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#narrativa italiana contemporanea
gregor-samsung · 2 months
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“ La maestra puntò la bacchetta sull’immagine di una chitarra acustica. «Chi vuole sillabare questa parola?». Alzai la mano, col sorriso della certezza stampato in faccia. «g-h-i-t-a-r-e . Ghitare». La classe scoppiò a ridere. «Marilena, in italiano questa è una chitarra. So che in africano è diverso. Cerca solo di non confondere più le due lingue, va bene?». L’ africano raggruppava, a dire della maestra Pennacchia, le migliaia di lingue e dialetti che costellavano l’Africa intera. Ghitare fu la prima di tante parole che dovetti re-imparare a scuola. Cortero fu corretto in coltello, aise in aids. Mamma mi parlava in un italiano immigrato. Un misto di parole francesi, bergamasche e rwandesi. Era un italiano approssimato il suo, appreso da cartoni animati e vicini di casa che parlavano solo dialetto. Quel pomeriggio, di rientro dal lavoro, mamma accostò una sedia alla mia per leggere con attenzione ciò che stavo scrivendo. «Vai via, smettila di farmi sbagliare». La scansai, ma lei non accennò a muoversi. «Oggi la maestra ci ha spiegato che ghitare non è una parola. Si dice chitarra, e si scrive in questo modo…». Fu così che mia madre – lei che in Rwanda era stata direttrice e insegnante di filosofia, chimica, algebra, letteratura e lingua francese, corse a prendere carta e penna. Da brava studentessa, copiò la parola che avevo appena scritto cinque volte. Fu la prima di tante lezioni d’italiano a venire. “
Marilena Umuhoza Delli, Negretta. Baci razzisti, Red Star Press (collana Tutte le strade), 2020. [ Libro elettronico ]
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robertofontana1991 · 9 months
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incipit ai mondi possibili
esco dalle dimensioni di cenere tutto stirato, spaventato – guardo come intorno nella tenebra dovesse spuntare una vampata a trascinarmi via – ho le mani che mi tremano e sono scorticate – non vedo nulla – non vedo nulla ma non mi spavento anche sono senza energie – le ho consumate tutte e ora sono esausto e vedo che qui dove sono mi sembra un punto in cui nessuno dovrebbe arrivare – appaiono…
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enrico66m · 3 months
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Prendi due paghi tre - Video 21 from Enrico Mattioli on Vimeo.
Le tragiche avventure del commesso Leopoldo Canapone – Una satira sul consumismo – Ordina a [email protected] - Scarica da stradebianchelibri.com/mattioli-enrico---prendi-due-paghi-tre.html La recensione: laltrariva.net/prendi-due-paghi-tre/
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sognareleggiesogna · 10 months
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RECENSIONE: Terra che dolora e che tace di Ritalaura Del Conte
Cari Sognatori, Marisabel ha letto il libro appassionante di narrativa romance scritto da   RitaLaura del Conte!! Genere: Narrativa Romance Data d’uscita: 18 Febbraio 2022 Link d’acquisto Ebook / Cartaceo Trama «Devo scoprire se è la verità» «Cosa?» «Che il vero amore non può morire» Ogni storia cela un segreto, Ginevra lo sa bene, sedici anni e un unico desiderio rendere felice la sua Meme.…
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seanselmi · 2 years
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Il mio romanzo #Passaggidiproprietà LINEA edizioni approda a Il Libraio e conquista un posto in vetrina. Grande emozione per questo riconoscimento.
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abatelunare · 1 year
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Cercando stimoli
La narrativa contemporanea - specie se italiana - non mi attira granché. Cerco stimoli fra gli autori defunti ma soprattutto dimenticati. Gli italiani e gli stranieri che non si pubblicano da (troppo) tempo. Gente che sapeva scrivere e irretirti con quella capacità che solo gli artigiani hanno di costruire una frase dopo l’altra. Per portarti dove vogliono loro. Che di solito è anche un ben posto.
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libriaco · 6 months
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Apri e chiudi
Giorni fa mia moglie ed io abbiamo comperato alcuni audiolibri su CD, al prezzo stracciatissimo di 1 euro ciascuno, per una nostra ex-giovane amica con problemi di salute e una difficoltà acclarata nell'uso di uno smartphone.
Editore di prestigio: la Emons - Feltrinelli; titolo ormai classico: Cecità di Saramago, lettore: Sergio Rubini.
La Emons Edizioni è una casa editrice italiana che, come attività principale, pubblica audiolibri di narrativa contemporanea italiana e straniera, classici, saggi, noir, poesia, epica, fantasy e audiolibri per bambini e ragazzi. Gli audiolibri sono letti dagli autori stessi o da attori. Ha ampliato la tipologia di pubblicazioni, aprendo alla carta nel 2014. La direttrice editoriale è Carla Fiorentino.
recita la pagina di Wikipedia.
Quando ho sentito l'incipit del primo Capitolo, letto da una voce femminile, ho però avuto un sobbalzo e mi si sono accartocciate le orecchie:
"Cecità, di José Saramago. Légge Sergio Rubini. Una produzione Émons Feltrinelli."
Ma come, pubblichi decine e decine di testi audio e non c'è neppure un editor che si sia accorto della mala pronuncia della signorina proprio nella prima frase che si ascolta? È vero, sono facilitato dall'essere toscano, ma, sant'iddio, non sapere la differenza tra le vocali chiuse e quelle aperte!!!
J. Saramago, [Ensaio sobre a Cegueira, 1995], Cecità, Milano, Emons - Feltrinelli, audiolibro, 2010 [Trad. R. Desti].
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lamilanomagazine · 25 days
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Premio Strega 2024, annunciati i dodici finalisti
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Premio Strega 2024, annunciati i dodici finalisti. È stata annunciata la selezione ufficiale della dozzina di finalisti dell'edizione 2024 del Premio Strega, il riconoscimento letterario promosso dalla Fondazione Bellonci e Strega Alberti Benevento con il sostegno di Roma Capitale e Camera di commercio di Roma. Prevalgono i nomi femminili: 7 finalisti su 12 sono donne. Ad ambire ad entrare nella cinquina finale - che verrà  proclamata mercoledì 5 giugno al Teatro Romano di Benevento - sono: Sonia Aggio con "Nella stanza  dell'imperatore" (Fazi), proposto da Simona Cives; Adrián N. Bravi con "Adelaida" (Nutrimenti), proposto da Romana Petri; Paolo Di Paolo con  "Romanzo senza umani" (Feltrinelli), proposto da Gianni Amelio;  Donatella Di Pietrantonio con "L'età fragile" (Einaudi), proposto da  Vittorio Lingiardi; Tommaso Giartosio con "Autobiogrammatica" (minimum fax), proposto da Emanuele Trevi; Antonella Lattanzi con "Cose che non si raccontano" (Einaudi), proposto da Valeria Parrella; Valentina Mira con "Dalla stessa parte mi troverai" (Sem), proposto da Franco Di Mare; Melissa Panarello con "Storia dei miei soldi" (Bompiani), proposto da Nadia Terranova; Daniele Rielli con "Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale" (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale; Raffaella Romagnolo con "Aggiustare l'universo" (Mondadori), proposto da Lia Levi; Chiara Valerio con "Chi dice e chi tace" (Sellerio), proposto da Matteo Motolese; Dario Voltolini  con "Invernale" (La nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi. L'annuncio è stato dato nella conferenza stampa nel Tempio di Vibia Sabina e Adriano, a Roma, mentre la serata finale si terrà giovedì 4 luglio nel giardino del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. «Le opere presentate quest’anno al premio Strega dagli Amici della Domenica offrono un panorama frastagliato e contraddittorio, ma esaustivo, sulla narrativa contemporanea in lingua italiana», ha spiegato Melania G. Mazzucco, presidente del Comitato direttivo. «Abbondano le narrazioni oblique e non finzionali, composite, di taglio saggistico, memoriale o confessionale. Ma ritorna il romanzo d’impianto più classico», conclude Mazzucco.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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londranotizie24 · 2 months
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L'America nella cultura italiana, all'Iic il libro di Guido Bonsaver
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Di Pietro Nigro Guido Bonsaver presenta il 29 febbraio alle 18 all'Istituto Italiano di Cultura di Londra il suo libro America in Italian Culture. L'America nella cultura italiana, all'Iic il libro di Guido Bonsaver Si intitola America in Italian Culture: La Nascita di un Nuovo Modello di Modernità (1866-1943) il libro che Guido Bonsaver, docente di Storia della Cultura italiana all'Università di Oxford, presenterà il 29 febbraio 2024 alle ore 18 all'Istituto Italiano di Cultura di Londra. L'evento, vedrà la presentazione del libro seguita da una stimolante conversazione tra l'autore, Guido Bonsaver, e il professor David Ellwood, Senior Adjunct Professor alla SAIS Europe, esperto di storia contemporanea  internazionale e autore del fondamentale testo "The Shock of the Century" sulla cultura americana. Il libro di Bonsaver esplora il periodo che va dal 1866 al 1943, un'epoca in cui l'America emerge come potenza mondiale mentre l'Italia è ancora una nazione giovane e appena unificata. L'avvento di innovazioni tecnologiche come l'elettricità e il motore a scoppio accelera la diffusione di notizie, idee e artefatti in tutto il mondo. La classe operaia italiana, grazie all'alfabetizzazione e alle riforme sociali, mostra una crescente disponibilità di denaro, tempo e istruzione. Il paradosso di questo periodo è rappresentato dalla dittatura totalitaria fascista in Italia, che cercava di proteggere il paese dall'influenza straniera. Tuttavia, milioni di italiani, con un livello di istruzione più basso, iniziano a sognare l'America, attratti dai film di Hollywood e dalle riviste illustrate che dipingono uno skyline futuristico di Manhattan e raccontano lo stile di vita americano. Il libro analizza gli effetti delle politiche nazionalistiche del regime fascista e pone domande cruciali: perché il jazz, la letteratura americana e i fumetti erano così popolari, nonostante gli Stati Uniti fossero considerati nemici politici dell'Italia? La narrativa di Bonsaver offre uno sguardo accattivante su questo periodo di cambiamento culturale italiano.   "America in Italian Culture" è un'opera che fornisce una prospettiva accademica e coinvolgente su un periodo cruciale nella storia culturale italiana. L'evento promette di essere un'occasione unica per esplorare le dinamiche di questa relazione tra due nazioni in un'epoca di profondi cambiamenti sociali e culturali. Per partecipare gratuitamente, è possibile prenotare QUI E' anche possibile leggere l’introduzione al libro QUI Inoltre, i membri di istituzioni affiliate all'Iic (ad esempio le Università di Londra), possono accedere gratutitamente all’ebook, seguendo questo link https://academic.oup.com/book/51692 L'autore, Guido Bonsaver, portatore di una vasta esperienza accademica e riconoscimenti, offre una narrazione avvincente della storia culturale italiana post-unificazione, con particolare attenzione alla letteratura e al cinema. La sua conversazione con il Professor David Ellwood promette di essere un momento di riflessione profonda su come la cultura italiana ha abbracciato e reagito alla modernità americana in un periodo così tumultuoso. Non perdere l'opportunità di partecipare a questo evento che getta luce su una fase affascinante e complessa nella storia delle due nazioni. Guido Bonsaver e Davi Ellwood Guido Bonsaver è Professore di Storia della Cultura italiana all’Università di Oxford e Membro del Pembroke College. Ha studiato presso le Università di Bologna e Verona e ha completato il dottorato durante l’insegnamento presso la Reading University. Prima di arrivare ad Oxford nel 2003, ha insegnato presso le università del Sussex, Kent e Royal Holloway London. Nel 2012 è stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente della Repubblica come riconoscimento per il suo contributo alla cultura italiana. Il suo lavoro di ricerca si concentra sulla storia della cultura italiana post unificazione, con un particolare interesse per la letteratura e il cinema. Ha collaborato con una serie di organi di informazione quali i canali radiotelevisivi della BBC e RAI e diversi giornali specializzati e generalisti. E’ autore di una serie di pubblicazioni, tra le quali le monografie: Elio Vittorini (2000), Censorship and Literature in Fascist Italy (2007), Vita e omicidio di Gaetano Pilati (2010), Mussolini censore (2013) e i seguenti libri in collaborazione: con R. Gordon, Culture, Censorship and the State in Twentieth-Century Italy (2005); con E. Bond e F. Faloppa, Destination Italy: Representing Migration in Contemporary Media and Narrative (2015); con A. Carlucci e M. Reza, Italy and the USA: Cultural Change Through Language and Narrative (2019). David Ellwood è Senior Adjunct Professor alla SAIS Europe. Dal 2020, il Professor Ellwood è Membro della Fondazione Einaudi di Torino. Precedentemente è stato professore associato di storia contemporanea internazionale presso l’Università di Bologna (fino al novembre 2012). ... Continua a leggere su
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gregor-samsung · 24 days
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" Carlo si arruolò in convento con il sogno pio di divenire papa, papa Carlo, senza primo o secondo, papa Carlo e basta, pontefice della religione, pioniere di un papato incorruttibile e vicino al senso cristiano della vita. Dopo pochi mesi Carlo già primeggiava in ogni disciplina, era terzo in latino, quarto in geografia, ottavo in preghiera a corpo libero, diciassettesimo al salto della cavallina, trentaduesimo al giro delle Fiandre, secondo in goliardia, sesto in condotta, novantaquattresimo in letteratura e settimo nelle opere buone. Tutti parlavano di Carlo, si chiedevano di come potesse eccellere in tutte le discipline, qualcuno sospettava doping e vennero prelevate le urine notturne di Carlo per sottoporle ai test pertinenti.
Le prodigiose urine erano ghiacciate, una granatina di cristalli a trenta gradi sotto lo zero, un escremento cetaceo con una temperatura corporea vicina a quelle norvegesi. Dopo un solo anno Carlo era pretore, eccelleva in diritto e in dovere, scriveva testi di esegetica e continuava a primeggiare in tutte le discipline: quarto in pesca trotacea, diciottesimo al salto triplo, ventunesimo in fioretto cattolico, settantatreesimo in toponomastica e terzo in preghiera con rito rigido. Dopo un anno e due mesi Carlo era arcivescovo di tutte le scozie, eccelleva e basta, senza bisogno di elencarne le vittorie che non sono poche: quinto al Tour, sesto a Stoccolma, ottavo a San Sebastian, centotrentaduesimo sul Tourmalet ecc. ecc. Dopo tre anni Carlo era papa, la fumata era bianca ma Carlo era più bianco della fumata, fumava tutto il vaticano e la cortina nascondeva il pontefice che appariva squarciandola come visione francese. Fumava bene Carlo, spezzava le sigarette, le porgeva ai suoi discepoli e le arricchiva. Il sesto giorno di pontificato Carlo, non vedendo più nulla, proibì il fumo e Roma tornò a respirare. "
Antonio Rezza, Non cogito ergo digito (romanzo a più pretese), La nave di Teseo (collana i Delfini, n° 62), 2019; prima edizione: Bompiani, 1998. [ Libro elettronico ]
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robertofontana1991 · 9 months
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L'Osservatore
Al giovane e al suo cuore Per il secondo quadro che feci seguendo i consigli dell’Architetto, mentre tentavo di portare fuori e vedere il dolore che sentivo ovunque dentro di me, scelsi una tela particolare. Era passato circa un mese dal funerale quando trovai tra le tele conservate dell’Architetto un abbozzo di ritratto, lo schizzo appena accennato a matita di un viso giovane e subito mi…
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dbergantin · 1 year
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Come un’irruzione del vero
Un mercoledì pomeriggio di marzo si passa per strade secondarie dove, ai lati, si annidano magazzini gestiti da cinesi e giace una parte di quella media industria di provincia ormai in disuso. La sede di T.M. prese fuoco all’incirca un anno fa: nel suo abbandono trovò posto qualche senzatetto o tossicodipendente che non seppe gestire il falò pensato per scaldarsi, così si dice. Fu una perturbazione di vasta portata sulla vita di questi territori fatti di finta immutabilità. Molto tempo prima del disastro il negozio interno di tessuti a prezzi popolari era frequentato da tanti residenti nella cittadina, un negozio silenzioso, tutto sviluppato in lunghezza; in una stretta ed allegra pazzia erano impilati colori e motivi da arruffare o disseppellire.
Tra una carrozzeria efficientissima ed una fabbrica arsa, un’agenzia “VENDE CAPANNONE COMMERCIALE”, come si legge sui cartelli aggrappati alle recinzioni metalliche, da anni. Si raggiunge un incrocio e, proseguendo dritti, ma rivolgendo lo sguardo verso destra, è possibile notare una grande pozza d’acqua che segna l’asfalto e discende poco più in là: probabilmente un tubo rotto, trascurato da non si sa quando. A vigilare sulla scena del glicine che contorna l’ingresso di un’azienda. Vigilare: le telecamere a circuito chiuso di tante imprese riprenderanno in prevalenza il nulla, in parte il transito di automobili, furgoni e camion impolverati, l’andirivieni di dirigenti e dipendenti, lo sfrecciare di un ciclista, la corsa di un atleta o il passaggio di un camminatore che punta verso la vegetazione ammassata laggiù, ai bordi dell’area industriale; il bosco è come se si trovasse in una fotografia sottoesposta e dalla luce calda: dal principiare della primavera ci separa soltanto il corso semivuoto, per ora, di una strada. Battiti.
In fondo alla via, al pianoterra di un piccolo e vecchio condominio, si trova un bar con giardino dov’è possibile accomodarsi su sedie di plastica, protetti dal sole da alcuni ombrelloni sbiaditi ed un po’ sporchi. Il locale è frequentato principalmente dagli stessi condomini e dagli operai attivi in zona ed offre un servizio impeccabile. Dentro un lavoratore mima, esasperando il movimento di braccia e mani nell’aria, le mosse compiute con la fresatrice il giorno prima, secondo quanto sostiene, puntando lo sguardo su un amico che ride forte. Dietro le vetrate del locale si recita il lavoro, ad inizio oppure a fine giornata. O nelle pause. Si diventa gli attrezzi usati. La proprietaria avrà visto molti di questi spettacoli, più o meno seri, più o meno comici, talvolta costellati da qualche bestemmia e spesso marchiati da un ampio raggio di luce che irrompe dai vetri. È il loro palco. E la loro balera. La radio trasmette un tormentone. Un terzo avventore accenna dei passi di danza, pesante e goffa nelle scarpe antinfortunistiche che appaiono logore e macchiate dalle sostanze più diverse, una danza limitatissima nello spazio. Sì, è come ballare nel negozio della T.M., con altro fuoco. (2023) © Devis Bergantin
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enrico66m · 4 months
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PRENDI DUE PAGHI TRE - Le tragiche avventure del commesso Leopoldo Canapone
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carmenvicinanza · 5 months
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Valeria Della Valle
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Ci sosterrà la speranza che fra qualche anno, una donna che abbia deciso di professare l’architettura, l’avvocatura o la medicina, o che veda nel suo futuro la direzione di un’orchestra, o infine che intenda arruolarsi nell’esercito, dopo aver sfogliato le pagine di questo dizionario, scelga di chiamare se stessa architetta, avvocata, medica, direttrice, soldata anche perché “lo dice il Dizionario Treccani”.
Valeria Della Valle, importante linguista, è la prima donna che ha diretto un dizionario della lingua italiana, per Treccani, dove è entrata, negli anni Settanta da giovane redattrice e oggi è nel consiglio scientifico dell’Enciclopedia Italiana.
Nell’edizione del 2022, co-diretta con Giuseppe Patota, ha messo in atto una rivoluzione. Sfidando regole e convenzioni, per la prima volta, il testo registra aggettivi e sostantivi, prima al femminile e poi al maschile, in successione alfabetica: “Non c’era nessuna motivazione scientifica perché questo non accadesse, solo il prevalere storico della cultura maschile“.
Nata a Roma nel 1944 è cresciuta nell’ambiente artistico e culturale di via Margutta. Sua madre dipingeva e restaurava quadri antichi, suo padre lavorava nell’editoria. Da bambina ha assistito alle dissertazioni di adulti come Renato Guttuso, Alfonso Gatto, Sibilla Aleramo, Giorgio De Chirico, Alberto Burri, Carlo Mazzacurati, Enrico Galassi.
Si è laureata alla Sapienza con Arrigo Castellani, che le ha aperto la strada a una spiegazione razionale al processo di cambiamento della lingua.
Ha pubblicato saggi su antichi testi toscani, sulla storia della lessicografia, sulla terminologia dell’arte, sulla lingua della narrativa contemporanea e sui neologismi.
È stata professoressa associata di Linguistica italiana alla Sapienza Università di Roma fino al 2014.
Ha diretto la terza edizione del Vocabolario Treccani dell’Istituto della Enciclopedia Italiana in cinque volumi (1986-1994) e contribuito ad apportare un cambiamento nella definizione della voce “donna”, nel passato sempre definita come “femmina dell’uomo” e in quell’edizione diventata “Nella specie umana, individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi l’età adulta”.
È autrice di Dizionari italiani: storia, tipi, struttura (2005) e, con Giovanni Adamo, di Le parole del lessico italiano (2008). Insieme a Giuseppe Patota ha pubblicato tredici manuali di divulgazione dedicati alla lingua italiana.
È protagonista di rubriche giornalistiche, radiofoniche e televisive riguardanti dubbi e curiosità sulla nostra lingua, e consulente scientifica di Rai Educational per la realizzazione di programmi dedicati all’insegnamento della lingua italiana.
È socia corrispondente dell’Accademia della Crusca e socia ordinaria dell’Accademia dell’Arcadia. Fa parte del consiglio di amministrazione e del comitato scientifico della Fondazione Bellonci e del comitato direttivo del Premio Strega, del comitato scientifico del Bollettino di italianistica e del consiglio scientifico del PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri) della Società Dante Alighieri.
Presso l’Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee del CNR ha coordinato con Giovanni Adamo, fino al 2019, il progetto di ricerca Osservatorio neologico della lingua italiana (Onli).
Ha scritto soggetto e testo del documentario Me ne frego! Il Fascismo e la lingua italiana, prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà, diretto da Vanni Gandolfo e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2014. Nel 2016 ha realizzato il documentario L’arma più forte. L’uomo che inventò Cinecittà, presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma nel 2016, che ha vinto il premio al miglior documentario di cinema Diari di Cineclub 2017.
Dall’ottobre 2020 ha condotto la trasmissione di Raitre Le parole per dirlo.
Nel 2022 ha pubblicato la sua prima opera di narrativa, La strada sognata, una raccolta di racconti ambientati nella comunità artistica che nella prima metà del ‘900 animava Via Margutta a Roma, che le è valso il Premio Settembrini.
C’è una sproporzione tra gli epiteti offensivi presenti accanto a “donna” e quelli che possono essere riferiti a un uomo. I primi hanno a che fare soprattutto con offese scagliate contro la donna  riferite  alla sua  vita sessuale, di donna che vende il proprio corpo dietro pagamento. Ma è la nostra storia, non solo quella italiana, a mancare di parole a proposito dell’uomo, corrispondenti a quelle usate per indicare un costume al quale è stata obbligata per secoli solo la donna. Anche per l’uomo abbiamo insulti che alludono alle sue abitudini sessuali e certamente in misura non paragonabile, ma qui entriamo in questioni che non hanno a che fare con la rappresentazione linguistica, bensì con la copertura eufemistica di tabù millenari. Sono convinta che non sarà invocando un falò (non solo simbolico) per bruciare le parole che ci offendono che riusciremo a difendere  la nostra immagine e il nostro ruolo. Anzi, vorrei che le espressioni più detestabili e superate continuassero ad avere spazio nei dizionari, naturalmente precedute dal doveroso avvertimento che segnala al lettore quando le espressioni o le frasi proverbiali citate corrispondono a un pregiudizio o a un luogo comune tramandato dal passato ma non più condivisibile. Secondo qualcuno i dizionari sono “cimiteri di parole”: credo, al contrario, che il nostro sforzo comune debba essere quello di fare in modo che la lingua del disprezzo esaurisca il suo corso, rimanendo come testimonianza sociale, storica, letteraria, del passato. Con la speranza, questo è il mio augurio, non solo da lessicografa, che la realtà (e poi la lingua) cambi, perché le parole non siano più solo femmine, i fatti non più solo maschi.
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personal-reporter · 5 months
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Una mostra su Tolkien a Roma
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A cinquant’anni dalla scomparsa e dalla prima edizione italiana de Lo Hobbit, Roma ospita fino all’11 febbraio 2024 presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea una grande mostra dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore dell’epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato una nuova mitologia per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta. Tolkien. Uomo, Professore, Autore racconta il percorso umano, il lavoro accademico, la potenza narrativa, la forza poetica: un viaggio che permette di approfondire la vita della scrittore e di comprendere quanto la sia straordinaria conoscenza del mondo antico siano alla base del suo processo creativo. È la prima esposizione di queste dimensioni dedicata in Italia allo scrittore e, rispetto alle grandi mostre allestite a Oxford (2018), Parigi (2020) e Milwaukee (2022) su particolari aspetti delle opere letterarie, quella di Roma pone Tolkien come l’uomo, padre e amico; accademico, autore di studi e pubblicazioni ancora oggi fondamentali nello studio della letteratura in antico e medio inglese; narratore e  creatore della Terra di Mezzo. L’immersione nell’universo da lui creato si realizza in un percorso espositivo tra manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere d’arte ispirate alle visioni letterarie di un autore unico e poliedrico nella sua complessità artistica e umana. Particolare rilevanza viene data al suo rapporto con l’Italia w nella rassegna non mancano le testimonianze del viaggio a Venezia e Assisi nel 1955; così come i contatti, diretti e indiretti, con studiosi e intellettuali. C’è uno spazio anche per gli adattamenti cinematografici vecchi e nuovi, dal film d’animazione di Ralph Bakshi alla trilogia de Il Signore degli Anelli del regista Peter Jackson, capace di rappresentare sul grande schermo una delle saghe più ambiziose e popolari della letteratura mondiale conquistando 17 premi Oscar. Ideata e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, è realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la curatela di Oronzo Cilli e la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia, la mostra  è la più importante retrospettiva del suo genere in Italia per spettacolarità, dimensioni, materiali inediti esposti e autorevolezza delle istituzioni internazionali coinvolte, come l’Archivio Apostolico Vaticano, la Bibliothèque Alpha dell’Università di Liegi, l’Università di Reading, l’Oratorio di San Filippo Neri di Birmingham, il Venerabile Collegio Inglese di Roma, la Tolkien Society, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, la Biblioteca civica di Biella, le case editrici Astrolabio-Ubaldini e Bompiani, il Greisinger Museum di Jenins e la Warner Bros Discovery. Il catalogo che accompagna la mostra ha i contributi di Adriano Monti Buzzetti Colella, Giuseppe Pezzini, Emma Giammattei, Francesco Nepitello, Chiara Bertoglio, Gianluca Comastri, padre Guglielmo Spirito, Fabio Celoni, Davide Martini, Roberta Tosi, Salvatore Santangelo, Stefano Giuliano, Claudio Mattia Serafin, Gianfranco de Turris, Paolo Paron e Domenico Dimichino. Roma sarà la prima tappa di un percorso  su Tolkien che proseguirà nel 2024 in altre città italiane e grazie al MiC, che ha promosso e sostenuto la progettazione con l’obiettivo di incentivare la partecipazione di tutti alla vita culturale, sarà possibile visitare la mostra senza alcun costo aggiuntivo, solo esibendo il biglietto d’ingresso alla GNAM. Read the full article
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La biblioteca comunale “Gianni Rodari” di Corciano annuncia il vincitore della 3a edizione del Premio Letterario Nazionale Clara Sereni nella sezione inediti: “SPARTIAMO” di Valentina Costantini, edito da ali&no editrice. Il Premio Letterario Nazionale Clara Sereni, promosso dall’Associazione culturale Officina delle Scritture e dei Linguaggi in collaborazione con la rivista letteraria “Noi donne” e il Comune di Perugia, ha l’obiettivo di valorizzare la narrativa italiana contemporanea, con particolare attenzione ai contenuti legati all’universo femminile, alla emancipazione, alla resilienza e alla formazione. Clara Sereni (1946-2018), autrice di rilievo, ha anche contribuito a temi sociali attraverso la Fondazione “La città del Sole […]
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