Tumgik
#RoadToDDAY
bts-trans · 1 year
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230423 Big Hit's Instagram Reel
명금일하 #대취타 하랍신다 예-이🙇‍♂️ #Daechwita #AgustD #SUGA #슈가 #D_2 #RoadToDDAY
After the ring of the Jing, play the #Daechwita*, ye-ah🙇‍♂️ #Daechwita #AgustD #SUGA #D_2 #RoadToDDAY
(T/N: *This is the intro to the real Daechwita marching music, which Suga samples in the beginning of his song.)
Trans cr; Annie @ bts-trans © TAKE OUT WITH FULL CREDITS
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Con Amore, Agust D | 15.04.23⠸
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Con amore, Agust D
Uno sguardo al viaggio musicale di SUGA attraverso Agust D
__ di KANG MYUNGSEOK | 15. 04. 2023
Twitter | Orig. KOR
Prima abbiamo SUGA, il membro dei BTS. Quando SUGA produce della musica per altrə artistə, al di là dei BTS o se stesso, il titolo della canzone è seguito da “Prod. SUGA”. E poi c'è Agust D, il suo alter ego, che è apparso con le sue due mixtape, Agust D e D-2, nonché, ora, per il suo album D-DAY, in uscita il 21 aprile. Con Agust D abbiamo quindi un resoconto completo della sua vita come SUGA, membro dei BTS, il produttore SUGA e Min Yoongi, l'individuo qualunque. Nel 2016, quando i BTS avevano appena iniziato la loro sfilata al successo con l'album The Most Beautiful Moment in Life, del 2015, SUGA ha pubblicato Agust D, in cui esaminava la sua vita, partendo dal suo “arrivo a Seoul, il 7 novembre 2010” (“724148”) fino a quando ha trovato un “successo che neppure la mia famiglia avrebbe potuto immaginare” (“Give it to me”). Quando, 4 anni più tardi, ha rilasciato D-2, era ormai una superstar globale e si etichettava come qualcuno che forse, sì, è “nato in un fosso ma cresciuto fino a diventare un drago” (“Daechwita”). In quel lasso di tempo—agli albori del 3 maggio 2014, prima ancora che The Most Beautiful Moment in Life vedesse la luce—SUGA, nei panni di Agust D, parlava del “fingere di non sentirmi solo, di non esser preoccupato, di star bene, dare l'impressione d'essere forte, e invece mi trovo di fronte ad un muro” (“140503 At Dawn”). Era approdato nella sua era D-2: un periodo in cui “le cose cambiano per tuttə”, incluso lui che “ho provato il vuoto perché ho volato troppo alto” (“Moonlight”)—, in seguito ad aver raggiunto un livello di popolarità apparentemente senza fine. In ognuno dei suoi album, SUGA , nei panni di Agust D, si fa un bell'esame personale— questi album, infatti, rappresentano una mappa delle sue origini e della persona ed artista che sta diventando.
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“Ci sono momenti difficili, in cui non ce la fai più”, dice SUGA parlando della traccia “People” - tratta da D-2 – nel documentario SUGA: Road to D-DAY, in uscita su Disney+ e Weverse il 21 aprile. “In quei momenti, io ascolto questa canzone. E piango tanto”. Il viaggio intrapreso da SUGA, partendo da Agust D fino ad arrivare a D-2, e specialmente “People” lì in mezzo, è una testimonianza dei cambiamenti occorsi nella sua vita in quel periodo. In “The Last” - traccia contenuta in Agust D -, confida di aver sofferto di “odio per me stesso e, di nuovo, depressione” nel dover fare i conti con le conseguenze del suo “incidente quando ero un fattorino”, finché non ha “debuttato stringendo la mia ca**o di spalla distrutta”. Ed infatti, nel suo documentario, SUGA menziona di aver “espresso cose per cui ero particolarmente in ansia”, in Agust D. Nonostante i suoi sogni di successo sembrassero a portata di mano, la sua spalla continuava a fare male, e tutto il dolore che si è sempre portato dietro - a partire dal debutto, fino agli anni del successo – forse ha contribuito a renderlo, usando le sue parole, “ansioso”. Ma quando scrive “People”, sembra già molto più leggero: “Perché così serio? … Io sono serio?” Anche se i problemi non svaniscono con la fama: “A volte fa ancora male, a volte sono talmente arrabbiato da piangere”. Ma ciò che è diverso, è che ora SUGA comprende ed accetta ci siano “tanti punti di vista differenti” e che lui non è che “una persona tra le tante”, a dispetto del suo enorme successo. Ha raggiunto la fama cui aspirava, ma ora sa che “finiremo tuttə per sbiadire” e che “non c'è nulla di eterno nella vita”.
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“People” segna una svolta importante nella trilogia di Agust D. Dopo “People”, abbiamo altri due brani: “Interlude: Set me free” - l'ultima traccia di D-2 - e “Dear my friend”, triste racconto di ciò che è accaduto tra lui ed un amico. In quest'ultima traccia, SUGA non si concentra tanto sull'aprire il suo cuore riguardo il passato, come è stato invece per Agust D, ed invece rappa “Ca**o, ti odio ancora da morire” sulle note calme e riflessive delle tastiere. In D-2, SUGA attinge appieno dalla parola “People / gente, persone” e cerca di comprenderle ed accettarle, osservandole dalla sua personale prospettiva e, al contempo, abbandona il ricordo rancoroso che ha del passato. Ha mosso, insomma, un ulteriore passo avanti e, una volta realizzato che la sua crescente popolarità potrebbe non durare per sempre, ha potuto crearsi un giudizio di sé più equilibrato.
Road to D-DAY è sia un'esplorazione della musica cui ha lavorato SUGA durante i preparativi per l'album che la ricerca di una verità più grande. Lo vediamo preoccuparsi di ciò di cui potrebbe parlare nell'album che diventerà D-DAY. Ma continua, comunque, a scrivere musica e lo seguiamo accingersi con trepidazione ad un incontro con Ryuichi Sakamoto – da poco venuto a mancare –, nella speranza di trovare una sua direzione musicale. Perché, allora, è ancora alla ricerca di una sua identità artistica quando, praticamente, ha già ottenuto tutto ciò che viene comunemente considerato come successo? SUGA è partito dal fare i conti col suo passato in Agust D, formandosi una nuova prospettiva su se stesso e sul mondo, in D-2, fino ad approdare a D-DAY e alla messa in questione della natura stessa della musica in quanto artista. Parte della risposta ai suoi quesiti la si può trovare in “People Pt.2” featuring IU, la traccia che, il 7 aprile, ha anticipato il rilascio del nuovo album.
“Se non riesci a trattenere le lacrime, puoi piangere”
In “People”, SUGA parlava della relazione tra una persona e l'altra gente, esplorando il mondo e la società in generale: (“La gente cambia / Proprio come sono cambiato io”); in “People Pt.2”, tutto ciò diventa una sorta di dialogo tra lui e IU in cui le due parti riflettono “quel 'noi' che sognava un futuro insieme non c'è più” perché “quel castello di sabbia.. siamo noi ad averlo distrutto”. La prima “People”, di fatto, era al singolare, ma “Pt.2” sicuramente è plurale. L'amore è possibile solo in un legame plurale, dunque “persone a non finire” possono sperimentare “un amore ormai finito”, con tutti gli interrogativi che questo comporta: “Può l'amore essere perfetto come l'amore stesso? … L'abnegazione può, di fatto, sfociare nell'egoismo”. Eppure, “si dice la vita sia una lotta tra resistenza e sottomissione / per come la vedo io, è una lotta contro la solitudine” ed è per questo che la gente ama.
Ciò che è cambiato tra “People” e “People Pt.2” è che l'artista che le ha create ha sviluppato un maggiore interesse ed affetto per il prossimo ed il mondo in cui viviamo tuttə. Ha imparato a definirsi “solo un'altra persona tra tante” e ora riesce a percepire e vedere appieno il mondo e la società che lo circonda ma, non è tutto, si spinge fino al riflettere su come la gente possa continuare ad amare a dispetto del proprio dolore interiore. SUGA, l'artista che si è fatto strada attraverso innumerevoli sofferenze, che ha trovato conforto in Agust D e poi D-2, ci appare, in D-DAY, come qualcuno finalmente in grado di parlare dell'amore per il prossimo. Sul lungo, difficoltoso percorso che è la vita, alcune persone trovano l'amore come solo un artista sa fare.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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naekkeoyoongi1993 · 1 year
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[TRAD ITA] 230406 STORIA INSTAGRAM DI SUGA:
*Storia senza testo*
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©ImVali)
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everythingpavloves · 1 year
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🎉BTS Solo Documentaries🎉 <j-hope IN THE BOX> & <SUGA: Road to D-DAY> In cinemas worldwide from Sat, June 17 for a limited time only
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for-yoongi0309 · 1 year
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btsx50states · 1 year
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From @/bts_bighit on Twitter:
🎉BTS Solo Documentaries🎉 <j-hope IN THE BOX> & <SUGA: Road to D-DAY> In cinemas worldwide from Sat, June 17 For a limited time only! 📅Tickets on sale May 16/17 (check local timezones) 🔗Sign up at btssolodocumentaries.com #jhopeINTHEBOX #RoadToDDAY #BTSsolodocumentaries
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bts-bangtanies · 11 months
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BTS Suga ❤️🧡💛🐱💚💙🤍 MinYoonGi 🎹 💜🍪 - love love the whole aesthetics and mood of the MV 🎥 shoot
#슈가 #AgustD #D_DAY AgustD trilogy #RoadToDDay 🚘🛩🏜 #SUGA_AgustD_TOUR #D_DAY_TOUR #사람_Pt2 (feat. 아이유) MV - April 2023
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voxyldy · 1 year
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05.09.2023
🎉BTS Solo Documentaries🎉
<j-hope IN THE BOX> & <SUGA: Road to D-DAY>
In cinemas worldwide from Sat, June 17 For a limited time only!
📅Tickets on sale May 16/17 (check local timezones)
🔗Sign up at btssolodocumentaries.com
#jhopeINTHEBOX #RoadToDDAY #BTSsolodocumentaries
Source: @bts_bighit
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jungkookiexxx · 11 months
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<j-hope IN THE BOX> & <SUGA: Road to D-DAY> 1 week until #BTSARMY is together in cinemas!💜
🎬Both films include an exclusive personal message📅Jun 17 for a limited time 📅6월 16일 롯데시네마 개봉 🎟️Ticket: btssolodocumentaries.com
#jhopeINTHEBOX #RoadToDDAY #BTS10thAnniversary
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cardyoongi · 1 year
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Poster oficial do documentário de SUGA <SUGA: Road to D-DAY>.
Estará disponível apenas no Weverse e Disney + plus.
🗓️21/04 às 11:00 am 🇧🇷
#SUGA #RoadToDDAY #D_DAY
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ ITA] Rolling Stone, intervista : Come Suga Si È Lasciato alle Spalle il Passato e Ha Mosso i Primi Passi Verso il Futuro | 24.04.23⠸
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SUGA | Agust D 💿 D-DAY : Intervista con Rolling Stone - 24. 04. 2023
‘Ho Messo l'Anima in Quest'Album’
Come Suga Si È Lasciato alle Spalle il Passato e Ha Mosso i Primi Passi Verso il Futuro
Il poliedrico membro dei BTS ci spiega il processo emotivo che sta dietro l'ultimo album della sua serie di Agust D, ci parla di come ha trovato la sua libertà attraverso la musica e della collaborazione con il suo eroe, Ryuichi Sakamoto
__ di MICHELLE HYUN KIM |  Twitter 🗞 Articolo
Tra tutti i membri dei BTS, probabilmente Suga è quello che conosce meglio il senso di timore che si prova prima del rilascio di un progetto solista — salvo che non aveva ancora mai pubblicato qualcosa del calibro e spessore di D-DAY.
Min Yoongi, rapper, produttore e cantautore trentenne, ha già due mixtape a nome Agust D, il suo alter ego — quella di debutto, del 2016, intitolata come il suo secondo pseudonimo, e D-2, del 2020, ed entrambe lo hanno reso noto come un artista estremamente introspettivo. Grazie ai suoi rap emotivamente strazianti, ha saputo distinguersi in audacia tra le altre star del K-pop per le sue riflessioni sulla salute mentale e le lotte interiori, che non ha avuto timore di condividere.
Tuttavia, la scorsa estate, i BTS hanno annunciato che si sarebbero concentrati sui propri progetti individuali, piuttosto che su album di gruppo. Suga era già in piena preparazione per il capitolo finale della sua trilogia di Agust D e sapeva bene che il mondo intero avrebbe prestato particolare attenzione a questo suo progetto solista. Improvvisamente si è ritrovato schiacciato dal senso di responsabilità e dalla necessità di restare fedele all'esplosiva crudezza rap del suo alter ego Agust D, pur tenendo alto il nome di Suga in quanto membro dei BTS, colui che ha tenuto discorsi alle Nazioni Unite e alla Casa Bianca, oltre ad aver collaborato con giganti del pop quali PSY, Halsey ed i Coldplay.
“Visto che tanto dovevo concludere la trilogia, volevo spingere Agust D all'eccesso”, spiega a Rolling Stone via Zoom dagli uffici della HYBE a Seoul. “Eppure, di fatto, SUGA ha più impatto pubblicitario. Ho avvertito tutto il peso di dover armonizzare [gli alter ego] Agust D e Suga, e questo ha avuto un grandissimo impatto sull'album, ritardandone la produzione.”
Nei suoi lavori solisti – e nelle oltre 100 canzoni co-scritte per i BTS -, Suga ha sempre cercato di conciliare identità diverse ed i rispettivi desideri, in una lotta interiore che lo vede aspirare al successo pur rifuggendo il materialismo, ricercare l'autenticità pur temendo l'eccessiva esposizione ed essere all'altezza delle aspettative del pubblico, seppur conscio del rischio d'essere frainteso dalla critica. Ma, parlando del suo nuovo album, D-DAY – rilasciato il 21 aprile insieme ad un documentario che ne svela i retroscena, Suga: Road to D-DAY, in onda su Disney+ - ci svela d'aver imparato a superare questi conflitti interiori. Nella traccia d'apertura dichiara, infatti, l'intenzione di forgiare un nuovo futuro definito solo ed unicamente da lui. “Fare di tutto per essere al pari degli/lle altrə, complesso di inferiorità, odio per se stessə / Da oggi, mirate, tutte queste cose hanno le ore contate”, rappa.
Nel corso delle 10 tracce che compongono questo progetto – in cui troviamo un misto di vigorosi beat drill, del R&B estremamente toccante e dell'emo rap angosciante – Suga sfodera versi altamente filosofici in cui parla dei suoi traumi personali, di amore e perdita, dell'invivibilità del capitalismo d'ultima generazione nonché, come sempre, dell'ipocrisia dei suoi hater — conditi, però, da una nuova saggezza che deriva da una più profonda consapevolezza di sé. Se, nel 2016, Agust D era espressione di un Suga che usava il suo rap come uno sfogo e modo d'esternare le sue emozioni più intense, e D-2, nel 2020, ci ha presentato una versione dell'artista ormai in grado di accettare se stesso, a dispetto delle incertezze residue, potremmo dire che quello di D-DAY è il sound di un musicista che ha finalmente capito chi è, e sa superare il caos ed i cambiamenti nella propria vita.
In D-DAY, Suga riflette sull'idea di “liberazione”, rappando della sua volontà di liberarsi dagli schemi del mondo e dalle sue preoccupazioni personali. E, di fatto, l'album sembra voler postulare come la musica – ed il processo emotivo che vi sta dietro – sia, di per sé, una forma di libertà. Nel singolo principale, “Haegeum” - termine coreano che significa “rimuovere un divieto” nonché riferimento ad uno strumento a corde tradizionale coreano – ci offre un'acuta critica culturale riguardo il sovraconsumo dei contenuti e media digitali. “Sono tuttə accecati dall'invidia e dalla gelosia / e non si accorgono neppure d'incatenarsi a vicenda /
Non lasciamoci trascinar via da questo tsunami di informazioni”, sputa. Ma quando, nel ritornello, invita ad “unirsi a lui” seguendo lo sporco beat drill del brano, la sua sembra quasi un'esortazione a vivere nel presente, lasciandosi trasportare dalla chiassosa melodia.
Inoltre, in “Amygdala”, Suga ci propone una liberazione dai rimpianti attraverso un luttuoso rap in cui parla di quella parte del cervello in cui sono conservati frammenti di ricordi e traumi del passato. Nei suoi versi, lo sentiamo fare alcune delle sue ammissioni più intime, mentre rappa di alcuni tra gli eventi più difficili della sua vita in una sequenza spasmodica di immagini e visioni: l'operazione al cuore cui sua madre si è dovuta sottoporre poco dopo la sua nascita, l'incidente in motorino di quando, adolescente, lavorava come fattorino e “la chiamata, ricevuta a lavoro, riguardo il tumore al fegato di mio padre.” Tuttavia, scrivere questa canzone e riesumare quei “ricordi spiacevoli” così da mettere ordine nella sua mente, gli è servito a facilitare il processo di guarigione, spiega in Road to D-DAY. “Fa parte della terapia, andare a ripescare brutti ricordi dal passato ed imparare a tenerli a bada”, approfondisce nel documentario.
Cresciuto a Daegu, in Corea del Sud, Suga ha imparato da solo a rappare e produrre molto prima di sognare di diventare un idol K-pop. Da adolescente, si esercitava con il sampling producendo beat dalle sorgenti strumentali dei brani di Ryuichi Sakamoto, famosissimo compositore, nonché membro della Yellow Magic Orchestra, venuto a mancare a marzo all'età di 71 anni. Con D-DAY, Suga ha chiuso questo cerchio in quanto ha potuto incontrare e collaborare con il suo eroe musicale al brano “Snooze”, cui partecipa anche Woosung dei The Rose, band indie rock coreana. In Road to D-DAY è possibile seguire il primo incontro tra Suga e Sakamoto, in cui i due artisti discutono le loro fonti di ispirazione e motivazione nel fare musica, e dove li vediamo suonare “Merry Christmas Mr. Lawrence” di Sakamoto, al pianoforte. I delicati accordi di questo classico e lo stile inconfondibile di Sakamoto sono stati la musa ispiratrice per “Snooze”, un commovente brano trip-hop dedicato a tuttə gli/le artistə esordienti che hanno deciso di far musica perché ispiratə dai BTS, spiega Suga a Sakamoto nel documentario. “Con questa canzone, volevo far loro coraggio. ‘So che è difficile, ma andrà tutto bene […] Se avete paura di cadere, io vi sosterrò’ ”, spiega. Questo è l'esempio perfetto di come Suga abbia la capacità di offrire parole di conforto al suo pubblico, come fa in “Life Goes On”, brano dei BTS che ha ottenuto anche la pos. n.1 sulle classifiche Billboard, reinterpretato in D-DAY in una versione alternative hip-hop.
Suga è entrato alla Big Hit Entertainment nel 2010, convinto che non avrebbe dovuto imparare coreografie troppo complesse. Ora, grazie a tutti gli anni insieme ai BTS, è diventato un performer a 360°, agile nel ballo, focoso nel rap nonché abile alla chitarra, che ha iniziato a studiare negli ultimi anni. Nonostante sia il primo membro dei BTS ad imbarcarsi in un sensazionale tour solista – che inizierà il 26 aprile in Nord America per poi proseguire in Asia, in estate – è modesto fino all'eccesso nel parlare dei suoi piani ed obiettivi per le sue esibizioni. “Sono solo un rapper”, dice. “Ho riflettuto molto su come sarebbe stato meglio esprimere me stesso. Ma, sì, non sono poi così malaccio alla chitarra, quindi ho pensato che magari al pubblico potrebbe piacere.”
Prima del rilascio del suo album e dell'inizio del tour, Suga ha parlato con Rolling Stone di come è stato collaborare con IU e J-Hope, della sua filosofia riguardo la produzione e dell'eventualità che il suo alter ego, Agust D, continui ad esistere.
Nel documentario Road to D-DAY, hai detto: “Mentre lavoravo a quest'album, mi sono chiesto se sarebbe stato l'ultimo progetto a nome Agust D.” Giusto per conferma, D-DAY non è il tuo ultimo album come Agust D, vero? No. Se comprate l'album e andate a leggere i ringraziamenti, capirete [e saprete la risposta]. Se mai dovessi dire che è l'ultimo, allora sarà veramente l'ultimo. Molti musicisti dicono che hanno intenzione di ritirarsi, ma poi tornano con nuova musica — Non voglio sicuramente succeda una cosa simile. È l'ultimo della trilogia, non di Agust D.
Ma le storie che racconto tramite Agust D sono più toste di quelle di Suga, vero? Non ho più abbastanza energie per continuare a parlare di quelle cose perché ho già messo tutta la mia anima in quest'album. Ma lasciate passare un paio di mesi e, forse, avrò nuove storie da raccontare come Agust D, o magari potrei fare uscire qualcosa come Yoongi o rilasciare qualcos'altro come Suga. Non possiamo sapere cosa ci riserverà il futuro. Quindi, no, non posso dire che questo sia l'ultimo album di Agust D. Un mio nuovo progetto potrebbe uscire il prossimo anno, tra un decennio o anche appena prima di morire. L'etichetta può anche aver detto che questo sarebbe stato l'ultimo [album come Agust D], ma non è mia intenzione chiuderla qui. Così come c'è la trilogia del Cavaliere Oscuro e poi sono usciti nuovi film di Batman. Più o meno è quella la situazione.
Hai collaborato di nuovo con IU a “People Pt. 2”, dopo aver già prodotto e partecipato alla sua “Eight”, nel 2020. Che cosa apprezzi di lei in quanto collaboratrice e che tipo di sintonia c'è tra voi?
Dovevamo fare in modo che [gli alter ego] Suga e Agust D fossero sincronizzati, visto che, da un punto di vista strettamente pubblicitario, non avevo alcun motivo di rilasciare un brano simile come Agust D. Ho sempre parlato di storie personali, riguardanti me, Min Yoongi, attraverso Agust D e ora dovevo aggiungere anche Suga all'equazione. Ho riflettuto molto su quale artista sarebbe statə più adattə per compiere questa armonizzazione.
Avrei anche potuto includere i membri dei BTS. Anzi, Jungkook ha anche registrato la versione demo del brano. Ma non volevo che l'impressione poi fosse “Oh, questa è un'altra cosa made in BTS!” Quindi ho cercato un/'altrə artista con cui lavorare. Avevo già collaborato con IU per “Eight”. Ci eravamo già creatə una certa sinergia e il pubblico ama quella canzone proprio per la connessione che c'è tra noi. Inoltre noi due andiamo d'accordo, siamo amici ed abbiamo la stessa età. Ecco perché le ho chiesto di partecipare alla mia canzone. Però è una persona piena di impegni, quindi avevo paura non avrebbe accettato. Fortunatamente ha subito detto di sì. Sono piuttosto soddisfatto di “People Pt. 2”.
Per “HUH?!” featuring J-Hope, gli hai dato qualche indicazione su quale direzione seguire per la sua strofa?
Sono 17-18 anni che faccio musica, ma quando lavoro con altrə, non faccio mai pressioni. Il genere di quella canzone è drill. L'ho prodotta con Yijeong [EL CAPITXN, produttore ed autore alla HYBE]. Il beat è piuttosto complesso. J-Hope mi ha detto che era difficile scriverci qualcosa sopra, ma io gli ho detto “Tu scrivi ciò che vuoi. Poi ci penserò io a risistemarlo!”
È andata più o meno come quando ho lavorato con PSY, o quando ho partecipato a “Eight”, o anche come quando scrivo musica per le pubblicità. Quando produco canzoni per altrə, solitamente chiedo: “Che cosa stai cercando? Che tipo di canzone vorresti? Cosa vuoi che scriva?” La stessa cosa vale per quando è qualcun altrə a scrivere un brano per me, al che rispondo “Fa ciò che vuoi” o “Scrivi ciò che vuoi”. Quando poi ho sentito i versi di J-Hope, andavano benissimo. Gli ho detto, “Wow, hai davvero scritto tutto ciò che volevi dire, e funziona alla grande!” Abbiamo usato la sua versione così, senza ulteriori modifiche.
Hai fatto ascoltare l'album ai BTS? Che tipo di commenti hai ricevuto?
I ragazzi non mi danno veri e propri feedback. Cioè, sì, ma sono sempre un po'... Visto che il mio documentario è su Disney+, diciamo che i loro commenti sono in stile Disney: sempre positivi. Mi dicono cose tipo, “Wow, l'album è pazzesco!” e non posso essere sicuro al 100% sia un parere obiettivo, quindi mi affido più che altro a feedback esterni. I membri mi dicono sempre che gli piace. Se facessi ascoltare loro qualcosa di bassa qualità, non mi direbbero che non gli piace (ride). Però, ovviamente, sono loro molto grato. Mi danno tanta motivazione e coraggio.
Per “Snooze” hai collaborato con Woosung dei The Rose e Ryuichi Sakamoto, che è venuto a mancare da poco. In che modo Sakamoto ti è stato d'ispirazione sotto il punto di vista artistico e com'è stato collaborare con lui? È un po' complicato a spiegarsi, ma c'è questo metodo attraverso cui è possibile invertire i sample, il “taglio e giuntura”, che gli autori di canzoni usano spesso. Forse qualcuno penserà
“E quello sarebbe comporre?”, ma, di fatto, lo è perché i sample provengono tutti dalle loro fonti originali e vengono ri-registrati. Ad esempio, per “Eight” con IU, ho creato il tema ad inizio brano rovesciando e tagliando un pezzo di un audio. È un processo molto comune e frequente nell'hip-hop— moltə artistə hip-hop hanno usato e continuano a sfruttare questo metodo. Per potersene servire, però, c'è bisogno di brani strumentali, canzoni che non abbiano la parte vocale e che possano essere inserite in diverse strutture e composizioni. Dovevo fare pratica nella produzione attraverso il sampling e mi sono messo ad usare i brani di Sakamoto, per esercitarmi. Ancor prima che iniziassi a produrre, fin da quando ero piccolo, già ammiravo molto le sue composizioni, come “Merry Christmas Mr. Lawrence” o la colonna sonora di The Last Emperor (L'Ultimo Imperatore). Quando ero in seconda media, o su di lì, usavo quel tipo di tracce strumentali per creare i miei beat. Quindi, chiaramente, Sakamoto era una delle leggende che ho sempre sognato di incontrare, e quando ho espresso tale desiderio, lui ha subito accettato. Mi rattrista molto la sua morte. Quando ci siamo visti è stato bellissimo. Non è stato un incontro tra musicisti. Mi sono semplicemente sentito come un bambino di fronte ad un adulto. Mi manca molto. Era uno dei miei modelli di vita. Era felice di poter partecipare al mio album e la collaborazione è andata benissimo. Entrambi abbiamo lavorato insieme con gioia.
Inoltre, in quella canzone non racconto necessariamente la mia storia, non solo, almeno. Se ascolterete il testo, credo capirete. Non è dedicata soltanto agli/lle artistə che hanno debuttato dopo di me [e dei BTS], ma anche a tutte quelle persone nel mondo che trovavano e trovano conforto nelle composizioni di Sakamoto.
Il tema dell'album è la “liberazione”. Che cosa significa liberazione per te? In passato, sapevo che significato darle ed avevo le idee chiare, avendo risolto ogni dubbio durante il processo di registrazione. C'è questo drama intitolato My Liberation Notes [del 2022] che ha avuto molto successo. Io ho iniziato a lavorare a quest'album tre anni fa — e poi ho notato che il tema del mio progetto si sposava davvero bene con quello della serie. Ho realizzato - e in realtà ci speravo - che la gente è interessata a questo discorso della “liberazione”, a sentire storie del genere.
Ma, a dire il vero, non ho scritto la mia canzone [“Haegeum”] perché ero ossessionato da quel concept, niente di simile. L'haegeum è uno strumento musicale. Poi, qualche tempo fa ero piuttosto preso da questo videogioco a ritmo in cui ci sono delle tracce chiamate “canzoni haegeum” [*canzoni che puoi sbloccare solo arrivatə ad un determinato livello]. Di base, era quello il significato della canzone. Il ritornello di “Haegeum” l'ho scritto circa tre anni fa, mentre lavoravo a “Daechwita”. In quel periodo usavo spesso strumenti tradizionali nelle mie composizioni. E, tra l'altro, sì, quel beat era originariamente pensato per “Daechwita”, ma non credo il pubblico abbia colto.
Dopo essermi interrogato su che significato dessi io al concetto di liberazione, ho iniziato ad approfondire maggiormente quell'idea [attraverso le mie canzoni]. Credo il pubblico la troverà molto divertente ed interessante—considerate le mie precedenti attività promozionali. Sono abbastanza sicuro. Nel video mi do ad uno stile di vita un po' libertino (ride).
La “D” in Agust D sta per Daegu, la tua città natale. Dato che ormai è tanto che vivi a Seoul, e hai anche girato il mondo, che cosa rappresenta Daegu, oggi, per te? La gente mi chiede sempre perché c'è quello spazio dopo Agust e poi c'è una D. Commentano, “È un riferimento a One Piece?” [*Il protagonista di One Piece (Rubber) si chiama Monkey D. Rufy]. Daegu è molto importante per me — ovviamente, è dove sono nato. Mi ci trovo molto a mio agio. E poi, sa, i musicisti vanno sempre molto fieri dei loro luoghi d'origine. Ci torno spesso. Ci vado per il makchang [*frattaglie grigliate]. E poi, ai miei genitori piace molto, è un posto da sogno.
Che tipo di performance stai preparando per quest'album?
Per quello non vi preoccupate, ho già tutto pronto, basta che veniate a vedere i concerti. Non li registreremo. Se Min Yoongi si esibisce, dovete venire a vederlo dal vivo.
ita : © Seoul_ItalyBTS
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naekkeoyoongi1993 · 1 year
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'Live Stills' from 'SUGA: Road to D-DAY' Documentary
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🔗https://n.news.naver.com/entertain/article/108/0003144525…
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[TRAD ITA] 230428 TWEET DI WEVERSE: 
"Solo su #Weverse - La CLIP LIVE di ‘Snooze’, ‘Polar Night’ e ‘The Last’. Guardate #SUGA dei #BTS creare il suo nuovo album #D_DAY ora su <SUGA: Road to D-DAY> 💜
👉https://weverse.onelink.me/qt3S/2cwfbd1f 
#RoadToDDAY #AgustD” 
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Xina)
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everythingpavloves · 1 year
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Agust D '대취타' Live Clip (full ver.) | SUGA: Road to D-DAY
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for-yoongi0309 · 1 year
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🎉BTS Solo Documentaries🎉 <j-hope IN THE BOX> & <SUGA: Road to D-DAY> In cinemas worldwide from Sat, June 17 for a limited time only 🔗Tickets now on sale
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