Tumgik
#fotografos urbanos
cybergus · 2 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
October Street Vibes - Mexico City Syncretism (2022), Fujifilm Acros (SOOC), photography by Abelardo Ojeda.
/ My Street Photoblog:  cybergus.tumblr.com
948 notes · View notes
alvoraphoto · 2 years
Text
Tumblr media
Animal in the city
8 notes · View notes
seextiendelamaleza · 3 months
Text
El fotógrafo y dibujante León Calquín lleva cuatro décadas retratando los muros de Chile y debe ser unos de los mayores expertos en graffiti chileno, pero habla con tal pasión del arte callejero como si tuviera 20 años.
Calquín posee una colección de 300.000 imágenes, que van de 1970 a 2014.
1 note · View note
ox-stroud · 1 year
Text
Friends
Tumblr media
1 note · View note
Photo
Tumblr media
Detalle Óptico Fotógrafo os desea una feliz navidad. Os traigo el recorrido por STELA, el viaje de la Estrella de Oriente, en el jardín botánico de Málaga. Uno de los jardines tropicales más hermosos e importantes de Europa. Acompañaremos a los Tres Reyes Magos en su mágica y sorprendente travesía junto a la Estrella de Oriente. Os deseo una noche mágica llena de ilusión y de disfrute con los tuyos. Para ver el reportaje entero puedes visitar nuestro blog: https://detalleoptico.blogspot.com/2022/12/stela-el-viaje-de-la-estrella-de-oriente.html www.detalle-optico.com #detalleoptico #nikon #nikond810 #fotografia #photography #cielo #ilovephoto #photographer #fotografo #travelphotography #travel #urbano #malagacity #ig_andalucia #ig_spain #villagesmypassion #spain_vacations #malaga #calle #arboles #photosofmalaga #photos #asfoma_malaga #navidad #jardinbotanico #malagaspain (en Jardín Botánico La Concepción) https://www.instagram.com/p/CmjnbaOoxFj/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
chez-mimich · 4 months
Text
Tumblr media
E alla fine dovrò pur commentarlo un quadro del povero Giovanni Boldini, “il più grande illustratore di scatole di cioccolatini” come diceva il mio professore di figura disegnata al liceo artistico, il compianto Giorgio Fonio. In verità tra le sue opere esposte al Castello di Novara, questa è quella che mi interessa di più. Mi piace molto l’aspetto documentaristico dell’opera che mostra la Place de Clichy com’era nel 1874. Beh certo mentre Boldini esponeva questo panorama urbano al Salon ufficiale, c’era chi era costretto, a causa del netto rifiuto degli organizzatori, ad esporre le proprie opere nello studio di un fotografo, (un tale Nadar), ma insomma il quadro non è niente male, magari un po’ pittoresco con le fioraie sempre tra i piedi, ma con l’imponente statua del Maresciallo Moncey nell’atto di difendere la patria dai Russi e soprattutto con quel cielo che lo sovrasta che poteva benissimo appartenere ad un quadro degli amici del fotografo (gli Impressionisti).
3 notes · View notes
fucktheglorydays · 4 months
Text
youtube
DOCUMENTARY / JOY DIVISION [2007]
Il quattro giugno del 1976, dopo un concerto dei Sex Pistols alla Manchester Lesser Free Trade Hall, quattro giovani della Manchester post-industriale formano quella che diventerà una delle band più influenti di sempre, i Joy Division. Attraverso interviste ai membri viventi della band (oggi New Order), il film racconta la storia del gruppo attraverso una serie di materiale inedito dei concerti, fotografie personali, film d'epoca e registrazioni ritrovate. Diretto dal regista Grant Lee, il film possiede un’incredibile forza magnetica, grazie ai racconti di Bernard Sumner, Peter Hook e Stephen Morris, e contributi da parte di Genesis P. Orridge dei Throbbing Gristle, Tony Wilson, proprietario della leggendaria Factory Records, Peter Saville, celebre graphic artist dell’etichetta, il fotografo e filmaker Anton Corbijn, la giornalista belga Annik Honoré e molti altri. ‘Joy Division’ è lo spaccato di un periodo e una scena irripetibile, e ricostruisce una fase di grande cambiamento sociale, politico e urbano nell’Inghilterra di fine anni ‘70. Racconta la storia di quattro ragazzi di periferia, capaci di superare le barriere economiche e culturali, segnando per sempre la storia della musica mondiale. Film magnifico, band unica - buona visione.
On June 4 1976, four young men from post-industrial Manchester, England went to see a Sex Pistols show at the Manchester Lesser Free Trade Hall. Inspried by the gig, they formed what was to become one of the world’s most influential bands, Joy Division. Featuring the unprecedented participation of all the surviving band members (now known as New Order), ‘Joy Division’ examines the band’s story as depicted through never-before-seen live performance footage, personal photos, period films and newly discovered audiotapes. From director Grant Gee, this film has an incredibly magnetic force, with poignant narratives from Bernard Sumner, Peter Hook and Stephen Morris, as well as accounts from Throbbing Gristle musician Genesis P. Orridge, late legendary Factory Records owner Tony Wilson, iconic Factory Records graphic artist Peter Saville, photographer/filmmaker Anton Corbijn, Belgian journalist Annik Honoré and others. ‘Joy Division’ is a fresh visual account of a unique time and place, chronicling a time of great social, political and urban change in England, in the late 70s. It tells the untold story of four common guys, who transcended economic and cultural barriers to produce an enduring musical legacy. Amazing movie, unique band - enjoy.
‘Well I could call out when the going gets tough / The things that we’ve learnt are no longer enough / No language, just sound, that’s all we need know / To synchronise love to the beat of the show.’ - Transmission [1979]
joydivision.com
1 note · View note
pikasus-artenews · 5 months
Text
Tumblr media
Vincenzo Castella. Architetture oblique
Vincenzo Castella in mostra alla Triennale con orti botanici e paesaggio urbano, tematiche centrali del fotografo
0 notes
Text
Redazione Art-Vibes | On 22, Ott 2023
Un’esplorazione del paesaggio urbano asettico: la dirompente potenza silenziosa di non-luoghi dove emerge una prepotente sensazione di vuoto.
di Redazione Art Vibes
– Picture: Emmanuel_Monzon – URBAN SPRAWL – Emptiness, UTAH.
Attraverso i suoi scatti cerca di estrarre da un banale e anonimo paesaggio urbano tracce di un’estetica minimalista, perché dove la maggior parte delle persone vedono solo luoghi di passaggio, il fotografo Emmanuel Monzon intravede forme di bellezza poetica.
Avevamo già parlato in passato della sua poetica espressiva, questa volta la sua serie “Urban Sprawl – Emptiness” si amplia di nuove fotografie che raccontano le zone intorno alle saline di Wendover e Bonneville nello UTAH.
La serie, presentata da All About Photo, mescola i codici della nuova topografia con il concetto di “tra due stati”, ispirato dal concetto di “non-luoghi” introdotto dall’antropologo Marc Auge.
Emerge una prepotente sensazione di vuoto, laddove l’espansione del paesaggio urbano o industriale nel contesto naturale americano ridefinisce lo spazio trasformandolo in un “non luogo“.
Nelle sue opere non c’è giudizio, non c’è denuncia, rimane l’immagine in tutta la sua dirompente potenza silenziosa.
Tumblr media
0 notes
lamilanomagazine · 7 months
Text
Milano: A Palazzo Reale e in Triennale apre la grande mostra "Gabriele Basilico. Le mie città"
Tumblr media
Milano: A Palazzo Reale e in Triennale apre la grande mostra "Gabriele Basilico. Le mie città". A dieci anni dalla scomparsa, Milano dedica a Gabriele Basilico (1944-2013) un’ampia mostra articolata in due sedi espositive: Palazzo Reale e Triennale Milano. L’esposizione rappresenta il primo grande omaggio che Milano rivolge al fotografo e al suo sguardo cosmopolita, capace di ascoltare il cuore di tutte le città. Il percorso di circa 500 opere parte dall’attraversamento di Milano con un’ampia selezione di immagini della città e delle sue periferie, protagonista in Triennale, per poi allargare lo sguardo al mondo con le grandi committenze internazionali di Basilico, nella mostra a Palazzo Reale. La mostra è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Triennale Milano insieme a Electa, e realizzata con la collaborazione scientifica dell’Archivio Gabriele Basilico. A Palazzo Reale è curata da Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia; in Triennale la curatela è affidata a Giovanna Calvenzi e Matteo Balduzzi. La mostra in Triennale Milano “Negli anni Milano è diventata per me come un porto di mare, un luogo privato dal quale partire per altri mari, per altre città, per poi ritornare e quindi ripartire”: così Gabriele Basilico racconta il rapporto con la sua città, che attraverso 13 serie fotografiche e centinaia di opere, di cui 180 fotografie a parete e un’ampia selezione di immagini d’archivio in teca, viene approfondito in Triennale Milano, istituzione cui il fotografo è sempre stato molto legato. L’esposizione presenta, per la prima volta in modo organico e completo, il lavoro di documentazione che Basilico ha realizzato sulla propria città nel corso di quasi 40 anni, raccontando l’architettura, il tessuto edilizio, i monumenti, lo sviluppo urbano e le trasformazioni di Milano e della sua area metropolitana. Più di ogni altra città, Milano ha offerto a Basilico la possibilità di sperimentare, di intraprendere ricerche con ampiezza di temi, tempo a disposizione, capacità di movimento. Le 13 serie esposte, che occupano lo spazio della Galleria di Triennale in un allestimento ideato e realizzato da Francesco Librizzi Studio, ripercorrono la carriera di Basilico dagli esordi, inevitabilmente immersi nel clima del reportage sociale, fino agli ultimi e più spettacolari lavori, in una traiettoria che descrive per frammenti la trasformazione di Milano. Un percorso che include il racconto delle periferie milanesi degli anni Settanta, la celebre inchiesta dedicata alle fabbriche (“Milano Ritratti di Fabbriche”, 1978-1980), l’indagine sulle architetture del modernismo milanese (1985), il progetto sulla città di notte realizzato per l’AEM (1989), i lavori per la costruzione del quartiere Porta Nuova (dal 2004 al 2012), il restauro del tetto del Duomo (2012). Vengono inoltre esposti tre nuclei di opere conservate presso il Museo di Fotografia Contemporanea, che ha contribuito alla curatela scientifica della mostra in Triennale, e che provengono dai progetti “Archivio dello spazio” (Sesto San Giovanni, 1992-1993), “Milano senza confini” (1998) e “Paesaggio prossimo” (2006-2007). Saranno inoltre presenti in mostra due video con materiali d’archivio e contenuti inediti. La mostra a Palazzo Reale Sono circa 200 le opere a Palazzo Reale: una ricca selezione dall’Archivio Basilico tra i più importanti lavori dell’artista nel corso della carriera, realizzati in occasione di eventi internazionali nei quali è stato spesso l’unico autore italiano presente. Nella Sala del Lucernario è allestita “Sezioni del paesaggio italiano”, un’indagine seminale sulla trasformazione del paesaggio nazionale realizzata per la VI Biennale di architettura di Venezia del 1996, in collaborazione con Stefano Boeri (96 stampe 30x40 cm). Lo studio si sviluppa lungo sei sezioni del territorio, da nord a sud dell’Italia, idealmente corrispondenti a circa 50 km ognuna, che uniscono un’area urbana consolidata a una zona suburbana densamente popolata. Una sorta di anticamera alle città del mondo che rappresenta un passaggio fondamentale nell’opera di Basilico, esercizio documentaristico che permette al fotografo milanese di sperimentare un linguaggio che troviamo poi compiuto nelle fotografie delle metropoli del mondo. Nella Sala delle Cariatidi saranno invece esposte 100 fotografie di oltre 40 città realizzate in occasione di prestigiosi incarichi internazionali, fra cui Shanghai, Rio de Janeiro, San Francisco, Mosca, Londra, Parigi, Istanbul, Tel Aviv, Boston, Liverpool, Roma, Berlino, Lisbona, Valencia, Gerusalemme, Beirut, Amman, Montecarlo, Hong Kong e altre ancora. Il percorso espositivo, ideato e progettato da Filippo Maggia e Umberto Zanetti, con la sponsorizzazione tecnica di UniFor per gli allestimenti e di Viabizzuno per l’impianto illuminotecnico, è pensato come un tracciato urbano, un labirinto di vie e piazze dove lo spettatore incontrerà le fotografie di Basilico allestite su pannelli come fossero i muri delle strade delle città. La mostra è accompagnata da un doppio catalogo, pubblicato da Electa e disegnato dallo studio Tomo Tomo, che propone una narrazione sentimentale fatta di immagini, testi, incontri, ricordi restituiti da una ricca antologia. Sarà inoltre disponibile un podcast prodotto da Triennale Milano e scritto e realizzato da Gianni Biondillo che permetterà di approfondire la figura e l’opera di Gabriele Basilico. Biografia Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013). Dopo la laurea in architettura (1973), si dedica alla fotografia. La forma e l’identità delle città e i mutamenti in atto nel paesaggio urbano sono i suoi ambiti di ricerca privilegiati. “Milano. Ritratti di fabbriche” (1978-80) è il primo lavoro dedicato alle periferie industriali. Nel 1984 partecipa alla Mission Photographique de la DATAR, voluta dal governo francese, e documenta le coste del nord della Francia. Nel 1991 lavora a Beirut, dove tornerà nel 2003, 2008, 2011. Ha realizzato moltissimi lavori di documentazione di città in Italia e all’estero, e un ampio numero di mostre e di libri. Considerato un indiscusso maestro della fotografia contemporanea, ha esposto in molti Paesi e ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Ha inoltre intrecciato il suo instancabile interesse per le trasformazioni del paesaggio urbano con attività seminariali, lezioni, conferenze, e riflessioni scritte www.archiviogabrielebasilico.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
1 note · View note
cybergus · 1 year
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Cinematic Street Vibes: Scenes from December (Mexico City 2022), by Abelardo Ojeda.
My Street Photoblog: https://cybergus.tumblr.com
207 notes · View notes
alvoraphoto · 2 years
Text
Tumblr media
Concrete jungle
1 note · View note
josereyes26 · 1 year
Photo
Tumblr media
#azul #urbano #genial #fotografia #photography #photo #foto #photooftheday #photographer #picoftheday #travel #instagood #nature #instagram #love #travelphotography #art #naturephotography #beautiful #naturaleza #fotografo #portrait #streetphotography #pic #photos #venezuela #venezuelafotos_ #arte #arteurbano (en Guacara Estado Carabobo) https://www.instagram.com/p/Cpw0IAROYSw/?igshid=NGJjMDIxMWI=
1 note · View note
julio1234wanda · 1 year
Photo
Tumblr media
Mis respetos para el que hizo esto porque representa el mar pero en arte urbano 👏👏👏👌👌✨ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . #artemexicano #arteurbano #arte #respeto #fotoarte #fotonueva #fotobella #fotografo #dianuevo #dianuevo #diadefoto #lapazbcs #bajacaliforniasur🌵 #mar #ballena https://www.instagram.com/p/CmATu4avRA0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
Photo
Tumblr media
¡¡Feliz día de la Constitución!!. Queremos desearte un feliz puente con estas imágenes de la Plaza de la Constitución de nuestra ciudad, Málaga. Situada en el corazón de nuestro centro histórico, desde el siglo XV ha sido un espacio muy importante de nuestra ciudad. Desde el reino nazarí ya era una plaza principal, conocida con el nombre de la plaza de las cuatro calles o plaza pública. Su estructura definitiva se conformó entre los siglos XV y XVI. Entre los edificios que rodean la plaza destacan la Escuela de San Telmo y la Casa del Consulado y su fuente de Génova o de Carlos V, realizada en mármol. www.detalle-optico.com #detalleoptico #nikon #nikond810 #fotografia #photography #cielo  #ilovephoto #photographer #fotografo #travelphotography #travel #urbano #malagacity #ig_andalucia #ig_spain #villagesmypassion #spain_vacations #malaga #calle #arboles #photosofmalaga #photos #asfoma_malaga #constitucionespañola #diadelaconstitucionespañola #plaża #plazadelaconstitucion #españa #malagacity #malagaspain (en Plaza de la Constitución (Málaga)) https://www.instagram.com/p/Cl0xEZsMup-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
Text
¿Historias cortas para no dormir y así no tener pesadillas?
Arthur Goss nacido en Londres, Ontario, en 1881, fue un fotografo pictorialista y documentalista urbano canadiense. Arthur fue a la Escuela Rose Avenue por dos años.
Tumblr media
La familia se mudó varias veces dentro de Cabbagetown. Después de que su padre murió en 1892, su madre tenía poco dinero. Por razones financieras, Arthur, a la edad de 11 años, comenzó su vida laboral como oficinista en la Oficina de Ingenieros de la Ciudad de Toronto en Front Street.
Tumblr media
En 1896, Arthur Goss y su madre se mudaron a Alpha Avenue, donde permaneció hasta que se casó con Ethel Ross Munro en 1903. Cuando era joven, Arthur Goss se unió al Toronto Camera Club y formó el Studio Club. Nadie sabe cómo y dónde aprendió a tomar fotografías.
Tumblr media
Designado fotógrafo oficial de Toronto, dejó un legado fotográfico de más de 35,000 imágenes de la ciudad.
Tumblr media
Permaneció como fotografo oficial durante 37 años, dedicando toda su vida laboral a la creación de innumerables fotos importantes de principios de Toronto, incluyendo Cabbagetown y el zoológico de Riverdale.
Tumblr media
Si bien su interés personal estaba en la fotografía pictórialista desde 1911 hasta su muerte en 1940, el Departamento de Obras Públicas de Fotografía y la Sección de Impresión Azul lo emplearon para documentar una amplia gama de actividades municipales.
Tumblr media
Nota: La propiedad intelectual de las imágenes que aparecen en este blog corresponde a sus autores y a quienes éstos las hayan cedido. El único objetivo de este sitio es divulgar el conocimiento de estos pintores, a los que admiro, y que otras personas disfruten contemplando sus obras. No son todas las que son, pero si son todas las que están
0 notes