Qualche giorno fa Dj Tubet presente a un primo incontro informale presso la sala Pasolini della Regione Friuli Venezia Giulia per raccogliere spunti dal comparto musicale utili ad arricchire il disegno di legge che prevede l'istituzione della Music Commission FVG.
L'incontro promosso dagli assessori Lucia Buna e Diego Bernardis - consigliere regionale FVG con la partecipazione del Presidente del Consiglio Regionale Mauro Bordin ha raccolto la preziosa partecipazione di 50 professionisti tra musicisti, organizzatori di grandi eventi, associazioni, scuole di musica, etichette discografiche, studi di registrazione, stamperie musicali, fonici, cooperative, e rappresentanti sindacali.
Felice di poter dare il mio contributo allo sviluppo di questo importante passo per lo sviluppo e la tutela e la competitività del nostro comparto musicale regionale.
Ringrazio gli asessori sopramenzionati per l'attenzione e le modalità partecipative nella finalizzazione di questo processo legislativo.
Mi sento di ringraziare anche a margine tutto il Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia per l'attenzione che ha saputo dare al nostro settore con interventi puntuali e processi legislativi dal difficile periodo pandemico ad adesso.
Condivido con voi amici il comunicato stampa ufficiale che contiene alcune foto dei presenti.
DENTRO IL CORTEO. No, non farò la cronaca della manifestazione, di cui peraltro non so neppure chi siano stati gli oratori ufficiali, perché a piazza del Duomo, pur essendo stata presente per sei […]
Pubblicato 14 ore fa
Edizione del 26 aprile 2024
Luciana Castellina, MILANO
No, non farò la cronaca della manifestazione, di cui peraltro non so neppure chi siano stati gli oratori ufficiali, perché a piazza del Duomo, pur essendo stata presente per sei ore nel corteo, non ci sono neppure arrivata, tanta era la folla che aveva riempito mezza città. Della redazione del giornale a Milano ce ne erano tantissimi, tutti dietro lo striscione del manifesto, fieri di aver dato alla consueta celebrazione milanese del 25 aprile, come fu 30 anni fa, uno slancio particolare. Scrivere spetta a loro.
Certo raccontare mi sarebbe piaciuto, perché a un evento così non capita sempre di partecipare. È stata infatti una manifestazione non solo enorme, ma partecipata nella sua stragrande maggioranza da una generazione nuovissima, mai vista prima: dai 15 anni (tanti studenti medi) ai 25, proprio giovanissimi.
È davvero un fatto politico nuovo: in particolare sulla guerra, ma non solo, i ventenni tornano ad affacciarsi sulla scena. Credo sia perché avvertono che siamo ad un mutamento epocale del mondo e sono spinti a mobilitarsi. A modo loro, naturalmente. Sono allegri, lungo il percorso a migliaia hanno ballato al ritmo della formidabile musica installata sull’enorme carro dell’Arci e offerta dal suo famoso circolo La Magnolia.
Chi sono? Per chi votano? O meglio, vanno a votare? Non lo so, i più non erano nemmeno aggregati attorno a bandiere che esibiscono l’appartenenza, sciolti. A guardarli mi viene ancora più da ridere di quanta ormai me ne viene il lunedì sera quando La7 comunica i dati del settimanale sondaggio: Fratelli d’Italia +0,07, PD -0,02, 5S o Calenda cifre di analoga rilevanza. E poi nella settimana successiva tutti i politologi impegnati a spiegare i profondi mutamenti della società italiana a partire da quegli zeri, senza nessuno che ci informi davvero su cosa pensa il 60% di giovani che pure nella politica si impegna.
Scrivo, comunque, perché a questa giovane forza politica emergente, vorrei raccomandare due cose:
1) state attenti oltre che al fascismo ufficiale, anche all’antifascismo sbandierato da chi se ne serve come copertura per proprie assai simili magagne. Non faccio nomi, ma consiglio di fare attenzione.
2) credo sia utile ricordare sempre che la guerra partigiana italiana è stata assai diversa da quella di molti altri paesi occupati dai nazisti.
La più parte di loro, a cominciare dalla Francia e dalle monarchie nordiche, hanno combattuto con le spalle coperte dalla legittimità dei governi che erano stati sconfitti e in nome dei quali la Resistenza del paese combatteva. In Italia i nostri ragazzi sono andati in montagna senza sapere cosa davvero fosse la democrazia e l’antifascismo, e senza nessuno che coprisse loro le spalle. Un azzardo incalcolabile. Ecco, oggi ce ne vuole altrettanto per fare quanto è indispensabile: cambiare il mondo. È difficile, lo so. Ma stasera sono così ottimista che penso ce la potranno fare.
( senza se e senza ma... con gli studenti che hanno manifestato)
Luna che avvolge ugualmente
gli amanti abbracciati
e i soldati già freddi.
Anche quest'aria notturna:
sussurro di silenzi,
piena di nascite e petali.
O la pietra immobile
che conserva il suo lento destino.
E la nuvola, leggera e bella
che vive senza essere mai.
La cicala che brucia nella sua musica,
il cammello che mastica la sua lunga solitudine,
l'uccello che cerca la fine del mondo,
il bue che va innocente verso il macello.
Sii come qualsiasi cosa
serena, libera, fedele.
Non come il resto degli uomini.
Cecília Meireles, Consiglio, da Mare assoluto, 1945
Oggi cade l'anniversario della chiusura totale all'alcol, si sono quattro anni che non tocco alcol, neanche una goccia, solo acqua, niente bevande gassate o cavolate zuccherate, acqua e basta. Cosa è cambiato? Tanto, tantissimo. Per iniziare il mio fisico mi ha ringraziato, fegato in testa, il cuore ha smesso di darmi fastidio, le turbe psichiche sono scomparse. Un paio di anni fa ho fatto le analisi del sangue e la dottoressa mi ha detto che sono sanissimo, con stupore perché in Estonia gli uomini di 50 anni stanno con un piede nella fossa per via dell'alcol, ricordo che Jack mi diceva "Anticonformista al massimo, eh?", forse, ma non ho smesso per differenziarmi dalla massa, cosa che ho sempre fatto nella mia vita, ma per uscire da una dipendenza che mi stava distruggendo lentamente, infatti vi consiglio vivamente di smettere, da ex alcolizzato, anche il bicchiere ogni tanto, l'etanolo (la molecola che vi sballa) fa parte del gruppo 1 dei cancerogeni insieme ad amianto e naftalina (e tanti altri), voi ingerireste palline di naftalina ogni tanto? Beh no, allora perché bere. Certo ognuno fa quello che vuole nella sua vita, ci mancherebbe, ma io ho deciso che non sarà l'alcol ad uccidermi.
Mentre ieri scendevo verso casa di Spock pensavo ad un video che ho visto di Silvestrin, che parlava di Kanye West, Enrico che parla di West, ma il video era interessante (come sempre), perché il tizio che nonostante il successo non lo vedo molto in linea con la musica, ma è una mia visione, sta temporeggiando per fare uscire il suo album, il dilemma è se lanciarlo sulle piattaforme streaming o farlo anticipare per un mese solo per l'acquisto, che c'è di strano direte voi, nel video il VJ sottolinea una frase detta dal rapper "I canali di streaming sono il male" BOOM. Il tizio non sarà il più bravo musicista o rapparo del mondo, ma di sicuro sa vendersi e se dice una cosa del genere potrebbe creare non poco scompiglio nel mondo del mainstream, l'unica cosa che Enrico mette di suo sul piatto è che West avrebbe dovuto chiamare "alle armi" altri artisti, in modo da sovvertire questo sistema oramai malato e poco propenso a pagare gli artisti. Ad un certo punto nella mia mente mi è scattato come un campanello e mi è venuto in mente di aprire un altro blog, sempre qua, dove parlo solo di musica, così da differenziare i miei post-delirio da quelli musicali, non so ci sto ancora pensando, però potrebbe essere una bella cosa, alla fine non parlerei di quello che sapete già e non posterei la musica che volete ascoltare, darei le miei opinioni e vi farei ascoltare cose che non sapete neanche che esistono, vediamo. Tipo
youtube
In alternativa potrei aprire un blog dove posto foto di me nudo, tanto è una prassi normale oramai 😂😂 naturalmente non lo farei mai 😂.
...è morto Wayne Shorter. Era un uomo nato nell’Agosto 1933, quindi, per quanto triste, la sua dipartita sta nell’ordine delle cose umane e non sta a me, per certo, raccontare e glorificare la sua importanza, il suo peso, nella musica, nell’arte, nella storia del XX Secolo, ma permettetemi di darvi un consiglio, un po’ per celebrare questo fantastico artista ed un po’ per fare un favore a voi stessi: procuratevi la vostra bevanda preferita, sia essa una tisana alla verbena o un bourbon invecchiato e mordace, sedetevi più comodi che potete in una stanza illuminata appena ed ascoltatevi d’un fiato il Long Playing ritratto nella foto.
Si tratta di ‘’Speak No Evil’’, uscito nel 1966 sotto l’etichetta ‘’Blue Note Records’’, realizzato da un quintetto tra i cui partecipanti, oltre a Shorter, si trova anche un certo Herbie Hancock.
Ascoltatelo a mente aperta, fatevi provocare, cullare, fatevi procurare dei dubbi, fatevi regalare delle certezze, immergetevici dentro e non escludo vi possa baluginare un attimo, davanti agli occhi, la brillantezza di questa stella del saxophono, oggi spentasi.