" La Russia non sta vincendo la guerra dell’informazione e non sembra destinata a recuperare. Probabilmente, non vuole nemmeno recuperare. Infatti, la guerra dell’informazione che si sta combattendo non è rivolta alla Russia, ma a tutto l’Occidente, e in particolare a noi europei. In Russia non arriva molto della propaganda ucraina, e ciò che arriva è così smaccatamente antirusso che può generare una sorda repulsione nella popolazione e un motivo in più per indurre i vertici politici e militari a reagire in modo ancora più violento.
La propaganda ucraina sta però riuscendo a penetrare nel nostro sistema di pensiero dopo averlo fatto, in profondità, nelle strutture politiche e nei conglomerati mediatici internazionali. È una propaganda facile, perché sfrutta gli effetti delle tragedie di tutte le guerre separandoli dalle cause, spostando nel tempo e nello spazio le responsabilità. Sfrutta l’emotività a danno della razionalità. Tutte tecniche “standard” nel marketing, come negli show televisivi. Ma il suo successo dipende soprattutto dalla garanzia che tale propaganda sia l’unica a disposizione della gente e degli stessi analisti della guerra. Da mesi sappiamo del conflitto soltanto ciò che viene dalla parte ucraina e lo vediamo amplificato in tutto il mondo. Non si tratta soltanto di essere privati dell’accesso alla verità, ma anche della facoltà di valutare la narrativa dell’avversario, necessaria per individuare quali sono i temi più sensibili, quali i punti deboli delle forze in campo, i loro scopi dichiarati messi a confronto con quelli resi evidenti dalle operazioni. E questa privazione diventa una vulnerabilità del nostro sistema istituzionale, politico e militare. "
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Brano tratto da Le guerre dentro e per l'Ucraina, saggio di Fabio Mini raccolto in:
Franco Cardini, Fabio Mini, Ucraina. La guerra e la storia, Paper First; prima edizione: maggio 2022 [Libro elettronico]
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Israele uguale nazismo? Cosa succede quando l’uso politico della storia si incontra con l’ignoranza della storia? L’uso politico della storia non è certo una novità. È sempre stato praticato. Si ricorre strumentalmente all’uno o all’altro esempio storico scegliendo l’interpretazione che si ritiene più conveniente al fine di dare sostegno, di fornire legittimità, alla posizione politica che si sta difendendo. A chi ne fa un uso politico, della storia in sé, di che cosa sia realmente accaduto in passato, non importa un bel nulla: si usa la storia come una clava, è solo un mezzo utile per fare propaganda, per conquistare proseliti, per sconfiggere le posizioni avversarie. Ma se la novità non sta certo nell’uso politico della storia, è nuovo il contesto in cui vi si fa ricorso. (...)
Le ricerche condotte dagli specialisti della comunicazione danno al riguardo indicazioni chiare: una grande quantità di persone che vive immersa nel presente ha perduto la capacità di capire che il presente è influenzato dal passato. A queste persone sfugge la profondità storica di qualunque evento di cui sia testimone. E poiché il passato non conta nulla, non è considerato un mezzo per comprendere il presente, non ha nemmeno senso dotarsi di un minimo di conoscenze storiche. Un tempo l’uso politico della storia, la storia usata come clava, incontrava un limite, ovvero esistevano degli anticorpi. Una parte almeno dei ceti istruiti era dotata di sufficienti nozioni storiche,e disponeva di sufficiente senso storico, da non farsi imbrogliare. Adesso non è più così, gli anticorpi sono svaniti o si sono assai indeboliti. A qualcuno è stato detto che un tempo (il quando, nonché il contesto, ovviamente, sono irrilevanti) è esistita una cosa denominata nazismo e di cui null’altro importa sapere se non che si trattava del male assoluto. Inoltre, quel qualcuno ha sviluppato nel tempo un odio viscerale nei confronti di Israele, Stato percepito come più potente dei suoi vicini e colpevole di essere appoggiato dall’Occidente. L’accostamento diventa automatico: Israele uguale nazismo. Non c’è alcun bisogno di sapere qualcosa né della storia del nazismo né di quella di Israele per stabilire l’associazione. E poiché ignoranza della storia significa anche ignoranza di cosa sia e di quanto abbia storicamente pesato l’antisemitismo, non sorprende che una quantità così elevata di studenti universitari, da Harvard alle università europee, non abbia problemi a fare un simile accostamento. (...)
Per aiutare a comprendere quanto sta accadendo in Medio Oriente occorrerebbe spiegare che si tratta di una vicenda complessa che inizia nel 1948 con la nascita dello Stato di Israele e il conseguente «rifiuto arabo». Nessuna comprensione di quanto è accaduto e accade è possibile se non si parte da lì. Gli stessi errori di Israele (le colonie in Cisgiordania, l’illusione di potere difendere all’infinito lo status quo, ossia i precarissimi rapporti fra due popoli reciprocamente ostili) non si spiegano se non ricostruendo quel quadro generale. Ma, appunto, ciò presuppone che l’interlocutore sia disposto a riconoscere il peso e l’importanza della storia per comprendere il presente. Il che però è impedito o quanto meno reso assai difficoltoso dal clima e dalle tendenze dominanti. La sopra citata ricerca del Cattaneo lascia aperto uno spiraglio. Risulta che gli atteggiamenti negativi verso gli ebrei sono più accentuati fra gli studenti con alle spalle un basso rendimento scolastico. In altri termini, anche nell’epoca dei social, la scuola può fare, almeno in parte, la differenza. Se essa tornasse al rigore di un tempo forse si potrebbero ricostituire gli anticorpi necessari per contenere la diffusione delle credenze più aberranti. L’incontro fra uso politico della storia e ignoranza della storia genera mostri. Ciò, di sicuro, non fa bene alla democrazia.
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Non sarebbe il caso di riscrivere , i mesi precedenti l'avvento della farsa pandemica?
Per voi è tutto chiaro?
Alla luce di quanto è successo negli ultimi due anni e mrzzo, come giudicate l'uscita dal governo di Salvini nell' agosto/settembre? 2019 , tutto a posto ?
Ci facciamo qualche domanda?
Se come è noto tutti governi occidentali erano informati e consenzienti alla farsa pandemica ( con l'Italia apripista con la parata della morte a Bergamo con regista Speranza), non vi pare che il tempismo dell'uscita della Lega sia sospetto?
Che cosa c'era sotto?
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Non c'è bisogno della violenza per assoggettare un popolo, è sufficiente una televisione in ogni casa. L'arma di "distrazione" di massa più efficace che ci sia, o, per meglio dire, un metodo pulito per lobotomizzare milioni di persone. Ivan Maffei . . . . . #ivanmaffeiquotes #ivanmaffeifrasi #frase #frasi #frases #frasedelgiorno #frasitumblr #citazioni #aforismi #quote #quotes #quoteoftheday #quotesoftheday #tv #tvspazzatura #informazione #fakenews #disinformazione #rai #raitv #mediaset #lavaggiodelcervello (presso Benevento, Italy) https://www.instagram.com/p/CgELY3ugxm9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ULTIME DA GAZA... IL GENOCIDIO CONTINUA. TRA LE VITTIME LA LIBERA INFORMAZIONE
di Redazione
Eric Salerno, un grande giornalista e saggista, con l’articolo pubblicato su REMOCONTRO, ci descrive la reale condizione in cui operano le migliaia di giornalisti giunti in Israele e Palestina per raccontare questa feroce e dispari guerra tra israeliani e militanti delle formazioni politico-militari palestinesi di cui le principali vittime sono i cittadini di Gaza, soprattutto donne…
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Assaporiamo la verità, non solo gelati
Chi mi segue sa quanto sia allergica ai ragionamenti pressappochistici, ai pensieri fallaci. Alla pubblicazione di contenuti scritti da chi non ha la minima competenza in materia.
Adesso, con il riavvicinarsi delle votazioni europee torna a circolare una pic che è di una faziosità da orticaria e tutto per convincere la gente che è meglio votare contro l’Unione Europea perché con l’euro si…
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L'odio online dei demoni con l'aureola
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Lo stigma dell'epilessia: i risvolti sociali, scolastici e lavorativi, tra difficoltà e possibilità
Nel 1968 il sociologo statunitense Erving Goffman definì lo stigma come un “fenomeno in base al quale una persona è screditata o respinta dalla società a causa di un particolare attributo che ne danneggia la normale identità”. Tutti avranno sentito o percepito questa sensazione o problema anche oggi riguardo a condizioni mediche e non, come coloro che sono affetti da AIDS, i grandi obesi, gli…
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La disinformazione russa adesso lavora anche per Hamas
L’11 novembre ad un Forum per la Pace a Parigi era stato il vice-presidente di Microsoft Brad Smith a accusare la Russia di stare diffondendo «disinformazione» sulla guerra tra Israele e Hamas.
De Ficchy Giovanni
The ceasefire will not end the war yet, but the pressure on the West and Israel to end the war will multiply because the world has seen that a deal is possible.Israel fought for weeks with no strategic victory other than destroying civilian buildings.Israel's goal of wiping… pic.twitter.com/l1W59zkTxM— Iran Observer (@IranObserver0) November 26, 2023
Molti utenti nella rete…
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Affrontando l'Ignoranza: Dialogo Sulla Situazione in Palestina e la Necessità di Informazione
Dibattito e Confronto, a modo mio.
Oggi ho avuto una discussione piuttosto intensa con un amico/conoscente riguardo alla situazione in Palestina, e devo ammettere di aver notato una profonda ignoranza nelle sue parole. Mentre cercavamo di affrontare un argomento così complesso e delicato, è diventato chiaro che la sua comprensione della situazione era gravemente distorta.
Ciò che mi ha scioccato ancor di più è stato il fatto che…
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Come evitare di farsi manipolare
impara le tecniche dei manipolatori per saperti difendere.
#manipolazionementale #inganno #lavaggiodelcervello #persuasioneetica
La manipolazione può essere sottile e dannosa, ma puoi proteggerti e sviluppare una maggiore consapevolezza. Ecco alcune strategie per difendersi dalla manipolazione:1. Educazione: Informarsi è il primo passo. Leggere libri come “Come Riconoscere la Manipolazione Mentale e Difendersi” può essere estremamente utile. 2. Conoscere le Tattiche: Studia le tattiche di manipolazione. Questo libro e…
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Il Rinascimento dell'autocrazia globale: come e perché il mondo sta diventando meno libero
Il declino della democrazia è una tendenza globale. I regimi politici di tutto il mondo stanno diventando più autoritari o stanno assistendo a un degrado della qualità delle loro istituzioni democratiche #democrazia #autocrazia #regimi #disinformazione
Il mondo sta attualmente vivendo una fase di de-democratizzazione; il livello di democrazia è tornato a quello del 1986, poco prima della caduta del comunismo. L’autocratizzazione è diventata un fenomeno globale che interessa tutti i livelli della società; le autocrazie stanno diventando più repressive, le democrazie stanno sperimentando un regresso nella democrazia e i Paesi in transizione,…
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Ciò che ci aspetta non lo hanno previsto nemmeno i film di fantascienza. Svegliati umanità se non vuoi vivere un incubo senza fine. . . . . . #ivanmaffeifrasi #ivanmaffeiquotes #frase #frasi #frases #frasedelgiorno #frasitumblr #citazioni #aforismi #quote #quotes #quoteoftheday #quotesoftheday #capitalismo #denaro #inganno #bugie #disinformazione #vaccini #pandemie #covid_19 #vaiolodellescimmie #ignoranza #stupidità #lavaggiodelcervello (presso Shëmbi I Kavaja) https://www.instagram.com/p/Ce0eXahLV5L/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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COME E CHI MANOVRA I MEDIA IN FAVORE DELLO STATO TERRORISTA ISRAELE E DELL'IMPERIALISMO
di Redazione
Un importante contributo de l’ANTIDIPLOMATICO sulle tecniche manipolatorie usate dagli media pro-Israele e pro-imperialismo occidentale per deviare l’attenzione delle persone dalla realtà dei fatti a Gaza. Da leggere e diffondere.
7 ottobre, il NYT e lo stupro di Hamas inventato
I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera…
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