Due scatti della festa di laurea di ieri sera. Da notare me, astemio, costretto da TUTTI, a sorseggiare lo spumante. La scena post assaggio è tutta un film😂🎓🥂
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now i have to complain a bit about inconsequential shit
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L'usanza della corona di laurea ha origini antichissime. La corona triumphalis, detta appunto “corona d'alloro”, nella mitologia greca simboleggiava la sapienza e la gloria. Quest'ultima, infatti, costituiva il massimo onore per un poeta che si era appena laureato.26 ago 2019 LE DECORAZIONI PER LE FESTE Esistono tantissime tipologie di decorazioni per le feste, ma quelle create con i palloncini sono indubbiamente le più belle e allegre, quelle che danno subito idea di festa. Grazie ai loro colori sgargianti e alle diverse forme, i palloncini si prestano ottimamente ad abbellire qualsiasi ambiente. Per qualsiasi EVENTO o semplicemente per un presente! #alloro #laurea #graduation #picoftheday #happy #love #dottoressa #graduationday #italy #happiness #design #laureata #tesi #designer #dottore #crown #corona #palloncinirimini #food #festa #coronadalloro #red #Thetimecreatoritalia #laurel #italia #foodporn #università #doc #eventcreator #doctorstrangeinthemultiverseofmadness (presso Cesenatico) https://www.instagram.com/p/Cge3_dooWbM/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Mi lamento e mi lamento ma quello che è ubriaco alla fine del giorno sono io
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Una tipa che ho su fb si è laureata in magistrale DUE settimane fa. È due settimane che ogni giorno ci sono foto e album nuovi: le sue foto, le foto fatte dalla madre, dal fratello, dall'amica, l'album della laurea, l'album della festa, le foto della madre che ritira le bomboniere, le foto della torta, i fiori, le dediche, i collage. Io, io...
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Quando Giallini spiega gli uomini alle sue amate figlie..
“Io mi sento di poter dividere gli uomini in quattro categorie, che più o meno vanno a coprire circa il 95% dell’universo maschile.
Categoria Numero 1: gli insoddisfatti. Tutto il giorno ripetono: la mia vita fa schifo, mia moglie non mi ama, i miei figli mi detestano. La donna che casca in questo rapporto diventa una crocerossina. Non dice mai: Io ti amo. Dice: Io ti salverò.
Categoria Numero 2: Peter Pan. Hanno di bello che non hanno crisi di mezza età perché sono fermi all’ adolescenza. Per loro sei un joystick, conquistarti vuol dire salire al primo livello, portarti a letto è vincere la partita. Prediligono donne giovani, esageratamente giovani.
Passerei senz’altro alla categoria 3, i vorrei-ma-non-posso. Di solito sposati con figli, ma in procinto di separarsi, in procinto di dirglielo, in procinto di andare via di casa. Sono sempre in procinto di, ma non fanno mai nulla, perché ora lei sta attraversando un momento difficile, perché il bambino è piccolo, perché il bambino non capirebbe. Poi, alla festa di laurea del bambino, forse capisci che il momento giusto non arriverà mai.
Infine ci sono i buoni, belli e intelligenti."
“Ah, finalmente! Qual è il loro problema?
“La mamma”.
“La mamma?”
“Sì, una presenza costante e imprescindibile, fin dall’ infanzia. E’ lì che cominciano a trasformare i loro piccoli uomini in piccoli mostri - Ma quant’ è bello ‘sto pisellino? Ma com’ è grosso ‘sto pisellino? Ma di chi è ‘sto pisellone?. Tutto il repertorio: quanto sei bello, quanto sei intelligente, quanto sei bravo. E allora, se per metà della tua esistenza una donna ti fa sentire Dio, perché accettare che per il resto della vita un’altra donna ti faccia sentire uno stronzo?"
"Papà, però scusa, tu hai parlato del 95% degli uomini. E il restante 5%?"
“Sono quelli decenti. Buona caccia al tesoro amore mio”.
Monologo tratto dal film: "Tutta colpa di Freud"
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Sono seduta qui, in questa bella stanza che sarà il nuovo studio di mia madre a ordinare la sua libreria. Stanza condivisa, per la prima volta nella sua vita. Il ché non è profondamente un peccato visto che mi auguro per lei che si possa permettere in vecchiaia di lavorare sempre meno e magari sempre meno al centro di Roma, ma è oggettivamente un peccato. La fine di una era per tutti, soprattutto per lei che a vent'anni pur di pagarsi l'affitto di uno studio quando aveva solo uno o due pazienti, faceva la donna delle pulizie per tutti i palazzi del centro. Mia madre è una donna meravigliosa, una professionista eccezionale. Ha sempre avuti studi bellissimi, "sono il mio bigliettino da visita", "mi posso permettere di non truccarmi perché il mio trucco è questo palazzo", così dice sempre. Ed è vero. Parte della mia fortuna dell'aver vissuto case e palazzi stupendi che mi hanno abituata al gusto del bello e all'arte è dovuta anche a questi studi che fin da piccola ho vissuto come seconde case. Ora si cambia un po' registro. Non sarà più il suo ma sarà un "appoggio" condiviso. E io faccio di tutto per caricarla e dirle che è stata bravissima, che per com'è lei che se le tocchi la casa e lo studio crolla, invece questa volta è stata brava, molto reattiva ed è andata bene, ma effettivamente anche io ho il magone. Qui su questa poltrona di questo nuovo studio molto carino e dalla bella atmosfera che però non è il suo studio nel palazzo storico del centro.
Aaa quel palazzo storico, seconda casa questo era. Se si voleva dormire a Roma dopo una serata in centro si andava lì, ci ho portato fidanzati, avventure, tante amiche che avevano bisogno di una boccata d'aria e di bellezza, tanti amici di tutto il mondo che venivano a visitare la città. In quel palazzo storico del centro ho passato tantissimo tempo. Prima in un appartamento strano, sotto il livello della strada, con le chiavi che portavano ai cunicoli sotterranei di Roma (prima che le belle arti se ne rendessero conto e ce le togliessero), poi in quest'ultimo, bellissimo, luminoso, che sapeva tanto di gusto della mia mamma, bellissimo davvero. La mia festa di laurea con gli amici l'ho fatta lì, nell'atrio, con i vicini di sopra che mi hanno riscaldato le lasagne e i pittori dell'appartamento vicino che mi hanno regalato un ciondolo a forma di maschera di Agamennone, l'atrio pieno di palloncini con dentro una lucina led (che per i tempi era avanguardia pura) e un'atmosfera bellissima.
Mi mancherà molto, ma questo a mamma non posso ancora dirlo.
Mi mancherà molto, ma oggi mentre lo guardavo per l'ultima volta, gustandomi questa struttura unica che verrà smandrappata per fare il solito nuovo e banale posto "chic", pensavo a quanto cazzo sono stata fortuna a poter "vivere" un ambiente del genere. Queste sono veramente fortune. Le case, gli ambienti, gli studi, sono forse poche delle cose che mi restano aggrappante dentro anche dopo anni e cazzo come mi sento fortunata ad averli vissuti. Gli scorci, i profumi, i pavimenti, le finestre, i legni, le pietre, le scheggiature, i rumori, i portoni, i sanpietrini, le colonne, i colori, le maniglie, i pomelli, le modanature, i libri, le polveri, i quadri, le stampe, le sensazioni, le atmosfere, spero di ricordare bene ogni angolo e ogni dettaglio di te.
Ti metterò nella lunga lista delle case che hanno cresciuta, mio caro studio.
Grazie.
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Un padre, finita la festa di laurea della propria figlia, le disse:
“Ti sei laureata con il massimo dei voti!
Ecco il tuo regalo.
Un’auto che ho acquistato molti anni fa!
Ha diversi anni, ma prima che te la dia, portala nel parcheggio delle auto usate in centro e dì loro che voglio venderla, poi fammi sapere quanto ti offrono.”
La figlia andò al parcheggio delle auto usate, tornò da suo padre e disse:
“Mi hanno offerto mille euro (1.000,00 €) perché sembra molto logora!”
Il padre, prontamente, le disse:
“Portala al banco dei pegni.”
La figlia andò al banco dei pegni, tornò da suo padre e gli disse:
“Il banco dei pegni mi ha offerto cento euro (100,00 €), dato che è una macchina molto vecchia!”
Il padre chiese a sua figlia di andare in un club automobilistico e mostrare loro l’auto.
La figlia portò la macchina al club, tornò da suo padre e gli disse:
“Alcune persone nel club hanno offerto centomila euro (100.000,00 €) per questa auto, dato che è una Lamborghini, un’auto iconica e ricercata da molti!”
Il padre, allora, disse alla figlia:
“Volevo che tu sapessi che il posto giusto ti valorizza nel modo giusto.
Se non sei valutata, non essere arrabbiata, significa che sei nel posto sbagliato.
Chi conosce il tuo valore ti apprezza.
Non stare mai in un posto dove nessuno vede il tuo valore!”
web
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Esattamente le 02.26 sono tornata da una festa di laurea e aspetto una mia amica NELLA SUA MACCHINA fuori al suo viale (menomale che era aperta) che lei torni dalla sua serata per andare a bere e dimenticare che la festa di laurea non era la mia
E MENOMALE menomale che ho portato le scarpette per non rimanere con i tacchi
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Sabato scorso abbiamo festeggiato la laurea magistrale di mia nipote in un ristorante a Milano. Due anni fa nello stesso periodo avevamo festeggiato la sua laurea triennale sempre in un ristorante a Milano. Il mio stato d’animo è stato molto diverso in quelle due occasioni. L’altro ieri ero serena,felice di fare festa,mentre due anni fa ero triste,depressa e non vedevo l’ora di tornare a casa. Mi sentivo giù anche per problemi fisici,ma soprattutto per i problemi che mi avevano creato alcune persone e per il male che mi avevano fatto. In questi due anni ho fatto un grande lavoro su me stessa per raggiungere la pace interiore. Ora non mi faccio più “ trascinare nel gorgo “, non mi lascio ferire dall’ egoismo e dalla cattiveria; mantengo un certo distacco nell’affrontare le cose. Non ho perso la sensibilità,semplicemente la dispenso a chi la merita. Perché certe persone non cambiano mai e continueranno sempre a comportarsi in un certo modo,ma sono cambiata io e non permetto più loro di farmi del male
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Ieri, è successa una cosa che mi ha lasciata a bocca aperta: una torta prenotata in una pasticceria del mio paese 5 giorni prima della mia festa di laurea non era stata preparata, non era pronta. Ordine non so come scomparso, volatilizzato, nonostante io li abbia anche chiamati preventivamente il giorno prima per assicurarmi che fosse pronta per il giorno seguente.
Fortuna che in pizzeria facevano la pizza Nutella che ha salvato la serata.
Ma io non mi arrendo IO AVRÒ LA MIA TORTA e ci sarà una parte 3 dei festeggiamenti con i miei amici.😏
A parte questo, la festa è stata stupenda, amici favolosi, regali apprezzatissimi, pizze sublimi, servizio impeccabile e balli di gruppo a scrocco ahah.
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La mia asocialità e solitudine degli ultimi anni si riflette perfettamente con il scarso numero di invitati alla mia festa di Laurea...
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stamattina sono tornato a casa verso le cinque, non facevo così tardi (o presto) da un sacco di tempo e paradossalmente non ne avevo la minima voglia; forse anche per questo non ho retto bene tutto quel tempo fuori tra alcool, nicotina, qualche tiro (troppi pochi per i miei gusti) di canna e tanta voglia di mettermi a letto e dormire. d'altronde arrivato a casa ho avuto l'accoglienza che mi aspettavo di ricevere: i miei genitori già svegli a farmi il quarto grado. odio sentirmi in colpa, odio questa sensazione di claustrofobia del vivere qua, sentirmi perennemente un peso.
comunque pensavo che nulla sarebbe stato peggio di una laurea alle 15:00 di pomeriggio, fin quando non ho ricevuto un messaggio sul gruppo della mia classe del liceo per una di quelle serate vomitevoli in cui ci si ritrova a distanza di anni a sparlare degli assenti alla "festa", in cui si fa nuovamente finta di essere tutti un gruppo. ecco, non c'è mai fine al peggio:)
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Cristo ho passato questa giornata a mandare e-mail al mio relatore, pranzato con mio padre senza dirci una parola, raccolto soldi per l'ennesima festa di laurea non mia, cenato con fave e sottofondo di Barbara D'Urso che osannava Berlusconi ed è stata la giornata migliore della settimana psicologicamente parlando ora mi vado a impasticcare notte ✨💋💅💊
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