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#paesaggi al tramonto
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Il mare d’inverno.
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morelin · 4 months
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Deserto del Qatar
Mi sembra doveroso concludere il racconto di viaggio in Qatar con un post dedicato al deserto che abbiamo vissuto in diversi modi.
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Chi ama l'arte, in particolare le installazioni situate in luoghi particolari, saprà che all'interno della riserva naturale del Brouq si trova l'installazione “East-West/West-East” dello scultore Richard Serra: quattro gigantesche lamine di metallo (ognuna è alta più di 14 metri) che trafiggono il suolo del deserto del Zekreet. Essere lì poco prima del tramonto ci ha permesso di godere di uno spettacolo unico nel silenzio più totale.
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Il deserto è anche adrenalina ed avventura: mi sono divertita come una matta durante il dune bashing, volteggiando tra le dune con i nostri SUV 4x4 guidati dagli abili driver.
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Oltre a farci divertire, ci hanno portato alla scoperta del Mare Interno, il Khor Al Adaid che è una riserva naturale riconosciuta Patrimonio Unesco: qui il mare avanza nel deserto creando una vasta insenatura circondata dalle dune.
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Durante il percorso abbiamo fatto anche una breve sosta per un tuffo perché, seppur con qualche piccola alga, è stato impossibile resistere alle acque cristalline.
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Trascorrere la notte in un campo tendato è un'esperienza da provare almeno una volta nella vita, meglio ancora se si affaccia sulle acque del Golfo Persico per godersi un tramonto ed un'alba spettacolari.
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SENSI DELL'ARTE - di Gianpiero Menniti
LA SCONFITTA DELL'EGO COGITO
Quando Cartesio (1596 -1650) formulava, nel suo "Discorso sul metodo", la celebre proposizione «Ego cogito, ergo sum, sive existo», aveva ben chiaro un concetto: la necessità della riformulazione della conoscenza su un fondamento nuovo e ineccepibile. Eppure, in lui era altrettanto presente quanto fosse impossibile separare la coscienza del pensare dall'oscurità dell'inconscio, e dunque dal baratro delle affezioni, dei sentimenti che costituiscono la complessa figura dell'essere umano. Poco dopo sarà Baruch Spinoza (1632 - 1677) a togliere ogni dubbio a quell'astrazione riconducendola ad unità nel "Deus sive natura", la memorabile espressione che connota il fondamentale testo "Ethica more geometrico demonstrata". In entrambi prende corpo l'esigenza dell'eroico "razionalismo" che percorre la storia moderna, dai prodromi dell'Umanesimo tragico fino all'Idealismo tedesco, passando per il '700 illuminista, incrinandosi nella scia di Schopenhauer e poi del più letto Nietzsche, prorompendo nel '900 in un "falso" irrazionalismo che è, invece, anelito verso la medesima ricerca di un fondamento. Letto così, il "razionalismo" europeo riflette la sua più corposa eredità: trovare non solo le radici della conoscenza ma su questa fare perno per dare vita a un nuovo ordine etico. Da allora, siamo immersi in questa congerie nella quale la pretesa di mutare in imperativo "l'Io penso" ha lungamente lavorato nel flusso linfatico dell'arte alimentando le correnti del "dogmatismo dell'intelletto" radicatesi proficuamente in ogni ambito del vecchio continente. Ma, come per ogni aspetto vanamente illusorio delle vicende umane, emergono dubbi, dissidi, aporie. Nel primo Novecento è, tra gli altri, Carlo Carrà a segnare luoghi posti sul confine tra il riconoscimento di un "nomos" afferrabile e l'evidenza di un'anomia insormontabile. I suoi paesaggi, spenti nella rigida essenzialità delle forme, pronunciano a bassa voce l'insufficienza di un fondamento etico retto dalle proposizioni scientifiche. Vede la desolazione. Racconta silenzi. Così, come in un effetto, osserva i paesaggi scrutandone la presenza nella gravità del tempo, di un tempo logorato che ha compreso il prevalere della tecnica, la potenza di questa sopra ogni sogno proiettato nell'enfasi della conoscenza scientifica. Tecnica aspra, che celebra se stessa, capace di cogliere solo l'utilità e di annullare la figura umana. L'etica dell'ego cogito s'è infranta. Rimane negli scorci lo stanco anelito all'abbandono.
- Carlo Carrà (1881 - 1966): "Capanni al mare”, 1927, GAM, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino; "Pioggia al mare", 1929, Collezione privata, Bergamo; “La capanna dell'ostricaro (Tramonto)” 1939, Collezione privata, Milano
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susieporta · 9 months
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non fate vacanze
fate avventure
collezionate esperienze
scavalcate continuamente montagne
scavalcate continuamente le vostre paure,
arrampicatevi sugli scogli
e troverete prima i macigni che vi portate dentro,
tuffatevi in tutti i mari del mondo
per non dimenticarvi mai
dei fondali che non siamo altro
non fate vacanze che poi vi si impigrisce la felicità,
riempitevi il cuore di escursioni
camminate sentieri
fate colazione di bosco, salite le rocce
riposatevi di tramonto, festeggiate l'alba
correte pieni di gioco sparpagliando risate al vento
cenate di gelato, ribaltate le cene
mettetevi i borghi nel cuore
siate sempre un'avventura
fate della vostra passeggiata un'escursione
tenete gli occhi a forma di scampagnate
non smettete di andare a caccia di paesaggi
abbiamo spazio infinito per ospitare
panorami per sempre
perché di noi rimarranno soltanto
le cartoline che abbiamo scattato con gli sguardi
non prendetevi ferie
per staccare dalla vita di tutti i giorni
ma usate i vostri giorni
per riaccendere la vostra vita,
fate gli straordinari di viaggi
siate domatori di treno
educatori di scarpe da trekking
equilibristi di meraviglie
stimolatori di stupori
salite sulle cime delle montagne più alte
e mettete a rischio
le vostre abitudini.
[gio evan]
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mucillo · 5 months
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Joy Harjo 
La poesia di Joy Harjo è “linguaggio dell’anima” ed è fatta di paesaggi, storie, visioni, tempi che si intrecciano e si confondono, legami vivi tra le generazioni, canti e musica. “Dentro di me c’è un vecchio Creek che spesso partecipa al mio lavoro quando scrivo,” ha dichiarato. “È il mio bisnonno, Henry Marsey Harjo, che cammina con me in questo mondo, sebbene non con sembianze terrene e in questo tempo”. È una poesia che si nutre di storia, sogno, mito, realtà archetipiche, fede, e dà voce alle tradizioni dei nativi in una lingua contemporanea di grande potenza espressiva. Le sue radici affondano nel mondo naturale e dello spirito e attingono a una forza salvifica che sa trasformare il trauma in guarigione.
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"Ricordati" Joy Harjo 
Ricordati del cielo sotto il quale sei nato,
conosci tutte le storie delle stelle.
Ricordati della luna, sappi chi è.
Ricordati della nascita del sole all’alba, è il punto
più forte del tempo. Ricordati del tramonto
che si dona alla notte.
Ricordati della tua nascita, come tua madre lottava
per dare forma e respiro a te. Tu sei l’evidenza della
sua vita, di quella di sua madre e della madre di questa.
Ricordati di tuo padre. Anche lui è la tua vita.
Ricordati della terra, tu sei la sua pelle:
pelle rossa, pelle nera, pelle gialla, pelle bianca,
pelle bruna, siamo terra.
Ricordati delle piante, degli alberi, della vita degli animali che
hanno tutti le loro tribù, famiglie, storie. Parla con loro,
ascoltali. Sono poesie viventi.
Ricordati del vento. Ricordati della sua voce che conosce
l’origine dell’universo.
Ricordati che tu sei tutti gli uomini e che tutti gli uomini
sono tu.
Ricordati che tu sei l’universo e che questo
universo sei tu.
Ricordati che tutto è in movimento, tutto cresce, tutto è tu.
Ricordati che la lingua nasce da tutto questo.
Ricordati della lingua della danza, che la vita c’è.
Ricordati.
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likarotarublogger · 7 months
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Il miglior viaggio di compleanno in Cappadocia Turchia.
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Monte Hasan insieme ad mio amico Resul !
Dalla città di Aksaray, il vulcano Hasan si vede benissimo, stagliandosi all'orizzonte alto ed innevato. Bella visione, solitaria e maestosa con i suoi 3.268 metri, i suoi due crateri e i boschi che lo ricoprono fino a metà. Bello !
La Cappadocia è semplicemente un sogno e le cose da vedere sono incredibili. Me l’aspettavo eh, ma non così. È sfacciatamente bella e offre una quantità di paesaggi e di attrattive assolutamente imbarazzanti. Mi aspettavo di restare estasiata davanti ai camini delle fate della valle di Goreme, ma non sapevo che avrei visto un vero e proprio museo a cielo aperto, delle antichissime città sotterranee, canyon dai colori incredibili, e chiese rupestri con degli affreschi pazzeschi. Al di là delle attrattive della natura infatti, gli uomini hanno realizzato in queste zone delle opere davvero uniche che lasciano senza fiato. A seconda poi del momento della giornata la terra e le rocce della Cappadocia assumono colori diversi, dal rosa pallido dell’alba, al bianco del giorno, al giallo/ocra del tramonto ed è tutto semplicemente magnifico. Le cose da vedere in Cappadocia sono tante e il consiglio che mi sento di darvi è quello di dedicare alla Cappadocia almeno 5 giorni, il tempo minimo secondo me per poter vedere tutte le attrattive principali senza correre, godendosi questi magnifici paesaggi (io l’ho visitata come parte di un viaggio più lungo, di 18 giorni, attraverso la Turchia).
Love Valley, la Valle dell’Amore!
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La Valle dell’Amore è un luogo davvero affascinante da vedere in Cappadocia. Si trova nei pressi di Goreme. Una delle particolarità di questa vale sono le forme dei camini delle fate che, scolpiti nei secoli dai venti e le acque, creano un paesaggio unico.
Durante la fioritura, i campi di papaveri aggiungono un tocco di colore e magia a questo luogo già incantevole. La Valle dell’Amore è il luogo ideale per una passeggiata romantica o per ammirare un’indimenticabile alba o tramonto.
Valle di Ihlara – magnifico canyon da vedere in Cappadocia
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La suggestiva valle di Ihlara è un magnifico canyon, con una profondità di circa 100 metri, scavato dal fiume Melendiz migliaia di anni fa. Questo spettacolare paesaggio inizia nel pittoresco villaggio di Ihlara e si conclude presso il monastero di Selime, nel suggestivo villaggio omonimo, per un totale di 14 chilometri di straordinaria bellezza naturale.Ciò che rende la valle di Ihlara ancora più affascinante è il fatto che era un tempo abitata da migliaia di persone, che costruirono più di quattromila case e un centinaio di chiese rupestri decorate con splendidi affreschi.
Castello di Uçhisar
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Un’altra tappa obbligatoria da vedere in Cappadocia è il Castello di Uçhisar, situato su una collina panoramica. Questa fortezza naturale è la vetta più alta della regione ed offre una vista spettacolare sulla Cappadocia e sui suoi dintorni.
È possibile esplorare le numerose grotte e stanze all’interno del castello, che venivano utilizzate come abitazioni nel corso dei secoli, oppure salire in cima e ammirare l’incantevole paesaggio circostante. Per raggiungere la cima si dovranno salire 120 gradini vertiginosi. Ma i panorami ne valgono la pena e si riesce a intravedere anche il vulcano Erciyes.
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Avanos è situato sulle rive del Kizilirmak, il fiume Rosso, che prende il nome dall'argilla che deposita. Questa argilla ha fornito ad Avanos terracotta per secoli e la città è ancora dominata da questa industria, nonostante gli ostacoli che il turismo ha fatto nella zona. La strada principale ha numerosi negozi e officine che vendono vasi e piatti semplici e decorati e si può guardare gli artisti al lavoro usando le ruote dentate, il cui il disegno è rimasto invariato per generazioni in questa forma d'arte. Molti seminari vi incoraggeranno a provare, il che è più difficile di quanto sembra.
Avanos è una possibile base per esplorare la Cappadocia con alloggi e servizi disponibili a prezzi ragionevoli. La città ha conservato parte del suo fascino ed è un luogo piacevole dove uno può trascorrere mezza giornata o fermarsi a pranzo. La città ha un Hammam (bagno turco) che è popolare tra i gruppi di turisti. Nelle vicinanze c'è anche il caravanserraglio di Saruhan costruito dai Selgiuchidi, un Han (stazione di servizio dei viaggiatori) restaurato, e la città sotterranea di Özkonak, una versione più piccola di quelle a Derinkuyu e Kaymakli. Durante i mesi estivi vengono organizzate attività acquatiche o intrattenimenti sul fiume Kizilirmak, come godersi per esempio un giro con gondole di stile veneziano o motoscafi.
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Il mio compleanno il 21 settembre..per a festeggiare volevo essere in Cappadocia per poter realizzare il sogno della mia vita. È stato meraviglioso anche se la mia famiglia e i miei amici non erano con me, a volte andiamo a avanti per stare da soli... ma ringrazio Dio per aver alleviato il mio dolore.
Vorrei ringraziarvi per la mia dolcissima torta della pasticceria “Palmiye di Ali” della bellissima città Aksaray.
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Ho trascorso una bella vacanza, ho conosciuto e fatto nuove amicizie. In ogni viaggio in qualsiasi parte del mondo, mi piace fare amicizia e rimanere in contatto con loro. Amo viaggiare, conoscere le tradizioni di ogni paese, poter cambiare la cultura, ascoltare le preghiere di ogni religione, ascoltare le persone con cui faccio amicizia!
La vita di tutti ci offre tante belle cose !Elena Rodica Rotaru
Articolo di @elenarodicarotaru-blog @likarotarublogger
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Piccolo momento dei bilanci, perché alla fine ogni occasione è buona per tirare le somme. Questo 2022 è stato faticoso, pieno di giornate intense e devastanti, ma nonostante tutto mi ha regalato una miriade di bei momenti. Scorrendo le immagini del rullino fotografico mi balzano all’occhio gli scatti degli spritz a Venezia, delle mostre a Padova e delle freddolose passeggiate lungo le vie di Torino. Scorgo i nostalgici paesaggi collinosi della mia Umbria e i palazzi svettanti della grigia Londra. Vedo le facce di persone che ho conosciuto da pochissimo tempo e in qualche modo posso già considerare indispensabili. L’orizzonte marino che si scalda coi raggi dell’ennesimo tramonto e delle improbabili scelte stilistiche in cui combinavo il baffo a manubrio con uno spavaldo mullet. In un certo senso mi sembra incredibile che sia tutto quanto successo in un solo anno, che 365 giorni possano racchiudere una mole così voluminosa di eventi, eppure eccomi qua a parlarne. Mi son sembrati 12 mesi in cui son stato meno solo e forse è questo l’aspetto maggiormente positivo, sebbene ovviamente l’amore sia andato come al solito in maniera disastrosa. Non ho grossi propositi o desideri quindi per il 2023, spero solo che non sia troppo diverso da questo suo cuginetto che volge rapidamente al termine. 
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dariomassi · 24 days
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A distanza di un anno sono tornato in Marocco. Nel 2023 percorsi tutta la costa all'estrema punta settentrionale del paese: da Cap Spartel a Ceuta, passando per Tangeri, fino a scendere in quel gioiello blu di Chefchaouen. Nei giorni scorsi ho ripreso il mio viaggio a ovest, sostando, dopo Salè, nella capitale Rabat - una delle quattro città imperiali insieme a Fes, Marrakech e Meknès - adagiata sulla sponda opposta del fiume Bou Regreg. Venerdì, mentre scendevo dalla bellissima Kasbah degli Oudaïa, poco prima dell'arrivo della tempesta, ho fotografato un tramonto sull'Oceano Atlantico che mi ha lasciato un'altra cicatrice addosso. Come tutte le cicatrici fresche, continuo a guardarla e sfiorarla, specialmente la sera, quando, stremato dai chilometri percorsi, mi riposo nel Riad e ascolto le voci della città. Sono qui in pieno Ramadan. L'adhan, il canto del muezzin che si diffonde tra le stradine labirintiche dei suq, è un suono affascinante e suggestivo; la preghiera serale, sembra spalancare le porte al silenzioso arrivo del sonno. Che magia è questo angolo di terra. Così diverso, così lontano, ma in realtà anche così simile, poiché come il nostro, fatto di uomini, di cuori, di vite. Ancora una volta, mi sono perso - letteralmente - nei vicoli della medina, rapito dai volti segnati delle persone, dai loro occhi profondi, da colori e suoni ammalianti. Quante persone ho incontrato. E con quante ho scambiato frammenti di vita.
Adesso, però, è giunto il momento di tornare a casa. Prima di spegnere il laptop voglio finire di scrivere alcuni pensieri, solo poche righe, poi andrò nel vecchio souk a godermi un ultimo tajine di carne e verdure che qui cucinano divinamente. In questi giorni, proprio per via del Ramadan, ho mangiato solo dopo le 20:00 perché i ristoranti hanno orari diversi. Delizioso il Dar Rbatia con la sua cucina tipica marocchina, ma la cena a Le Dhow (tradizionale imbarcazione araba in legno) è stata la più bella. Luci calde e fioche, poche persone, qualcuna leggeva un libro. Fuori, solo il rumore della pioggia.
Mi fermo qualche minuto a chiacchierare con Ahmed e Hadid del Dar Yanis, il Riad che mi ha ospitato. Ahmed non vuole neanche i soldi dell'ombrello che mi ha prestato l'altro ieri per uscire con il nubifragio e che io ho riportato a brandelli. Quando mi ha aperto il portone e mi ha visto zuppo dalla testa ai piedi, ha riso come un bambino 𝘔𝘺 𝘧𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥, 𝘤'𝘦𝘴𝘵 𝘭𝘦 𝘔𝘢𝘳𝘰𝘤. Sì perché da giorni di sole e cielo limpido, sono passato ad altri fatti di diluvio universale. Le raffiche di vento che arrivano dall'Atlantico sono impetuose, tanto da spostarti mentre cammini in prossimità della costa. Fuori dal museo nazionale della fotografia, ho preso acqua dal cielo e dall'oceano contemporaneamente.
Infine, non posso lasciare questo luogo a Rabat senza salutare la mia vicina di tavolo durante la colazione. Una signora danese di estrema raffinatezza, che insieme alla sua compagna di origini marocchine, è in viaggio per gran parte del paese. Le guardo, sono così diverse tra loro, eppure in perfetta sintonia, complici. Lei più influente, trasuda nobiltà nei modi, mentre l'altra è piena di vitalità ed energia. Tanti anni di differenza, tanti racconti nel salon. Mentre io mi preparo a fare ritorno a Roma, loro proseguiranno domani per Casablanca.
𝙵𝚘𝚝𝚘 𝚎 𝚛𝚊𝚌𝚌𝚘𝚗𝚝𝚒 𝚍𝚒 𝚁𝚊𝚋𝚊𝚝 𝚗𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚜𝚝𝚘𝚛𝚒𝚎 𝚒𝚗 𝚎𝚟𝚒𝚍𝚎𝚗𝚣𝚊 𝚜𝚞 ���𝚗𝚜𝚝𝚊𝚐𝚛𝚊𝚖. 𝙻𝚊 𝚜𝚒𝚝𝚞𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚖𝚎𝚝𝚎𝚘𝚛𝚘𝚕𝚘𝚐𝚒𝚌𝚊 𝚖𝚒 𝚑𝚊 𝚕𝚒𝚖𝚒𝚝𝚊𝚝𝚘 𝚖𝚘𝚕𝚝𝚘 𝚗𝚎𝚕𝚕'𝚞𝚜𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚛𝚎𝚏𝚕𝚎𝚡.
Viaggiare è come un'accelerazione del tempo, una corsa attraverso paesaggi mutevoli e culture diverse che ci ricorda quanto rapidamente la vita scorra davanti ai nostri occhi. Ogni nuova destinazione, ogni incontro, ogni esperienza è un tassello aggiunto al mosaico della nostra esistenza. In questo movimento incessante, mi rendo conto che ogni istante speso nel viaggio è un momento che non tornerà mai più. Perciò, viaggiate ed esplorate, cogliete ogni opportunità, perché la vita passa velocemente e attraverso il viaggio si può assaporare un po' di più la sua fugace bellezza.
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notizieoggi2023 · 1 month
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Chiara Ferragni, continua la vacanza a Dubai: gli scatti in famiglia Nel cuore pulsante del deserto, tra le dune avvolgenti e il cielo infinito, Chiara Ferragni continua la sua vacanza da sogno a Dubai. L’influencer italiana, icona di stile e imprenditrice di successo, ha condiviso con i suoi milioni di follower una serie di scatti mozzafiato. Chiara ci mostra le foto che meglio catturano l’essenza di questa avventura esclusiva. Chiara Ferragni a Dubai: un viaggio immerso nel lusso Chiara si concede una pausa dalla routine quotidiana in una suite che è un vero e proprio capolavoro di design e comfort. Con una vista che si perde tra le onde del Golfo Persico e i servizi di un hotel che definire ‘cinque stelle’ sarebbe riduttivo, la Ferragni si immerge in un’atmosfera di puro relax. Non solo riposo, però: Chiara Ferragni ha infatti partecipato a un’esperienza di safari nel deserto di Dubai. Una serie di escursioni che le permettono di scoprire la magia di paesaggi senza tempo, tra le sfumature dell’alba e i colori accesi del tramonto. E per gli amanti della cultura, non è mancato il tour di Abu Dhabi, con la sua architettura futuristica e i tesori artistici. Chiara Ferragni come Emrata, celebra il divorzio con un nuovo anello. È una nuova moda? Sempre attenta alle ultime tendenze, Chiara ha inaugurato la sua vacanza con un bikini effetto jeans del suo brand. Dimostrandoci ancora una volta come la moda e l’eleganza siano un tutt’uno con la sua persona. Il bikini, con design innovativo e richiamo al denim, è solo un assaggio delle collezioni che ha saputo creare, conquistando il cuore di tutti i fashionisti. Questo viaggio rappresenta anche un momento di riflessione per Chiara, che recentemente ha affrontato delle sfide sia nella sua vita personale che professionale. Tra le dune del deserto, lontana dai riflettori e dal clamore mediatico, l’influencer trova spazio per riconnettersi con se stessa. Per Chiara ora è tempo di dare spazio alle sue priorità, ponendo al centro il benessere dei suoi figli e il suo ruolo di madre. Fedez Nel panorama dorato di Dubai, Chiara Ferragni ha trovato un’oasi di tranquillità e ispirazione. La scelta di questo viaggio non è stata lasciata al caso, ma è coincisa con le vacanze pasquali, un periodo simbolico di rinascita e riflessione. Mentre Chiara si immergeva nelle meraviglie del deserto, Fedez affrontava il capitolo della separazione, occupandosi del trasloco dal loro precedente appartamento, un luogo ricco di ricordi e momenti condivisi. In questo contesto di cambiamento, Fedez ha sorpreso i suoi follower con una foto inaspettata al fianco di Barbara d’Urso, catturata durante un incontro casuale su un treno. Questa immagine ha rapidamente fatto il giro dei social, diventando virale e simbolo di un nuovo inizio per il rapper. Lite tra Chiara Ferragni e Fedez al compleanno di Vittoria? “In realtà ce l’avevano con un paparazzo” Un’occasione per allontanarsi dalle tensioni e ritrovare un legame più intimo e protetto con i suoi figli, Leone e Vittoria. La scelta di mostrare i bambini di spalle nelle fotografie condivise sui social media è un chiaro segnale del desiderio di Fedez di preservare la loro privacy in un periodo così delicato. Questo gesto simbolico, voluto dal rapper, ha però scatenato tantissime critiche.
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lelendemainn · 1 month
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mi spiace ma forse la leggerezza non può far parte di me. ci ho provato, ma non riesco ad associarla a nient’altro che alla superficialità e la mia malinconica sensibilità ne risente e ne rifugge
guardiamo lo stesso panorama ma vediamo due paesaggi diversi. ti mostro la rugiada mentre tu pensi al tramonto di domani.
forse è meglio se ci lasciamo andare, forse è meglio se ognuno si preoccupa del proprio inverno
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lamilanomagazine · 2 months
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Trekking: tra scarpe e attrezzi, i migliori da usare
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Trekking: tra scarpe e attrezzi, i migliori da usare. Il trekking è una disciplina sportiva facile da attuare, grazie anche alla sua economicità. Bastano pochi accessori ed è possibile accedere a sentieri anche impervi: ma con una buona organizzazione anch’essi risulteranno agevoli. Il portale Idealo ha compiuto un’analisi per individuare le scarpe più idonee per le varie discipline, che oltre al trekking contemplano l’hiking e l’alpinismo. L’hiking si esegue su sentieri facili e su terreni erbosi o collinari, e in tal caso si dovrà puntare su suole leggere e morbide, che forniscono una buona libertà di movimento, e che garantiscono tempo, resistenza e durata. Le scarpe da alpinismo o da trekking sono pensate per percorsi lunghi e difficili, con terreni rocciosi e accidentati: le suole sono più rigide, in grado di proteggere il piede e di assicurare una buona aderenza. Ad esempio, le suole Vibram sono apprezzate da escursionisti e alpinisti per la loro resistenza e per l’ottima presa sul terreno. Gli accessori e attrezzi necessari per il trekking Le attrezzature da acquistare sono pantaloni, magliette termiche, giacche, scarpe, calze. Gli accessori sono fondamentalmente otto: zaino, caricabatteria portatile, coltello multiuso, torca, GPS-mappa, borraccia, binocolo, kit di pronto soccorso. Come iniziare a fare trekking Seguendo i consigli di vari esperti, è meglio iniziare a fare escursioni in montagna in compagnia, anche con gruppi e associazioni. Occorre preferire l’abbigliamento a cipolla, e non uscire da casa senza la carta topografica: la cartacea è da prediligere, perché permette di comprendere dove ci si trova nello spazio. Gli scarponi da trekking devono avere una buona suola, per evitare scivoloni e lesioni; la borraccia è essenziale, così come gli occhiali scuri - meglio se con lenti polarizzate. Dove fare escursioni in Italia Monesi di Triora si trova nel ponente Ligure, quasi al confine con la Francia: è in provincia di Imperia. Qui si alternano paesaggi montuosi e collinari, che diradano al mare. D'estate è punto di avvio per il trekking e passeggiate: la Via del Sale è un percorso sterrato che collega le Alpi Piemontesi e Francesi al Mare Ligure, con 40 chilometri di strade sterrate. Si può giungere nella suggestiva Grotta dei Falsari: è un anfratto di roccia affacciato sul mare con una apertura semicircolare di 25 metri di diametro. Tale percorso è ideale per un trekking in inverno o nelle mezze stagioni, e può essere seguito anche dai bambini. Trekking in Italia centrale Il Monte Terminillo nel Lazio – a 2217 metri di altezza – è un’ottima location per effettuare trekking. È possibile camminare con le luci del tramonto che si riflettono sulla neve. Si procede – con guide esperte - sopra a pendii innevati, e l’esperienza si adatta a tutti, anche ai bambini sopra a 8 anni.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Ogni tanto rallenta e goditi un tramonto
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gai2024 · 2 months
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Un'estate indimenticabile
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La bellezza della stagione più calda dell'anno è incomparabile, e quell'estate... oh, quell'estate fu decisamente indimenticabile. Tutto è iniziato con l'anticipazione della fine dei mesi, delle valigie pronte e dei sogni realizzati sotto il cielo azzurro immacolato e il sole che rifletteva il bagliore dorato nei cuori degli avventurieri.
Il viaggio è iniziato con un caleidoscopio di paesaggi passati dal finestrino della vecchia automobile che, nonostante i rumori e i capricci meccanici, era la capsula del tempo che ci trasportava in un universo parallelo dove le preoccupazioni quotidiane semplicemente non esistevano. Le canzoni che suonavano erano la colonna sonora di un film estivo, dove ogni canzone melodiosa portava con sé la promessa di momenti eterni.
Il destino? Un piccolo ed accogliente borgo costiero, le cui spiagge erano frange di pura magia bagnate dall'oceano. Ogni granello di sabbia, ogni conchiglia sulla riva, ogni onda che si infrangeva con forza delicata sulla spiaggia era un invito a ricominciare, a ispirare qualcosa di nuovo. Era come se il tempo lì avesse un proprio ritmo, una sorta di cadenza pacifica che calmava l'anima.
Ed era lì, nella dolcezza dei languidi pomeriggi e delle notti stellate, che le amicizie si rinsaldavano. Le risate condivise all'ombra delle palme da cocco, i giochi improvvisati e le sfide che solo il distacco dalla routine consente, i sapori tropicali che si sposano perfettamente con la brezza marina... Tutto ha contribuito a costruire quell'arazzo di esperienze che verremmo a chiamare " l'estate più bella della nostra vita."
L'amore dava anche un'aria di grazia, in un modo naturale come un tramonto che tinge il cielo di una tavolozza incredibilmente vibrante. Gli amori estivi sono fatti di stoffa diversa, intrecciati con la luce dorata del sole e la libertà del vento che non conosce confini. E anche se non tutte durano oltre la stagione, il loro sapore rinasce ad ogni onda che bacia la spiaggia in un eterno ritorno.
Non sono mancati anche i momenti di introspezione: le passeggiate solitarie lungo la spiaggia all'alba, quando il sole prova i suoi primi accordi all'orizzonte e la brezza porta ancora la freschezza della notte che se ne va. In quei momenti erano possibili conversazioni silenziose con se stessi e il mare diventava il miglior ascoltatore di confidenze e sogni.
Mentre agosto volgeva al termine, la nostalgia cominciava già a proiettare la sua ombra, ma era un'ombra morbida, perché ogni ricordo era già registrato con colori vividi, pronti a essere accessibili quando il freddo delle altre stagioni soffiò tra le foglie cadute del futuro. giorni. .
L'estate indimenticabile ci ha insegnato a vivere, ad amare, ad essere liberi. Ha dimostrato che la felicità è fatta di attimi e che la bellezza della vita spesso sta nella semplicità: un bagno al mare, un sorriso condiviso, il calore del sole sulla pelle.
Quando le valigie furono nuovamente preparate e la vecchia macchina ci riportò a casa, capimmo che qualcosa dentro di noi era cambiato. Eravamo carichi non solo di souvenir, ma di un'esperienza che ci aveva trasformato. E così, ogni estate successiva porterebbe con sé un po' di quella magia, una fiamma perenne che ci riscalderebbe con il suo ricordo di giorni di un'estate assolutamente indimenticabile.
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cinquecolonnemagazine · 6 months
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Natura e Poesia: Un'Armoniosa Danza di Ispirazione
La natura e la poesia sono due forze che da millenni hanno ispirato l'umanità. La loro relazione è profonda e intrinseca, poiché entrambe celebrano la bellezza, la complessità e il mistero del mondo che ci circonda. In questo articolo, esploreremo come la natura e la poesia siano legate in un'armoniosa danza di ispirazione. La Poesia come Voce della Natura La poesia è spesso definita come l'arte di esprimere pensieri ed emozioni attraverso le parole. Questa definizione, però, non cattura pienamente il potere della poesia. La poesia è anche l'arte di catturare la bellezza e l'essenza della natura. I poeti hanno da sempre tratto ispirazione dalla natura, osservando i paesaggi, gli animali, le stagioni e gli elementi naturali per creare versi che catturino la magia del mondo naturale. La Natura come Musa La natura è stata una musa senza tempo per i poeti di tutto il mondo. Le montagne imponenti, i fiumi scintillanti, i boschi misteriosi e gli oceani infiniti sono stati fonti inesauribili di ispirazione. La natura offre una vasta gamma di stimoli sensoriali: i colori vivaci di un tramonto, il suono rassicurante di una cascata, il profumo di un giardino fiorito. Tutti questi elementi naturali diventano le parole e i versi dei poeti. Della Semplicità e della Complessità La natura ispira poesie di tutti i tipi, da quelle semplici e lineari a quelle complesse e simboliche. Alcuni poeti abbracciano la bellezza semplice di un campo di fiori o la tranquillità di un lago al tramonto, mentre altri si immergono nella profondità della natura per esplorare il suo significato più profondo. Questa varietà di approcci poetici riflette la vasta gamma di esperienze che la natura può offrire. Le Stagioni come Cicli della Vita Uno dei temi ricorrenti nella poesia legata alla natura è il ciclo delle stagioni. Le quattro stagioni - primavera, estate, autunno e inverno - rappresentano il ciclo naturale della vita, con le sue fasi di nascita, crescita, maturità e declino. Queste fasi si riflettono nelle poesie che celebrano la rinascita della primavera, la vitalità dell'estate, la malinconia dell'autunno e la riflessione dell'inverno. Le stagioni diventano metafore per la nostra stessa esistenza e la nostra connessione con il mondo naturale. L'Importanza della Conservazione Ambientale La poesia che celebra la natura non è solo una manifestazione artistica, ma anche un richiamo alla conservazione ambientale. Molti poeti usano le loro parole per sensibilizzare il pubblico sui problemi ambientali, dalla deforestazione al cambiamento climatico. La bellezza della natura descritta nelle poesie serve come un richiamo alla sua protezione e alla sua perpetuazione per le generazioni future. Foto di copertina: https://pixabay.com/it/photos/alberi-muschio-foresta-3294681/ Read the full article
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storie84 · 6 months
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C'era una volta un tranquillo villaggio immerso tra le montagne chiamato Arcobaleno, dove tutti i colori vivevano felici e in armonia. Tra i colori del villaggio c'erano Bianco, Celeste e Arancione, che erano i migliori amici.
Bianco era un colore puro e luminoso, rappresentava la purezza, l'innocenza e la luce. Era noto per la sua gentilezza e la sua capacità di portare pace ovunque andasse. Celeste, d'altra parte, era un colore calmo e sereno, rappresentava il cielo e il mare. Amava la tranquillità e la bellezza dei paesaggi aperti. Infine, Arancione era un colore allegro e vivace, simbolo di energia e allegria. Era amato da tutti per il suo spirito vivace e il suo modo di portare entusiasmo nelle vite degli altri.
Un giorno, mentre esploravano il bosco circostante al villaggio, Bianco, Celeste e Arancione trovarono un magico lago incantato. L'acqua del lago era pura e cristallina, ma ciò che attrasse la loro attenzione fu il riflesso dei colori che danzavano sulla sua superficie. Il lago era conosciuto come il Lago delle Emozioni, in quanto rifletteva i sentimenti delle persone che si specchiavano in esso.
Incuriositi, i tre amici decisero di avvicinarsi al lago. Bianco si vide riflesso nella sua purezza e si sentì ancora più ispirante. Celeste si vide riflesso e trovò ancora più serenità dentro di sé. Arancione si vide riflesso e si riempì di pura gioia, scoprendo un'energia ancora più contagiosa.
Fascinati dalla magia del lago, i tre colori decisero di mettere alla prova il suo potere. Si tuffarono nel lago e il loro riflesso si diffuse nell'acqua, creando una spettacolare combinazione di colori. Bianco e Celeste formarono un delicato azzurro cielo stellato, mentre Bianco e Arancione crearono un vibrante arancione al tramonto.
La combinazione dei colori creò un sostegno magico che si diffuse dal lago al resto del villaggio. Bianco, Celeste e Arancione portarono il loro nuovo potere con sé e iniziarono a diffondere bellezza, serenità ed energia positiva in tutto Arcobaleno.
Le case si riempirono di armonia e amore, mentre le strade risplendevano di colori vivaci. Il villaggio divenne un luogo di pace e felicità, dove tutti si sentivano accolti e amati. Bianco, Celeste e Arancione diventarono i custodi del Lago delle Emozioni, assicurandosi che il loro potere portasse sempre gioia e serenità a tutti.
L'amore e l'amicizia che legavano Bianco, Celeste e Arancione resero il villaggio di Arcobaleno un luogo magico e speciale. Ogni giorno, i tre colori camminavano felici insieme, portando gioia e colori a chiunque attraversassero il loro cammino.
E così, la storia di Bianco, Celeste e Arancione divenne una leggenda raccontata di generazione in generazione nel villaggio di Arcobaleno. Ancora oggi, se hai il privilegio di visitare quel luogo incantevole, potrai vedere lo splendore che essi hanno portato a tutte le vite dei colori, tramite le case dipinte con sfumature di bianco, celeste e arancione, simboli di serenità, purezza e gioia.
#colori
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solisjetflights · 8 months
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Scopri Le Destinazioni Esclusive Estive Con Il Noleggio Di Jet Privati Con SolisJet
Sfuggi all’ordinario e portate la vostra esperienza di viaggio estivo a nuovi livelli. Per coloro che desiderano lo straordinario, il fascino di destinazioni estive esclusive è un richiamo. Immaginate di mettere piede sull’asfalto, dove il lusso non conosce limiti e il tempo si piega al vostro programma. Benvenuti a bordo del vostro jet privato, la porta d’accesso a una stagione di avventure sfarzose. Dai paradisi tropicali appartati alle gemme storiche europee, quest’estate è tutta da esplorare con uno stile ineguagliabile. Unitevi a noi in un viaggio che ridefinisce il concetto di viaggio di lusso, dove la destinazione è solo l’inizio. Benvenuti nel mondo delle esclusive fughe estive con un jet privato a noleggio.
#1 St. Barts, Caraibi:
St. Barts, abbreviazione di Saint Barthélemy, è un vero gioiello dei Caraibi. Quest’isola è famosa per le sue spiagge incontaminate, i resort di lusso e il fascino di ispirazione francese. Quando si arriva con un jet privato, si viene accolti da una transizione senza soluzione di continuità verso il paradiso. Sia che vogliate rilassarvi sulle morbide sabbie bianche, sia che vogliate esplorare le vibranti barriere coralline facendo snorkeling, sia che vogliate concedervi una cena gourmet nei ristoranti sulla spiaggia, St. Barts offre una fuga idilliaca.
#2 Ibiza, Spagna:
Oltre alla sua rinomata vita notturna, Ibiza nasconde un lato sereno. L’isola è impreziosita da paesaggi lussureggianti, calette nascoste e dall’autentica cultura spagnola. Un jet privato a noleggio vi garantisce l’accesso a questo lato tranquillo di Ibiza senza il trambusto degli aeroporti affollati. Dall’esplorazione del centro storico di Ibiza Town alla scoperta della bellezza incontaminata dell’isola di Formentera, il vostro jet privato a noleggio vi apre le porte a un’esperienza più esclusiva di Ibiza.
#3 Santorini, Grecia:
Santorini, con le sue iconiche chiese dalle cupole blu e la vista sulla caldera, è una destinazione da sogno. Arrivare con un jet privato vi permette di evitare i tipici problemi di viaggio e di iniziare subito ad assaporare questo paradiso cicladico. Immergetevi nella cultura unica dell’isola, assaggiate i vini locali e ammirate il tramonto sul Mar Egeo dalla vostra villa privata. Santorini è l’incarnazione della bellezza e della tranquillità greca.
#4 Le Maldive:
Le Maldive, un insieme di atolli corallini nell’Oceano Indiano, offrono un livello di lusso difficilmente eguagliabile. I jet privati possono portarvi direttamente all’isola privata che avete scelto, dove vi attendono bungalow sull’acqua e acque cristalline. Qui potrete fare snorkeling con la vivace vita marina, cenare sulla spiaggia sotto le stelle e godere di trattamenti termali con il suono rilassante dell’oceano come sfondo. È la fuga tropicale definitiva.
#5 Aspen, Colorado:
Aspen non è solo un paese delle meraviglie invernali, ma anche un paradiso estivo sulle Montagne Rocciose. I jet privati possono atterrare all’aeroporto di Aspen-Pitkin County, rendendo facile esplorare le affascinanti boutique della città, cenare in ristoranti di classe mondiale e dedicarsi ad attività all’aperto come escursioni e mountain bike. La bellezza naturale delle Montagne Rocciose prende vita in estate, e il viaggio in jet privato vi assicura di arrivare con facilità e stile.
#6 Costiera Amalfitana, Italia:
La Costiera Amalfitana è una destinazione da cartolina, con le sue scogliere spettacolari, i limoneti e gli incantevoli villaggi. Arrivando con un jet privato nei vicini aeroporti di Napoli o Salerno, potrete iniziare il vostro viaggio sulla costa senza ritardi. Percorrete le tortuose strade costiere per visitare luoghi come Positano e Ravello, dove assaggerete l’autentica cucina italiana e ammirerete panorami mediterranei mozzafiato.
#7 Fiji:
Le Fiji sono un paradiso remoto del Pacifico meridionale che sembra un mondo lontano da tutto. I jet charter privati possono atterrare all’aeroporto internazionale di Nadi, fornendo un rapido accesso alle isole private sparse in questo paradiso tropicale. Qui potrete dedicarvi agli sport acquatici, immergervi nella cultura figiana o semplicemente rilassarvi su spiagge incontaminate, sapendo che il vostro viaggio è lussuoso come la vostra destinazione.
#8 Marrakech, Marocco:
Marrakech è un’affascinante miscela di tradizione e lusso. I charter con jet privato per l’aeroporto di Marrakech Menara vi assicurano di scendere dall’aereo e di entrare nel cuore di questa vibrante città. Perdetevi nell’incantevole Medina, fate shopping nei vivaci souk e rilassatevi negli opulenti riad. Con un jet privato, potrete godere appieno delle delizie sensoriali e della ricca storia di Marrakech in tutta comodità e stile.
Queste esclusive destinazioni estive per il noleggio di jet privati promettono esperienze indimenticabili in alcuni degli scenari più affascinanti del mondo. Che siate alla ricerca delle spiagge tranquille dei Caraibi, dei tesori nascosti di Ibiza, del fascino incantevole di Santorini, dei paradisi acquatici delle Maldive, delle avventure all’aria aperta di Aspen, della bellezza costiera della Costiera Amalfitana, del lusso remoto delle Fiji o della vibrante cultura di Marrakech, i viaggi in jet privato valorizzano ogni aspetto del vostro viaggio.
Con la comodità dell’aviazione privata, arriverete alla destinazione prescelta rapidamente e con il massimo comfort, eliminando lo stress di aeroporti affollati e lunghe soste. Inoltre, queste destinazioni offrono una miscela unica di bellezze naturali, ricchezza culturale e sistemazioni di lusso che soddisfano i viaggiatori più esigenti.
In definitiva, la vostra avventura estiva inizia nel momento in cui salite a bordo del vostro jet privato, assicurandovi che il vostro viaggio sia straordinario come la destinazione stessa. Quindi, che siate alla ricerca di relax, avventura o immersione culturale, queste esclusive destinazioni estive vi aspettano, pronte a regalarvi una fuga straordinaria e indulgente.
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