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#Scrivere come dipingere
klimt7 · 3 months
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Libri
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[ Un piccolo estratto / 19 gennaio 2024 ]
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Arrivi sul velluto delle parole.
Ho comprato un bel quaderno per poterti parlare. La copertina non ti piacerebbe un granchè. C'è una fotografia azzurra: due ragazze accanto alle loro biciclette, la strada di campagna, una curva dolce, la sera che scende verso un altrove di pioggia estiva. Tu diresti che è un pò leziosa ma non è esattamente il colore di queste parole che scrivo.
Uso una penna a punta grossa, con le note musicali disegnate sul cappuccio bianco. Scrivo per la musica dei tuoi giorni feriti, una piccola musica a inchiostro blu, graffi sul tempo.
A computer non potrei raccontarti. Ma qui sulla carta a quadretti piccoli, le lettere si uniscono, si separano, è un percorso che mette il cuore in gola, pause bianche e istanti di te, il filo di una vita che non sapevo, al tempo dell'unione dei nostri corpi.
Perchè noi facevamo l'amore e io credevo di toccarti nel cuore della vita, e poi me ne andavo, tutto solo, per le strade di Rouen.
Più tardi scendeva la sera, i caffè biondi si accendevano a poco a poco, facili tepori sgranati lungo il sagrato freddo della nuova cattedrale, arco di pietra e cemento gettato su un domani durissimo, dove il desiderio si scontra con il cielo della notte. Restavo lì sul sagrato. Il desiderio blu non poteva reggere nel tepore facile dei caffè. Restavo lì, tra due rive, insieme al tempo svuotato e notturno che da le vertigini.
Non leggerai mai queste pagine scritte in una scuola tranquilla nel vento umido d'autunno.
Forse sono solo per me, per averti ancora un pò, è la prima volta che ti tengo nel mio habitat, la prima volta che arrivi al ritmo del mio passo.
Qui i boschi si infittiscono e ti tengo nella mia vallata tra lo studio e la merenda.  Sei nelle poesie di Cadou che i bambini recitano come una cantilena...
     Ti raggiungerò Helène
     attraverso le praterie
     attraverso i mattini di gelo e di luce...
Imparo a parlarti nel silenzio di una scuola.
Sai non c'è solo l'insolenza della felicità.
Anche nella tristezza, alla fine, tutto sembra facile ed è così semplice, assomigliarsi.
Il mondo si addomestica. Di colpo ne fai quel che vuoi.
La casetta annessa alla scuola era abbandonata da dieci anni. Il sindaco di Saint-Laurent-des-Bois, Monsieur Savy, me l'aveva detto: "Sa per qualche anno abbiamo avuto soprattutto signorine giovani! Tutte sole, in questa casa non si sentono sicure e certo non si divertono granchè. In genere preferiscono abitare a Rouen. Lì possono uscire..."
Era settembre, il primo pomeriggio. La scuola somigliava alle scuole d'una volta, un pò arretrata rispetto al paese, sulla stradina che scende verso la chiesa e il centro. La casa del maestro al piano terra non è molto grande ma c'è un caminetto in ogni stanza.
Ho messo le mie lampade da tavolo, i libri, il calore della chitarra e dei tuoi album.
Nel mio inverno, nel silenzio delle lampade morbide, ti aspetto.
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Te ne sei andata troppo presto. La gente iniziava ad apprezzare cose più leggere.
A nessuno piaceva più, chi si sbranava davanti a loro, le urla acide di disperazione, gli sputi sul niente.
Era il tempo del cioccolato, nella tua cucina con le tendine bianche e rosse. Allora le cucine piacevano, si sta meglio giusto un pò di lato, a margine della felicità, e senza osare dirlo. 
Tu facevi dolci marmorizzati cioccolato e limone, io prendevo la chitarra e le canzoni arrivavano, limone amaro e cioccolato, caldo e freddo, felicità-pazienza.
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Un pomeriggo verrai a scuola. I bambini non saranno sorpresi, ti accoglieranno come una sorella più grande, come un'amica lontana, in un giorno di pioggia nella monotonia autunnale delle aule.
Poserai il mantello su un banco, i tuoi capelli lunghi bagnati diranno le strade attaversate, la frescura dei paesi.
Sceglierai un libro dall'armadio. Noi staremo zitti, perchè tu vorrai leggere una storia, un racconto d'altri tempi.
La storia sembrerà tutta nuova, e la tua voce grave s'innalzerà su di noi come una pioggia dolcissima che si interrompe all'ora di cena. La storia sarà triste, la piccola fiammiferaia, e i sogni di luce bruceranno  la sua vita fragile e bianca. I sogni sono troppo forti, e prenderai Armelle per mano.
Io sarò sguardo, un'ombra nel cuore di quel palazzo d'infanzia. La notte scenderà presto, è già la fine d'ottobre e l'inizio d'un sortilegio blu d'inverno. Porterai la mia classe alla soglia dell'inverno, su sentieri d'altrove.
Ci sarà qualche domanda. Risponderai molto lentamente, quasi a lato della loro attesa.
Loro non conosceranno il tuo paese, forse solo il tuo nome, che ripeteranno, sillabe di mistero, dal gusto di racconto e villaggio sotto la pioggia.
Canteranno per te Tout Bas-Tout Bas, ninna nanna sulle immagini di Andersen, con il capitano di legno che dice :"Passate, prego. Passate!"
Passate, il sogno è là, passate sull'altra riva con l'amica lontana e il suo mantello inzuppato.
Io l'aspettavo, bambino, nelle lezioni di noia, all'ora dello studio. Lei non arrivava mai dormiva nei miei libri, febbre di racconti impossibile dolcezza.
In questa sera d'ottobre sarà là, in fondo al tuo sguardo come una febbre eterna.
Custodisco il tuo nome, che non ti racconterebbe.
La tua morte ha richiuso per me quel nome che non ti  racchiude più, perchè?
Avevo steso il mal di te  al fondo di due sillabe.
Ma tu sei più vaga, un nome leggero che non ti racconta.
Sei tu nell'ombra dei tigli e nelle risate dei bambini, negli sguardi che fuggono dalla finestra, nella freschezza dell'acqua quando c'è Disegno. 
Ho mostrato i tuoi album ai miei scolari, non ho detto che ti conoscevo...
Quando al mattino uscivi per andare a scuola in square Carpeaux, una voce ti chiamava. 
Ti rivedo.
Ti volti, vivace, la cartella sulla spalla. Hai un grembiule ricamato a quadretti bianchi e azzurri. Quel nome, gettato nella piazza d'aprile è il tuo, perchè volti la testa, il caschetto dei tuoi capelli ondeggia, e tu hai i gesti vivi e lo sguardo dolcissimo. Nathalie ti corre incontro. L'aspetti. In equilibrio su un piede solo, ti sistemi la calza, la cartella si china con la tua schiena.
Andate a scuola, laggiù, poco lontano, in un sobborgo di Parigi.
Ci sono grandi silenzi nella mia classe, come il rito dei dettati... Leggo molto lentamente, passando tra le file, talvolta mi fermo.
"Alain, dove sei rimasto? Rileggo per Alain...Punto. Fine del dettato...Scrivo il nome dell'autore alla lavagna..."
Penso un poco a ciò che faccio, durante la prima lettura. Ma dopo... Rileggo una volta per la punteggiatura, un'altra per il senso.
In quel momento, nel silenzio, tutti mantengono una parvenza di serietà, ma le parole se ne vanno un pò più lontano, lungo le vie dell'inchiostro blu.
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Il sabato, dopo la ricreazione delle dieci, ogni scolaro va al rubinetto per riempire il vasetto di yogurt. E' l'ora del Disegno.
Fuori, l'estate sonnecchia ancora  al sole biondo di fine settembre. Dentro profumo di acquerello bagnato. E un pò di trambusto.
"Maestro, posso andare a cambiare l'acqua?"  Tengo la brava infanzia al fondo delle ore dimenticate, quando mezzogiorno non arriva, quando i colori impallidiscono sui fogli inzuppati e i mormorii si spengono.
Tutta l'infanzia è lì.
Fuori, un paese approssimato, niente più grida, niente giochi, i vecchi si parlano lentamente, il tempo sembra più lungo.
Laggiù vicino alla Risle, Madame Dubois stende le lenzuola in un giardino troppo nudo, il tempo non passa.
[...]
Sono da te , questa sera, oltre i paesi, oltre l'oblunga dolcezza delle vallate. La mia vita si addormenta al fondo della tua assenza: mi sono colato addosso questa vallata per tenerti con me, per metterti sulla carta fino in fondo.
Nella pace di un paese e di una scuola, ti imparo.
C'è questo quaderno, su un banco di scolaro; ti scrivo la mia memoria.
Sono qui a metterti per iscritto, a colpi di penna, a colpi di passato: è la mia vita, il riflesso della tua memoria disegnata.
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tqngled · 5 months
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Domande.
Come ti chiami
Percentuale batteria del telefono?
Ti piace leggere?
Ti piace scrivere?
Cosa che tutti amano fare ma a te non piace?
Cosa tutti odiano fare ma tu ami?
Hai amicizie a distanza?
Hai tanti amici?
Hai mai letto libri in inglese?
Guardi mai film in inglese?
Pratichi qualche sport?
Se no, che sport ti piacerebbe?
A casa hai il calendario dell'avvento?
Ami fare le foto?
Ami farti le foto?
Hai tanti amici, o sei più una persona solitaria?
Ti piace cucinare?
Sei ordinat* o meno?
Che cellulare hai?
Hai mai scritto una lettera?
Pregi e difetti del posto in cui vivi?
Vivi lì da tutta la vita?
Che lavoro fai?
Ti piace il tuo lavoro?
Se non ti piace, quale vorresti fare?
Frequenti l'università?
Se studi all'università cosa studi?
Hai conoscenti all'estero?
Hai mai pensato di lasciare il tuo paese/città?
Cosa ne pensi della frase "gli amici sono una seconda famiglia?"
Che rapporto hai con la tua famiglia?
Guardi mai film in streaming?
Ti reputi una persona tecnologica?
Preferisci thè o caffè
Preferisci dolce o salato?
Preferisci fare allenamenti a casa o in palestra?
Stagione preferita?
Cosa diresti a te stess* di 10 anni fa?
Vai spesso in discoteca?
Ti hanno mai ricoverato in ospedale?
Descrivi il tuo stile d'abbigliamento abituale.
Colore preferito?
Di che colore è la tua camera da letto?
Descrivi la tua camera da letto
Parli ancora con le stesse persone che hai conosciuto 5 anni fa?
Perché hai deciso di aprire un blog di Tumblr?
Da quanto tempo hai Tumblr?
Come sei venut* a conoscenza di questo social?
Ti reputi una persona molto social?
Sei fidanzat*
Se non sei fidanzat* quali caratteristiche la tua persona del cuore dovrebbe assolutamente avere?
Film Disney preferito?
Preferisci comprare online o in negozio?
Quale regalo di Natale vorresti ricevere?
Sei molto unit* alla tua famiglia?
Vivi nella regione in cui sei nat*
Cosa ami di più delle festività natalizie?
Cosa odi di più delle festività natalizie?
Cibo che tutti amano, ma tu odi?
Cibo che tutti odiano ma tu ami?
Vorresti dei figli?
Se si, che nomi daresti a loro?
Hai animali?
Se si, come si chiamano?
Se non possiedi animali, li vorresti?
Numero fortunato?
Hai qualche brutto vizio?
Cosa ami di te stess*
Cosa odi di te stess*
Programma preferito?
Serie TV preferita?
Hai un paese/nazione nel cuore?
Intraprenderesti mai un viaggio da sol*?
Un gioco che hai sempre voluto da piccol* e che poi è finalmente arrivato?
C'è una lingua straniera che vorresti assolutamente imparare?
Ascolti molto i consigli degli altri?
Ti piacciono i giochi da tavolo?
Come trascorri la giornata di natale?
Vivi da sol*
Sito che visiti più spesso durante la giornata.
Che effetto ha su di te il giudizio altrui?
Hai degli hobby?
Esci tutti i sabati sera?
Ultimo posto in cui sei andat* in vacanza?
Ultima volta che sei andat* al cinema? Che film hai visto?
Pesce o carne?
Segui una dieta particolare?
Senti di avere difetti particolari?
Fai amicizia subito con le persone?
Ti piacciono le leggende?
Paese che hai sempre voluto vedere?
Hai i buchi alle orecchie?
Hai tatuaggi?
Se si, hai in programma di farne altri?
Canzone preferita?
Consiglia 4 canzoni
Consiglia 4 film
Consiglia 4 serie TV
Dove pensi incontrerai l'amore della tua vita?
Sei sposat*
Sei mai stat* in campeggio?
Film che tutti amano ma tu non capisci perché?
Film che tutti odiano e ma tu non capisci perché?
Hai mai fatto un falò?
Festeggerai Capodanno?
Hai dei buoni propositi per il nuovo anno?
Hai mai inviato un SMS alla persona sbagliata?
Sei brav* a dare consigli?
Sai dipingere?
Qualcosa che hai sempre voluto fare, ma che non hai mai fatto per paura?
La tua più grande paura?
La tua più grande passione?
Porti gli occhiali o le lenti a contatto?
Porti l'apparecchio ai denti?
Descrivi la tua casa dei sogni
Hai mai pensato di aprire un canale YouTube?
Oggetto che ti ricorda la tua infanzia?
Cibo che ti ricorda la tua infanzia?
Ultimo messaggio inviato?
Ultimo messaggio ricevuto?
Cosa stai facendo adesso?
Cosa stai aspettando adesso?
Ti piace il sushi?
Un piatto tipico della tua regione?
Che ore sono adesso?
Vivi in una regione dove c'è il mare?
La tua colazione tipo?
Ti piace stare in pigiama a casa?
Usi pantofole o calzini a casa?
Hai un animo infantile?
Ti senti soddisfatt* di ciò che hai ottenuto dalla vita fino a ora?
Che cosa cambieresti della tua vita ora?
Che cosa diresti al te adolescente?
@tqngled (Mar 12.12.23 h 01:00)
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ilpianistasultetto · 8 months
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Per fare un ragù decente occorre tempo e passione, aggiungere gli ingredienti giusti, tentare di ottenere un sapore unico, una magia nel piatto. Mia madre sapeva il tempo che ci voleva per fare un ragù spettacolare, di quelli che si attaccavano al palato e ne sentivi il sapore per mezza giornata. Quanto tempo..
Lo stesso accadeva per fare un maglione o una sciarpa di lana, di quelle per avvolgere il calore e scacciare il fiato dell'inverno.
Il consumismo di massa ha abbassato di molto la pretesa al meglio. Oggi abbiamo fretta, dobbiamo correre, andare veloci, e se una riflessione bussa al cervello, ti sembra tempo perso. Oggi ci sono i padroni del tempo, o meglio, del nostro tempo. Lo tolgono a noi per averne in scorta sui conti correnti, questo è il tempo che a loro serve, rendendoci schiavi di passioni inutili, e poi, ci accorgiamo di non avere più tempo per noi e si rimpiange quello gettato al vento. Quanto tempo sprecato a rincorrere cose inutili, l'effimero che diventa l'essenziale e quando siamo di fronte a qualcosa di unico, un tramonto, un cielo stellato, un caffè consumato in buona compagnia o, semplicemente, scrivere, dipingere, suonare, parlare, ecco che noi stessi diventiamo un'opera d'arte, come una sciarpa di lana fatto a mano. @ilpianistasultetto
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canesenzafissadimora · 9 months
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Leggetela tutta con calma
“Ricordatevi che uno strato di polvere protegge i mobili...
Una casa è più bella se si può scrivere "ti amo" sulla polvere sul mobilio.
Io lavoravo 8 ore ogni fine settimana per rendere tutto perfetto, "nel caso venisse qualcuno".
Alla fine ho capito che "non veniva nessuno",
perché tutti vivevano la loro vita passandosela bene !!
Ora, se viene qualcuno, non ho bisogno di spiegare in che condizione è la casa: sono più interessati ad ascoltare le cose interessanti che ho fatto per vivere la mia vita.
Caso mai non te ne fossi accorta... la vita è breve, goditela!
Fa pulizia, se è necessario...
Ma sarebbe meglio dipingere un quadro, scrivere una lettera, preparare un dolce, seminare una pianta, oppure pensare alla differenza tra i verbi "volere" e "dovere".
Fa pulizia, se è necessario, ma il tempo è poco...
Ci sono tante spiagge e mari per nuotare, monti da scalare, fiumi da navigare, una birretta da bere, musica da ascoltare, libri da leggere, amici da amare e la vita da vivere.
Fa' pulizia, se è necessario, ma...
C'è il mondo là fuori: il sole sulla faccia, il vento nei capelli, la neve che cade, uno scroscio di pioggia...
Questo giorno non torna indietro...
Fa pulizia, se è necessario, ma...
Ricorda che la vecchiaia arriverà e non sarà più come adesso...
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libero-de-mente · 7 months
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Alberto Angela - 1
Alcune cose su Alberto Angela che forse non conoscete:
- Quando Alberto Angela si diplomò non volle fermarsi con lo studio, voleva continuare. Così inventarono le Università
- Quando Alberto Angela legge un libro, in realtà, è il libro che legge Alberto Angela
- Una volta tempo fa Alberto Angela fece un solco nel terreno, nacque Roma antica
- Da quando Alberto Angela entrò nell'Anfiteatro Flavio, questi si allargò per contenere la cultura di Alberto. Divenne un colosso... il Colosseo
- Un giorno Alberto Angela da perfetto sconosciuto diede una caramella a un bambino, gli pose poi la mano sulla testa, oggi quel bambino è Alessandro Barbero
- Ogni 8 aprile Alberto Angela non compie un giro attorno al Sole, è il Sole a compiere un giro attorno ad Alberto Angela
- Il sesto giorno Dio creò l'uomo, poi volle superarsi e creò Alberto Angela
- Quando Alberto Angela visita un sito archeologico è il sito archeologico che ammira Alberto Angela
- Quando la Torre di Pisa vede Alberto Angela essa si raddrizza
- Leonardo fu un genio perché sapeva che poi Alberto Angela ne avrebbe parlato, altrimenti se ne fregava di dipingere e scrivere
- Alberto non si è laureato è la Laurea che si è Angelata
- Quando una stella cadente vede Alberto Angela, la stella esprime un desiderio
- Dove noi vediamo rovine Alberto Angela vede civiltà e storia
- Un giorno in classe Alberto raccontò alla Maestra di aver vistato Pompei, fu da allora che venne istituita Storia come materia scolastica
- Quando Alberto deve risolvere un'equazione, l'equazione si risolve da sola
- Alberto è l'unico uomo che non deve comprendere le donne, sono le donne che devono decifrare Alberto
- Quando Chuck Norris incontra Alberto Angela, Chuck Norris si dà un pugno da solo
Vorrei continuare a dirvi altre cose, ma dovrà essere Alberto a darmi il consenso.
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charlievigorous · 17 hours
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"La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità"
"Come cazzo è possibile che ad un uomo piaccia essere svegliato alle 6.30 da una sveglia, scivolare fuori dal letto, vestirsi, mangiare a forza, cagare, pisciare, lavarsi i denti e pettinarsi, poi combattere contro il traffico, per finire in un posto dove essenzialmente fai un sacco di soldi per qualcun altro e ti viene chiesto di essere grato per l'opportunità di farlo?"
"Su questa terra, alcuni di noi, scopano più di quanto si muoia, ma i più di noi muoiono meglio di quanto si scopi"
"Qualcuno in uno di questi posti... mi chiese: "Cosa fai? Come scrivi, come crei?" Non lo fai, gli dissi. Non provi. È molto importante: non provare, né per le Cadillac, né per la creazione o per l'immortalità. Aspetti, e se non succede niente, aspetti ancora un po'." 
by Charles Bukowski
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nonamewhiteee · 1 year
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26/02: un'altra lunga domenica di febbraio sembra star per finire. a pranzo il vino rosso e la pioggia scrosciante accompagnata dall'inconfondibile petricore a farmi compagnia subito dopo nel letto sotto al piumone. è sempre così, la malinconia e il mio non saperla gestire mi portano a scrivere due pensieri spesso scoordinati fra loro, tra canzoni francesi e dolci parole di autori italiani non vissuti nella mia epoca. ho un po' di ricordi vividi nella testa, a volte ritorno a pensare anche a te, chissà forse. ieri ho pianto nuovamente in silenzio sperando forse di soffocare senza esser visto e sentito da nessuno, oggi vorrei essere altrove (come sempre d'altronde), scappare come Gauguin in Polinesia a dipingere Cristi e muse esotiche, o comunque in qualsiasi altro posto lontano lontano. spero tu stia bene, sai a volte spero sia stato un sogno.
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donaruz · 1 year
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"Non mi sento proprio di mettermi nei panni di quello che si loda da sé, né ritengo sia il caso di sopravvalutare quello che definiscono il mio talento. Preferisco lasciar decidere al pubblico: se lo soddisfo, so che ho ottenuto un risultato e questo mi basta."
L'immenso Daniel Day Lewis compie oggi 66 anni
L'unico interprete maschile ad aver vinto tre volte l'Oscar come miglior attore protagonista!
-Per il film "l'insostenibile leggerezza dell'essere" imparò la lingua Ceca e non uscì dal personaggio per gli 8 mesi di riprese.
-Per il primo ruolo da Oscar ne "Il mio piede sinistro" si faceva imboccare, portare in bagno o a letto, come se fosse veramente paraplegico, imparò ad usare il piede per dipingere e scrivere e si incrinò due costole per la posizione storta che tenne per tutte le riprese.
-Per "l'ultimo dei Mohicani" ha imparato a cacciare nella foresta e a costruire delle canoe.
-Per "Nel nome del padre" ha passato delle notti in isolamento in una prigione abbandonata ed è rimasto sveglio per tre giorni di fila prima della scena dell'interrogatorio.
-Per "La seduzione del male" si costruì da solo la casa in legno e non si lavò per i tre mesi di riprese.
-Per "The Boxer" si allenò un anno e mezzo con un ex pugile prima delle riprese.
-Per "Gangs of New York" diventò apprendista macellaio per imparare il mestiere e non mise mai dei vestiti pesanti perché non in linea con il periodo.
Si ammalò di polmonite ma non prese farmaci moderni.
-Per il secondo Oscar ne "Il Petroliere" imparò ad usare i vecchi macchinari per estrarre il petrolio e si ruppe una costola perché non volle una controfigura.
-Per il film "Nine" ispirato a "8 e mezzo" di Fellini, imparò l'italiano.
-Per il terzo Oscar in "Lincoln" imparò per un anno l'accento esatto del ex presidente degli stati uniti, soggiornando nei luoghi dove era nato e cresciuto e per tutto il film si fece chiamare "Mr. President" da Spielberg e dalla crew.
-Per "Il filo nascosto" ha cucito da solo un intero abito di sartoria a mano.
-Dal 1997 al 2001 sparisce dallo Star System, facendo anche l'apprendista calzolaio in una bottega a Firenze, il venerdì usciva prima per andare a Parigi dal figlio, per poi tornare tutti i lunedì mattina al lavoro.
-Solo 20 film in carriera, sei dal 1997 ad oggi.
-Nel 2018 da l'addio al mondo del cinema. L' attore britannico con cittadinanza irlandese.
Viene considerato uno dei maggiori interpreti della Storia del Cinema
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alchiarodi-luna · 1 year
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Non ho mai amato il lusso o la perfezione. Preferisco le follie improvvisate all’ultimo minuto e le notti scomode in macchina, ai grandi hotel di classe. Ho sempre sognato di vivere in una roulotte in riva al mare. Penso ci sia molta più felicità nelle piccole cose e nella semplicità, che nelle grandi apparenze senz’anima ne personalità. Amo vagare senza una meta precisa scoprendo posti magnifici che non si trovano tramite una ricerca su internet o sui social, ma solo guidando, camminando, perdendosi nella bellezza delle cose che si incontrano. Adoro immortalare ogni momento e particolare che mi trasmette emozioni e tornare a riguardare vecchie foto per riprovare ancora le stesse vibrazioni di quegli attimi. Ho sempre avuto paura di dimenticare ciò che i miei occhi hanno visto e amato, vorrei poter avere nella testa ricordi chiari e nitidi per l’intera mia vita per poi poter saperli descrivere in ogni loro sfaccettatura come in un libro. Quelle pagine colme di sfumature che adoro leggere sotto il calore del sole in una giornata d’estate, o la sera a letto con la luce soffusa di una candela al profumo di vaniglia, per concludere al meglio la giornata appena passata. Leggere, come scrivere, dipingere, fotografare ed ascoltare musica, mi fa bene al cuore, lo rende più leggero nonostante lo senta tanto colmo fino quasi ad esplodere. Amo l’arte in ogni suo genere. Ha il potere di farmi vivere in un mondo parallelo rispetto a quello in cui mi trovo, dove qualsiasi cosa è su misura per me, dove l’immaginazione e la fantasia non hanno limite. E quindi ritorno a viaggiare con la mente, a sognare quella roulotte sulla spiaggia, le pizze e i falò in compagnia a stonare canzoni strimpellate con una vecchia chitarra. Svegliarsi la mattina e sentirmi viva, respirare a pieni polmoni quella sensazione di libertà, guardare il mare, ascoltare il suono delle sue onde e non veder l’ora di perdermi in quell’immenso blu con la mia tavola da surf. Mi butto e non penso più a niente, come per magia. Sono un tutt’uno con l’acqua, mi sento trasportata e cullata dal nulla che mi circonda. Testa vuota e cuore leggero. Vorrei poter rimanere così per sempre.
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pancakesemuffinblu · 2 months
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Hello. I like art, writing, painting, modeling with clay and most of the ways you can express yourself. I'm here to share some of my projects both in Italian and English. I mostly will use tumblr as a portfolio for my projects.
★ hope you have a nice day
Ciao. mi piace l'arte, scrivere, dipingere, modellare con l'argilla e la maggior parte dei modi in cui puoi esprimere te stesso. Sono qui per condividere alcuni dei miei progetti sia in italiano che in inglese. Utilizzerò principalmente Tumblr come portfolio artistico per i miei progetti.
★ spero che tu abbia una bella giornata
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apatiap0rtamivia · 9 months
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Bruciature.
Bruciature sui polsi, bruciature sulle braccia, bruciature sulla coscia sinistra.
Marchiata a fuoco, il dolore reso rabbia, rabbia ardente, rabbia bruciante.
Rabbia mista a malinconia, piccoli punti di cenere sparsi dappertutto.
Coloro di rosso quella distesa candida fatta puramente di bianco, la mia pelle fragile come foglie spazzate via dal vento.
Coloro di nero catrame quella che in realtà....sono io. Un angelo bianco dalle ali spezzate.
Sono incapace di colorare luce, dipingere stelle brillanti su una tela in attesa di essere abbellita.
I pastelli chiari si trovano oramai molto distanti, distanti anni luce.
E adesso mi ritrovo qui, distesa, quasi persa, intenta a sfiorare quei piccoli solchi fatti di cenere.
Quasi persa, a sfiorare due braccia segnate da una storia.
Storia al mondo sconosciuta ma impressa nei cuori di chi soffre.
Fammi sapere cosa ne pensi!❤️
molto bella e mi dispiace che tu stia passando tutto questo, ma non smettere mai di scrivere, la scrittura è sempre qualcosa di positivo ❤️
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chaosdancer · 9 months
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Luna e cielo stellato 🌌🌙
Alba 🌅
O tramonto? 🌇
Scrivo questa introduzione all'inizio come post scriptum. So di aver "evitato" di dare una risposta netta, secca e diretta a questo ask ma spero di aver risposto in modo esaustivo in ogni caso. Ti ringrazio davvero di cuore per avermi chiesto qualcosa che mi abbia stimolato a scrivere ed esprimermi così tanto🤍
Oddio anon così mi metti in difficoltà, è come scegliere un solo gusto tra la tua top 3 dei gusti dei gelati ahaha
A mio parere, per come sento io la bellezza di questi elementi naturali, direi che tutti e tre sono momenti magici allo stesso modo. Non credo di poter scegliere cosa io preferisca tra i tre dato che hanno tutti le loro peculiarità e le loro unicità. Esattamente come credo che sia quando si parla di persone (o di un brano pianistico/musicale che scegli di studiare e portare in concerto)
Luna e cielo stellato è un paesaggio magico (anche perché qui ho un favoritismo per quanto riguarda la magia, la pace e l'introspezione che riesce a donare la notte). Non a caso la notte era un'ispirazione e una parte centrale in varie opere che sono state concepite durante il Romanticismo in ogni sua espressione artistica e letteraria. Beh, io non aggiungerò niente di nuovo alla loro poetica vecchia di circa 200 anni ormai ahah La notte è sempre stata un'ispirazione anche per me. In estate, quando ho meno impegni e più libertà nella quotidianità mi piace ritagliarmi delle nottate in cui contemplo la Luna e le stelle. C'è sempre molto silenzio (soprattutto dalle mie parti) e quindi la vista mi è sempre stata accompagnata da quei suoni che durante il caos del giorno non si sentono. Oltre a questo, la Luna e il cielo stellato mi fanno sempre volare con l'immaginazione per quanto riguarda tutto quello che c'è in quello spazio sconfinato che sto ammirando. Questa contemplazione mi fa sentire sempre piccolo, insignificante, un granello di polvere microscopico. Però è lì che mi sento ritornare anche un po' con i piedi per terra, è il mio reminder di quanto tutti noi dovremmo rimanere umili e che siamo esseri piccolissimi destinati a ritornare alla Natura nel nostro breve ciclo esistenziale. Al tempo stesso riesco anche a capire cosa si prova nel contemplare e provare un certo tipo di amore platonico per un qualcosa che, per me, sarà irraggiungibile per tutta la vita. Il tutto accompagnato spesso e volentieri dai meravigliosi Notturni di Chopin (quando ho finito di tenere la mia attenzione uditiva sui piccoli suoni notturni).
Ed è qui che poi arriva lentamente l'alba, dopo l'aurora. Magari in quel delirio mentale dovuto alla stanchezza, quando ormai i pensieri vanno alla deriva e ci si sente un po' ubriachi e poco lucidi. Ed è qui che si viene poi colpiti dai primi raggi di Sole ed è come se la Natura si mettesse a dipingere il cielo con colori magici che stregano il nostro spettro visivo. Oltre a quanto scritto sopra posso dire anche che è una sensazione diversa quando ci si sveglia presto e si riesce ad ammirare l'alba. Un momento dove il tempo sembra quasi fermarsi, il cielo diventa una tela e senti che il mondo intorno a te si sta lentamente svegliando un passo alla volta. A differenza della notte (dove ci si sente un viandante o un "pastore errante" e solitario nel mistero e nel misticismo quasi primordiale delle ore notturne), all'alba ci si sente meno soli e più partecipi del meccanismo sociale del mondo. E, nel frattempo, ci si sente anche un po' curiosi su cosa il futuro della giornata avrà da offrirci. Diciamo che è da mesi che sono diventato molto più ottimista e mi piace anche svegliarmi presto all'alba per avere quella sensazione di avere davanti a me un giorno nuovo, colmo di possibilità (soprattutto di miglioramento per fare più di ieri). Tutto questo oltre alla magnifica sensazione di sentire di avere a disposizione tantissimo tempo per fare tutto quello che si vuole.
Per quanto riguarda il tramonto e il conseguente crepuscolo si può parlare quasi all'opposto di quanto detto prima. La luce del Sole che ha accompagnato la nostra giornata ci sta dando la buonanotte e un "arrivederci e a domani" e, qui, la Natura gioca di nuovo a fare la pittrice usando altre tecniche e tavolozze di colori rispetto a quanto fatto precedentemente. Io amo particolarmente quando ci sono quelle sfumature di colori che vagano indefinitamente intorno al rosa chiaro e all'arancione tenue. In questo momento si iniziano a tirare le somme della giornata e a pensare a quali propositi si sono riusciti a portare a termine e a che cosa si possa ancora migliorare in futuro. Il momento di transizione tra il crepuscolo e la sera mi porta alla mente proprio questa rendicontazione da farsi. Si entra nella sera, in un momento che, almeno per me, è spesso di riposo mentale per stare da solo o in compagnia delle persone a me care. E pian piano si sente il mondo intorno a sé sprofondare nel sonno, spegnersi, farsi sempre più silenzioso fino a chiudere il ciclo e sfociare di nuovo nel "silenzio" e nella solitudine della notte.
Scusami per la prolissità e ti ringrazio (ringraziando anche tutti coloro che avranno voglia di leggere fino a questo punto). Non mi aspetto che nessuno legga fino a qui dato che la lettura di una serie di pensieri scritti non dovrebbe mai essere obbligatoria ma spontanea, che sia mossa da interesse o curiosità (secondo me).
Grazie🤍
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v3rsoaltrilidi · 10 months
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Ei tu
Volevo dirti mille cose
Ma oggi non riesco a scrivere
Ero a metà di un testo su di te, poi ne ho iniziato uno a parte su di noi, poi mi era venuta voglia di parlare di me senza di te e così ne ho iniziato un altro e poi ho pianto un po', solo un pochino, perché fa ancora tanto male.
La vita non è la stessa cosa senza di te.
È bella certo, magari non la vivo neanche bene ultimamente ma sai di cosa parlo quando ti dico che è strano non averti vicino, non poterti abbracciare, non parlarti, non dirti niente quando mi succede una cosa bella, non scriverti quando mi succede una cosa brutta.
Continuo a perdermi nei dettagli che da sempre sono tra le parti più belle della vita per me, ma lo faccio da solo adesso, pensi che io vada a sperperare le mie storie, i miei racconti e quello che noto a qualcun altro? No quelli erano solo per te, quelle storie, quelle curiosità, quei discorsi e quei commenti li concedevo solo a te, infatti adesso che non ci sei è diverso, perché non condivido molte cose con gli altri, eri una delle poche persone se non l'unica a cui avrei detto tutto, sempre. Adesso se vedo la luna più grande del solito, un albero affascinante, un tramonto nostalgico, una panchina in muratura, un albero di limoni, una pianta di rose o qualsiasi cosa si possa vedere in giro non mi sforzo nemmeno di dire che sto guardando qualcosa, mi perdo nei pensieri e cerco di immaginare cosa avresti detto o notato tu.
Lo faccio sempre, anche quando sono con altre persone, sono presente si, ma con la mente sono altrove, sto vivendo la vita che non avrò mai con te.
Quello che vorrei dirti in questo momento è che nessuno dopo di te mi ha conosciuto davvero, ho improvvisato, cambiato atteggiamento, non condividevo i miei pensieri, non facevo quelle battute che ti facevano ridere, non ero io davvero, perché quella parte, quella versione se così si può chiamare è tua e io la proteggerò ad ogni costo, sempre.
Pensi che andare in certi posti con delle persone cancelli l'importanza di quei posti?
Fa male lo capisco, fa male anche a me che è successo, ma mai niente sarà come le cose sono state con te. Nessuna sarà così tanto bella, giusta, delicata, appropriata in certi posti come lo sei stata tu, non capisci che per me la tua presenza in certe cose è stata così importante che la tua assenza adesso risuona ancora più forte e varrà sempre di più della presenza di qualcun altro, non importa quanti baci riceverò nel tempo perché nessun bacio avrà mai il tuo sapore e io stupidamente ho pure creduto di poter accettare altre labbra che non fossero le tue, ma ero arrabbiato e dopo ero semplicemente stanco, non importa quante persone saliranno sulla mia macchina, calpesteranno le stesse strade e gli stessi luoghi in cui siamo stati, mi dedicheranno una canzone che piaceva a noi, mi parleranno di cose che piacevano anche a te, perché per me non esiste niente di tutto ciò, non ha valore, sono solo cose, sono solo strade, sono solo canzoni, perchè eri tu a fare la differenza, era con te che tutto prendeva vita, era con te che i luoghi diventavano più belli, le case più accoglienti, le canzoni più belle da cantare, i baci facevano venire i brividi spesso e i tramonti erano profondi, eri tu che facevi la differenza, perché eri speciale davvero, e lo sei ancora, sdraiata sul divano, seduta al tavolo a rollare una sigaretta, ai fornelli a cucinare dei noodles, del sushi o chissà che cosa, stare fuori all'imbrunire guardando una serie tv, salire in terrazzo e guardare l'orizzonte, ammirare il tramonto insieme, tu che ti addormenti in auto o quando ti appoggiavi sulla mia spalla mentre guidavo verso casa, le passeggiate a mare e guardare tutte le mie cose preferite insieme, te, il mare, il tramonto, tu che cammini tra le erbacce che sei così bella che mi piacerebbe imparare a dipingere e mettermi li per ore a riprodurre quell'immagine, mentre tu tra un sorriso e l'altro ogni tanto mi baci e io mi perdo e mi innamoro, e non mi sono mai sentito così vivo.
Non sono ancora andato a mare quest'anno, solo una volta l'altro giorno ma non ho nemmeno fatto il bagno, non mi va molto, preferisco sedermi sulla spiaggia e piangere sentendo il rumore delle onde che accompagna i miei pensieri malinconici oppure semplicemente pensare senza dover piangere.
Da quando non ci sei le cose non sono le stesse e va bene così, non potranno mai essere le stesse, soprattutto se non ci sei, e se ci fossi sarebbero sicuramente diverse, è questo è anche un bene, non so come sarebbero, non possiamo saperlo, quello che so è che da quando abbiamo smesso di parlare io ho iniziato ad amarti sempre di più, a pensarti sempre di più, nonostante cercassi di reprimere tutto questo, è stato più forte di me, se no non sarei qui a scrivere delle cose che non leggerai mai dopo praticamente 1 anno da quel giorno orribile, avrei voluto essere meno arrabbiato, meno ferito, meno rancoroso verso di te per il male che avevo ricevuto, avrei voluto avere la mente libera e il cuore leggero e non sarei andato via, sarei rimasto, avrei lottato ma non ci sono riuscito.
E ora rimpiango quel tempo, quando mi chiamavi, parlavamo, mi scrivevi, mi mandavi i video,uscivamo, sceglievamo cosa mettere, ordinavi la camera, dormivamo insieme..ti passavo a prendere, cantavamo in auto, facevamo..basta adesso sono le 5, un'altra notte così, non posso, non va bene, devo andare, devo dormire
Ciao, a presto magari
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salsedine · 10 months
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Grazie @mafaldinablabla per il tag! Era tipo dal 2016 che non scrivevo così tanto in italiano su tumblr, è stata una piacevole novità :P
1. Are you named after anyone?
Come mai solo questa domanda è in inglese? Comunque "Greta" è solo Greta, mentre "Stella" era anche il nome della mia bisnonnna materna.
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto?
A mia discolpa- sono pesci. Quindi probabilmente 24 ore fa ma me lo sono già dimenticato. I veri piantoni catartici sono molto più rari però.
3. Hai figli?
No, non sono interessata.
4. Fai largo uso del sarcasmo?
Dipende dal contesto - se è appropriato anche sì, ma se una persona sta confidando qualcosa di personale non mi pare il caso ecco lol.
5. Quali sport pratichi o hai praticato?
7 anni di danza jazz-contemporanea in maniera discontinua. Un paio di anni di tennis a scrocco perchè mio papà era socio grazie al lavoro in cantiere. Qualche workshop di tiro con l'arco + atletica leggera con la scuola, nonchè l'unica ragazza nella squadra di calcio delle medie. Dovevo capirlo prima che sono lesbica, tsk.
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona?
Viso, mani, occhi, capelli e "vibe" in generale.
7. Qual è il colore dei tuoi occhi?
Tumblr media
Grigio-verde? Alas, il piercing non c'è più. E non ho più 16/17 anni, ma quello non è sicuramente un 'alas'.
8. Scary movies o happy endings?
Una cosa non esclude l'altra, ma in genere happy endings, grazie!
(uno dei miei film preferiti ha un finale bittersweet ma ehyyy, dettagli)
9. Qualche talento particolare?
Sono discretamente flessibile, galleggio sempre, le persone in genere si sentono a proprio agio con me (riporto il feedback), sono brava a trovare i collegamenti (più o meno astrusi) tra le cose, ho un'ottima memoria ed adoro fare regali.
10. Dove sei nat*?
Tumblr media
11. Quali sono i tuoi hobby?
In ordine sparso: nuotare o comunque stare in prossimità dell'acqua, camminate/passeggiate tranquille, leggere, disegnare/dipingere, musei e gallerie d'arte varie, yoga e danza. Special mention al prendere cibo da asporto + guardare film con gli amici e commentare. Direi anche scrivere, ma implica troppa vulnerabilità quindi NOPE malgrado mi piaccia.
12. Hai animali domestici?
Nope! Un mix di "sono in affitto e non credo che la padrona di casa apprezzerebbe se arrivassi con un gatto" e "non escludo di spostarmi per lavoro e/o motivi sentimentali e mi dispiacerebbe sballottare il gatto da una parte all'altra".
13. Quanto sei alta?
1.68cm - 1.70cm; le impiegate del comune che mi hanno fatto la carta di identità hanno opinioni discordanti in merito.
14. Materia preferita a scuola?
Storia, storia dell'arte, filosofia (che in realtà era storia della filosofia ma ok facciamo finta), biologia, disegno dal vero. Non mi dispiaceva ginnastica quando si faceva atletica, calcio o sport sperimentali (flag football), ma odiavo con tutto il cuore giocare a pallavolo.
15. Dream job(s)?
Operatrice museale e/o bibliotecaria, occuparmi di didattica e divulgazione oppure di digitalizzazione di materali storici ed artistici (che btw serve alla divulgazione ed anche ai musei, quindi è tutto un fil rouge collegato), insegnare, qualcosa di artistico/creativo che però non mi succhi l'anima. Things like that. In generale sono una persona che tiene molto alla propria realizzazione attraverso il lavoro, il che in Italia è un affarone con l'ambito umanistico - infatti attualmente mi occupo di controllo progetti in contabilità analitica, btw.
Non taggo nessuno perchè 1. stanchezza 2. taggo sempre le solite persone ed in italiano è più difficile e sono abbastanza sicura che romperei le balle. MA se il lettore/la lettrice random vuole fare il test (?) lo rubi pure :*
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lunamarish · 1 year
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Lettera di Paul Gauguin a Vincent Van Gogh
Mio caro Vincent la vita è davvero lunga e triste. Dalla vostra ultima lettera sono stato così male che non potevo scrivere: di gior­no aspettavo che venisse sera e di notte desideravo il mattino. Una volta arata la terra, l’uomo getta il seme e, com­battendo ogni giorno contro le intemperie, riesce a fare il raccolto. Ma noi poveri artisti? Dove va a finire il grano che piantiamo, e quando mai viene il momento del raccolto?
[...]
Oltre al guaio della mancanza di denaro, ho altri motivi di dolore. [...] Tutto ciò mi fa morire di struggimento e non oso né dipingere né scrivere. E perché dipingere? Mi piacciono molto i due disegni che mi avete mandato, soprattutto quello delle donne che raccolgono le olive. Mi fa piacere che abbiate esposto a Bruxelles: avete no­tizie della mostra? Mettetemene a parte. In questo momento da voi è inverno come qui e io so che per voi questo è un brutto periodo da attraversare. Di sicuro starete aspettando con impazienza il caldo per poter lavorare all’aperto.
In questi giorni sto facendo il possibile per andare in Tonchino a spese del governo, ma non è facile, soprattutto perché sono un artista e agli artisti non si dà il mi­nimo credito in quanto ad abilità negli affari.
Nelle colonie c’è da fare per noi occidentali, e io spero di impararvi cose nuove in arte, essendo al contempo alleviato dalle preoccupazioni di denaro. De Haan lavora sempre qui con me e fa seri progressi, ma non intende tornare in Olanda se non quando si sentirà abbastanza sicuro da rispondere per le rime ai suoi compatrioti, che gliene diranno di tutti i colori per via della sua trasformazione. Le recenti questioni sul co­lore l’avevano assai tormentato ma oggi che comincia a veder chiaro in quella nuova via è pieno d’ardore. Scusate il ritardo nella corrispondenza e credetemi.
Sempre vostro, cordialmente.
Paul Gauguin
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benzedrina · 2 years
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Nell'ultimo periodo che va da aprile fino a ora ho sentito la mia vita pesante e fluida, come mercurio tra le mani che scivola e macchia il pavimento. E prima il trasloco dai miei, poi la ristrutturazione, il ritorno a lavoro in presenza che ho reputato inutile e stancante perché lavoriamo al pc su un server remoto con mille chat aperte su qualunque piattaforma tanto che il professore ha lo studio al piano di sopra e non scende quasi mai ma lui ora è ordinario e il suo dottorando deve essere sempre presente dio quanto odio tutto questo però sticazzi vado a lavoro alle 11, un rave a pasquetta di cui porto ancora i segni, la rovina totale delle amicizie qui intorno, il ritorno ai concerti, le scopate sul cantiere o a casa quando i miei non c'erano, i lavori all'uncinetto, i congressi a verona e a Roma, i progetti che non finiscono mai, le discussioni con il prof, la ristrutturazione di nuovo, agosto e le ferie degli altri, il ritorno di alcune amicizie. Ed ecco settembre, ricomincio ad andare a Bari, dormo a casa nuova, dovrei aver finito tutto. Sto mese devo chiudere dei lavori, farmi lo spring attitude a Roma, andare in Molise per un compleanno, ricominciare a dipingere a olio.
Mi sembra di scrivere come il me 15enne che aveva una vita piena e vuota allo stesso tempo, che rincorreva l'amore e la possibilità di una scopata. Nel mio gruppo dell'epoca tutti scopavano con tutti e io ero quello che si sentiva i loro discorsi, non so perché mi sia venuto in mente ora, loro scopavano e tradivano e io ascoltavo e subivo insulti e subivo quella mia voglia di uscire fuori dal sacco e sentirmi tranquillo nell'essere me. Ricordo di questa sera di piena pioggia, un garage sotterraneo, la puzza di olio di motore e polvere, due asciugamani a terra, il buio. Eravamo due coppie e io e una ragazza. Le coppie presero gli asciugamani e gli orgasmi arrivavano fino a me e la ragazza che abbracciati ci riscaldavamo. Parlavamo molto, ci sentivamo per tutto il giorno. Io credevo ci fosse qualcosa in più. Le chiesi, visto il momento, di baciarci. Lei rispose "che schifo, preferisco vomitare", mentre era abbracciata a me. Abituato ai rifiuti rimasi lì. Finì di piovere e uscimmo, la ragazza si avvicinò a una delle fidanzate e disse di quel momento. La frase fu "non avrei mai potuto baciare un gay". Poi il resto è un ricordo confuso, solo alla fine della serata ricordo che una delle fidanzate venne da me e mi abbracciò. Mi disse che doveva mettersi con me e non con quello stronzo con cui stava. Tornai a casa confuso, distrutto, pieno di pensieri, arrapato. Mio dio che gruppo di merda che frequentavo. Uno di loro è in carcere per rapina, le tre ragazze si sono sposate e sono estetiste, l'altro ragazzo ha una macelleria.
Nella concezione di quelli della mia età (30), nati nei 90, c'era e in alcuni c'è ancora, che un ragazzo che parla con ragazze, che frequenta ragazze, che sta bene con le ragazze, sia gay. È tipo il loro warning. E negli anni la domanda più frequente che mi è stata fatta è "sei gay?". L'ultima volta me l'hanno chiesta a una festa in piscina il giorno del mio compleanno. Una ragazza conosciuta alla festa, flirtiamo, balliamo e giochiamo in piscina, mi vede parlare con altre ragazze ed ecco la domanda. Quand'ero più piccolo nessuno mi ha insegnato che l'amore non ha confini o sessualità, manco la musica, mi hanno insegnato che l'amore è etero, che l'uomo devasta e la donna pulisce, che l'uomo lavora e la donna sta in casa, mi hanno detto che essere gay fa schifo al pari di drogarsi in vena, e che l'insulto peggiore era "sei gay". Quella domanda mi faceva stare male perché non sentivo attrazione verso il genere maschile, poi ho cambiato amicizie, ho conosciuto di più il mondo e le persone, ho letto più libri, ho sviluppato un mio pensiero, ho provato attrazione per alcuni ragazzi, ho provato a capire se fossi omo, bi o in un altro spettro della sessualità, ho imparato a capire che quella domanda si rivolge al mio lato femminile che non reprimo. Ora rispondo con no, gentile e dolce, con un sorriso, e poi chiedo il perché della domanda. La maggior parte di loro nasconde una fortissima omofobia.
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