Seduti ed ascoltare la musica del mare, la sinfonia che sa suonare il vento, i sussurri delle onde che baciano la terra e si rotolano in un abbraccio d'amore.
Seduti e far volare i pensieri, lasciarli andare e tornare, assecondare il ritmo della marea, sospesi nell'aria vederli evaporare.
Il mio corpo è in uno stato di torpore, sento una sensazione di calore, tremolio.. sensazione strana. Mi sento come fuori da una bolla, mentre vortico in uno spazio indefinito, e tutti quelli dentro la bolla mi indicano, mi danno della strana, mi pensano come non abbastanza per fare parte del loro gruppo. E mi lasciano vorticare da sola, senza trovare un appiglio stabile, che duri, che non faccia promesse inutili per poi sparire.
E il cuore è schiacciato da un forte peso, sarà la mia esistenza, che ancora non ha trovato la sua motivazione e il suo scopo. Lo rincorro, mi impegno, lo cerco ma non lo trovo, a nessuno sembra importare.
Mi mostro apatica, ma non lo sono, forse lo sto diventando, perché fa troppo male assorbire tutto come spugna.
E mi scuso con tutti quelli con cui non riesco a comunicare, ma non ce la faccio, perché prima fate finta di capirmi ma alle spalle mi schernite.
Può sembrare banale, ma mi chiedo perché chiunque io abbia intorno, di profondo legame e non mera conoscenza, continui a definirmi una luce.
Non credo di fare molto, però.. mi dà un senso di piacere e calore. Sapere che nonostante i miei trascorsi io abbia scelto questa strada, è la più grande vittoria.