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#isola rossa
eleonoramartis · 8 months
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📍 Isola Rossa, Trinità d’Agultu e Vignola
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fridagentileschi · 5 months
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LA BANDIERA DEI QUATTRO MORI, SOS BATTEROS MOROS
Ringrazio un mio amico sardo per la foto e per avermi mandato la storia
''Per conoscere la storia della bandiera dei QUATTRO MORI (come viene appellata dal popolo sardo) occorre percorrere a ritroso la storia fino al periodo in cui i Catalano-Aragonesi presero possesso della Sardegna. Lo stemma dei quattro mori compare per la prima volta nei sigilli in piombo della Cancelleria Reale aragonese. Nell' archivio storico comunale di Cagliari sono conservati alcuni documenti chiusi con tali sigilli, appartenuti a Giacomo II° e Alfonso il Benigno entrambi re d' Aragona. Gli Aragonesi divennero re di Sardegna a seguito della creazione (avvenuta il 4 aprile 1.297) da parte del Papa Bonifacio VIII del regno di Sardegna. Lo stesso Bonifacio VIII dopo la creazione del regno accordo la "licentia invadendi" agli Aragona per permettere agli stessi di legittimare il possesso dell' isola. A seguito della conquista di fatto dell' isola ad opera del sovrano aragonese Alfonso IV nell' anno 1.323 lo stemma con i quattro mori in campo bianco con croce rossa, fu adottato per il nuovo regno di Sardegna. Regno creato dal nulla e poi regalato da generoso Papa Bonifacio VIII alla casata Aragonese. Questo stemma fu in uso dalla casata iberica degli Aragona fin dal XIII secolo. Sul significato intrinseco dei quattro mori raffigurati nello stemma che era in uso da molto tempo da parte degli Aragona vi sono le più disparate versioni. Tutte caratterizzate dal mito e dalla leggenda. Non esiste nessun documento che riporti dati sufficienti che permettano di stabile in che periodo inizio l' adozione di tale stemma a stemma identificativo della casata. Tra le tante versioni conosciute è da mettere in risalto quella che riconduce alla battaglia di Alcoraz combattuta dagli Aragonesi contro i mori (19 novembre 1.096). Nella battaglia il Re Pietro I° sconfisse pesantemente i mori guidati dal saraceno Abderramen. La leggenda narra che dopo la vittoria le truppe aragonesi issarono insieme alle insegne dei Conti di Barcellona (scudo con quattro pali rossi in campo giallo) uno stemma che riportava nei quattro quarti bianchi formati dalla croce rossa (la croce di San Giorgio) la testa di un moro con la benda sulla fronte. La motivazione sulla comparsa di tale stemma fu probabilmente legata al ricordo della battaglia e alla vittoria sui saraceni. Quando gli Aragonesi ricevettero "in dono" la Sardegna decisero di assumere lo stemma con i quattro mori come bandiera del regno di Sardegna.
Il vessillo con i quattro mori fu innalzato dalle truppe aragonesi durante la battaglia (infausta per i sardi) combattuta a Sanluri la domenica mattina del 30 giugno del 1.409 in una località tristemente nota come Su Occidroxiu (il mattatoio). Le truppe sarde innalzavano la bandiera con raffigurato l’albero eradicato (stemma del giudicato d’Arborea (l' ultimo dei quattro regni che ancora teneva testa agli Aragonesi). Istintivamente si può pensare che il vessillo degli Arborea fosse la bandiera in cui tutti i sardi si riconoscevano. Ma non è cosi. La Sardegna medievale era divisa in quattro giudicati indipendenti. Ogni giudicato (un regno a tutti gli effetti) aveva la sua bandiera, il proprio vessillo.
L’albero eradicato era il vessillo di uno dei quattro giudicati, quindi di una parte della Sardegna. Come ben noto tre dei quattro giudicati dopo la regalia fatta alla casata aragonese dal Papa Bonifacio VII, persero l' indipendenza. L' unico giudicato che poteva esprimere la propria piena autonomia e indipendenza nei confronti degli Aragona era il giudicato d' Arborea. In quel preciso momento storico quasi tutta la Sardegna era unificata sotto il controllo di una unica entità statuale: il giudicato d' Arborea. Agli aragonesi rimasero ben pochi lembi di territorio sardo da controllare. Quindi è normale che quel vessillo venisse visto da quei sardi che affiancarono gli Arborensi come la bandiera di tutti i sardi.
La bandiera di BATTEROS MOROS stemma della Sardegna viene sventolata con orgoglio dai sardi dentro e fuori dall' isola. Viene considerata come simbolo di appartenenza alla Sardegna. Ai detrattori della bandiera dei BATTEROS MOROS direi di chiedere a quanti più sardi possibile se non amano questa bandiera, e se intendono cambiarla. Do per scontato che prevalga nelle risposte all' amore e l' insostituibilità dei BATTEROS MOROS.''
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thewasteland2 · 1 year
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Teulada (Sardinia). From Malfatano to Budello. Chia is a site that allows you to visit beautiful places to the west and east of it. To the west we immediately find Teulada, whose beauty of the marine territory is unspeakable and one considers that an important part is taken from the Sardinians by military servitude. Traveling along the coast (the town is decidedly inland), after Capo Teulada (extreme militarized southern tip) we make our first stop at Capo Malfatano and observe the Spanish tower from 1639. Continuing we find the beach of Budello, also equipped with a tower of the same name dating back to 1601. Along the shoreline there are several Spanish towers as the area was subject to frequent Saracen raids, reason for which the village was rebuilt away from the coast. Budello beach offers a stupendous panorama from all sides and faces the Port of Teulada in a short stretch of sea with Isola Rossa in the middle. #beach #beauty #beautiful #place #important #coast #southern #offer #teulada #sardinia #site #marine #extreme #spanish #find #equipe #shoreline #reason #travel #traveling #visiting #instatravel #travelling #tourism #instatraveling #travelgram #travelingram #massimopistis #sovVERSIvi #estremisti @monumentiaperti @gruppointerventogiuridico @sarduspater Information for the purchase of my new book "Estremisti!": The book at a cost of 12.00 euros (120 pages), can be ordered in the bookstore (ISBN 978-88-591-5719-9 - Editore Aletti) or requested to the e-mail [email protected] with additional postage (currently 1.28 euros - fold of books). https://www.instagram.com/p/CmhcZnTL-d7/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lamilanomagazine · 2 days
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Reggio Calabria: restituite allo stato 248 monete archeologiche, 4 reperti archeologici ed 1 paleontologico sequestrati
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Reggio Calabria: restituite allo stato 248 monete archeologiche, 4 reperti archeologici ed 1 paleontologico sequestrati Nella mattinata dell'8 maggio presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza ha consegnato al Soprintendente A.B.A.P. per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia 253 beni culturali recuperati nell’ambito di attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi (RC). L’evento si è svolto alla presenza del Prefetto di Reggio Calabria, del Procuratore Capo della Repubblica di Palmi (RC), del Comandante Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, del Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria nonché delle Autorità civili, militari e religiose. L’indagine, che ha consentito il recupero dei beni archeologici e paleontologici per un valore complessivo stimato nell’ordine di 300.000,00 euro circa, è stata condotta nel 2013 dai Carabinieri del Nucleo TPC di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palmi (RC), ed ha avuto origine da un controllo doganale presso l’aeroporto di Reggio Calabria sul bagaglio di due passeggeri italiani provenienti dal Messico. A seguito degli approfondimenti investigativi si procedeva al sequestro di 648 monete in argento e bronzo di epoca magno greca, romana e medioevale nonché di 37 reperti di presumibile interesse storico archeologico risalenti alla Magna Grecia e alle civiltà dell’America Centrale, custoditi presso l’abitazione di un professionista reggino. Con la collaborazione dei funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologica della Calabria e del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini” di Roma, si accertava che 28 reperti archeologici sequestrati erano indiscutibilmente autentici, collocabili al periodo “preclassico antico (1100-900 a.C.) e postclassico (1300-1521 d.C.)” e provenienti dalle culture dell’altipiano centrale e dalla Costa del Golfo del Messico. Per nove beni archeologici, custoditi nel bagaglio intercettato a Reggio Calabria, i funzionari del Ministero della Cultura messicana nel 2016 ne richiedevano ed ottenevano la restituzione in quanto pertinenti al patrimonio culturale di quello Stato. Per i restanti 253 beni culturali, a seguito della sentenza passata in giudicato il 20 febbraio 2024, il Tribunale di Palmi (RC) disponeva la confisca e la restituzione all’avente diritto, individuato nello Stato Italiano, tramite consegna alla Soprintendenza A.B.A.P. di Reggio Calabria. Tra questi figurano: un gruppo di 240 monete autentiche in rame ed 8 in argento attribuibili ad età greca e medievale, la cui maggiore concentrazione è individuabile nelle coniazioni di epoca romana; due “dressel” - databili tra il I sec. a.C. ed il II sec. d.C. - ovvero contenitori vinari da trasporto molto diffusi nella prima metà imperiale, la cui prima origine si colloca in Grecia (isola di Rodi) ma che si è estesa in seguito anche in varie località della Magna Grecia tra cui la Calabria; una lucerna fittile, databile alla prima età imperiale romana, con decorazione sul disco; un frammento di vaso, databile al IV sec. a.C., a figura rossa di produzione italica; un dente di un proboscidato estinto della Famiglia dei Gomphotheriidae (comunemente conosciuti come “mastodonti”), diffusi in Africa, Asia, Europa e Nord-America. In Italia è conosciuta la specie Anancus arvernensis, diffusa tra la fine del Miocene (10 milioni di anni fa) e le fasi iniziali del Pleistocene (circa 1,5 milioni di anni fa). La restituzione al patrimonio dello Stato dei beni culturali recuperati è frutto di attività complesse, compiute in stretta sinergia con gli organi centrali e periferici del MiC, nonché dell’impegno e la professionalità di donne e uomini, militari e civili, altamente specializzati nello specifico settore, che hanno consentito di salvare importanti testimonianze dell’identità collettività che ci raccontano la loro storia e, di riflesso, la nostra.    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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unragazzomorto · 26 days
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Be young,be free
E' lunedì mattina e la sveglia suona all'impazzata. La spengo con un flebile colpo di mano. Tanto ho messo lo snooze e tra 5 minuti,dico 5,ricomincerà il tutto. Ho la testa pesante. Ieri ho esagerato,forse.
L'ultimo bicchiere di Jack mi deve aver fatto male. Questi pensieri semicoscienti,chissà perchè,si mescolano con il sogno che ho interrotto. Appena richiudo gli occhi,mi ritrovo seminudo su uno yacth con un robusto bicchiere di Jack Daniels in una mano,e una sigaro cubano nell'altra,steso al sole di qualche isola delle Antille,mentre ho accanto la professoressa di Matematica che tenta vanamente di spiegarmi il concetto che sta alla base dei differenziali e l'utilità nella vita di tutti giorni degli Integrali. Intanto dietro di noi,un dj fuori di testa mixa un pezzo dei Chemical Brothers con un liscio di Casadei. AHHHHHHHHHH! Il ripetitivo suono della sveglia mi salva dall'incoscia visione infernale. Dio salvi le sveglie con lo snooze! Mi alzo di scatto,mi metto la maglietta degli Strokes e mi fiondo letteralmente in bagno,dove una rivista tipo "Focus" m'attende per la "defecatio seduta" mattutina. Non sapete quante stronzate si appendono in quei 10 minuti di totale intimità. Ma in mente ho solo le briciole della distorta visione onirica di prima. Ho i brividi. E ci credo bene,dato che stanotte mi sono infilato in mutande a letto. Ero troppo sfatto e stanco per avere vane possibilità di trovare i pantaloni del pigiama. Non che adesso sia messo meglio. Ho una bruttissima cera. Le occhiaie nero pece mi ricordano della nottata appena trascorsa.
Ho la bocca amara,secca e impastata. Come un automa mi sciacquo la faccia e mi lavo i denti. Dovrei pettinare i capelli,ma l'idea non m'alletta. Tanto lo sanno tutti che il lunedì sfottermi è come sparare sulla croce rossa. Troppo in down per tentare una reazione. Quindi tolto il bello dello sfottò,esso cessa di esistere. Decade,ancor prima d'esser partorito da qualche simpaticone di mia conoscenza. Esco dal bagno e vado in camera a vestirmi. Apro l'armadio e le ante mi ricordano quanto sia fuori di testa. Sabato prima di uscire,le ho rivestite internamente con una miriade di post-it zeppi di consigli,scritti a caratteri cubitali utili per questo momento. Ne leggo un paio velocemente tra i più appariscenti: "Evita pantaloni a zampa,tanto oggi stai da schifo","Meglio la felpa verde col cappuccio",e i miei preferiti:"Non dimenticarti la testa" e "Oggi evita di pensare". Come da consiglio,m'infilo la salophette,la felpa verde e un paio di scarpe da skater;prendo la borsa a tracolla semivuota e scendo in cucina,dove quella santa donna di mia madre ha preparato la colazione. Ho tempo a sufficienza per consumarla in tranquillità,fumarmi una sigaretta e andare a prendere nella mia stanza la bustina d'erba dimenticata nei jeans di ieri. Oltre all'erba,ritrovo nelle tasche un paio di banconote di cui io non ricordo la provenienza e una seconda bustina con mezzo trip e due pasticche. Impreco contro la mia stupidità,visto che c'è mancato poco che mi sgamassero. Già mi vedo la faccia di mia madre che mentre piega i pantaloni si ritrova il tutto per terra e nel mentre che lo raccoglie scrive col mio sangue la mia pena. Ma per fortuna questo non succede. Ho giusto il tempo per imboscare tutto dentro la tasca interna di un giubbotto che non metto da un bel po',e sono già fuori casa. Cerco nelle tasche della salophette quel che rimane del pacchetto di sigarette,ormai sventrato, causa mancanza di carta per filtri;ne estraggo una e me la fumo a forza di avidi tiri.
La stazione è vicina,solo 5 minuti a piedi a passo medio che potrei percorrere ad occhi chiusi. A quest'ora,l'ora in cui il paese lentamente si sveglia,camminare per strada è bellissimo. Si è accompagnati solo dal cinguettio degli uccelli e da qualche rumore lontano di automobile che si mette in moto. Certo fa un po' fresco,ma è solo umidità. Nella stazione non vi è ancora anima viva,tranne me. Mi dirigo a piè veloce verso la nostra panchina,dove ogni mattina il primo che arriva rolla la prima canna della giornata. E sì,da noi si usa così. Come sempre,a questa ora la stazione è vuota. Il primo treno utile è quello che dovrò prendere,quello verso la città a nord. Quello che scende verso la città a Sud passa dieci minuti dopo. Ho giusto il tempo di finire e d'accenderla,che alla spicciolata arrivano anche gli altri. Il Fuso entra in stazione dall'entrata secondaria,con sul viso ancora con la forma del cuscino,anche perché accompagnato in auto dalla madre;mentre Paolo e Gigi escono dal bar della stazione,dopo la colazione quotidiana a base di “cornetto&cappuccino”. I primi saluti vengono sostituiti dal passaggio del “testimone fumante”. Quando si dice:”Il buongiorno si vede dal mattino….”. Ah,sante parole. Il treno,stranamente puntuale,apre le porte ed il filtrino,ultimo residuo della canna mattutina,fa un volo della madonna,sfiorando la gamba del controllore,sceso per indicare la ripartenza al macchinista,per poi finire sulle rotaie sottostanti. Ogni gesto è una continua sfida al mondo,ogni gesto è colmo d'irriverenza e strafottenza. Diligentemente poi,quasi in fila saliamo sull'ultima carrozza,la nostra zona. Appena usciti dalla stazione,puntuale – lui sì – si avvicina il controllore per il controllo biglietti. Ci conosce ormai,ma ligio al suo dovere,ci continua a chiederci il biglietto. “Siamo studenti pendolari,abbiamo l'abbonamento” gli disse una volta Paolo supportato dai nostri sorrisi da 32 denti ciascuno,e il controllore candidamente ci rispose:”Ragazzi,con quello che vi fumate ogni giorno,prima o poi ve lo dovrete pur dimenticare…e io sarò lì ad aspettarvi.”
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enstlmgiampier · 3 months
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AlfaSierra - Sardegna Parte 1 - Isola Rossa, Costa Paradiso, Castelsardo
Isola Rossa è un piccolo borgo marinaro situato sulla costa nord-occidentale dell'isola. È famosa per le sue scogliere di granito rosso. Costa Paradiso è una località turistica situata a pochi chilometri da Isola Rossa. È caratterizzata da una costa frastagliata e da spiagge di sabbia bianca e acque cristalline. Castelsardo è un borgo medievale situato sulla costa nord-occidentale dell'isola. È famosa per la sua rocca, che domina il paese dall'alto, e per il suo centro storico, ricco di vicoli e stradine pittoresche. Nel video potrete vedere: Le scogliere di granito rosso di Isola Rossa, la costa frastagliata di Costa Paradiso, la rocca e il centro storico di Castelsardo 
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foxpapa · 9 months
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Jeff Greenberg/Getty Images
La spiaggia rossa
La spiaggia sulla piccola isola Rábida, che si trova nel paradisiaco arcipelago delle Galápagos, è famosa per la sua sabbia rossa
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pharology101 · 1 year
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LOTD: Bosa Marina
(from: http://www.ibiblio.org/lighthouse/sar.htm)
Bosa Marina (1?)
Date unknown (station established 1883). Inactive for many years. 3- or 4-story masonry keeper's house, painted originally with black and white horizontal bands although most of the paint has faded away. Capt. Peter Mosselberger's photo is below and Google has a street view and a satellite view. The lighthouse stands seaward of a 15th century Aragonese watchtower. A breakwater mole has been built extending southward from the lighthouse and the active light, at the end of the mole, is a 7 m (23 ft) red post displaying a continuous red light. Various proposals to restore the lighthouse as a tourist attraction have come to nothing and the building is falling into ruin. Located on Isola Rossa, an island sheltering the harbor of Bosa Marina. Accessible by walking the mole that connects the island to the mainland. Site open, building closed. Active light: EF-1407; Admiralty E1116.5; NGA 8309.
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(photo found here; ©Capt. Peter)
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Il maltempo investe la Sicilia: comuni isolati e decine le persone tratte in salvo
Sono state  confermate le previsioni meteorologiche di ieri che davano per oggi allerta rossa su quasi tutta la Sicilia. L’isola sta ancora subendo una forte perturbazione con un uragano mediterraneo con vento, mareggiate intense e temporali.  Oggi le scuole sono rimaste chiuse in vari comuni dell’ isola, in particolare in provincia di Catania e Siracusa.   A Catania, dove continua a piovere, i…
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sardies · 1 year
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Terza categoria, nel girone E colpaccio dell'Ale Castiglia
Ora si attendono i posticipi del 1° febbraio tra Tergu e Santa Lucia Sennori e tra Caniga e Isola Rossa e dell’8 tra Turalva e Nughedu San Nicolò (more…) “”
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cpiscitelli · 1 year
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Isola di Flores- #azzorre- Uno dei giorni in cui siamo rinati, questa volta come una piccola anima rossa, vagante sulla riva di un lago incontaminato- L’infinito e l’eternita’ camminano per mano- #flores #island #small #red #soul #drawing #portrait #lake #walking #futurepast #poetry #thewayisee https://www.instagram.com/p/Cl-482EMMu_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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majbucky · 2 years
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i've always wanted to live or at least stay in italy for a while, what cities have you visited besides rome?
besides visiting rome many times i’ve been to the amalfi coast (positano, amalfi, ravello, capri), sorrento, palermo, cagliari, alghero/isola rossa, genoa, bologna and naples:) if you have the chance to move to/visit italy i really recommend you to do it, it’s really an amazing country
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ultralowoxygen · 2 years
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Isola Rossa (2022)
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Isola Rossa (2022) by Alessandro Alajmo Via Flickr: Nikon FM / Kodak Color Plus 200 www.instagram.com/alessandro.505
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aureliablr · 2 years
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vinotv · 2 years
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In qualunque situazione e in qualunque posto … se vado a trovare delle persone amo presentarmi con un buon vino!! 😊😊😊 A te cosa piace portare? #buonferragosto a tutti 🥂🥂 @cantinapuiatti #ribollagialla #friuli @gd.comunicazione ———————————————— #followmywinepassion #vinotv #chiaragiannotti #vinoitaliano #winetime #italianwine #winelover #winetasting #tasting #feedyoursoul (presso Isola Rossa (Monte Argentario)) https://www.instagram.com/p/ChSYuooNalv/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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