Ci saremmo incontrati comunque. È questa la verità. Certe persone sono destinate a far parte della tua vita, punto. Ti girano intorno, in ogni modo: il destino. Immagino noi in un mondo parallelo, che ci incontriamo nel quartiere dove, guarda caso, vivono entrambi i nostri nonni, e in cui i nostri genitori hanno deciso di rimanere piuttosto che acquistare una casa nuova per via dei problemi familiari. Immagino noi, bambini, andare nell’unica scuola di quel quartiere e viverci, quotidianamente, da amichetti di scuola. Ti immagino con la tua bicicletta a rotelle, mentre mi fissi, a modo tuo, mentre io mi spingo sulla mia piccola altalena. Una volta ci siamo andati insieme in quel parco giochi, ci siamo fumati una sigaretta e mi dissi che ogni tanto ci andavi ancora, nonostante fossi cresciuto.
In un mondo parallelo, mi immagino di incontrarti ad un matrimonio di famiglia in pieno Dicembre, perché tanto noi alla lontana siamo anche parenti, guarda caso, e allora ci sediamo ai nostri posti assegnati: due tavoli opposti, schiena contro schiena, eppure cosi vicini da poter sentire quel profumo che amo cosi tanto… mi volto e ti noto per la prima volta, e tu che mi fissi, come sempre, e ti alzi per andare a fumare. Io ti seguo, anche se non fumo più. Sai che sono uscita per te e ti avvicini silenziosamente, con il tuo fare da stallone, e mi racconti la tua solita teoria del “non si dovrebbe essere single in inverno”. Guarda caso.
La verità è che ci saremmo incontrati comunque. Io lo so questo, perché fai parte di me e del mio destino, io dovevo conoscerti in qualche modo e la mia vita l’ho vissuta solo in attesa di quel preciso istante.
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Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
-Eugenio Montale
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A mio marito
che negli anni ha sopportato la mia tendenza
a svolazzare da un’ossessione all'altra,
mentre cercavo la mia strada,
che finalmente ho trovato.
Grazie, amore,
per non essere saltato giù
dal mio folle treno.
Gina Leigh Maxwell
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Lo sai, vero, che mi stai perdendo?
Non mi sembra di chiedere troppo, non vado matto per la dolcezza eccessiva e nemmeno per le scuse forzate.
Mi basta un pizzico di romanticismo, quella punta di brio che dà luce anche alla giornata più buia.
Mi basta che se sbagli, ritorni sui tuoi passi, capisci l'errore e cerchi di rimediare.
Devo vedere che ci tieni, io devo sentire.
Capisci? Non me ne faccio nulla di qualche parola buttata là.
Lo sai cosa stai perdendo?
Qualcuno che in te, nonostante tutto, ci vedeva sempre qualcosa di bello.
Merita il tuo tempo solo chi decide di esserci per davvero, chi non finge presenza ma c'è, c'è sempre.
Basta così poco per non buttare tutto all'aria. Basta dire "Guarda che ci tengo" e poi tenerci davvero, dire "Guarda che io resto" per poi restare sul serio. Basta non incazzarsi per ogni cosa. Ridere, ridere un sacco. Abbracciarsi ogni tanto, scomparire piano piano nell'uno e nell'altro. Basta volersi e dirselo. Baciarsi quando capita, quando il desiderio è forte, quando hai il fuoco dentro.
Ma anche quando ti senti stanco, un po' a pezzi. Aiuta a volersi bene, soprattutto in quei momenti li. Basta così poco per non perdersi. Basta volerlo.
In due.
Tratto dal libro: "Ti penso (Ancora)"
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