“ Il vento è la principale avversità contro la quale devono combattere gli alberi, almeno in Europa. Oltre il 50% dei danni subìti dai boschi europei è dovuto al vento. Non sono gli incendi (16% dei danni) o i patogeni e gli insetti a minacciare i nostri boschi, ma il semplice vento. Dal 1950 a oggi, i danni da vento in Europa sono in continuo aumento: dal 1970 al 2010 gli alberi persi sono raddoppiati, passando da circa 50 milioni a 100 milioni di metri cubi. Si tratta di un enorme numero di alberi che cadendo a terra, oltre a cambiare radicalmente l’ecosistema, la stabilità e il paesaggio, riducono del 30% la capacità di fissazione della CO₂ nelle zone colpite. E la quantità di CO₂ nell’atmosfera è la causa prima del riscaldamento globale che, a sua volta, è una delle ragioni per cui assistiamo all’aumento della frequenza e della intensità di questi eventi.
Tra il 28 e il 30 ottobre 2018, una tempesta di vento e pioggia investì ampie zone delle Alpi orientali con venti di velocità anche superiore ai 200 chilometri orari. Un numero spaventoso di alberi venne schiantato e decine di migliaia di ettari di bosco scomparvero. Una catastrofe naturalistica le cui conseguenze sono andate molto oltre i danni diretti sui boschi, innescando una serie di circostanze che nessuno avrebbe potuto prevedere. Fra queste, la più infausta di tutte, per me, è stato il danneggiamento del bosco di abeti rossi dal cui legno, da secoli, si ricavano le tavole armoniche dei grandi strumenti musicali. Cause ed effetti: a causa della CO₂ dispersa nell’atmosfera la temperatura del pianeta sale, i fenomeni atmosferici diventano violenti e le tempeste di vento distruggono gli alberi con cui si fanno i grandi violini, da sempre. “
Stefano Mancuso, La pianta del mondo, Laterza (collana i Robinson / Letture), 2022⁷; pp. 89-90.
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Orti Botanici e Giardini Segreti
Questo canale è dedicato al racconto di orti botanici e giardini segreti, alla scoperta dei paradisi naturali d’Italia, che sono tanti, alcuni sfondo a dimore storiche, altri culle in cui viene preservata la biodiversità vegetale.
Tutti hanno, però, in comune un fattore: la natura che dà spettacolo con le sue meraviglie e sono il verde a chilometro 0, verde di prossimità nelle nostre città.
Gli…
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il giardino del verdeblu.
il mio giardino è bello, pieno di fiori e alberi centenari;
non c'è nessun altro però a guardare con me questa meraviglia che fa girare la testa.
E non so se mi va bene, mi rende triste, oppure se sono triste per altri motivi oppure ancora se non mi va bene.
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I quaderni botanici di Madame Lucie
- Melissa Da Costa
Credo che in fondo l'amore che proviamo per una persona si misuri da questo... dalla quantità di dettagli insignificanti che collezioniamo con cura su di lei. Amavo Benjamin più di quanto amassi me stessa. E oggi credo di amarlo ancora di più. Il tempo ha attenuato il dolore, che ora è meno lancinante, ma i sentimenti li ha solo acuiti.
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I Botanici: "Un istante" è il nuovo singolo
Fresco fresco di uscita, ecco il nuovo singolo de I Botanici, che tornano con "Un Istante" in attesa dell’uscita del nuovo album, figlio di mamma Garrincha Dischi
https://open.spotify.com/album/3uzpJan9w79LdQ8mtchYja?si=KjnKtRdiQF6Bvo92zuM11w
Fresco fresco di uscita, ecco il nuovo singolo de I Botanici, che tornano con Un Istante in attesa dell’uscita del nuovo album, figlio di mamma Garrincha Dischi. Domani è un nuovo inizio, canta la band, su chitarre elettriche e sovrapposizioni distorte e disarmonicamente melodiose, come lo è il futuro che ci aspetta,…
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La mia Liguria di Ponente VILLA GIARDINI BOTANICI HANBURY 05 Fiori sull’acqua...
La mia Liguria di Ponente VILLA GIARDINI BOTANICI HANBURY 05 Fiori sull’acqua…
Villa Giardini Botanici Hanbury… fiori sull’acqua…
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Život na Přf UK je jako
“Pošlete si kunu” a kuna je živá a vůbec se jí to NELÍBÍ
90 % předmětů učí profesor jménem Černý. Jsou to ve skutečnosti tři různí Černí, ale jakkoliv je odlišovat by nebyla sranda
Když už má člověk pocit, že se v těch 4 základních budovách vyzná, objeví se další patro… nebo další budova
Albertovské schody.
Flégr is life
Na přesun na další cvičení má člověk celých 5 minut… škoda, že ty učebny jsou tak kilometr od sebe
*Asi 15 minut po rozdání vzorku* “Jo a je to infekční tak si nesahejte do očí. Byli jste varováni a já jsem z obliga :)”
Rozvrhy si sestavujeme kompletně sami, takže si asi umíte představit jak to pak vypadá
Že se lidé slušně oblékají do školy jsem zjistila po dvou letech vysoké, když jsem byla navštívit jinou fakultu
"Nezapomeňte si dalekohled :)!" jistě, taková běžná věc v domácnosti. Jsem ráda, že mi to oznamujete celých 24 hodin předem
Jedeš na terénní cvičení na 5 dní. Chtěl bys vědět kam? Smůla :)
Jsi hetero, jsi menšina, promiň
Někdy člověk vyleze na chodbu a tam to smrdí jako v pavilonu opic. Nebo spíš želv. Protože to jsou želvy
"Řehoř nebyl brouk!"
Botanici se na praktikách nejvíc baví tím, že vám dají něco ochutnat a pak sledují váš výraz v momentě kdy zjistíte, že to chutná fakt děsně
K oboru prostě patří určitý typ osobnosti. Všichni se bojí biochemiků, všichni milujou entomology
"Doporučuji abyste uměli plavat"
Jednou jsem si na praktiku z imunologie vedla tak špatně, že vedoucí brečela smíchy nad mými výsledky. Pak jsem musela slíbit, že už mě neuvidí
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avete mai sentito un animale che profuma? pensateci.
gli zoologi sono gli scienziati dei puzzosi, i botanici sono gli scienziati dei profumelli. pensateci
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stavo pensando di fare il grano creando app simil tinder dove però non si scopa ma dove sia obbligatorio incontrarsi in musei/mostre/teatri/cinema/concerti/librerie/pinacoteche/giardini botanici e kebabbari con tanta cipolla e salsa piccante, e quindi sostanzialmente morirei povero ed in disgrazia
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“ Il sabato, il mercato apre al pubblico alle nove. Questo vuol dire che i veri appassionati alle otto in punto sono già lì, in attesa. Ci si incontra in un bar proprio di fronte al mercato, tutti dotati di enormi zaini vuoti che si spera di riempire. Qualche saluto imbarazzato fra persone che si conoscono di vista da anni, di cui spesso si sanno nome e professione, ma con cui non si è mai davvero scambiato quattro chiacchiere. Si beve un caffè e ci si guarda sospettosi, soprattutto fra rivali con gli stessi gusti. È una specie di maledizione, qualunque sia l’argomento della tua ricerca ci sarà sempre qualcuno contro cui combattere.
Anch’io, naturalmente, ho il mio antagonista. È un signore anziano, alto e sottile come un giunco. Avvizzito e scuro di carnagione come se fosse stato a seccare per anni al sole del deserto, vestito sempre con quello che a me sembra essere lo stesso lungo impermeabile chiaro, estate o inverno che sia. Insensibile al clima come i migliori cercatori di libri: che piova, nevichi o tiri vento, che si ghiacci o ci sia un’afa irrespirabile, lui è sempre lì. Ogni sabato alle otto. Si aggira fra i banchi con una leggera zoppia che usa come un’arma per dissimulare la sua ferocia. Pensi possa essere lento nel muoversi e, invece, appena qualcosa attrae la sua attenzione è capace di scalare degli enormi mucchi di libri con la stessa agilità di un ragazzino. Io ormai lo so, ma tra i neofiti la sua apparente fragilità fa molte vittime.
Fragilità? Non sa cosa sia. È duro come il legno stagionato di cui sembra essere fatto. È resistente anche, il maledetto! Non si stanca mai, controlla con pignoleria ogni mucchio e non c’è sabato che a fine giornata non vada via con il suo zaino stracolmo di pesanti tomi. Ho sentito un libraio una volta chiamarlo professeur e un altro Henri. Professor Henri era, quindi, tutto quello che conoscevo del mio avversario, oltre al fatto che era temibile, un vero osso duro, che adora la botanica e la Rivoluzione francese. E che mi sta antipatico. Sembra avere un sesto senso per i libri di botanica. Si tuffa nei mucchi come una donnola dentro la tana di un coniglio e ne emerge sempre con qualcosa fra le mani. Quando ci si incrocia fra i cumuli, sembra sempre che mi osservi con uno sguardo dove si mescolano in parti uguali sufficienza e divertimento. Ci teniamo d’occhio da lontano e normalmente a inizio giornata ci dirigiamo ai poli opposti del mercato alla ricerca di mucchi appena scaricati guardandoci in cagnesco, con la speranza di trovare per primi qualcosa che possa suscitare l’interesse dell’altro. Una vitaccia, ve lo garantisco. “
Stefano Mancuso, La pianta del mondo, Laterza (collana i Robinson / Letture), 2022⁷, pp. 19-20.
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n158_w1150 by Biodiversity Heritage Library
Via Flickr:
Icones plantarum selectarum Horti Regii Botanici Berolinensis cum descriptionibus et colendi ratione /. Berolini :[Decker],1820-1828.. biodiversitylibrary.org/page/35991326
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🌿 Filices Horti Botanici Lipsiensis. Leipzig: L. Voss, 1856.
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Credo che in fondo l'amore che proviamo per una persona si misuri da questo... dalla quantità di dettagli insignificanti che collezioniamo con cura su di lei.
Melissa Da Costa - I quaderni botanici di Madame Lucie
Ph René Groebli
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