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aricastmblr · 2 years
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Me, Myself, and Jimin ‘ID : Chaos’ Mood Sampler
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Me, Myself, ​and Jung Kook​ ‘Time Difference​’​ ​Production Film​
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Con Amore, Agust D | 15.04.23⠸
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Con amore, Agust D
Uno sguardo al viaggio musicale di SUGA attraverso Agust D
__ di KANG MYUNGSEOK | 15. 04. 2023
Twitter | Orig. KOR
Prima abbiamo SUGA, il membro dei BTS. Quando SUGA produce della musica per altrə artistə, al di là dei BTS o se stesso, il titolo della canzone è seguito da “Prod. SUGA”. E poi c'è Agust D, il suo alter ego, che è apparso con le sue due mixtape, Agust D e D-2, nonché, ora, per il suo album D-DAY, in uscita il 21 aprile. Con Agust D abbiamo quindi un resoconto completo della sua vita come SUGA, membro dei BTS, il produttore SUGA e Min Yoongi, l'individuo qualunque. Nel 2016, quando i BTS avevano appena iniziato la loro sfilata al successo con l'album The Most Beautiful Moment in Life, del 2015, SUGA ha pubblicato Agust D, in cui esaminava la sua vita, partendo dal suo “arrivo a Seoul, il 7 novembre 2010” (“724148”) fino a quando ha trovato un “successo che neppure la mia famiglia avrebbe potuto immaginare” (“Give it to me”). Quando, 4 anni più tardi, ha rilasciato D-2, era ormai una superstar globale e si etichettava come qualcuno che forse, sì, è “nato in un fosso ma cresciuto fino a diventare un drago” (“Daechwita”). In quel lasso di tempo—agli albori del 3 maggio 2014, prima ancora che The Most Beautiful Moment in Life vedesse la luce—SUGA, nei panni di Agust D, parlava del “fingere di non sentirmi solo, di non esser preoccupato, di star bene, dare l'impressione d'essere forte, e invece mi trovo di fronte ad un muro” (“140503 At Dawn”). Era approdato nella sua era D-2: un periodo in cui “le cose cambiano per tuttə”, incluso lui che “ho provato il vuoto perché ho volato troppo alto” (“Moonlight”)—, in seguito ad aver raggiunto un livello di popolarità apparentemente senza fine. In ognuno dei suoi album, SUGA , nei panni di Agust D, si fa un bell'esame personale— questi album, infatti, rappresentano una mappa delle sue origini e della persona ed artista che sta diventando.
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“Ci sono momenti difficili, in cui non ce la fai più”, dice SUGA parlando della traccia “People” - tratta da D-2 – nel documentario SUGA: Road to D-DAY, in uscita su Disney+ e Weverse il 21 aprile. “In quei momenti, io ascolto questa canzone. E piango tanto”. Il viaggio intrapreso da SUGA, partendo da Agust D fino ad arrivare a D-2, e specialmente “People” lì in mezzo, è una testimonianza dei cambiamenti occorsi nella sua vita in quel periodo. In “The Last” - traccia contenuta in Agust D -, confida di aver sofferto di “odio per me stesso e, di nuovo, depressione” nel dover fare i conti con le conseguenze del suo “incidente quando ero un fattorino”, finché non ha “debuttato stringendo la mia ca**o di spalla distrutta”. Ed infatti, nel suo documentario, SUGA menziona di aver “espresso cose per cui ero particolarmente in ansia”, in Agust D. Nonostante i suoi sogni di successo sembrassero a portata di mano, la sua spalla continuava a fare male, e tutto il dolore che si è sempre portato dietro - a partire dal debutto, fino agli anni del successo – forse ha contribuito a renderlo, usando le sue parole, “ansioso”. Ma quando scrive “People”, sembra già molto più leggero: “Perché così serio? … Io sono serio?” Anche se i problemi non svaniscono con la fama: “A volte fa ancora male, a volte sono talmente arrabbiato da piangere”. Ma ciò che è diverso, è che ora SUGA comprende ed accetta ci siano “tanti punti di vista differenti” e che lui non è che “una persona tra le tante”, a dispetto del suo enorme successo. Ha raggiunto la fama cui aspirava, ma ora sa che “finiremo tuttə per sbiadire” e che “non c'è nulla di eterno nella vita”.
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“People” segna una svolta importante nella trilogia di Agust D. Dopo “People”, abbiamo altri due brani: “Interlude: Set me free” - l'ultima traccia di D-2 - e “Dear my friend”, triste racconto di ciò che è accaduto tra lui ed un amico. In quest'ultima traccia, SUGA non si concentra tanto sull'aprire il suo cuore riguardo il passato, come è stato invece per Agust D, ed invece rappa “Ca**o, ti odio ancora da morire” sulle note calme e riflessive delle tastiere. In D-2, SUGA attinge appieno dalla parola “People / gente, persone” e cerca di comprenderle ed accettarle, osservandole dalla sua personale prospettiva e, al contempo, abbandona il ricordo rancoroso che ha del passato. Ha mosso, insomma, un ulteriore passo avanti e, una volta realizzato che la sua crescente popolarità potrebbe non durare per sempre, ha potuto crearsi un giudizio di sé più equilibrato.
Road to D-DAY è sia un'esplorazione della musica cui ha lavorato SUGA durante i preparativi per l'album che la ricerca di una verità più grande. Lo vediamo preoccuparsi di ciò di cui potrebbe parlare nell'album che diventerà D-DAY. Ma continua, comunque, a scrivere musica e lo seguiamo accingersi con trepidazione ad un incontro con Ryuichi Sakamoto – da poco venuto a mancare –, nella speranza di trovare una sua direzione musicale. Perché, allora, è ancora alla ricerca di una sua identità artistica quando, praticamente, ha già ottenuto tutto ciò che viene comunemente considerato come successo? SUGA è partito dal fare i conti col suo passato in Agust D, formandosi una nuova prospettiva su se stesso e sul mondo, in D-2, fino ad approdare a D-DAY e alla messa in questione della natura stessa della musica in quanto artista. Parte della risposta ai suoi quesiti la si può trovare in “People Pt.2” featuring IU, la traccia che, il 7 aprile, ha anticipato il rilascio del nuovo album.
“Se non riesci a trattenere le lacrime, puoi piangere”
In “People”, SUGA parlava della relazione tra una persona e l'altra gente, esplorando il mondo e la società in generale: (“La gente cambia / Proprio come sono cambiato io”); in “People Pt.2”, tutto ciò diventa una sorta di dialogo tra lui e IU in cui le due parti riflettono “quel 'noi' che sognava un futuro insieme non c'è più” perché “quel castello di sabbia.. siamo noi ad averlo distrutto”. La prima “People”, di fatto, era al singolare, ma “Pt.2” sicuramente è plurale. L'amore è possibile solo in un legame plurale, dunque “persone a non finire” possono sperimentare “un amore ormai finito”, con tutti gli interrogativi che questo comporta: “Può l'amore essere perfetto come l'amore stesso? … L'abnegazione può, di fatto, sfociare nell'egoismo”. Eppure, “si dice la vita sia una lotta tra resistenza e sottomissione / per come la vedo io, è una lotta contro la solitudine” ed è per questo che la gente ama.
Ciò che è cambiato tra “People” e “People Pt.2” è che l'artista che le ha create ha sviluppato un maggiore interesse ed affetto per il prossimo ed il mondo in cui viviamo tuttə. Ha imparato a definirsi “solo un'altra persona tra tante” e ora riesce a percepire e vedere appieno il mondo e la società che lo circonda ma, non è tutto, si spinge fino al riflettere su come la gente possa continuare ad amare a dispetto del proprio dolore interiore. SUGA, l'artista che si è fatto strada attraverso innumerevoli sofferenze, che ha trovato conforto in Agust D e poi D-2, ci appare, in D-DAY, come qualcuno finalmente in grado di parlare dell'amore per il prossimo. Sul lungo, difficoltoso percorso che è la vita, alcune persone trovano l'amore come solo un artista sa fare.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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le-sserafims-blog · 2 months
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abcthv9597 · 5 months
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231130 - weverseofficial on Twitter:
[Weverse Magazine] When you look into Jimin’s heart, this is what you find
Jimin’s Production Diary review
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dinonetwork · 1 year
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weverseofficial: [Weverse Magazine] #SEVENTEEN lights up the place of a new promise A review of the group’s BE THE SUN concert at Tokyo Dome
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bntnphile · 1 year
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Meet the collaborators on RM’s solo album: Kim Sawol, Colde, youjeen and parkjiyoon
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jakephilippines · 2 years
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kimsunooph · 2 years
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borasaegworld20 · 3 years
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[Weverse Magazine] j-hope: “I’m not the kind of person to settle for their life as it is” #BTS Butter album release interview Want to know more? Go to #Weverse Magazine! KOR: https://t.co/XpdfXVzOsj ENG: https://t.co/fx4ylC4YCW JPN: https://t.co/B0AFsXGalW #Weverse_Magazine https://www.instagram.com/p/CR1vbJypvKj/?utm_medium=tumblr
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btstxtarmymoa75 · 3 years
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[위버스 매거진] 안현모가 시상식을 준비하는 법 시상식이 주는 기쁨 더 자세한 내용은 위버스 매거진에서 확인하세요! #위버스 #Weverse #위버스매거진 #Weverse_Magazine https://www.instagram.com/p/CN89Jh-A4H7/?igshid=wo06e3au7gub
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bangtan · 3 years
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[Weverse Magazine] Jung Kook: “I think we’d better not ever stop” #BTS Butter album release interview
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aricastmblr · 6 months
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weverseofficial X 13 nov. 2023
[Weverse Magazine] Jung Kook strikes gold on his first try A review of his new album, GOLDEN Want to know more? Go to Weverse Magazine! ENG: http://bit.ly/49vZVfr KOR: http://bit.ly/474RMNo JPN: http://bit.ly/3smIJZj #Weverse #Weverse_Magazine
BIGHIT_MUSIC X 13 nov. 2023
[위버스 매거진] #정국 의 거대한 시작 정국 솔로 앨범 ‘GOLDEN’ 리뷰
JungKook strikes gold on his first try
A review of his new album, GOLDEN
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[Weverse Magazine] #정국 el gran comienzo Reseña del álbum solista de Jungkook 'GOLDEN'
JungKook encuentra el oro en su primer intento
Una reseña de su nuevo disco, GOLDEN
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seoul-italybts · 2 years
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[✎ ITA] Recensione⠸ 01.09.22 Ecco Come J-hope Rende Omaggio all'Hip Hop __ Kang Ilkwon , Weverse Magazine ⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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Ecco Come J-hope Rende Omaggio all'Hip Hop
L'artista mostra il suo amore per questo genere in Jack In The Box
ʀᴇᴄᴇɴsɪᴏɴᴇ by Kang Ilkwon @ Weverse Magazine
Il rispetto è uno degli elementi chiave più iconici della cultura hip hop. Tra rivalità accanite e battaglie a colpi di rap, gli artisti hip hop hanno però sempre enfatizzato l'importanza del rispetto e della stima—a volte nei confronti degli altri artisti e altre per la cultura. Oggigiorno il rispetto viene approcciato (dalla cultura hip-hop) come una sorta di campagna o missione, e ci sono molti modi per dimostrarlo: nei testi, nelle interviste, via social media, nella produzione e così via.
Il rispetto espresso attraverso un omaggio musicale è particolarmente valido se supportato da una canzone ben fatta—specialmente quando non se lo si aspetta. Proprio come nell'album di J-hope.
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Jack In The Box ci mostra tutto il riguardo e la passione musicale dell'artista, e la traccia più accattivante del suo album solista è “What if….” Questo brano è un'espressione di affetto e rispetto per l'hip hop, e non solo perché fa uso creativo del sampling, ma anche e soprattutto per lo straordinario sample scelto. Chi si sarebbe mai aspettato di trovarvi “Shimmy Shimmy Ya” di Ol’ Dirty Bastard? Per apprezzare appieno “What If…”, quanto sia incredibile, bisogna prima conoscere il contesto e la storia della canzone campionata al suo interno.
Ol’ Dirty Bastard era un membro dei Wu-Tang Clan, il gruppo hip hop più innovativo nella storia del genere. Poteva vantare uno stile rap impareggiabile e mai sentito prima. Purtroppo è morto nel 2004 per overdose, alla giovane età di 35 anni. “Shimmy Shimmy Ya”, traccia contenuta nel suo album di debutto solista del 1995, Return to the 36 Chambers: The Dirty Version, è un grandissimo classico di cui, ancor oggi, si fa molto parlare tra i fan della musica hip hop.
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La traccia fu prodotta da RZA, il leader dei Wu-Tang Clan. La canzone inizia con uno strano beat capriccioso composto da un loop di pianoforte e batterie lo-fi, e si sviluppa poi da questa base con un mix di cantato e rappato, ponendo infin“What if….” e l'attenzione sull'accattivante vibrato che caratterizza lo stile rap di Ol' Dirty Bastard, unico nel suo genere.
“Shimmy Shimmy Ya” ha un che di sinistro. “What if…” di j-hope ne eredita gli aspetti fondanti e l'atmosfera. La traccia fa perno sul senso di inquietudine dato dal loop di pianoforte ed il rapido rappato di j-hope, il quale con la sua tonalità grave e graffiante rende il brano quasi intimidatorio. E poi abbiamo tutte le variazioni.
La variante nel ritornello è decisamente la ciliegina sulla torta. La tonalità del piano cala, in un istante arriviamo al ritornello, la melodia cambia e il loop, ispirato alla struttura della canzone d'origine, diventa melodia. Subito dopo irrompe un suono nuovo, creando l'ennesima svolta melodica e conducendo la canzone alla fine della prima sezione. La folle variazione dall'hip hop dell'East New York degli anni '90 a qualcosa di molto più elettronico è assolutamente accattivante.
Tutti quanti—i fan, i media e gli artisti stessi—sono d'accordo nel considerare gli anni '90 l'apogeo dell'hip hop. Anche se probabilmente è poi solo dal decennio successivo che quest'ultimo ha avuto maggior successo e considerazione, non c'è dubbio che gli anni '90 abbiano visto la nascita di molti nuovi stili all'interno del genere—dal punto di vista della produzione, del modo di rappare e dei testi -, c'era molta competizione e l'hip hop è diventato popolare anche nella scena mainstream. J-hope prende un capolavoro, un grande classico di quel periodo, e ne fa un omaggio di tutto rispetto con “What if….” e la sua reinterpretazione personale. Che canzone straordinaria.
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Potremmo dire lo stesso per “MORE”, il singolo rilasciato prima dell'uscita dell'album. Nella prima strofa troviamo un sound boom bap un po' smussato, preso in prestito dai primi e metà anni '90, mentre un riff di chitarre elettriche accompagna il ritornello in stile rap-rock. J-hope attacca con un groove breve ma deciso, ma poi passa al gridato mostrando chiaramente tutta la sua ambizione artistica. Con il suo beat scandito dalla batteria, questa traccia è molto più vicina all'hip hop vecchia scuola di ogni altro brano nell'album.
Non appena ho ascoltato “What if…”, sono andato a recuperare il mio vecchio CD di Ol’ Dirty Bastard, dopo tanto tempo. Riascoltare “Shimmy Shimmy Ya” mi sembrava il minimo che potessi fare. E dopo averla rivisitata, ho messo di nuovo “What if…”. Proprio come l'hip hop sa fare buon uso di loop, queste due canzoni hanno dato vita ad una sorta di loop nella mia mente. Spero anche voi vi lascerete conquistare da questo loop di un loop. Sono sicuro non ve ne pentirete.
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le-sserafims-blog · 2 months
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fypurplekiss · 2 years
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[위버스 매거진] #퍼플키스 플레이리스트 종일 머릿속을 맴돌 퍼플키스의 노래들 더 자세한 내용은 위버스 매거진에서 확인하세요! KOR: WEVERSE ENG: WEVERSE JPN: WEVERSE #위버스 #Weverse #위버스매거진 #Weverse_Magazine
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[Weverse Magazine] #PURPLE_KISS’ playlist Songs from the group that will whirl around in your head all day Want to know more? Go to Weverse Magazine! KOR: WEVERSE ENG: WEVERSE JPN: WEVERSE #위버스 #Weverse #위버스매거진 #Weverse_Magazine
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dinonetwork · 1 year
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weverseofficial: [Weverse Magazine] 2022 #SEVENTEEN MOMENT: Performance Director Yoon Hye Lim picks “HOT”
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