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#collettività
scogito · 1 month
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Il crollo della struttura "famiglia" è inevitabile. Il nucleo chiuso degli affetti e delle protezioni è destinato a implodere.
Sia per l'emersione delle autenticità che verrano fuori, sia perché la massa deve comprendere che una società sana funziona in interconnessione tra individui. Tutti, non solo quelli di proprio interesse.
Hanno perciò attivato la disgregazione della "sicurezza" familiare, affinchè l'idea di collettività non sia solo una bella parola scritta sulla carta.
La responsabilità sociale è una forzatura fino a quando non ci si rende conto che il mare lo fanno tutte le gocce assieme. In una condizione continuata di reciprocità.
Soprattutto fino a quando questo modo di esistere non viene recepito a livello pratico, perché a sparare cazzate sull'unità spirituale sono bravi tutti.
(chi vuole si sposerà lo stesso, non è di questo che parlo)
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gregor-samsung · 1 year
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A GIORGIO PECORINI - MILANO.
Barbiana, 7.4.1967.
Caro Giorgio, stiamo ora correggendo le bozze della Lettera a una professoressa. L’autore è Scuola di Barbiana. L’editore Libreria Editrice Fiorentina. Il prezzo circa 500 lire. Te ne mando una copia dattiloscritta perché tu la legga se puoi e tu la faccia leggere a chiunque ti possa parere utile per il lancio pubblicitario. La destinataria è all’apparenza una professoressa, ma il libro è inteso per i genitori dei ragazzi bocciati e vuol essere un invito a organizzarsi. […] Mi ero fatto fare una prefazione dall’architetto Michelucci (stazione di Firenze, chiesa dell’Autostrada ecc.) che è come me un maniaco dell’arte anonima e del lavoro d’équipe. Parlava per es. dei maestri comacini, dei mosaicisti cristiani, delle cattedrali gotiche, delle ferrovie e dell’Autostrada (ponti ecc.), tutte opere di scuola e non di autore. E poi del cinema in cui tutti sono abituati a vedere decine e decine di nomi di cui nessuno riesce esattamente a scindere cosa ha fatto ognuno (registi, soggettisti, dialogo, fotografia, musica, costumi, attori…): in conclusione si ricorda forse il nome del regista, ma è per esempio pacifico che il soggetto cioè il contenuto cioè talvolta il più non è suo. Ora la prefazione di Michelucci è risultata troppo difficile per i lettori che noi vogliamo e così ho chiesto a quel sant’uomo se potevo non metterla. Resta però il problema che per me è fondamentale. Io sono in pessime condizioni. Non solo sono a letto da un anno, ma da mesi sono disteso orizzontale e dormicchiante. Stamani colgo un raro momento in cui riesco a star su per scriverti. Se i lettori maliziosi potessero vedermi capirebbero subito che anche in letteratura si può lavorare in équipe come in cinema e in architettura. Ma non possiamo insistere sul patetico. Mi occorre dunque che un giornale o due diano per scontato che questo è un lavoro dei ragazzi. Che è un modo nuovo di scrivere e che è l’unico vero e serio. Quello che sembra lo stile personalissimo di don Milani è solo lo stare per mesi su una frase sola togliendo via via tutto quello che si può togliere. Tutti sanno scrivere così purché lo vogliano. È solo un problema di non pigrizia. Su questo libro potevamo stare ancora dei mesi e farlo diventare opera d’arte fino in fondo, ma son cose che invecchiano troppo presto e così abbiamo deciso di buttarlo fuori così. Se vuoi maggiori chiarimenti sulle tecniche del lavoro d’équipe dimmelo. Ma devi far qualcosa per me. Prima di tutto perché è vero quello che ti dico cioè che il lavoro è tutto dei ragazzi salvo la mia regia (ma regia da povero vecchio moribondo). Poi perché non voglio morire signore cioè autore di libro, ma con la gioia che qualcuno ha capito che per scrivere non occorre né genio né personalità perché ci sono regole oggettive che valgono per tutti e per sempre e l’opera è tanto più arte quanto più le segue e s’avvicina al vero. Così la classe operaia saprà scrivere meglio di quella borghese. È per questo che io ho speso la mia vita e non per farmi incensare dai borghesi come uno di loro. O peggio per far dire ai maliziosi che ho fatto firmare ai ragazzi per evitare le complicazioni dell‘imprimatur. Insomma io non so se son riuscito a spiegarti cosa voglio perché come ti dicevo sono addormentato dalla mattina alla mattina, ma se puoi fare qualcosa per me in questo senso te ne sarò grato. Se non hai capito bene vieni per piacere a rifartelo spiegare a voce. Ci tengo sopra a ogni cosa. È un dovere che ho verso i ragazzi. Un abbraccio, tuo
Lorenzo
[Il libro esce i primi di maggio o poco dopo.]
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Testo tratto da:
Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, a cura di Michele Gesualdi, Milano, A. Mondadori (collana Oscar n° 431), 1976 [1ª Edizione: 1970]; pp. 273-275. (Corsivi dell’Autore)
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'Normale' è una parola spesso utilizzata per descrivere ciò che è considerato comune o accettabile da una specifica collettività.
La definizione 'normale' non esiste scientificamente per indicare una qualità degli esseri umani, così quanto non esiste in Etica; essa è stata coniata per consolidare pregiudizi, discriminazioni, fomentati dalla morale religiosa, cioè dalla Maleducazione.
L'idea di 'normalità' è usata per stigmatizzare le persone che mostrano di non adattarsi a specifiche aspettative d'una comunità; è importante evitare di strumentalizzare tale termine per indicare altrui atteggiamenti e rispettare la diversità dei comportamenti.
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simguardiadifinanza · 2 years
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🔰𝗔𝘃𝗲𝗿𝗲 𝟮𝟰𝟴 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗹𝗶.🔰 Giovani e pronti al #sacrificio ora come allora. Da #248anni al servizio della #Nazione. Pronti ad #evolvere e #mutare nel solo interesse della #Patria, dei suoi #cittadini e dell'intera #collettività. 🇮🇹 #Auguri al #Corpo e a tutte le #FiammeGialle d'#Italia 🇮🇹 #FestadelCorpo2022 #SIMGuardiadiFinanza #Sempredallapartedeicolleghi #Noicisiamo (presso Guardia di Finanza) https://www.instagram.com/p/CfDfLjMt5rf/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ennecicala · 2 months
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Riscriveremo la storia
Bi
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2stelle · 4 months
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per venerdì mattina c'è stato richiesto di fare una relazione su un argomento pianificato e "studiato" a inizio anno scolastico di cui abbiamo parlato letteralmente una volta per due ore e poi mai più e tipo le mie colleghe per il poco preavviso hanno deciso che collettivamente non dobbiamo mandarla e per come sono fatta io che ci tengo a tantissimo a rispettare il prossimo, non sbagliare mai ecc ecc questo è un incubo djnfjshfu
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ifattinews · 1 year
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Beneficiari del Reddito di cittadinanza impiegati nella cura del verde pubblico
Per la Capitale è la prima volta che si dà il via al progetto “Nel Verde”. E’ promosso dal IV Municipio e vedrà 16 percettori del beneficio del Reddito di cittadinanza occuparsi della manutenzione del verde pubblico. Il presidente del Municipio, Massimiliano Umberti ha già anticipato che l’intenzione è l’allargamento della platea, spiegando che c’è tanto da fare e c’è bisogno di tutti. I…
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ilpianistasultetto · 4 months
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Cosa si può augurare a questo Paese per l'anno nuovo?
Una paresi facciale a tutti quelli che ridono delle disgrazie degli altri mi sembra obbligatorio, il minimo sindacale. Uguale sorte a tutti quelli che fanno soldi sulla miseria dei piu'poveri e la presentano come virtù umana, negando dignita' a chi ne ha ogni diritto.
Ai cardinali di mangiare meno, di regalare l'oro che indossano e alla chiesa di pagare l' IMU come gesto di solidarietà cristiana!
Ai predoni di Stato di perdere la favella, almeno ci risparmiano le cazzate per giustificare i loro guadagni d'oro; (ogni riferimento ai tanti Renzi e' puramente voluto).
Ai ladri di perdere la vista e l'udito;
ai burocrati in malafede di perdersi nelle carte come un asteroide nell'universo.
Per chi lavora e si guadagna il pane onestamente e paga le tasse non ho nulla da dire, se non un "resisti e continua così".
Per gli evasori fiscali? Che ogni soldo rubato alla collettività si trasformi in cenere!
Ai giornalisti venduti di avere uguali emorroidi per ogni bugia che raccontano.
Oggi sono buono e mi fermo qui, avrei altro da dire anche su me stesso che sono un perdente per ogni giorno che ho sciupato con il cappello a terra pieno di parole.
Cosa ci aspetta non lo sa nessuno, ogni predizione ha fallito, sicuramente ci saranno ancora questi politici nel 2024, con i loro culi protetti dalle poltrone di Stato e alla fine dei giochi sembrerà che nessuno abbia governato. " Si poteva fare di più, io ci ho provato, non eravamo soli al governo, fosse stato per me, ma se ci votate anche alle prossime elezioni, vedrete, faremo, diremo..." e diventeranno tutti pezzenti con il capello in mano a chiedere voti!
@ilpianistasultetto
P.S...a tutti quelli che apprezzano quanto vado scrivendo.. Buon 2024..
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il-ciuchino · 3 months
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Piano pandemico: il bluff del governo Meloni
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Il governo Meloni si conferma una truffa, se già non lo si sapeva. Dopo i disastri su sicurezza ed immigrazione, il piano pandemico 2024-28 prevede che sia "necessario imporre limitazioni alle libertà dei singoli individui al fine di tutelare la salute della collettività". Tornano anche mascherine e vaccini, con l'unica differenza che devono "essere opportunamente chiariti i limiti della vaccinazione, che deve essere comunque affiancata dall’adozione di buone norme di prevenzione volte al contenimento del contagio". Non si può non condividere lo sfogo de La Verità che afferma "Non è cambiato nulla, tanto valeva tenerci Speranza".
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arcobalengo · 3 months
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❗EMERGENZE E NUOVO PIANO PANDEMICO
Le emergenze costituiscono uno strumento formidabile per il potere che voglia comprimere le libertà democratiche e depotenziare le forze di dissidenza interne.
L'Italia della strategia della tensione dovrebbe aver insegnato molto, così come il post 11 Settembre statunitense.
Persino Adolf Hitler acquisì i pieni poteri in modo democratico a seguito dell'episodio dell'incendio del Parlamento e grazie all'articolo 48 della Costutuzione di Weimar che consentiva di "adottare ogni misura appropriata per rimediare ai pericoli per la sicurezza pubblica".
Fu per evitare simili derive che i nostri Padri costituenti decisero di non inserire lo stato di emergenza nella Costituzione del '48, prevedendo solo lo strumento del decreto legge (ex art.77 Cost.) per le decisioni che avessero carattere di urgenza e necessità.
Ma i principi ispiratori della Costituzione non sono i medesimi che ispirano gli agenti politici e le libertà civili, politiche e sociali risultano essere costantemente minacciate.
➡️ Col NUOVO PIANO PANDEMICO, la cui bozza è stata anticipata sul quotidiano Sanità, ci riprovano.
L'OMS è certa che un nuovo virus sia pronto a minacciare la nostra sopravvivenza e gli Stati prescrivono gli strumenti per fronteggiarla o, almeno, così la raccontano.
Ricordiamo che la fondazione di Bill e Melinda Gates, che si occupa in modo peculiare di vaccini, è il primo finanziatore dell'Oms. E Bill Gates questa settimana ha fatto visita a palazzo Chigi.
SI STABILISCE CHE:
1. In caso di pandemie i vaccini sono le misure di prevenzione più efficaci (così, a prescindere dai virus e dai vaccini neanche studiati);
2. Può diventare necessario imporre limitazioni alle libertà dei singoli individui al fine di tutelare la salute della collettività.
RESTRIZIONI, TRACCIAMENTI E VACCINI SONO ANCORA LE PAROLE D'ORDINE.
Nessun accenno al diritto dei pazienti ad essere visitati e curati (ma al diritto dei sanitari di essere tutelati, sì), alla ricerca di Stato su farmaci ed eventuali vaccini, all'organizzazione della sanità territoriale.
A dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, che la salute è un pretesto e uno strumento per imporre scelte politiche e soddisfare gli interessi dei più grandi capitalisti mondiali.
Nessuna distinzione sussiste tra i diversi schieramenti politici: la mangiatoia e i padroni sono gli stessi.
Difatti, il ministro della Salute del governo Meloni, Orazio Schillaci,
nel 2020, in piena era Covid, era stato nominato da Speranza come tecnico all'ISS.
Fiorangela
Giorgio Bianchi
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scogito · 2 years
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QUI.
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In quale mondo pervertito coloro che non sanno difendere se stessi sono capaci di difendere gli altri?
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Le cellule ammalano i tessuti, MAI il contrario.
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falcemartello · 5 months
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SUL FEMMINISMO E LA REDPILL
La divisione che sta venendo operata entro la società, quella tra uomini e donne, è estremamente pericolosa.
Finora eravamo abituati ad altri tipi di divisioni, “orizzontali”: per caste, razze, classi sociali, e ultimamente anche generazioni.
Quello tra uomo e donna è l’unico “verticale”, in grado di minare la nostra civiltà, per come la conosciamo ancora, proprio nei fondamenti.
La fiducia fra uomo e donna è essenziale per la formazione del nucleo cardine della nostra organizzazione sociale: la famiglia.
Senza fiducia fra uomo e donna non si può pensare a fare figli, a generare nuova vita che determina il ricambio necessario al mantenimento e allo sviluppo della civiltà.
Mentre la divisione sulla base della classe sociale teorizzata dall’ideologia comunista permette ancora questo, in quanto entro ogni classe sono ancora presenti tutti gli elementi necessari alla nascita e alla crescita di una collettività sana, quella fra uomo e donna rende impossibile la formazione e l’esistenza stesse di un gruppo coeso e sano di persone.
Si finge, attraverso una vaga propagandata fratellanza fra sole donne o soli uomini, che gli uni e gli altri possano contare e “fare gruppo” solo con i loro simili.
Ma le donne hanno bisogno degli uomini e gli uomini hanno bisogno delle donne, è scritto nella nostra biologia (se non siete credenti), oppure l’ha detto Dio (se lo siete).
Sottolineo questo concetto: non solo la civiltà —ha bisogno— di entrambi per prosperare, ma anche i singoli individui —hanno bisogno— degli individui a loro opposti per vivere.
Se non si comprende a fondo che è un bisogno e non una contingenza non si comprenderanno neanche tutti i fenomeni a cui stiamo assistendo negli ultimi anni (denatalità, indebolimento mentale dei ragazzi, redpill, “femminicidi”, ricerca spasmodica della realizzazione personale attraverso la carriera lavorativa, ecc…).
@Bismarck888
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autolesionistra · 1 month
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Più di una dozzina di anni fa aderii alla sperimentazione del fascicolo sanitario elettronico della regione Emilia-Romagna.
Poter gestire prenotazioni e ricette varie in autonomia (anche quelle altrui se avevi la delega al fascicolo) sembrava Il Futuro™, anche al netto di una serie di storture sulle quali mi sono dilungato altrove.
Una dozzina di anni dopo non pensavo che Il Futuro™ sarebbe diventato ritrovarsi a fare accessi giornalieri al fascicolo nel tentativo di intercettare eventuali disdette di appuntamenti altrui. Fra esami e visite specialistiche mie o dei cinni, per le ultime cinque o sei che mi hanno prescritto la ASL di Bologna non aveva disponibilità per i 9 mesi successivi. Cercando in altre ASL della regione mi sono ritrovato a baloccarmi con l'idea di farmi una gita a Novafeltria fra due mesi, che, via, è anche un posto carino.
Prenotando in libera professione e pagando poco più del triplo del ticket, nelle stesse strutture ospedaliere, potrei andare domani. O dopodomani, o quando (e dove) mi pare.
Ho la fortuna di non avere problemi sanitari seri, e (volendo) di potermi separare da circa 1/13 del mio stipendio mensile per un'ecografia con ripercussioni modeste (qualche bestemmia e un po' di gastrite - che dal punto di vista delle prescrizioni sanitarie potrebbe innescare un circolo vizioso) ma non faccio fatica a immaginare che per una serie di persone approfondire i propri problemini diventi uno sport proibitivo al punto da rinunciare ad approfondirli e magari aspettare che ritornino alla sanità pubblica come problemoni, con tutte le implicazioni del caso.
Il tutto inserito in un contesto agghiacciante in cui più della metà dei medici ospedalieri che conosco hanno cambiato mestiere negli ultimi due anni e l'assicurazione sanitaria sta diventando un benefit socialmente sdoganato e tristemente ambito.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività(*), si diceva una volta. Diciamo che la Repubblica ci ha provato, ma potrebbe fare di meglio.
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yankeece · 8 months
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"La morte è qualcosa che la nostra società ci impone di affrontare individualmente, al massimo all'interno di una famiglia. Invece, confrontandomi col passato, vedevo un'idea della morte integrata nella vita e nella collettività. Questo rapporto tra due mondi è probabilmente l'ultimo tassello di un trittico su un territorio che si interroga su una domanda centrale: che cosa fare del passato?"
— Alice Rohrwacher
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animapienadiodio · 25 days
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Perché angosciarsi, in maniera ipocrita, anche solamente ad appellarsi a principi comunitari e collettivi innestati su solidarietà e rispetto reciproco, quando, invece, si è immersi in una società, in una "comunità" di individui egoisti, in cui il motivo di vita è l'egoismo, la propria persona singola e individuale e tutto ciò che a essa è connessa?
Perché si ammantano i discorsi del concetto di collettività, quando questo non viene concepito, contrariamente all'individualità più malsana, ovvero quella che rivolge la propria attenzione esclusivamente al proprio "io", al preservare una condizione preminente rispetto a quella altrui, non curandosi se un tale modo di pensare e, conseguentemente, agire, possa rivelarsi dannosa nei confronti degli altri?
Piuttosto che preservare lungo questa direzione improntata alla più becere ipocrisia, sarebbe più opportuno riconoscere l'egoismo che permea le intenzioni di chiunque ed essere onesti, in primis con se stessi.
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crazy-so-na-sega · 8 months
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É tempo di considerare l'ideologia woke come manifesto eversivo, una filosofia oscurantista e totalitaria dove moralismo, ipocrisia, doppio standard, sono imprescindibili da una élite politico/culturale che, regurgitata dal capitale finanziario, quindi, sprovvista di carattere identitario, mira alla completa distruzione dei valori e della millenaria cultura europea. La collettività non ha bisogno di moralizzatori, di censori, dell'ipocrisia dei perenni indignati, la collettività per evolversi ha il dovere di sviluppare, di mantenere vivo il pensiero non conforme, il confronto delle idee, ultimi baluardi di difesa ai totalitarismi.
L'inquisizione woke si costruisce sulla debolezza umana che, protetta dal moralismo, produce fedeli servi, finti intellettuali, statisti del nulla, mercenari dell'autocelebrazione, che, deresponsabilizzati dal peso delle idee, cavalcano l'onda del pensiero del potere dominante. L'identità europea, la democrazia, la libertà sono in serio pericolo, la sua eredità culturale é nelle mani di una opinione pubblica non evoluta, imbrigliata, in larga maggioranza, in un conflitto vecchio di 100 anni, basato sull' esorcismo della simbologia del fascismo e del comunismo, ma incapace di distinguere e contestualizzare il totalitarismo nei suoi contenuti fondanti, risultando, quindi, vulnerabile alle sue nuove maschere ed alle sue nuove dinamiche di diffusione.
Mai come oggi é imperativo un netto rifiuto a questa deriva dei soloni autoreferenziati, politicamente corretti, perennemente indignati, inclusivi a corrente alternata, antirazzisti on demand, antifascisti da operetta, al contempo accesi sostenitori di Pravyi Sektor e della guerra etnica con le sue fondamenta neonaziste. Una società non consapevole del suo potenziale storico/culturale é destinata a inabissarsi nel baratro del nichilismo del consumo che, per esistere, vuole esseri trasformati in artefatti conformati, adoratori del nulla, prodotti fuoriusciti dalla cultura del barbecue, nata in un paese privo di storia.Le nostre radici sono profonde,non hanno bisogno di nessuna revisione,non hanno nessuna colpa da espiare,non hanno nessun dovere se non quello di essere tramandate. Il wokismo é totalitarismo. Stay woke, non farti trasformare in zombie.
-Colonnello Kurtz
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