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Piazza del Campo, Siena. Maggio 2017.
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Valencia - Febbraio, 2017
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Firenze, 2015, felicità su tela.
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“18 Scorretto per essere.”
Era un sabato buio e tempestoso, e io ti urlavo contro i miei sentimenti.
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My place, My Shire.
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In sospeso...
...tra le cose non dette, tra le cose non fatte.
E’ questo quello che merito per non aver mai rischiato, per non aver mai fatto il passo in più quando ce n’era bisogno.
Cercare la sicurezza nel poco, per paura di non trovare il tutto.
Tutti quei “...e se avessi...” sono la punizione per un passo non fatto al momento giusto.
Ma lo accetto, resto nel limbo del dubbio, aspettando che Oz mi regali il coraggio.
https://twitter.com/MilosHere
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Inadeguato.
Mi hanno fatto sempre sentire così: Inadeguato.
Professori, conoscenti, datori di lavoro.
L’uomo che insulta il giovane per superiorità, per sentirsi ancora potente, per vendicarsi di un passato di inferiorità stessa.
Ma se lui ce l’ha fatta, io sono ancora in tempo e ti ringrazio.
Ingoio il rospo, e se in quel momento ti ho fatto sentire meglio, spero che un giorno ripagherai, il problema che ho molto da perdere, perché un giorno anche la voce di chi non la può alzare si farà sentire.
Non è finita, è solo l’inizio della risalita.
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I trenta sono i nuovi venti?
Ultimamente mi sto rendendo conto di quanto i tempi stiano cambiando, arrivato (quasi) a 25 anni sono nel mezzo della “Crisi del quarto di secolo”.
In mezzo a due generazioni che si contendono l’attenzione dei discorsi di noi mezzani ignari di ciò che ci attende.
Sempre in mezzo a ventenni che si sposano e fanno figli e trentenni che rimorchiano liceali neo diciottenni.
E noi in mezzo che non sappiamo cosa fare? Siamo veramente così insipidi come crediamo di essere? Mettiamo pepe nella nostra vita con avventure mirabolanti ma ci sentiamo soli appena nella stanza non c’è più nessuno, sempre circondati da persone ma soli allo stesso tempo.
Forse facciamo parte della cerchia di ragazzi che a stento vogliono crescere, non accettano il cambiamento, ma che non sono degli eterni Peter Pan.
Le responsabilità ce le prendiamo, lavoriamo e manteniamo gli studi o un minimo la nostra vita.
Siamo sempre nel mezzo, tra il trentenne che si comporta da ventenne in discoteca con un cocktail annacquato e il ventenne che vuole essere grande e mette famiglia.
E devo ammetterlo, è una sensazione strana, ma la più bella in assoluto.
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Idoli e nuove generazioni.
Era da un po’ che non scrivevo, da quando è ricominciata l’università in effetti. Ma ho un sacco di bozze pronte a parlare, ho poco tempo e troppi libri da studiare, ma cercherò di non tralasciare il blog.
Poche settimane fa sono andato con amici e fratello alla Games Week a Milano, come l’anno scorso. Poco male “Andiamo di venerdì, non ci sarà troppa gente!”
ERRORE MADORNALE.
Siamo capitati proprio nel giorno in cui c’erano gli Youtubers aspiranti attori di Game Therapy, che da quel che ho visto ha floppato alla grande.
(Negli ultimi tre anni dovrebbero aver capito che la tv può essere trasposta su Youtube ma non il contrario, e invece no, ci sbattono ancora la faccia.)
Ecco, quello che non capisco delle nuove generazioni, quindi parlo dei nati nel 1997 in giù, è il loro attaccamento fisico e morale a dei ragazzi che non si impegnano a creare nulla di nuovo o creativo, scrivono libri sulla loro vita nonostante abbiano 22 anni, li chiamano “idoli” e dicono che vivono per loro, aspettano ogni giorno un nuovo video pronti a schizzare per il primo commento “Primo!” e la gioia di uno screenshot su Instagram.
Addirittura mi tocca notare purtroppo che alcuni di questi neo fan, si mettono a creare pagine a favore di questi idoli, tralasciando le proprie, ovvero non sviluppando una propria personalità, ma elogiando quella altrui.
Non sto dicendo che tutto questo è sbagliato, essere fan è bello, anche io sono felice quando il/la cantante a cui ho fatto la foto ad un concerto mi piazza un like su instagram, ma dove finirà l’Io dei ragazzi di oggi? Avranno mai una personalità, una morale propria, o finiranno risucchiati nel Tubo?
E che cosa succederà quando il proprio idolo uscirà dal Tubo; saranno già pronti a fare le sanguisughe con il prossimo Youtuber?
Per insulti scrivere a https://twitter.com/MilosHere
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17 Scorretto per essere.
Padri ventenni.
Certo che diventare padre è davvero facile, hai quel momento di gioia, la passione che assale, la carnalità del momento, una memorabile scopata.
Ma poi cosa rimane? Il dubbio, la preoccupazione e il rimorso.
Lo accetto? Non lo accetto? Che fare, scappare non si può.
E’ questo che succede oggi e che vedo fin troppo spesso, ragazzi della mia età o meno che non ci pensano e si parano dietro ad un “Lo abbiamo cercato”, il che mi fa restare perplesso dato che per la maggior parte dei casi nessuno dei due lavora, e un figlio costa.
“FARE il padre ed ESSERE padre” sono due cose molto diverse, spero che accada il più tardi possibile.
Milo.
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16. Scorretto per essere.
Il più grosso errore del 2015 è che l'albero della vita ad Expo è una struttura in metallo.
Ma nessuno se n'è accorto o lo utilizzate solamente per farvi le foto su instagram? Non c'è VITA nel metallo! Ha solo l'aspetto (ma nemmeno tanto) di un albero!
Coglioni.
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"15 Scorretto per essere."
Sei talmente troia che per te la canzone fa "10 la bocca, 20 l'amore." Milo
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#14 Scorretto per Essere
"Amore sei come una notte stellata coperta di nuvole. Se ti spogli è meglio."
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"#13 Scorretto per essere"
Capisci che lei è quella sbagliata quando scherzando ti dice che gioca a Candy Crush, e lo fa davvero." - Milo
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#12 Scorretto per Essere."
"Sei come un vaso Ming, bella da vedere, da mostrare, di inestimabile valore, ma se stai zitta è meglio." Milo.
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