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#sogni in scatola
nanirossi · 18 days
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Sogni in Scatola ad Ozzano ecco un bellissimo video!
Screenshot Anche se breve la nostra presenza al festival ARTinCIRCO di Ozzano è stata intensissima! Tantissimi bambini nei matinè ma anche artisti e amici con cui non si incontra spesso. Grazie a tutti e grazie a Philippe che ci ha regalato questo bellissimo video ricordo!
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ma-pi-ma · 2 years
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Come questa scatola di alabastro la cui arte è fragile come un fiore di cassia, è il mio cuore, scolpito con sogni delicati e lavorato con pensieri sottili e ricercati.
In esso conservo l’essenza e il profumo di ricordi ricchi e appassionati mescolati come di cannella, sandalo e garofano il sentore, di canto e dolore e vita e amore.
Sarojini Naidu, Alabastro, da Il flauto scettro, 1943
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vuotipienidite · 9 months
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talvolta ho pensato al cuore come una scatola in cui con cura avrei potuto riporre gioie e dolori, angosce e speranze, sogni e consapevolezze.
il luogo perfetto in cui costruire la parte migliore di me anche quando faceva tutto male, una scatola in cui potevo assegnare ad ogni mia emozione un posto, più nascosto o più esposto alla luce, agli occhi degli altri o ai cuori degli altri.
col tempo ho capito che la vita però non si può riporre tutta in una scatola perché arriva sempre il giorno in cui quel mare calmo di emozioni che hai riposto tra quattro pareti, che hai gestito, ammaliato, racchiuso, trattenuto e spesso respinto, beh quel mare lì, un giorno, con solo una goccia caduta dal cielo uscirà fuori.
romperà tutti gli schemi, si infilerà nelle tue sicurezze, arricchirà ogni tua gioia, cancellerà ogni tuo dolore, aprirà ogni tua certezza. una sola goccia caduta dal cielo o forse da una stella.
non avrai mai bordi così alti da non permetterglielo, non avrai mai un mare capace di accoglierla senza che tu renda mosso, forte, pieno di vita e di vento.
e forse pensavo anche che essere mare in quella scatola piena di me potesse essere definirmi a pieno ma mi sbagliavo e non di poco. una sola goccia caduta dal cielo o da due occhi pieni di luce.
una sola goccia che oggi sei tu.
ed io quel mare che strabocca.
non avevo più pareti
ne terra che con le mie onde respingessi,
mi hai reso oceano
senza che me ne accorgessi.
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Vicky ha tre anni. Sua madre le dice che non può più giocare con i pennarelli perché si è sporcata tutta. Così le infila tra le mani una bambola di stoffa e la invita a giocare con quella.
Vicky ha sette anni. Il suo compagno di classe Lorenzo le dice che i suoi disegni sono brutti. Non può disegnare, non è capace, le ripete di continuo.
Vicky ha dieci anni. A scuola di danza le altre le ridono dietro. Dicono che non potrà mai diventare una vera ballerina. Troppo grassa.
Vicky ha quattordici anni. Ha dato un bacio a Giuliano, crede di essere fidanzata ora, ma Giuliano le ha detto che in realtà non c'è niente tra loro perché una come lei non potrà mai avere un fidanzato.
Vicky ha ventidue anni. Al primo esame universitario l'emozione le ha fatto fare scena muta. La professoressa le dice che non sa studiare e che se va avanti così non potrà continuare a frequentare la facoltà.
Vicky ha ventisei anni. All'ennesimo colloquio di lavoro le dicono che se non è capace a fare questo e quello, se non ha già avuto esperienza, allora non potrà essere assunta.
Vicky ha trent'anni. Ma chi è Vicky oggi? Non lo sa, Vicky non lo sa. Si sente come una scatola vuota, non c'è niente dentro di lei. Vicky non sa fare, Vicky non può fare. Questo le hanno sempre fatto credere. Tu non puoi. Tu non sei capace. Vicky si chiude nella sua stanza, piange in silenzio. Vicky è stufa di sentirsi dire che non può fare niente. Ha deciso, domani salirà sul davanzale della finestra e si butterà giù, aprirà le braccia nel suo primo e ultimo volo. Nessuno le ha mai detto che avrebbe potuto fare. Disegnare, ballare, studiare, lavorare, innamorarsi. Nessuno le ha mai detto che poteva vivere, "sì, puoi vivere Vicky", che se una strada si chiude, un'altra se ne apre, che gli altri non possono frenare i tuoi sogni, che bisogna credere in se stessi ogni giorno, ogni ora, ogni istante.
Anche tu forse l'hai conosciuta una Vicky ma magari non lo sai perché Vicky si nasconde, finge di stare bene, si confonde tra la gente. Ricorda di non dire mai alle persone che non possono fare qualcosa, che non sono capaci. Aiutale a trovare la loro strada. Perché non puoi sapere se davanti a te c'è un qualcuno che se ne frega delle tue parole o se c'è Vicky che aspetta da una vita di sentirsi dire "tu puoi".
[Sabrina Ferri]
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mareshop · 6 months
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La tua Check List per le vacanze subacquee
Stai programmando un viaggio per le feste? Una vacanza subacquea è perfetta per rilassarsi dopo un anno impegnativo e con lo stress di tutto ciò che precede il Natale.
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Ciò che può davvero rendere la tua vacanza indimenticabile è raggiungere il luogo di immersione dei tuoi sogni e avere tutto il necessario in valigia.
Ovviamente puoi noleggiare facilmente quel che hai dimenticato direttamente al diving, ma questo non lo rende meno fastidioso.
Per questo abbiamo scritto una check list delle cose più importanti da preparare e organizzare prima di partire per la tua prossima vacanza subacquea!
PRIMA DI FARE I BAGAGLI
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Controllare la temperatura attuale dell'acqua nel luogo in cui farai immersioni, questo ti aiuta a scegliere cosa portare: muta umida o semi-stagna, pinne a cinghiolo e calzari oppure solo pinne a scarpetta, guanti, cappuccio o anche sottomuta.
Controlla l'ultima revisione dei tuoi erogatori e GAV. Prova tutta l'attrezzatura prima di partire, soprattutto se è nuova. Un guasto in vacanza... non è divertente!
Controlla che la tua borsa da viaggio sia pulita e che non sia incrostata di sale. Lubrifica bene le zip in modo che non si incastrino o, peggio, si aprano durante il viaggio. Inoltre, è abbastanza leggera? Potrebbe essere il momento adatto per investire in una borsa da viaggio più leggera.
Contrassegna la tua attrezzatura subacquea: su una barca da sub tutto sembra uguale e scambiare la tua attrezzatura nuova con altra vecchia di anni non è il massimo!
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I FONDAMENTALI
Brevetto sub / tessera e log book
Assicurazione subacquea / contatti in caso di emergenza.
Emergency kit – e.g. O rings, cinghia di ricambio per pinne o maschera, grasso al silicone, fascette per cavi, batteria di ricambio per il computer subacqueo, boccaglio, clip e moschettoni per gli accessori.
L'ATTREZZATURA SUBACQUEA
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Maschera, calzari, pinne e boccaglio
Erogatore e octopus
Manometro, profondimetro, bussola e/o computer subacqueo
GAV / tasche pesi
Muta / sottomuta, rashguard, cappuccio (se serve)
Torcia subacquea (con bracciale e moschettone)
Fotocamera, custodia subacquea e caricatore
Guanti (se servono)
Accessori per la sicurezza: fischietto, luce di segnalazione, pedagno.
CONSIGLI PER LA VALIGIA
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Metti sempre il GAV sul fondo, quindi aprirlo e posiziona la muta all'interno delle cinghie.
Se non porti gli erogatori nel bagaglio a mano, avvolgili all'interno della muta e mettili al centro della borsa per massimizzare la protezione. In alternativa, usa una borsa porta erogatori per proteggerli.
Usare una scatola per maschere è un'ottima opzione come scatola per il kit di emergenza: è compatta, resistente, impermeabile e tiene tutto in un unico posto.
Tieni con te il tuo computer subacqueo. È piccolo e prezioso e, a seconda del modello, può essere anche indossato come orologio durante il viaggio.
I lucchetti sono molto utili. Ricordati di chiudere la borsa con un lucchetto, per disincentivare le esplorazioni non gradite.
FONDAMENTALI ‘NON-DIVING’
Passaporto e portafoglio
Visto (se richiesto)
Biglietti aerei ed eventuali voucher per alloggi e immersioni
Lucchetti/chiavi per i bagagli
Vaccinazioni e farmaci (se servono)
Itinerario e una fotocopia del passaporto (da conservare separatamente dal passaporto)
Denaro (contanti in valuta locale, carte di credito, ecc.)
Avvisa la banca del viaggio per evitare che la carta di credito venga bloccata quando viene utilizzata in un paese straniero.
CHECKLIST NON SUBACQUEA
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Impermeabile/ giacca a vento
Maglione/ felpa con cappuccio (per la sera o per riscaldarsi dopo un'immersione)
Scarpe comode per camminare
Protezione solare: occhiali da sole, cappello e crema solare
Un sacco stagno (serve sempre!)
Ciabatte da doccia!
Qualcosa da leggere
Necessaire per il bagno (ricorda: in aereo il limite per i liquidi e confezionali in un sacchetto di plastica per evitare perdite in valigia o nel bagaglio a mano)
PER I FOTOGRAFI
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Prima di partire, fai una prova di allestimento di tutta l'attrezzatura, in modo da sapere che c'è tutto e che non manca nulla. Inoltre, assicurati di caricare tutta l'attrezzatura prima del viaggio.
Fotocamera e custodia
Videocamera e custodia
Grandangolo e teleobiettivo
Detergente e panno per lenti
Grasso per gli oring, bustine per l'umidità
Lampade e caricatori
Memory cards
Ricambi – batterie, led, lampade etc.
Con questa checklist, prepararti per la tua prossima vacanza subacquea sarà un gioco da ragazzi! E se ti manca qualcosa, sul nostro shop online trovi tutto quello che ti serve. Buon viaggio con Mareshop!
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scorcidipoesia · 1 year
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Colleziono sogni come delicate farfalle che coloro e depongo in una scatola rossa, il mio cuore.
Sogni, sogni che faccio vivere e poi si infrangono improvvisamente e le mie farfalle diventano petali a galleggiare nell’acqua di un mare che non esiste, a commemorare un pensiero, un vissuto, qualcosa cui io sola ho dato forma.Tatiana Andena
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polec · 1 year
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PARLANDO D’AMORE
Frammentati ricordi
sogni in odore di sottobosco e pioggia
dolce-salati sentori di vita fra i canali
in spiagge desertiche di un lido immaginario
nell’aperto teatro dei monti
tra le voci incantate dagli echi
nello sforzo di ricucire immagini, suoni
su questo tappeto di luce grigia.
 Il Poeta dormiente si è da poco svegliato
sul bordo del letto con le mani poggiate sui fianchi
ruota la testa e le spalle come Lei gli ha insegnato.
 L’ha sempre conosciuta: da molto tempo prima di nascere
e poi immaginandola nelle strazianti ore insonni,
scrivendo di Lei, per Lei, in dolci rime silenziose
rimaste impresse fra le bianche cicatrici dalla sua memoria.
 Sa che ascolterebbe le sue parole
in un punto distante dell'Universo
per infiniti anni luce senza mai stancarsi
perché Lei è Tutto, Lei è Verbo!
 La bacia bevendo dal suo stesso bicchiere
Porgendo alle labbra screpolate di tanto in tanto
e con mano sicura
un sorso umido di verità.
 Così:
fragile ma consapevole,
disposto ad accettare tutto,
anche il terribile rifiuto.
 Senza compromessi,
accogliendo ogni stranezza,
ogni errore
Senza ansia di correzione,
senza presunzione
col sorriso di chi crede
nella Voce che riempie:
ossigeno senza cui tutto
sfiorirebbe.
 Nell’umorismo della posa imbronciata
mentre dorme, dubitativa
nel verde-azzurro dei suoi occhi densi
intensi
sporgenti nel chiaroscuro delle palpebre
disegnate a tratti
nei riflessi di grano ramato dei setosi capelli.
Tutto di Lei lo attrae
senza tregua.
 E quella sera a casa,
seduta sul parapetto
di fronte alla luna di ghiaccio
riflessa sui monti
fra le nebbie di sigaro e grappa
parlando d’amore Lei disse
d’esser vuota
come una scatola vuota
e Lui disse
timidamente
che il suo vuoto basterebbe
a riempire ogni cosa.
……��………………………………………
E ora so di essere un uomo
ora so che per te vorrei essere tutto,
farmi specchio dei tuoi labirinti
per poterti curare
oltrepassando ogni soglia
ogni dolore
nascondendolo a volte
fra celati sospiri
Divenire nel cielo lontano
della tua essenza
Fra le scintillanti costellazioni
delle tue relazioni
stella polare inchiodata
nel turbine dei tuoi desideri.
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utente-null · 1 year
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sono una continua lagna e continuo a ripetermi però io qua ogni giorno penso di mollare, voglio mollare. quando esco a volte spero che qualcuno di distratto mi tiri sotto e a volte spero anche di rimanerci secca. è come se dentro di me sapessi che sono alla ricerca di una qualsiasi scusa valida per me e per gli altri per mollare tutto quello per cui sto lavorando e i miei sogni. non ho il coraggio di ammettere tutto ciò ad alta voce. penso anche che sarei disposta a sentirmi fuori luogo e persa ovunque e per sempre, stare a vagare tra posti e persone che non sono le mie in cui non mi sentirei mai giusta. mollerei tutto per un qualsiasi tipo di lavoro pur che non sia ufficio vabbè però accetterei tutto pur di smettere di sentirmi anche così. avrei bisogno di camminare ore per schiarirmi le idee ma andrò a casa, andrò dai miei, gli sorriderò e tutto quanto pensando solo che forse sto per deluderli e che sono la loro figlia queen disappointment quella di cui andrebbero fieri se non fosse così stupida e riuscisse a finire l'università. mi spaccherei la testa contro un chiodo di ferro arrugginito pur di non guardarli e non vederli e sentire e immaginare i loro pensieri e la loro tristezza per me perché magari credono che ci terrei ad andare avanti per concludere questo percorso perché è così effettivamente ma vorrei isolare me e la mia tristezza ad un buco, una scatola, sotto le coperte ed essere sole io e lei e tutti gli altri fuori, nessuno coinvolto, nessuno triste a parte me
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gcorvetti · 9 months
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Non è tutta colpa del Lunedì.
Anche oggi, che non è Lunedì, non è un bel giorno, suona la sveglia e mi alzo, vado in bagno e realizzo che non avevo puntato nessuna sveglia, era quella della mia metà ma mi sono alzato io, quindi preparo la colazione e caffè in mano mi leggo le notizie, inondazioni e terremoti in Africa del nord, qualcuno sicuramente avrà scritto che è colpa di quelli della Wagner, scommetto. Poi rispondo alla mail della tizia per la scatola, o scatole perché sono più di una. Ad un certo punto mi ricordo che ieri sera vibrava il telefono, non mi sono scomodato neanche a guardare chi fosse, tanto non mi metto a parlare al telefono con nessuno ho pensato, tra una notizia e l'altra sbircio, il proprietario, ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Poi trovo un sms dove mi chiede se faccio da Martedì a Sabato, 5 giorni? Sei fuori? Ho chiuso, anzi, appena ti porto maglietta e grembiule o sarebbe meglio dire mezzo grembiule, e appena mi dai i soldi ti mando a fanculo, in senso letterale 😂😂😂
Sono testardo lo so, Dr Spock dice che sono fatto male, perché secondo lui è contro producente rifiutare un lavoro o almeno agire come sto facendo io, che sarebbe contro i principi di guadagno odierni, cioè "I soldi servono, quindi ogni ora di lavoro è buona", ma non sono una macchina che si allaccia il grembiule e inizia a tagliare e cucinare senza nemmeno pensare cosa sta facendo, lo fa e basta, come ho visto che fanno gli altri, no, non sono così, io se non sto bene in un posto me ne vado, appunto è contro producente, ma la sanità mentale è sempre a vincere, fotte sega dei soldi se sei psicopatico o malato o in un loop di merda convinto che sia la strada giusta per realizzare i tuoi sogni, forse i tuoi si ma non i miei.
Fatto sta che non penso di andare, senza inventare scuse gli dico no, se mi chiede gli specifico che non mi va e che sono a riposo e che si cerchi un altro. Non ho più voglia di infilarmi in quel bunker, non è lavoro che fa per me.
Detto questo, e appena finisco qua gli scrivo di no e stop. Oggi spero di fare qualche passo avanti con le mie idee, intanto se non mi arrivano ste scatole non posso stampare e se non posso ordinare ecc ecc avete capito. In ambito musicale sto facendo vari montaggi di suoni creando dei brani brevi ma intensi, è simpatica sta cosa della manipolazione sonora 😄.
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J-Hope dal vivo al Lollapalooza 2022: il rapper dei BTS arriva come un vero grande solista in un set da star che ha fatto la storia
“J-Hope è diventato il primo artista sudcoreano a essere protagonista di uno degli spettacoli principali di un festival statunitense con la sua esibizione a Chicago nella sera dello scorso 31 luglio.
J-Hope non è estraneo al fare la storia. È qualcosa che ha fatto più volte come membro dei BTS: ha battuto i record di YouTube in più di un'occasione, fa parte del primo gruppo coreano che ha raggiunto il primo posto nella Billboard Hot 100 e ha ottenuto troppi altri riconoscimenti da elencare qui. Ma lo scorso 31 luglio il rapper, ballerino e produttore è comparso sotto i riflettori da solo per diventare il primo artista sudcoreano a essere il protagonista di uno degli spettacoli principali di un importante festival negli Stati Uniti.
Artista di punta del Bud Light Seltzer Stage nell'ultimo giorno del Lollapalooza 2022, lo stage monumentale di J-Hope è sembrato più un ritorno trionfante che uno show di presentazione. La sua performance da star è stata la prima impresa dal vivo da solista di un membro dei BTS da quando questi hanno intrapreso il loro 'secondo capitolo' a giugno: uno che si concentrerà maggiormente sui loro singoli progetti. Se questo secondo capitolo dovrà essere un'opportunità per i sette membri di mettersi alla prova come artisti individuali e come parte del più grande gruppo del mondo, domenica scorsa J-Hope è stato più che all'altezza della sfida.
Il fatto che abbia cominciato questo capitolo saltando fuori da un set fatto per sembrare un 'Jack in the Box' (N/B: il 'Jack in the box' che dà il titolo all'album di J-Hope è un pupazzo a molla fatto a forma di clown che salta fuori da una scatola) è stato simbolico, come se stesse saltando in un territorio nuovo e sconosciuto, ma in modo esplosivo e sicuro, piuttosto che uscire fuori a vedere il mondo timidamente e in punta di piedi. I fuochi d'artificio volavano dal palco mentre J-Hope era fermo a osservare per un momento l'enorme folla raccolta davanti a lui, prima di lanciarsi nel recente singolo rock-rap 'MORE' e iniziare a dimostrare di appartenere davvero a una piattaforma così grande, indipendentemente da quello che ha ottenuto finora con il suo gruppo principale.
Proprio come il suo album di debutto da solista 'Jack in the Box' racconta la storia del suo creatore, così ha fatto anche il set domenica scorsa. Durante la prima parte J-Hope si è esibito soprattutto con canzoni più recenti mostrando così dei suoi stili più oscuri e spigolosi, ma si è ricollegato anche a brani più vecchi adatti a una narrativa che racconta di ambizione, avidità e fama. 'HANGSANG' e il suo testo incentrato sulla celebrità è stata cantata prima di 'P.O.P. (Piece Of Peace)', brano che mostra il desiderio della star di diventare un artista in grado di fornire esattamente ciò che il titolo vuole suggerire (N/B: cioè un 'pezzo/angolo di pace', letteralmente). Nell'approfondire sempre di più le sue performance, J-Hope ha mandato avanti anche la sua storia. Con il luminoso e leggermente funky brano '= (Equal Sign)' ha per esempio condiviso un messaggio d'amore che è suonato ancora più bello con una folla che lo cantava all'unisono.
Dopo aver incendiato il palco con ‘Arson’ (quasi letteralmente, visto che la performance è iniziata con una fiammata dalla cima della 'Jack in the Box' sul palco), il rapper è tornato dentro la gigante scatola giocattolo, per poi saltarne fuori pochi minuti dopo con un nuovo outfit tutto bianco. Quello che è seguito è stato un mix di canzoni più allegre del suo repertorio. Partendo dal tropical remix di ‘Dynamite’, J-Hope ha poi continuato con ‘Daydream’, nella quale accetta che i sogni non durano per sempre. In tutto questo l'artista è stato accompagnato da una band che suonava dal vivo e che ha reso i sound della prima parte più duri e pesanti, mentre ha aggiunto vivacità a quelli della seconda. Per l’intera performance J-Hope non ha mai dimenticato le sue origini e ne ha fatto frequenti richiami. Durante ‘Base Line’, sui maxischermi sono state mostrate immagini di monumenti e strade della Corea, compresi l’osservatorio e il parco Sajik di Gwangju (la sua città natale). Quando poi si è esibito con ‘Cypher Pt.1’ sono state proiettate clip di lui assieme agli altri sei membri dei BTS. Nemmeno le origini della sua musica sono state dimenticate. Quando si è esibito con ‘Chicken Noodle Soup’ con Becky G come ospite speciale verso la fine del concerto, J-Hope si è assicurato di ringraziare DJ Webster e Young B, i creatori della canzone che è stata campionata per creare questa traccia.
Indipendente dal clima della performance, più cupo o più leggero, il rapper ha messo tutto sé stesso in ognuna delle sue canzoni. ‘Metto anima e cuore nella mia musica’ ha detto al pubblico, ma è sembrato quasi come se stesse affermando l’ovvio dopo averlo guardato esibirsi. Durante la performance di ‘Safety Zone’, J-Hope si è completamente immerso nella canzone, ogni movimento che ha fatto si è intrecciato con la musica, le emozioni e l’energia che lo avvolgevano. Questo set ha mostrato brillantemente la versatilità dell’artista: dal rapper rock star che ha urlato i versi di ‘What if…’ e ‘MORE’, al fluido ballerino di ‘Dynamite’, fino all’affascinante e coinvolgente performer di ‘Outro: Ego’ e ‘Hope World’. Durante il suo show, durato poco più di un’ora, J-Hope ha parlato un po’ con il pubblico dando il benvenuto sia agli ARMY che a chi non era suo fan e ha detto quello che gli passava per la testa: ‘Cazzo… mi sembra di morire’, ha per esempio confessato dopo l’energetica performance di ‘Hope World’. Prima del saluto finale, si è preso poi un momento per parlare in coreano e condividere le sue riflessioni sull’album e sull’onore di poter partecipare come atto principale al Lollapalooza. ‘Al me stesso che è stato capace di superare questo momento’ ha detto ad un certo punto, facendo riferimento alle insicurezze e ai dubbi che sono sorti nel tragitto che lo ha portato al festival, ‘sono abbastanza imbarazzato, ma voglio dirmi che sono davvero fiero di me stesso'. Con le edificanti note iniziali di ‘Future’, il rapper ha stupito tutti per un’ultima volta. J-Hope ha scritto di nuovo la storia  al Lollapalooza e ha dimostrato esattamente ciò di cui è capace, da solo o con qualcuno a fianco a lui. Davvero magnifico".
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©luvjkpoisonapple, ©winterflower) | ©NME
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nanirossi · 24 days
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Sogni in Scatola ad ARTinCIRCO ad Ozzano!
Domani saremo ad Ozzano con il nostro Sogni in Scatola. Jabo e Jaba non vedono l’ora di riemergere dal loro universo di cartoni. 🙂 Qua sotto ( o qua) il programma completo del festival mentre a questo link il sito.
youtube
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francescosatanassi · 1 year
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DIVENTANO INVISIBILI
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Quando Ulisse incontra l’anima di sua madre negli inferi e tenta di abbracciarla, per tre volte lei scivola via come un’ombra. Quella degli abbracci è una legge valida per i mortali, nel regno delle ombre non ha valore, ma una persona che cessa di esistere nella realtà, non cessa di esistere nella memoria e nel cuore di chi vive, per questo sento ancora la voce del nonno che mi chiama, l’odore delle sue sigarette, il rumore degli attrezzi che lavorano dietro casa. Vedo le sue mani, i suoi occhi sottili, le sue sopracciglia folte e scure. E mi sento bene, grazie a lui sono sempre stato bene. Perché da bambini, se ci avessero chiesto quale fosse il supereroe in famiglia, io avrei detto mio nonno, che non parlava se non gli chiedevi niente, che stendeva il vino sul pane, che sapeva aggiustare il manubrio della bici e le ruote dei pattini, che sapeva costruire le case e far ripartire i motori, che mi voleva bene come nessuno mai, dolce come la notte e forte come l’acciaio. Vorrei fosse ancora qui, per dirgli tutto una volta sola, invece ho solo qualche foto in una scatola assieme a quelle dei bisnonni. Sono sfumature senza una data, senza un nome, senza neanche un colore. Ma i nonni non muoiono, diventano invisibili e sono i primi esploratori dell’aldilà, che vanno a conoscere cosa c’è oltre la vita e tornano a trovarci nei sogni, per ricordarci il bene che gli abbiamo voluto.
SARÀ UNA NOTTE BELLISSIMA
presentazione/reading a Forlì 22 febbraio e 10 marzo (presto i dettagli).
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lion-willy · 2 years
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Intervista
SEI SIMPATICO? penso di no
FRATELLI O SORELLE? una sorella e un fratello
IL COLORE CHE AMI INDOSSARE? viola e nero, ma anche gli altri
IL PROFUMO CHE USI? dipende dal sapone dallo shampoo e dal bagnoschiuma
HAI QUALCHE TIC? no
DESCRIVI IL TUO CARATTERE CON TRE AGGETTIVI POSITIVI E TRE NEGATIVI: per i positi soprassiedo, i negativi.... severo triste logorroico, volendo potrei continuare...
PROFESSIONE? mi giro i pollici
CHI AMMIRI? nessuno
PERCHE'? perchè non ammiro nessuno
FUMI? fumavo
TI SEI MAI FATTO UNA CANNA? sì
MANGI LE PASTE? poche volte
SEI FELICE? no
SOGNI O REALTA'? preferisco i sogni ma vivo la realtà
HAI ANIMALI IN CASA? Ora no (purtropo)
TRE CARATTERISTICHE CHE DOVREBBE AVERE LA DONNA IDEALE: ogni donna ha delle caratteristiche ideali
CHI E' LA PERSONA A CUI TIENI DI PIU'? lei lo sa
BACI O CAREZZE? baci e carezze
RACCONTA UN RICORDO IMPORTANTE LEGATO AD UNA CANZONE: tutte le canzoni che ho cantato
TI RITIENI PERFETTO? assolutamente no
PARLI MAI DA SOLO? no
CANTI SOTTO LA DOCCIA? sì
IL TUO MIGLIORE AMICO? non ho amici migliori
LA TUA MIGLIORE AMICA? non ho amiche migliori
TI PIACE VIAGGIARE? sì
VIAGGI SPESSO? ho viaggiato molto
IL POSTO IN CUI VORRESTI ANDARE: tornare in Tibet
IL POSTO PIU' BELLO PER PASSARE UNA VACANZA? troppi
SE FOSSI UN ANIMALE? leone
SE FOSSI UN FRUTTO? noce di cocco
SE FOSSI UN FIORE? edelweiss
SE FOSSI COLORE? viola
DOCCIA O BAGNO? se ho fretta la doccia se ho tempo bagno
RIDERE O PIANGERE? entrambi
CONSOLARE O ESSERE CONSOLATI? consolare
SOLE O PIOGGIA? entrambi (come la neve, la nebbia, il vento)
TRE COSE CHE PORTERESTI CON TE IN UN’ISOLA DESERTA? Cose..... carta e penna un coltello svizzero
DOLCE O SALATO? salato
AMORE O SOLDI? amore
BIONDA, ROSSA O MORA? dipende da cosa contiene il portacapelli
ALTA O BASSA? dipende da cosa contiene la scatola cranica
MACCHINA O MOTO? entrambe
MARE O MONTI? Mare, monti ma anche lago e campagna e città
VINO O BIRRA? entrambi
HAI MAI SOFFERTO PER AMORE? sì
HAI MAI FATTO LA LAVANDA GASTRICA? Sì
I TUOI TI HANNO MAI BECCATO A FARE SESSO? sì
LA COSA CHE NON HAI MAI FATTO E CHE VORRESTI FARE? Nulla perché l'avrei fatto
HAI MAI FATTO FUGA A SCUOLA?  sì
IL TUO SOGNO NEL CASSETTO? nel cassetto del comodino ho un block notes e una penna (per scrivere i sogni intendo)
HAI MAI RICEVUTO UNO SCHIAFFO SE SI DA CHI? sì, causa schiettezza
IL SESSO E' IMPORTANTE? molto come tutte le situazioni legate alla vita di coppia
TI SEI MAI UBRIACATO? sì
SAI ANDARE IN BICI? sì
IN SCOOTER? sì
DICI LE BUGIE? sì
A CHI? a chi capita
PERCHE'? per prendere per i fondelli
LA PAROLACCIA CHE DICI PIU' SPESSO? molte
QUANTE PAROLACCE DICI AL GIORNO? troppe
LA PRIMA COSA CHE PENSI LA SERA PRIMA DI ANDARE A DORMIRE? mi piacerebe fare sesso
E APPENA TI SVEGLI? mi piacerebbe fare sesso
DI CHE COLORE E’ IL TUO CELLULARE? Nero
LA TUA SUONERIA? una canzone degli Ac Dc
LA NOTTE SQUILLA IL CELLULARE... E' LA TUA EX... CHE FAI? Di notte spengo il cellulare
COSA PREFERISCI GUARDARE IN TV? non guardo la tv
QUANTE ORE GUARDI LA TV AL GIORNO? azz vedi sopra
CHATTI? sì
TI INNAMORI IN CHAT? è successo
ORO O ARGENTO? oro
ANDRESTI A VIVERE IN UN ALTRA CITTA'? l'ho già fatto ... ma torno ... prima o poi torno
IL MESSAGGIO PIU' BELLO? mi manchi....
QUELLO PIU' BRUTTO? Vaffanculo!!!
PERCHE' SEI A QUESTO MONDO? per soffrire e per rompere i coglioni
FINESTRA O BALCONE? entrambi
LA TUA SCUSA PER NON STUDIARE? nessuna, non ho mai avuto bisogno di scuse mi piace e piaceva studiare
LUNA O SOLE? entrambi ma la luna è la luna
NOTTE O GIORNO? notte
VAI A BALLARE? sì
DOVE? in ogni luogo, ballo anche dove non si balla
TRE COSE CHE GUARDI IN UNA DONNA FISICAMENTE? mani, occhi e movimenti (poi tutto il resto)
CARATTERIALMENTE? non saprei ci sono atteggiamenti che in alcune sono difetti e in altre mi piacciono
AMORE O AMICIZIA? amore
CAMBIERESTI QUALCOSA DI TE? no
LA TUA MATERIA PREFERITA? non esiste una preferita mi piace tutto
OCCHIALI? Sì
LIBRO PREFERITO? non saprei decidere
COME PORTI I CAPELLI? attaccati alla testa
A CHE PENSI? perchè non basta rispondere? bisogna anche pensare?
FAI SPORT? con il cervello molto
SEI INNAMORATO AL MOMENTO? sono sempre innamorato
SEI VENDICATIVO? no
DOVE SEI? nel letto
CREDI NEI COLPI D FULMINE? può succedere (ma io le chiamo reazioni chimiche)
CREDI NEI RAPPORTI NATI IN CHAT? a volte sì
CREDI NEGLI AMORI NATI DOPO LUNGHE AMICIZIE? no
DI CHI ERA L’ULTIMO MESSAGGIO RICEVUTO? non ricordo... aspetta che guardo.... una pubblicità
CHE DICEVA? Promo wind3
CUCINA PREFERITA? etnica
CIOCCOLATO O VANIGLIA? cioccolato
DORMI CON UN PELUCHE? come? molto spesso dormo con dei libri ma non di peluche
BEVANDA ALCOLICA PREFERITA? Rum e Cachaca
SEGNO ZODIACALE? leone
SEI MAI STATO INNAMORATO? sempre
USI LA MANO DESTRA O SINISTRA? ambidestro
LASCIARE O ESSERE LASCIATI? in ogni caso è un dolore
CHI VORRESTI AVERE CON TE IN QUESTO MOMENTO? lei
SALUTA: fanc........ ops.... ciao
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3) ALZATI GIUSEPPE
Per te che sai che la tua solitudine
È una bugia per sopravvivere
Per te che vuoi tornare giù nel sud
E intanto svuoti posacenere
Per te che hai sempre fatto economia
E non ti trovi mai un centesimo
Per te che in un giardino pubblico
Ancora vivi un incantesimo
Andare, venire
Finire, incominciare
Tacere, gridare
Trovare, perdere
Per te che ammazzi i pomeriggi in una briscola
Per te che vivi col terrore della tegola
Per te che tieni tutti i sogni in una scatola
Per te che cerchi di imitare Pelè
Per te che ridi e non capisci perché
Per te che parli, sparli, dici, sdici sempre di politica
E tiri avanti con le pillole
Per te che hai il cuore dentro un luna park
E t'innamori delle bombole
Per te che conti i tuoi foruncoli
Ogni mattina prima del caffè
Per te che suoni la tua armonica
Sdraiato in un campo di fragole
Sbocciare, sfiorire
Gioire, disperare
Sporcare, pulire
Aprire, chiudere
Per te che vivi tutto l'anno in un montgomery
Per te che giochi la tua vita sopra i numeri
Per te che sei sempre sommerso dai cocomeri
Per te che fai tutte le cose a metà
Per te che implori un poco di carità
Alzati, Giuseppe
Troppo tempo hai perso già
Alzati, Giuseppe
Verso la tua libertà
Alzati, Giuseppe
Mille secoli tu hai
Alzati, Giuseppe
Se tu vuoi tu volerai
Per te che vai come un sonnambulo
Nell'aria densa di caligine
Per te che quando eri più giovane
Hai fatto qualche stupidaggine
Per te che parli sempre a vanvera
Solo perché tu c'hai la scrivania
Per te che ruzzi nella polvere
In una strada di periferia
Tagliare, cucire
Partire, ritornare
Svuotare, riempire
Salire, scendere
Per te che affoghi i dispiaceri sopra un tavolo
Per te che cerchi la fortuna dietro a un angolo
Per te che ieri non hai combinato un cavolo
Per te che sembri un altro con il toupet
Per te che soffri e non capisci perché
Alzati, Giuseppe
Troppo tempo hai perso già
Alzati, Giuseppe
Verso la tua libertà
Alzati, Giuseppe
Mille secoli tu hai
Alzati, Giuseppe
Se tu vuoi tu volerai
Volerai, volerai, volerai, volerai
Compositori: Claudio Baglioni / Antonio Coggio
Testo di Alzati Giuseppe © Universal Music Publishing Ricordi Srl.
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sebastiandrogo · 1 day
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Silenzi plastificati
comodi, ascosi, inetti
nella stessa macchina volante
diretta verso l'alto pianeta
mentre sotto, a spingere,
l'ombra carnosa e melliflua
il solo nero non meglio specificato
né compreso né studiato ma avallato
per legittima difesa o ultima speranza
come finira?
con un uomo dinanzi ad un orinatoio
o con un gesù in scatola?
negli zoo o nei manicomi
gli angeli custodi si fanno una pera
se qualcosa ti fa male
falla peggio che puoi
dopo il fallimento della logica
il mercato della politica
la carne che sa di altra carne
le piante-cadavere
gli occhi che trattengono il respiro
inondo d'oro il tondo fuori
punto cieco di desiderio e polvere
azione coatta e fresco cogente
dentro le mura mormora la pietra
quando smetterà?
nell'acqua stagnante le sagome delle cose
sogni saturi di celere bisogno
ghiacci immobili e sudici
galleggianti sulle nubi di plastica e acciaio
rampogne zone di deserto aperte al pubblico
che paga per il proprio sollazzo
va in sollucchero
si stringe i gomiti
e cerchia il respiro
in ampie volute di fumo rosa e denso
di vita votata dove si vede
il ramificarsi del silenzio incistato
per il fatto di essere stato perseguitato
obnubilato dalla notte che preme da tutti i pori
illesi e incorrotti, cerotti e unguenti,
spazi sazi sapranno scegliere il loro destino
e i persecutori si percuoteranno con foga
immane e immanente, danneggiandosi a vicenda
sul limitare della sera sfatta che sfotte
e turbina e innesca un altro incendio di sole
ma il sole appartiene ai vincitori
che muti e gloriosi incespicano sul podio
pedestri esseri senza senno
un boato batte sulla porta
non resta che aprire.
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Le veglie dei gatti stregati usurpavano gli ingranaggi del grammofono, come sogni di cento colori che ben presto si fanno suono e poi buio, innominato silenzio. Come fa questo loro ululare randagio a crescere in modo esponenziale al passaggio degli immondi clochards? Chi ha casa in strada è il terrore degli schizzinosi. Sotto il portico di San Sigismondo scansavo scatole e resti di una poltrona mangiucchiata appartenente a uno di questi poveracci. Planava, il mio disgusto, sopra la delicatezza dei loro volti assopiti. Nessuna pietà per le cose ai margini. Nessuna moneta, alcuna elargizione a queste rozze putredini umane, viziosi roditori da bettola, su cui il mio cuore fanciullo non può che posarsi con schifo. Un gesto, passando. Guardavo negli occhi i cani che gli facevano da guardiani. Creature custodi e complete, compagni della vita all'angolo. Cuore fanciullo che temi la vecchiaia precoce di questi insulsi, tu sai bene che lo stesso pauroso cammino dovrai percorrere, e che il verme che aspetta di mangiare il barbone per strada, aspettata con fame anche te.
Nonostante tutto, vedo i clochards come nature morte. Ogni tanto la loro spinta aggettante colpisce il mio occhio, ma allora sposto la vita sull'altro lato della strada, dove luminose vetrine annunciano felici compere e prodigiosi bottini. Il prodigio, miei umani, è svuotare le vostre città. Dar loro per sempre l'aspetto di un luogo in vacanza, che ogni cittadino ha abbandonato per andare al mare. In quel momento, forse tra me e il clochard ci sarà reciproca comprensione. Condivideremmo la città isolata priva dei suoi barlumi. Parleremo del cipiglio delle stelle là sopra, della possibilità delle vibrisse dei gatti stregati di cogliere Dio ad occhio nudo. Clochard, tu sei più stabile di me. La poltrona finta è la tua casa, il cane la tua cameriera. Il tuo servizio in camera è più lussuoso del mio, perché è strafottente, noncurante del cupo ruggito dei cittadini. Il mio, invece, è più nascosto. Con vergogna vivo il mio cenare in stanza, creando isolamento dai familiari. Neppure un cane può entrare qui. È questa stanza, la mia scatola. Guardami con disgusto e saprò perché.
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