Tumgik
#trauma mag
true-trauma · 9 months
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E' uscito Africa unite.
Il 2 ottobre 1979 uscì il disco Survival di Bob Marley (e del suo gruppo, i The Wailers), sulla cui copertina erano riportate le bandiere nazionali della stragrande maggioranza dei paesi del continente africano, per il quale Bob si era ampiamente battuto.
Quel disco si apriva con So much trouble in the world, di cui parlai già lo scorso anno sull’iniziare dello scontro russo-ucraino. Composto da 5 brani per lato (lato a e lato b, per un totale di 10 brani), il lato b si apre col brano Africa unite che, come si può facilmente intuire, era simbolo del desiderio di Bob Marley nel vedere tutti i popoli africani in pace tra loro.
Quest’anno, la Island ha rilasciato il disco dal titolo Africa unite in cui raccoglie 10 brani della discografia e dei The Wailers che sono stati reinterpretati da altri artisti reggae/dancehall. La tracklist si compone come segue.
1. So much trouble in the world feat. Natty O e Winky D.
2. The belly full (but we hungry) con Rema e Skip Marley.
3. Redemption song feat. Ami Faku.
4. Waiting in vain feat. Tiwa Savage.
5. Turn your lights down low feat. Afro B.
6. Three little birds feat. Teni e Oxlade.
7. Buffalo soldier feat. Stonebwoy.
8. Stir it up feat. Sarkodie.
9. Jamming feat. Ayra Starr.
10. One love feat. Patoranking.Sapevi dell’uscita di questo progetto?
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I gotta be honest if some random guy approached me in the street and asked me to tell him my paranormal trauma I'd literally just tell him? Like he wouldn't have to compel me I'd like to share. Free therapy for me, free story for him! Not my problem if it feeds an otherworldly overlord.
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sarcasticscribbles · 9 months
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Have you ever lost someone close to you?
Video!
Audio off tiktok!
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desultory-novice · 2 months
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Hello, kind of new here, so if this has already been done, then oops. When you write a story about Marx and Magolor, Magolor always seems to be the tragic, traumatized, mind-is-broken one (well at least In the hell branch) so what if MARX is the traumatized one? (Evil laugh for some reason) do you think you could make something with that? Not forcing anything, just giving ideas. Have a nice day/ night!
Ahh, you noticed my secret!(/lh) But yeah, I do tend to have Magolor be the one wallowing in mind-break trauma. In my defense, he's dramatic enough that his reactions are too fun to explore!
(I love you Magolor ^^;)
As a reward for your cleverness, I've written this mentally strong Magolor x mentally vulnerable Marx! (Actual マホマル Marxolor?!)
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(Seriously though I can't thank you enough for giving me a Marxolor prompt)
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bananamaxpng · 1 year
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oh my god what are they doing to his eyes. what is going on.
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call-of-the-ocean · 1 year
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little moth
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go-to-the-mirror · 9 months
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feeling super normal emotions about how tma is just all about the intersection of fear and love, and what makes your wants and your self you. what if it's just trauma/mental illness/the thing in your head that is a part of you, but isn't you, not really.
what are you? what are your wants? what do you love? what do you fear? how much of this is influenced by trauma and mental illness and other factors? how much of yourself is yourself? is it still yourself if your self has been warped irreparably? do you want it if you only want it because of the trauma/mental illness/spooky entity? do you fear it if you only fear it because of the trauma/mental illness/spooky entity? do you love it if you only love it because of the trauma/mental illness/spooky entity?
how much of your mind is you? is it still you if it's changed? can you even define the difference?
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saintbleeding · 1 year
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[ID: Eight digital drawings of Jonathan Sims from TMA, a thin, British-Indian man with dark, curly hair and a moustache that are shown to rapidly grow out and turn almost entirely grey over the events of the story. He also accrues various scars on his face, neck, and arms, and in the images based in seasons four and five he is shown to have an eerie glow in his eyes, similar to the red eye effect in photos. The drawings depict: Jon with his head raised as Daisy presses a knife to his neck, drawing blood; looking down with a peaceful expression, reading something; smiling sheepishly to the side as he says “To be quite honest, Martin, I’m really rather relieved”; smiling eerily, his face mostly obscured in shadow, as he says “It’s alright, Floyd. You just... need a break”; raising one eyebrow with a horrified expression as he says “We do not want it”; staring silently into the middle distance, shirtless and covered in grime; lifting one hand in a placating gesture as he says “I am not losing you as well!”; and smiling, the sclera of his eyes visibly damaged and red, as he says “Yes, Martin, you are my reason”. The background is dark red and there are frenetic scribbles behind each depiction, which grow brighter and more disordered according to his level of distress. End ID.]
well you see i decided that my s1 jon design needed a receding hairline and a moustache and it just kinda spiralled out of control idk what to tell u. he’s just like that
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belpheg0r-luna · 2 months
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Will the existential crises brought on by tma episodes ever seize....I guess not
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wildgeese98 · 3 months
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What is that he feels deep down his skull?What are they doing to his eyes? The presence, old and rotten, in his mind?
He can do nothing but watch. - mag 193
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true-trauma · 10 months
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L’ultimo dissing vero e proprio che si è avuto nell’era pre-social network è stato quello tra Fabri Fibra e Vacca. Un dissing epico, che ha portato la scena musicale, per forza di cose, a schierarsi e a dire la propria. Nitro che fece gli elogi a Fibra, Jamil che prese le parte del suo padrino artistico Vacca, Il Guercio che recentemente in una live con IlMasseo ha espresso quanto lo avesse colpito quel dissing, senza schierarsi da nessuna delle due parti. Oggi sembra che ci troviamo di fronte un altro dissing coi controcoglioni.
Luchè vs. Salmo: il primo scontro nel 2019.
Era il 2019, e sia Luchè che Salmo stavano vivendo un periodo d’oro. Luchè un anno prima aveva pubblicato il suo quarto disco da solista, Potere, che aveva confermato la sua presenza colossale nella scena, mentre Salmo stava ancora macinando i numeri di Playlist mentre iniziava a raccogliere i primi frutti con Machete mixtape 4, ad oggi l’ultimo mixtape Machete realizzato da tutto il crew.
Con un post pubblicato su Instagram, Salmo decise di vantarsi proprio dei numeri che stava raccogliendo nella sua carriera: i tanti platini col suo disco da solista, e le certificazioni che stavano iniziando ad arrivare col mixtape della Machete non si contavano neanche più. Il suo messaggio si concludeva con delle parole molto forti: “questi sono i due migliori dischi del 2018/2019”.
Affermazione che ha fatto un po’ storcere il naso a tanti. Qualcuno potrebbe giustamente dire: “certificazioni ≠ qualità”, e tra questi infatti c’era anche Luchè. Luchè non perse tempo: subito rispose al post di Salmo, esprimendo il proprio personale dissenso nei confronti del messaggio del collega sardo. Il succo del discorso era: “sei tutto marketing, e niente musica”, azzardando, poco dopo, anche ad un paragone con Fedez (“sei Fedez 2.0”).
La situazione prese ancora più fuoco quando, appena Salmo lesse i messaggi lasciati da Luchè, registrò un paio di Instagram stories per attaccarlo. “Dal vivo non sei bravo, il messaggio che mi hai lasciato solo al post te lo sei cancellato da solo, non puoi accusarmi di averlo fatto da me”.
Fu Luchè a registrare però più storie di tutti, in cui mise in chiaro parecchi punti che lo avevano mosso a rispondere al post di Salmo. Durante quelle Instagram stories, Luchè spiegò anche la frustrazione che aveva provato, nel corso degli anni, ogni volta che qualcuno aveva puntato a screditarlo, soprattutto da dopo lo scioglimento dei Co' Sang.
Quelle Instagram stories fecero subito il giro del web: se da un lato Luchè tirava in ballo Fedez con il suo “sei Fedez 2.0” (oltre al clamoroso “pisciazz”), dall’altro Salmo tirava in ballo @inoki-ness (“almeno Inoki quando aveva qualcosa da dirmi ha scritto una canzone”). Ironia ha voluto che sia Fedez che Inoki avessero realizzato anche le loro storie per entrare nella questione: Fedez fu lapidario, con il suo “non mi tirate in ballo”, mentre Inoki fu decisamente più logorroico, e la tirò alle lunghe, senza mai sbilanciarsi e cadere nell’insulto nei confronti dei due rapper.
Le frecciatine nei brani.
Se in molti iniziarono a pensare a una mossa di marketing per fare pubblicità ad un loro pezzo insieme (ricordiamo che a inizio 2019 fecero la stessa cosa anche Highsnob e @juniorcallyantigas-blog, coinvolgendo nomi come @datboidee-blog, Andry TheHitmaker, Shade, Nerone e via discorrendo), la cosa fu evidentemente smentita dai fatti. Nessuno dei due, infatti, pubblicò niente insieme, e i rapporti si fecero decisamente freddi. Come spesso accade, anche durante quello scontro si scelsero le proprie parti: di lì a qualche mese, @capoplazabis-blog comparve nel remix di Yoshi insieme a Fabri Fibra, @thasupreme1-blog, Dani Faiv e @jbalvin-fanpage, Gué decise di schierarsi con Luchè, anche per via di alcune incomprensioni che c’erano state con l’ex membro di @tantaroba nei mesi precedenti (il commento-sfottò “salmini” di Gué ce lo ricordiamo tutti). @marracash descrisse alla grande questa situazione di “civil war dei rapper” nell’intro di Persona, paragonandosi alla Svizzera (“civil war dei rapper: Thaurus e Machete, io sono la Svizzera che è ricca e dove si sta bene”).
Salmo e Luchè non si sono mai veramente dissati nei brani rilasciati negli anni a seguire. Salmo fu però il primo a portare qualche frecciatina nella riedizione di Playlist: in Salmo 23 rappava “lo senti che cantano tutti / (ehi, ehi, ehi, ehi) anche se i ritornelli sono brutti”, in riferimento all’insulto mosso da Luchè (“i beat che produci sono scopiazzati dai miei, e sono anche bruttini”). Anche in Flop l’album Salmo ha lasciato delle frecciatine nei confronti di Luchè.
Stessa cosa ha fatto Luchè in Dove volano le aquile, nello specifico in Si vince alla fine, ha fatto riferimento a Salmo (ma anche a Inoki e Vacca) con il passaggio: “quello disabilita i commenti, quei due mi sfottono su Twitch”). Questo pezzo è stato l’ultimo brano che conteneva riferimenti di ciascuno dei due rapper nei confronti del collega. Niente sangue, solo un po’ di frecciatine lanciate un po’ qua e un po’ là.
Il 64 barre di Salmo.
Il 64 barre è diventato, in pochi anni, uno degli eventi più attesi dei social, per chi ama il rap italiano, in cui gli artisti sputano le loro barre in brani senza ritornello: solo amore per questa disciplina. Ad ogni nuovo 64 bars, la @redbull chiama un rapper ed un produttore che dovranno mettere a disposizione le loro arti e i loro talenti per realizzare dei freestyle potenti. Nel corso degli anni, ci son passati moltissimi nomi: Anna, Madame, Emis Killa, Fabri Fibra, Gué Pequeno e Marracash (rispettivamente per due e per tre volte), e tra i produttori Tha Supreme, @gemitaiz-blog, Carl Brave, Low Kidd, ma anche lo stesso Luchè, giusto per citarne alcuni.
Qualche settimana fa, è arrivato il turno di Salmo. Salmo, che sarà anche uno degli ospiti del prossimo 64 bars live a Scampia insieme a @geolier, Rose Villain, @noyznarcosblog e Lazza, ha rappato su una strumentale di Luciennn, produttore già presente nel suo progetto Blocco 181 – original soundtrack, sul quale sta puntando molto. Nel suo freestyle, tra le altre cose, ha deciso di rispolverare una vecchia questione: “l’Inferno lo conosco bene / ci tornerei per farci un mese / una vita di promesse spese / driiin: squilla il telefono inglese”. Chi ha seguito il dissing di Luchè e Salmo nel 2019, non può non aver fatto caso a questa frecciatina, arrivata a più di un anno di distanza dal pezzo Si vince alla fine, e a quasi quattro anni tondi dallo scontro social tra i due rapper. Durante quello scontro, Luchè aveva dato a Salmo dell’ipocrita dicendo al pubblico che nel 2016, quando era uscito Malammore, Salmo, che stava dicendo di non conoscere la musica del rapper partenopeo, gli aveva mandato un messaggio in cui si complimentava con lui per quel disco. Ha poi concluso questo discorso con la frase: “devo prima trovare il telefonino inglese su cui si trova questo messaggio”.
Nel corso di questi anni, questo fantomatico telefonino inglese non è mai uscito: anche Nitro, in un freestyle realizzato a poche settimane di distanza dallo scontro tra i due colleghi, fece riferimento a questo telefonino con la frase “sei sparito come il telefonino inglese di Luchè”. Ma di quel messaggio non si è praticamente avuta più traccia.
Questo almeno fino a pochi giorni fa.
Pare che il 64 barre di Salmo, infatti, abbia riacceso l’attenzione nei confronti di quel messaggio. Proprio sui social ha iniziato a circolare, a proposito di complimenti, il video di Salmo che presenta Luchè sul palco durante un concerto. Il concerto si tratta, probabilmente, di un concerto tenutosi all’arenile di Bagnoli il 27 luglio 2018, un anno prima dello scazzo via social tra i due colleghi. Fece riferimento a quella serata anche Luchè nel 2019, durante le sue Instagram stories, spiegando al pubblico che Salmo avrebbe voluto cantare per ultimo, cosa che Luchè non gli ha concesso, essendo Napoli la sua città. In quel video, Salmo accoglieva Luchè definendolo “uno dei suoi rapper preferiti”. Ma la fine sembra ancora non essere arrivata, anzi: proprio qui inizia il bello.
Lo scontro in musica.
Se c’è una cosa che in tantissimi stanno apprezzando di questa nuova fase del dissing è la fame di portare lo scontro lontano dai beef via social, di cui a godere saranno solamente i ragazzini col telefonino in mano. Al centro sono ritornate, per magia, le rime, come ai tempi del dissing a cui ho fatto riferimento a inizio articolo, che ha lasciato tutto sommato un gran bel ricordo nella memoria collettiva.
Salmo è un genio, e su questo non ci piove. Ed è quasi fuori discussione che abbia dissato nuovamente Luchè nel suo 64 barre per la Red Bull senza aspettarsi una risposta, una reazione da parte di quest’ultimo. La posta in gioco è troppo alta, se si considera anche che Salmo dovrà suonare proprio a Napoli per il 64 bars live il prossimo 7 ottobre. Salmo potrebbe rappresentare un vero e proprio system error durante quella data, un bug nel sistema, visto e considerato che nella stessa serata si esibirà anche Geolier, amico stretto di Luchè, nonché suo pupillo. La presenza di Geolier e la location scelta, Napoli/Scampia, implicherà quasi sicuramente la presenza non solo di tantissimi fan di Luchè, ma anche di un noto organizzatore di eventi campano, tale Enzo Chiummariello, amico stretto di Luchè e non solo. Ma andiamo con ordine.
A circa una settimana di distanza dalla pubblicazione del 64 bars di Salmo, Luchè, a sorpresa, ha pubblicato il 4 luglio il suo freestyle Estate dimmerda 2. Il riferimento è alla hit del 2016 di Salmo, Estate dimmerda: web hit, a dire il vero, che fu anche ampiamente criticata da una fetta di pubblico generalista, a causa di alcuni riferimenti all’attentato avvenuto ad un concerto di Ariana Grande qualche mese prima. Attentato rivendicato dall’isis, all’epoca al centro delle cronache per i numerosi attentati avvenuti in Europa, la maggior parte dei quali a Parigi.
In Estate dimmerda 2, Luchè ha deciso di togliersi numerosi sassolini dalle scarpe. Il suo approccio è stato un approccio meno tecnico, ma più contenutistico: non si è fatto sfuggire nulla. Dal mutamento stilistico di Salmo (cui ha fatto riferimento citando Il cielo nella stanza, la hit più ascoltata del rapper sardo) alla polemica legata all’invio di foto non richieste alle ragazze su Instagram. Non si è fatto sfuggire neanche il riferimento al sold-out allo stadio san Siro, accusandolo di aver regalato diecimila biglietti per riempire lo stadio (pratica che in realtà fanno un po’ in tanti, non solo per riempire gli stadi, come fa notare anche Rebel mag).
Nel dissing, Luchè ha anche paragonato Salmo a Inoki e Fedez, scatenando anche la risposta del primo citato, che su YouTube ha replicato al dissing con Cazzominomini (come detto da Inoki stesso, realizzato più per rispondere alla provocazione che per la voglia di attaccar briga col collega partenopeo. Si tratta comunque di un dissing di buon livello, specie se si considera la natura decisamente scanzonata del gesto, anche se il testo e il mood lasciano intendere tutt’altro). Sul finale, però, arriva il bello: infatti, Luchè riprende e inserisce due audio di Salmo: il primo in cui Salmo dice di aver ascoltato “quel disco” (con ogni probabilità Malammore), dicendo che “era figo”, e il secondo audio tratto dal videoclip di cui sopra, in cui Salmo, durante un concerto (presumibilmente quello all’arenile di Bagnoli) ha presentato Luchè chiedendo al pubblico di far casino per lui.
Ma Luchè non ha avuto ancora l’ultima parola. Non con Estate dimmerda 2, almeno. Infatti oggi, il 5 luglio, alle 12:30, Salmo ha pubblicato su YouTube la sua risposta al dissing di Luchè. Il beat che parte non è inedito, ma è la strumentale di Full clip dei Gang Starr, e la cover del dissing è la faccia di Luchè con sopra i capelli biondi di @brigittebardot. Il riferimento nel titolo del dissing è all’ultimo disco di Luchè, Dove volano le aquile, che Salmo storpia in Dove volano le papere. Nuovo dissing, nuovo approccio, diametralmente opposto a quello di Salmo del giorno precedente: molte punchline, e molte prese in giro nei confronti dell’ex Co’ Sang: dal “faccia di cazzo”, alle compagnie pseudo-mafiose di cui Luchè canta nei suoi pezzi. Tra le varie punchline, a metà freestyle Salmo ha anche attaccato Esse Magazine, con cui non ha certo rapporti idilliaci. Già qualche giorno fa, infatti, aveva pubblicato una storia Instagram in cui manda platealmente a cagare la redazione. Nel passaggio in cui ha nominato Esse Magazine, ha anche fatto riferimento al fatto che Luchè sia ampiamente propsato dalla realtà di @antoniodikeledistefano, forse persino troppo, a costo di risultare quasi la prostituta del magazine (anche se Luchè è solo uno dei tanti che ricevono questo tipo di trattamento. Si tratta di una cosa già ampiamente risaputa, che han provato a spiegare anche nomi come gli Arcade Boyz, Vacca, lo stesso Inoki, e non solo).
È finito qui? A quanto pare, assolutamente no. Infatti, se Salmo ha impiegato meno di 24 ore per rispondere al dissing di Luchè, pare che quest’ultimo avesse ancora altro da dire. Infatti, qualche ora dopo la pubblicazione di Dove volano le papere, il rapper campano ha continuato a rispondere al dissing di Salmo, aggiungendo altre tematiche: dal fatto che Salmo abbia perso la propria direzione artistica, specie da dopo il featuring con Fedez in Viola, fino al fatto che abbia cambiato genere musicale nel corso degli anni, accusa già rivoltagli nel 2019, quando gli rinfacciò il fatto che inizialmente facesse il batterista nel gruppo rock degli Skasico. Tagliente anche il riferimento all’allontanamento di Salmo dalla Machete: infatti, sebbene negli ultimi tempi abbia ricucito i rapporti con molti colleghi, tra cui anche En?Gma, invitandolo a cantare sul palco con lui The island durante l’evento Red valley festival del 2022, da un sacco di tempo Salmo non collabora con i suoi colleghi membri della Machete. Luchè su questo ci va giù diretto: “la Machete ti ha abbandonato”. Il secondo dissing di Luchè si conclude anche con una sorta di minaccia velata: “Venerdì suono in Sardegna, vuoi venire? / ci vediamo a Scampia, o hai paura di uscire?”, facendo riferimento al fatto che Salmo dovrà suonare proprio a Scampia a Ottobre.
E ora?
È da veramente anni che non si vedessero addirittura tre dissing (quattro, se si considera anche quello di Inoki) fatti in musica nel giro di due giorni. Peraltro si tratta di due artisti già ampiamente affermati nell’ambiente urban, che non han bisogno di attirare attenzioni sulle proprie carriere e sui propri nomi. Sebbene lo stesso Inoki abbia definito i dissing, nel suo dissing, “un male” per lui e un po’ per tutte le carriere artistiche, in realtà aumenta l’attenzione sul genere musicale e fomenta il pubblico, portando anche a far smuovere le acque e rimuovere quella patina di ipocrisia che generalmente c’è in un ambiente di successo dove va sempre tutto bene ed è sempre tutto okay. Anche Fabri Fibra, che di dissing ne ha fatti in passato, esprimeva lo stesso parere: solo così si capisce chi fa le rime più fighe nei pezzi, diceva durante gli Mtv day di Bologna del 2006.
Non si sa per quanto ne abbiano ancora Salmo e Luchè, ma se si continua così, potremmo vederne veramente delle belle. Si tratta di un vero e proprio botta-e-risposta, visti anche i tempi ristrettissimi con cui i due rapper si stan rispondendo, cosa che neanche i Fibra e Vacca del 2014 erano riusciti a fare, spalmando la loro diatriba in un lasso di tempo che arrivò addirittura a superare il mese di tempo. Ma sono già in tanti appassionati di hip-hop che chiedono ai due artisti di non smetterla adesso, e di continuare, se dovessero farlo, solo tramite musica. Boh Magazine ha pubblicato un post con scritto “meno Instagram stories più dissing”, Il Purista ha pubblicato un post con scritto “lo spettacolo deve continuare. Grazie Luchè, grazie Salmo”, con tanto di emoji dei popcorn. Ormai lo scontro a suon di rime è iniziato, e non possono tirarsi indietro proprio adesso.
Quando Salmo e Luchè si rispettavano.
…Ma vale la pena anche fare un salto nel passato. Infatti, Salmo e Luchè non hanno avuto sempre un rapporto pessimo come quello degli ultimi anni. Sarà pur vero che le loro divergenze artistico-musicali sono belle evidenti a parecchi da tantissimo tempo, ma c’è sempre stato rispetto reciproco prima del 2019. Lo testimonia anche il video di Salmo che presenta Luchè sul palco a Napoli nel 2018.
Ancora prima di quel concerto, fu lo stesso Luchè a pubblicare nel 2016 un post su Facebook. Il post ritraeva Salmo e Luchè insieme dopo aver passato una serata in un ristorante, e le parole usate dal rapper partenopeo per descrivere la serata furono le seguenti: “mi ha fatto piacere conoscere meglio la persona che è mauri. Anche se diversi siamo molto simili. Una persona semplice che ha un’enorme passione per la musica. E’ bello vedere 2 artisti rispettarsi nelle loro diversità”. Anche nel 2014 Salmo e Luchè sono comparsi insieme in una foto caricata da @clementino-blog su Facebook: non erano soli, in quanto con loro tre c’erano anche altri artisti, ovvero Marracash, Achille Lauro, Dj Tayone e Bibo De Angelis. Notizia dell’ultima ora: Salmo ha pubblicato nella giornata di giovedì 6 luglio un ultimo dissing di risposta a Luchè, in cui afferma di non dare più attenzioni al collega napoletano. Il titolo del dissing è Stupido gioco del rap 2, che va a riprendere lo storico dissing che avvenne tra lui e Inoki dieci anni orsono. Nel pezzo, Salmo si serve del campione musicale di Tu vuo’ fa’ l’americano di Renato Carosone per criticare Luchè per il fatto di essere una copia spudorata di molti rapper americani, e ad un immaginario cui non appartiene veramente, essendo, per l’appunto, italiano e nello specifico napoletano.
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MAG 2 - 'Do Not Open' - When doing the wrong thing is the right move.
The statement of Joshua Gillespie is truly iconic amongst those of survivors; he's not someone who made a good choice, he's not somebody who particularly deserved to survive, and unlike many he had almost complete choice in getting himself into his predicament. As paranormal encounters go I'd say this is just about as close as one could get to the opposite of Jon's encounter with Mr. Spider, both of which took place in Jon's own hometown.
To be presented with the statement of somebody who did everything wrong and suffered not a single consequence? Its a bitter and unpleasant thing to face, especially so early into the thankless task of reorganising the archive.
Jon, a child, a true innocent, suffered greater than a drug addled, privileged, stupid uni graduate. And worse still? He's handed conclusive proof that these things, these horrible fates can be avoided with simply enough effort, enough critical thinking. A man who's devoted all of himself to intelligence and capability is plainly told that he (for how well can we separate ourselves from the child we once were?) could have saved the boy that pulled him from the ready jaws of the web had he just been quicker, smarter, more alert.
What intense frustration to see that somebody who made one good decision in a situation that he could not, was spared. The unbelievable foolishness of a man willing to store a coffin in his home for over a year was beaten by the one good decision to store the key out of his reach.
What if Jon had the good sense to get rid of the book? What if he'd noticed there was something wrong with it- he should have, after all; he was an absent-minded child but not a fool. He could have figured it out. One good choice could have spared him the childhood trauma that led him to this job that's steadily becoming more and more odd, falling more out of his control.
To be beaten by a fool is never a good thing, to sit defeated whilst a clown who made one right choice lives on is just intolerable. Perhaps Jon's utter denial of it came not from the lack of reliable, but from the fact that if it wasn't true it would also be false that his own encounter could have been avoided.
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cult-of-the-eye · 5 months
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Dream first date? Oh thanks for asking!
We eat our weight in whatever food makes us happy
We go on a little walk
We get something sweet
We go to my place (don't worry we're PG)
I show you my pre-prepared PowerPoint presentation of the Magnus archives, attributing a character to each of us, explaining the lore and how I feel about each one in absolute detail (I also occasionally ask them if they're listening)
The presentation ends with a list of my mental illnesses
I drive them home and lean forwards and gently touch my forehead against theirs, before letting them go
They think about me forever.
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degenderates · 1 year
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swordfright · 2 months
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Tell me about Mags's story 🤣🤣🤣 LMAO (you said I could XD LOL)
Well well, if it isn't the consequences of my own posting my cringe oc art actions.
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Magdalena is c!Quackity's daughter from one of the alternate endings of the Ouroboros universe. In classic c!Quackity fashion, nobody knows who her other bio parent is. Is she Wilbur's kid? Some people say she has his nose. Is she Sapnap's kid? Some folks swear she's got his eyes. The one person who maybe probably knows is Q, and he's not saying shit. He's decided to leave it ambiguous, leave a little mystery to capitalize on years later, perhaps. Besides, he figures Mags doesn't need to know. It's not like her other parent is in the picture, so it's not exactly relevant information. L + ratio + what the kid doesn't know won't hurt her. (And, to be fair, she's never asked.)
Quackity is kind of a shitty parent (as you might expect of someone as emotionally maladjusted as he is), but he does try. Mags grows up wanting for nothing. She's crazy spoiled. If she asks for a dollhouse for her birthday, Q has Foolish build her a life-sized barbie mansion. She and her dad have a pretty complicated relationship, but it's not a bad relationship. As she grows up, she gradually becomes aware that Quackity is not just raising a daughter, he's raising an investment. He tried to leave the country to c!Slime, and that didn't exactly work out, so Q went with the next best option: creating someone who could never leave him, never choose to opt out. Mags is not just a part of his legacy, she's going to be the recipient and defender of that legacy. Las Nevadas will be hers one day, so she'd better be ready. He wants to teach her to be ruthless. He wants to teach her to be strong. He wants to teach her to fight - physically, socially, mentally. In the end, he can't quite bring himself to teach her those things, but he tries his best to give her the tools she'll need to protect herself. She's his kid, after all, so she's going to have enemies.
In other words, Mags grows up carefree and happy - and also under a lot of pressure and incredibly lonely. It's a weird way to grow up, but it's not like she has anything else to compare it to. The only thing her father can't buy her is friends, which is why meeting Sigrid (another kid around her age!) is absolutely world-shattering.
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nutria--oscura · 6 months
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"let me know if you see any good cows."
"obviously I'm going to tell you if I see any good cows!"
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