, sembra altrettanto poco probabile che la fuori ci sia qualcuno come noi.
Sarebbe triste essere soli, ma dall'altro lato della medaglia, quanto può essere malinconicamente speciale quello che siamo? Quello che abbiamo qua? Quello che possiamo vedere tutti i giorni uscendo di casa e andando in un bosco o camminando su una spiaggia?
Potremmo essere l'unicum, tanto vale godersi il viaggio
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io-pentesilea · 1 year
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(E niente.
Le persone non capiscono.
Sono convinte che io scriva di te, di noi perché sono ancora innamorata.
Beh sì, ok, un po' lo sono. Del resto, se è stato vero amore, una piccola fiamma, sepolta in un posto segreto del cuore, continuerà a bruciare. Una parte di me continuerà ad amarti per sempre. Una scintilla che rimarrà sotto la cenere... Succede anche tra quelle coppie che si separano odiandosi, figuriamoci tra noi...
Ma il punto è che i miei post sono una sorta di 'recensione', ecco, un trip advisor, anzi un love advisor.
Di modo che, se le tue donne del passato, presente o futuro dovessero imbattersi nel mio blog e riconoscere te nell'uomo di cui scrivo, sappiano cosa siamo stati, e che non eravamo semplicemente due che scopavano. Che non sono stata solo 'una botta e via' ma la donna che ti è stata al fianco per cinque anni e mezzo della tua vita, condividendo momenti delicati e supportandoti.
Oh certo, forse non crederebbero a ciò che leggono, si sa, l'amore è cieco, e tu sei sempre stato così bravo con le parole...
Ma un piccolo dubbio si insinuerebbe comunque in loro...
Capirebbero che sono stata la tua relazione più lunga e 'completa'. Capirebbero che ci hanno legato sentimenti forti e non solo il sesso.
L'amore - eh sì, perché puoi negarlo persino a te stesso, ma mi hai amato... ricordi? 'Barbara, amami', 'Noi due non lo diciamo per pudore ma ci stiamo amando', 'Ti amo anch'io'... non avevi bisogno di dirlo per conquistarmi, mi avevi già, completamente, anima e corpo.
La passione, l'affetto, l'amicizia e la complicità.
E no, le persone non capiscono.
Barbara)
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francescosatanassi · 2 years
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STAVO GUARDANDO IL PASSATO
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Gli attrezzi del nonno sono ancora tutti lì, protetti dalle ragnatele non li tocca nessuno. Ogni cosa è al proprio posto: in un angolo del garage, sul piano da lavoro, dentro ai cassetti incrostati d’olio. C’è un barattolo di chiodi in bilico su una mensola, un fusto di vernice a terra, una piccola morsa in ghisa agganciata al tavolo, una sega a telaio in legno di faggio appesa alla parete come una minaccia. Da quel che so, è sempre stata lì, saldata all’eternità. A terra i trucioli di ferro e polvere scompaiono sotto una vecchia credenza. Lì accanto c’è un armadio sfondo, pieno di cappotti e naftalina. Tra 5 miliardi di anni, quando il sole si espanderà al punto da annientare ogni forma di vita, tutto ciò che è esistito non esisterà più, compresi i ricordi. Moriremo tutti e lo sapremo con 8 minuti di ritardo. È questo il tempo che impiega la luce per arrivare dal Sole alla Terra. Vivremo 8 minuti senza sapere di essere già morti. Quando guardiamo le stelle stiamo guardando il passato. Quando nonno Dino anneriva una lastra di vetro con una fiamma per permettermi, da bambino, di guardare un’eclissi di Sole, stavo guardando il passato. In base alla distanza da qualcosa o da qualcuno, tutto ciò che vediamo è già successo, magari qualche nanosecondo prima, ma è già successo. Quando nonna Elena è morta sul letto, era già successo. Il presente non esiste. L’unico modo per fermare il tempo è scattare una foto. Ne ho una di Elena e Dino sul mobile della TV. Sono in vacanza sulle Dolomiti. Nonno indossa un giubbotto di pelle nera e un maglione blu. Nonna ha una lunga gonna rossa e un golfino grigio. Non mi ero mai reso conto di quanto la foto fosse gialla. Una mattina ti alzi, la guardi: è gialla. È un processo d’invecchiamento talmente lento che sembra immediato. Un po’ come i ricordi. Quando muore una persona abbiamo sempre paura di dimenticarne la voce e il volto. Ma spesso tornano senza cercarli. Come il profumo della ragazza con cui stavi al Liceo, non lo senti per anni poi appare come uno schiaffo e riapre cassetti e meraviglie. Ci sono cose che saranno belle per l’eternità, come le carezze dei nonni o le loro parole, dette in una lingua tutta loro. Ci sono cose, diceva Raffaello Baldini, che succedono solo in dialetto. Per questo, quando Elena parlava nella sua lingua, ogni cosa prendeva colore e acquistava senso. In dialetto le cose erano più vere.
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myinfinitystory · 1 year
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Amore, al punto che non riesco a respirare,
e non baciarmi; non sopporto questa vita di rovente fiamma.
La mia anima adesso è come un ferro
sull' incudine, che l'amore martella, colpo a colpo e ovunque
leva scintille.
Svengo. Abbracciami. Amore: lasciami in questo quieto giardino, chiudere gli occhi;
Com'è bello morire nel tuo petto!
Il vento che stornisce fra i cipressi sarà il mio canto funebre,
la brezza che soffia fra gli ulivi,
di melograno e odorosa, porterà a spasso la mia anima;
e le lucciole - affettuose,
premurose,
mi faranno da lampione.
Di nuovo mi fermo al Ponte vecchio,
ti sento mentre mi abbracci e scaldi il mio corpo,
mentre mi chiami, baci, scuoti, abbatti... Ed io, ancora, seguo la brezza col sorriso,
la seguo ovunque vada, Paradiso o Inferno, che differenza fa?
Non è comunque sempre meglio rinunciare mille volte a questa vita odiosa e realizzare la morte nell'amore, l'amore nella morte?
Xu Zhimo, Notte a Firenze (1927)
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jacopocioni · 1 year
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Stracotto alla fiorentina
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Lo stracotto alla fiorentina è una preparazione che permette di usare tagli di carne di minor pregio e che di solito si presentano duretti dopo la cottura. Un piatto che segue gli stessi principi del peposo. Il tempo, lo stracuocere, permette di trasformare questa carne più ostica in un piatto delizioso. Di solito si usa la sorra che è un taglio di carne bovina sito nella parte anteriore della spalla. A Firenze si chiama sorra, ma in altre parti d'Italia trova nomi diversi. A Bologna, Perugia, Roma si chiama polpa di spalla, a Messina e Reggio Calabria è la spadda. A Bari, Foggia, Genova, L'Aquila, Napoli, Potenza, Torino, Trento e Vicenza è la spalla mentre a Rovigo si chiama il taglio lungo la spalla e per i veneziani è zogia. Ingredienti: 1 kg di sorra 1 cipolla 5 carote 4 coste di sedano 6 pomodori 2 bicchieri di Chianti sale pepe rosmarino olio toscano extravergine 1 spicchio d'aglio Preparazione:
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Perfetto sarebbe un coccio, cioè un tegame in terracotta, ma va bene anche l'acciaio. Per prima cosa si esegue un battuto di cipolla e aglio e lo si mette a soffriggere per alcuni minuti. Poi si introduce un rametto di rosmarino e la carne,  in modo da farla rosolare bene su ogni lato. Occorrerà circa 15 minuti. Ne frattempo che la carne rosola pulite le carote e il sedano. Tagliateli grossolanamente. Rosolata la carne metteteli nel tegame e togliete il rosmarino. Fate cuocere per altri 15 minuti e poi sfumate con i due bicchieri di chianti. Continuate la cottura per altri 30 minuti rigirando spesso la carne sui vari lati e a questo punto aggiungete i pomodori tagliati grossolanamente. Se volete potete prima sbollentarli e rimuovere la buccia ed anche i semi. Se i pomodori non hanno fatto abbastanza acqua aggiungetene un bicchiere, o il alternativa del brodo, avendo cura di alzare la fiamma per tornare velocemente all'ebollizione.
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Appena ricomincia a bollire abbassate la fiamma, coprite con un coperchio, e cominciate la lunga cottura. Anche sino a tre ore, dipende anche dalla dimensione del pezzo di sorra. La carne va girata 2/3 volte nell'ora e questo vi permette di vedere che non si asciughi troppo la preparazione, nel caso aggiungete liquidi. Terminata la cottura va fatta riposare la carne per una mezzoretta. Nel frattempo raccogliete tutte le verdure stracotte e la salsa e passatele con il passatutto. Potete impiegare questo tempo anche per preparare del purè che è un compagno perfetto per lo stracotto. Tagliate a fette la carne e servitela con la salsa passata e il purè. Non vi pentirete delle ore di attesa.
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Jacopo Cioni Read the full article
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susieporta · 6 months
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La natura s'addormenta, è il momento di collegarsi al tepore del sangue per discendere nelle profondità della terra e restare svegli. Dobbiamo portarci nel punto dove il seme, morendo, rivela la sua essenza e prepara la forza dell'ascesa. Dobbiamo portarci nel centro del cuore, dove tutto l'universo si ripara per rinascere come Io.
Lascia che la tempesta spazzi l'aria intorno a te, non lasciarti distrarre dalle voci degli spettri che si agitano nel vento, tieni fisso lo sguardo sulla fiamma che dal centro si slancia nell'immensa profondità degli spazi cosmici.
[di R. S. Ilcervobianco]
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quartafuga · 1 year
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01.47
L'ansia è una lingua di fuoco che dall'ombelico sale lenta e costante verso il torace, il cuore, la gola, per divampare nella testa, al centro degli occhi. All'inizio, fiamma trasparente, quasi invisibile, si annida in fondo al ventre aspettando il momento propizio per palesarsi. È un fastidio che inizia dallo stomaco, come un prurito, un pizzicorio impossibile da spiegare a parole. C'è qualcosa, dentro, che si muove a sproposito e non sapresti dargli un nome. È questo che rende l'ansia unica: l'incapacità di nominarla, di disegnarle addosso dei confini certi, ripercorribili. È come il fuoco, appunto, intoccabile, indefinibile, in costante ed imprevedibile movimento. Ma torniamo a quella fiamma sul punto di nascere. Pian piano il pizzicorio si fa dolore, risale lungo il tubo digerente ed inizia ad annidarsi nel torace. Senti qualcosa che ti pesa addosso mentre cammini, parli, addirittura sorridi distrattamente. Il fuoco si espande a macchia d'olio sul tuo petto e senti di fare fatica a muoverti come prima, pensare come prima. Quel fastidio si fa sempre più opprimente, ti tocchi il petto, quasi a volerci indovinare un peso reale dimenticato lì per caso. Ti sfiori, lo fai davvero, senza che nessuno se ne accorga. Sorridi nervosamente. Credevi davvero di trovarci qualcosa? Ovviamente no, ma ci speravi. Intanto quell'oppressione non ti lascia, ti sembra quasi di non saper più respirare. È proprio così, non è che non ci sia aria o qualcosa t'abbia bloccato le vie respiratorie. No, è che non sai più respirare, non sei più capace di alternare inspirazione ed espirazione. Vedi? O meglio, senti? Lo senti come non sei più capace di farlo? L'aria sembra diminuire ogni attimo di più all'interno dei polmoni. È quel fuoco maledetto che brucia tutto, si prende ogni ultima briciola d'ossigeno, divampa. Il pensiero di non poter più respirare, di non farcela più a rubare un ultimo sorso d'aria al mondo inizia ad insinuartisi in mente. Che assurdità sarebbe morire così, di niente. Eppure sembra l'ipotesi più reale. Così distante e così tangibile, quasi l'unica ipotesi possibile. Intanto senti che quel fuoco, col gran fumo che deve sprigionare, sta invadendo anche le braccia, le gambe. Formicola tutto, il tuo intero corpo è come in preda ad un blackout inspiegabile. Eppure fuori nulla trapela, continui a parlare, forse più lentamente, ma lo fai, rispondi, non perdi un colpo. Potresti morire ora, in questo momento, mentre il petto ti scoppia e il fuoco, non contento, si dirige verso la gola. Non gli bastano i tuoi polmoni, vuole toglierti la parola, annodarti le corde vocali. All'improvviso smetti di parlare, vorresti farlo, chiedere aiuto, ma non ne esce niente. E poi, se anche riuscissi, cosa potresti mai dire? Sto andando a fuoco? Non ci crederebbe nessuno, riderebbero soltanto di te. Così rimani immobile, ammutolito, ti sfugge anche la penna che avevi tra le mani e neppure te ne accorgi. Investi un passante mentre cammini, t'inveisce contro, ma tu non lo senti. Non lo senti perché non ci sei, sei corpo vuoto, involucro assente. Dentro ormai è solo fuoco e fumo e aria irrespirabile. Continui a camminare ma le tempie pulsano, mentre non senti più neanche di avere un corpo. Il tuo corpo è solo quel dolore alla testa, costante, snervante. È così che si muore, di niente? Si può morire senza neanche aver potuto dire un'ultima parola, chiedere scusa, ringraziare? Sì che si può, certo che si può. Stai morendo ora, stai morendo in solitudine senza poterlo comunicare a benché anima viva, perché nessuno ti capirebbe, lo sai anche tu, nessuno. E smettila di sudare freddo, non serve a niente. Hai perso il controllo, e presto tutti se ne accorgeranno, ma tanto sarà troppo tardi. Sarà troppo tardi, lo sai no? Morirai e sarà già troppo tardi.
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giorginodj · 1 year
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Posted @withrepost • @il_prete_foodblog BUONA DOMENICA A TUTTI AMICI INSTAGRAMMER E BUON PRANZO 🥙. “SPAGHETTI CON FUNGHI 🍄 PORCINI” Ingredienti: 1) Spaghetti 🍝 2) Aglio 🧄 3) Olio extravergine d’oliva 4) Peperoncino 🌶️ fresco 5) Funghi 🍄 porcini 6) Prezzemolo 🌿 fresco PROCEDIMENTO: 👇 Per prima cosa pulire i funghi 🍄 raschiare con un coltello la terra nella parte del gambo del fungo 🍄 e dopo con pannò o pezzo di carta umida pulire per bene 😌 tutti i funghi. Infine tagliamo i funghi 🍄 come si ritiene meglio e mettiamoli da parte per il soffritto. Poi mettiamo l’acqua a bollire e nel frattempo ci prepariamo il soffritto. SOFFRITTO Fiamma 🔥 vivace Abbondante olio extravergine d’oliva in padella poi prendere uno spicchio d’aglio togliere l’anima e tagliarlo in 4 in modo che dopo sarà facile da rimuovere, a questo punto buttiamo l’aglio poi ci andiamo a prendere un bel peperoncino 🌶️ fresco rosso lo puliamo aprendolo al suo interno e togliendo tutti i semi e lo tritiamo a coltello 🔪 mettiamo il peperoncino 🌶️ in padella lasciamo andare 4/5 minuti e ci aiutiamo con un po’ d’acqua della pentola per non fare bruciare 🔥 il tutto aggiungiamo i funghi 🍄 e lasciamoli andare per 5 minuti dopo rilasceranno tutta l’acqua dopo i 5 minuti aggiungiamo un po’ di prezzemolo 🌿 e spegniamo il fuoco 🔥. Possiamo rimuovere l’aglio . Scoliamo la pasta 🍝 al dente e completiamo la cottura in padella per 3/4 minuti in questo tempo la pasta rilascerà l’amido e si legherà al tutto il condimento finiti i 3/4 minuti spegniamo il fuoco 🔥 ed aggiungiamo un filo di olio extravergine d’oliva e il prezzemolo 🌿 tritato finemente. Facciamola saltare e dopo finalmente possiamo impiantare e mangiarla. BUON APPETITO 😋 A TUTTI E BUONA DOMENICA E MI RACCOMANDO SALVATE IL POST 😜. 👇 . . . . . #pasta #food #foodporn #italianfood #instafood #foodphotography #pastalover #foodlover #yummy #foodstagram #delicious #homemade #italy #lunch #spaghetti #instagood #cucinaitaliana #italian #restaurant#chef #italia #gustoso #ilpretefoodblog #ferla #mushrooms #funghiporcini #porcini #pranzodelladomenica #domenica #ricetta https://www.instagram.com/p/CkYeFAANA6p/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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