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#padreefiglia
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Domenica,9 aprile
Ore 13:00
Ancora mi ricordo di quando quell'anno a Pasqua tornasti a casa con quell'uovo enorme che faceva fatica anche ad entrare dalla porta di casa.
Mi ricordo quel grosso uovo di cioccolato incartato di azzurro con quel grosso fiocco blu al centro messo dentro quella grande cesta piena di peluche a forma di pulcini.
Ricordo ancora le risate e la perplessità di mamma nel vedere quell'uovo enorme come te sul tavtavolo in cucina che nemmeno stava tutto sul tavolo.
Resterà uno dei momenti più belli e intensi che porterò nel cuore.
Resterà uno dei miei ricordi più belli che ci hai lasciato nella tua semplicità.
Ti voglio bene papà♡
Mi manchi
-la ragazza dal cuore nero♡
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simonilive · 1 year
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Occhietti furbi 👀❤️ #padreefiglia #fatheranddaughter #love #daughter #mydaughter #figlia #mixraced #massiworldtour #italyphilippines #pinoyitaly #papàfiglia #mixrace #massifelici #figliamia #daughterofmine #pinayitaly #mysmallsofia #mybaby #daughterdaddy #philippines #mylove #alwayswithyou #loveyou #amore #missyou #lamiabambina #mahalkita #amour #mahal #instagram (presso Bergamo, Italy) https://www.instagram.com/p/CmEsCLuIWDZ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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mrfanweb · 1 year
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Continua il Master in Educatore Perinatale, oggi approfondiamo la figura paterna: il suo ruolo e il suo vissuto. Tu cosa ne pensi? . #educatoreperinatale #figurapaterna #padre #papá #mammaepapà #padreefiglio #padreefiglia #igeacentropromozionesalute #igeacps — view on Instagram https://ift.tt/67QoY41
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francescaaghiani · 3 years
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Lettera di una figlia a un padre.
Ciao papà, no, non stiamo affatto bene, nessuno di noi tre sta bene: dobbiamo vivere in una casa che non è nostra,con abitudini e tempi differenti da quelli che abbiamo, a scuola non ci stiamo andando né io né tantomeno Gabriele. Finalmente nell’ambito scolastico stavo riuscendo ad essere quella di una volta,mentre adesso,oltre a non riuscire a stare insieme alle mie amiche non riesco nemmeno più a seguire con lucidità una semplice lezione.
Gabriele è rimasto scosso,è stata una cosa davvero pesante da affrontare, non tanto per me quanto per lui: non ti sei fermato nemmeno davanti a tuo figlio mentre ti urlava di smetterla,piangendo a singhiozzi. Non ti sei fatto scrupoli e nemmeno problemi, siamo tutti più bravi a parlare a cose compiute.
Nessuno di noi si aspettava questo papà, io non mi meritavo niente di tutto quello che mi hai fatto, non mi meritavo di perdere due anni della mia adolescenza, quella che tutti poi da grandi, rimpiangono.
Ho sempre dovuto sopportare le tue pesanti accuse sin da quando ho memoria, nei confronti della mamma, nei confronti dei nonni e nei miei soprattutto. Non mi hai mai spiegato la ragione delle frasi che mi hai ripetuto per un anno intero, non me lo hai mai detto chiaramente, hai solo cercato scuse su scuse, arrampicandoti sugli specchi,scivolando sempre.
La verità è che non te ne frega niente di nessuno, nemmeno delle persone che hai creato tu stesso, ti interessa solo quello che hai e quello che puoi avere. Non te n’è mai importato niente di noi, di me, perché se fosse stato davvero così, ogni tuo gesto, ogni tua accusa, ogni tuo insulto, non avrebbero mai avuto vita. La verità è questa,stai bene solo quando le cose vanno come vuoi tu.
Il tempo passa e per fortuna le persone cambiano anche in base a quello che hanno dovuto affrontare, aprono gli occhi e finalmente vedono le cose senza filtri,per come sono davvero.
Ho provato amore nei tuoi confronti, quando a Neive volevo sempre stare con te. Ho provato affetto per te anche quando ci siamo trasferiti qua in Sardegna, ma se permetti, ho anche l'amore per i miei nonni che da un giorno all'altro non ho più avuto vicino.
Piano piano hai fatto sì che mi allontanassi da te, trasformando quell'amore in un insieme di odio e delusioni con forti fondamenta.
Ti ho sempre voluto bene anche quando mi dicesti:“tu per me sei morta", “non hai più un padre", “è solo colpa tua se tua madre ha avuto due depressioni”, “se la famiglia è così è solo merito tuo".
Provai a darmi una spiegazione, convincendomi sempre di più di queste assurde tue parole. Solo ora mi rendo conto che io, non ho proprio colpa di niente, l'unica colpa che ho è quella di averti permesso di ferirmi così tanto, solo quello è stato il mio più grande peccato.
In tutti questi anni ogni volta che mi chiedevano di te rispondevo orgogliosamente, ma da quattro anni a questa parte mi vergogno di avere il tuo stesso sangue che scorre nelle vene.
Mi vergogno non per cosa possano pensare gli altri ma per quello che so io,per quello che tu mi hai sempre negato,per quello che non mi hai mai detto e per quello che hai sempre fatto.
Come puoi pretendere che una bambina non venga da te a darti un abbraccio, se le urli davanti? Sai più di me come ci si sente a non essere voluti,ma sai più di me come ci si sente ad essere soli ed io con te, mi sono sempre sentita sola.
Ti ho chiesto aiuto quando stavo male e me l'hai negato buttandomi ancora più giù nella buia fossa, è stato il nonno che in due mesi, ha fatto quello che avresti dovuto fare tu in un anno. Non mi meritavo tutto questo,nessuno se lo meritava.
Come ti ho già detto in precedenza poco m'importa del tuo passato,mi è totalmente indifferente, quello che non ti perdonerò mai,invece, è come tu, per egoismo, abbia avuto il coraggio di riversare tutto su di me, attribuendomi colpe,insulti e false verità, creandomi enormi disagi sull'autostima.
Non riuscirò mai a capacitarmi di come un padre possa arrivare a tanto, senza rendersi conto di quanto male stia facendo alle persone che dovrebbe amare più di tutte.
Non ti meritavi dei ragazzi come noi,non hai mai avuto fiducia nei miei confronti, sono sempre stata una ragazza per bene,rispettosa ed educata. Non ti ho mai dato problemi o preoccupazioni, non potevi lamentarti di me potevi solo vantarmi ma hai preferito uccidere la Francesca che ero una volta.
Ti ho sempre portato rispetto com'è giusto che sia, ma quando ho iniziato a capire che non è mai stato reciproco, ho cominciato a portare un po' più rispetto a me stessa.
Oramai ho sedici anni papà, riesco a distinguere chi mi dimostra veramente il suo amore e chi parla ma non fa niente. Sono cresciuta, non credo più alle tue parole, credo solo a ciò che vedo con i miei occhi, a ciò che sento con le mie orecchie. Basta dire che quando crescerò capirò, sono già cresciuta e ho capito fin troppe cose.
Ho sempre provato paura, paura che da un momento all'altro potessi avere uno scatto d'ira e colpire me o la mamma, l'ho sempre sentita da quando ti ho visto tirare un pugno al mobile nel corridoio della vecchia casa. Ma un conto è provare paura, un'altro è averla. Il giorno che si è tramutata in realtà ero davvero paralizzata,spaventata, non pensavo che mio padre potesse essere un mostro.
Mi dispiace di dover essere arrivati a questi punti per farti capire cosa avevi tra le mani,mi fa male perché potevamo evitare, potevi evitarlo se davvero lo volevi,potevi rimediare tutto non tanto con la mamma ma con noi.
Non puoi giocare con le persone,trattarle come oggetti,usarle e poi buttarle come se nulla fosse come se non provassero niente e poi chiedere scusa.
Ti avevo avvisato molte volte papà,ti avevo parlato chiaramente in più situazioni ma non puoi fare sempre come vuoi poi chiedere scusa a cose fatte: se calpesti un fiore e dopo gli chiedi scusa tornerà come prima? no, rimarrà sempre sciupato e lo stesso è per noi.
Non ti dai pace adesso per le parole a me dette, e prima? Erano accantonate da un lato? Solo ora sono riemerse a galla? Se davvero ti fosse dispiaciuto, papà, non le avresti ripetute per un anno intero a tua figlia,sangue del tuo sangue.
Non mi interessa cosa sia successo prima di me tra te e la mamma, sono fatti vostri e le tue spiegazioni al riguardo non giustificano il tuo comportamento nei miei confronti, sono solo parole messe una dopo l'altra.
Ti ho sempre detto ciò che pensavo e non mi pento di niente, non ho rimorsi di nessun genere, tranne quello di non aver iniziato a rispondere prima, perché è davvero frustrante passare due anni, quasi in una depressione con un padre che continua a tormentarti ogni santo giorno, non è facile convivere con il rimpianto di essere nata,con il desiderio di morire per il bene di tutti.
Non è bello svegliarsi la mattina e sentirsi inutili, chiedersi il motivo della propria esistenza. Non è neanche bello sentire minacce di morte rivolte ad un proprio familiare.
Tu non sai papà quante volte ho desiderato che per sbaglio attraversando la strada mi mettesse sotto una macchina, non sai com'è stato convivere con la convinzione si aver fatto soffrire brutalmente la mia famiglia,mia madre.
Non sai quante volte immaginavo il mio funerale, se sarebbero venute tante persone,se tu ti saresti pentito o se alla mia assenza saresti stato solo più sollevato.
Ho provato a far tacere tutte quelle voci nella mia testa,tutte quelle brutte parole che si ripetevano in ogni momento,ma non ce l'ho fatta,sono stata una codarda,così ho tentato di scappare ma non ho avuto nemmeno il coraggio di stare fuori casa per una notte.
Ho pensato molte volte alla possibilità di suicidarmi e tu? Te ne sei mai accorto? Non credo proprio. Non avendo il coraggio di farla finita ho iniziato a procurarmi delle autolesioni, non ti sei mai accorto nemmeno delle mie maniche lunghe a settembre con venticinque gradi, vero? Pensa quante cose vuoi farmi sapere di te e tu non sai niente di me.
Non riesco a darmi una spiegazione su tutto quello che mi hai fatto, ho tanta rabbia nei tuoi confronti, ma provo anche tanta pena e sai perché? Perché ho capito che la vera fallita non sono io e non la sarò mai, io che a quindici anni ho dovuto affrontare situazioni che le mie amiche non si sognerebbero mai nemmeno nel peggiore dei loro incubi.
Io che non ho mai potuto essere una ragazza della sua età,bensì più grande perché era necessario,dovevo crescere prima del dovuto e forse è stato un bene.
Il fallito qua sei solamente tu, con due matrimoni buttati nel cesso e due figli persi completamente e definitivamente. Il perdente sei tu papà, perché ormai non puoi più rimediare, e se anche fosse vero, se realmente fossi una fallita ho tutta la vita per potermi rifare, ma se per te è questo il significato di questa parola vorrei esserlo per tutta la vita.
Di una cosa ti voglio ringraziare: mi hai fatto soffrire tanto ma mi hai anche fatto capire che una persona per quanto possa esserti vicina può pugnalarti al cuore in ogni momento, e può essere anche tuo padre.
Grazie a te ricorderò quando sarò madre di non commettere neanche lontanamente i tuoi stessi errori, ricorderò che nessuno a parte me può rendermi felice e che devi sempre fidarti solo di te stesso, perché in questa giungla o sei la preda o diventi il predatore.
Ti ho chiesto esplicitamente di non cercarmi, non hai rispettato nemmeno questa mia ennesima richiesta e qua, posso capire quale sia per te il concetto di rispetto.
Mi hai deluso tanto papà, così tanto da farmi venire il voltastomaco quando pronuncio quella parola, quel nome, quel "papà", mi hai portato a dei punti che nemmeno io avrei mai immaginato.
Con quale coscienza mi dici che vuoi solo il mio bene se nonostante la mia situazione di salute poco stabile hai continuato egoisticamente a tormentarmi? Come puoi tu dopo quindici anni, venire da me a chiedere scusa? Con quale faccia tosta? Ma più che altro sperando di ottenere che cosa? La mia compassione? Il mio perdono?
Non ti sei mai fatto scrupoli nell'umiliarmi, nel farmi stare male, perché farlo proprio ora? Perché proprio adesso il tuo senso di colpa,d'improvviso si è esteso così tanto velocemente da sentire il bisogno di esternarlo? Per paura forse? O è solo una questione di suggestione nei miei confronti?
Ti dirò la verità non mi incanti con tutte quelle parole ben studiate,messe lì,scritte e nemmeno sentite per lo meno, non mi fanno più quell'effetto.
La vittima qui non sei tu,sono io, siamo noi tre che abbiamo subìto tanto,per cosa? Per colpa di chi, soprattutto? Per colpa di una persona che ritenevo mio padre ma che in realtà non ho mai conosciuto.
Il mondo non ti cade addosso per delle accuse campate in aria, ti cade addosso quando vedi la tua vita finire, quando non vuoi uscire dal tuo letto, quando non senti nemmeno il bisogno di lavarti o truccarti per uscire di casa.
Il mondo ti cade addosso quando ogni sera sai che da un momento all'altro passerai le seguenti due ore a urlare, a dimenarti per terra provando un misto di emozioni negative così tanto forti da voler morire immediatamente.
Il mondo ti cade addosso quando una persona che ami veramente muore per sempre.
Quando sai che tuo padre ti reputa uno scarto.
Questi sono veri motivi il mondo cade per cose peggiori non per delle stupide litigate tra coniugi.
Il mondo non gira e non è mai girato intorno a te, non hai avuto bisogno di essere amato solo tu, non sei l’unico ad aver avuto problemi, hai mai pensato a tutto quello che hanno dovuto sopportare e superare gli altri? O hai sempre e solo visto le cose a senso unico?
Non mi hai mai elogiato in niente,ed è vero,non volevo mai venire ad una tua mostra ma sai perché?Perché tu in cinque anni di sport non sei mai e dico mai venuto a vedere una mia partita, rimanendo a casa ogni volta, perciò perché devo essere io figlia ad elogiare e vantare mio padre se a quest'ultimo non gliene frega niente di me?
Mi dispiace ma hai iniziato tu questo circolo vizioso, né io né Gabri e la mamma, è partito tutto da te.
Non me ne faccio niente di un’ inutile "poesia" come tu la definisci, ora dopo che mi hai ammazzato moralmente tante di quelle volte che oramai ho perso pure il conto.
Dovevi vedere la tua faccia,la tua espressione quando ti ho trascinato via lontano dalla mamma per proteggerla mentre era distesa sul pavimento inerme e stordita.
Eri assetato di vendetta te la leggevo negli occhi, quella soddisfazione si capiva benissimo ciò che provavi e per questo mi fai ancora più schifo.
Hai torto,fattene una ragione e sinceramente mentirei se ti dicessi che ho intenzione di perdonarti, che possa morire se mai succedesse una cosa simile.
Non sono Dio non perdono e non dimentico tantomeno non perdono e non dimentico quindici anni d'inferno,di accuse,insulti e urla.
Mi hai ferito e questo non sei mai riuscito a capirlo.
Spero che tu con la mia assenza possa renderti conto di chi,di cosa hai perso e soprattutto, spero che quando finalmente riuscirò a realizzarmi sia nel lavoro sia nella famiglia, i miei figli non mi chiederanno mai di te, ma in caso contrario farò come hai detto tu qualche anno fa, “mio padre è morto quando ero ragazza" questa sarà la mia risposta.
Hai fatto di tutto per farti odiare e non ti meriti nemmeno un briciolo di umanità né da parte mia né da parte di nessun altro individuo, non meriti di provare felicità sempre che tu sappia mai cosa sia, ma soprattutto non meriti di condividere né la mia né quella di Gabriele. Non ti meriti niente di noi,nemmeno una foto.
Meriti di marcire da solo con il tuo orgoglio ed egoismo e se mai esistesse,il tuo pentimento.
Spero inoltre che un giorno capirai gli errori che hai commesso e ti pentirai davvero,non tanto nei confronti della mamma ma nei confronti dei tuoi figli.
Ti avevo già avvisato che non avrei gradito un tuo messaggio ma vedo che non sono stata abbastanza chiara, perciò lo ribadisco: non cercarmi più, senza di te chiunque sta meglio,io prima di tutti,la mamma,Gabri e persino il cane,figurati.
Ricordati le parole che mi hai detto ora sono davvero morta per te,non esisto più e se mai ti venisse voglia di cercarmi sappi che non ti risponderò e in quel caso ti bloccherò sul serio.
Credo di averti detto tutto non posso dirti che ti voglio bene perché non sono falsa come te, posso solo dirti che se volessi una persona morta in questo momento, vorrei tanto fossi tu.
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nel mio futuro amore cercherò ció che tu non sei riuscito a darmi da padre
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arashinya · 3 years
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I papà sono uomini comuni trasformati dall'amore in eroi, avventurieri, narratori e cantanti (Pam Brown) #festadelpapà #padreefiglia #famiglia #dadsday #fatheranddaughter #父の日 #父と娘 👨‍👧 https://www.instagram.com/p/CMmMTF6HnKl/?igshid=8nw8o4tywwen
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julesnostos · 4 years
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“Macerie e resti..ma c’eri e resti”.
Oggi è una di quelle giornate che non mi capitava di vivere da molto tempo. Stare a letto tutto il giorno e non dormire. Se c’è qualcosa che non va nelle mie giornate, ripenso sempre a te e a come la tua vita abbia influenzato totalmente la mia esistenza. Se piango, il mio pensiero va subito a te, e non capisco se mi sto ancora appigliando a come mi facevi sentire quando c’eri anche adesso che non ci sei più. Dovrei solo imparare a convivere con la consapevolezza, che ciò che abbiamo vissuto debba rimanere ancorato a quegli anni, senza farmi perseguitare ancora e senza farmi esistere trascinandomi dietro tutti i tuoi strascichi emotivi. Quindi ogni tanto, quando guardi giù, pensami gentilmente papà.
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stupid-exaggerate · 4 years
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Bene, eccoci qui. Io e te. Io e la mia piccola Giulia, ormai devastata da tutto quello che le sta capitando in questo periodo; fa male, lo so. Il dolore purtroppo lo percepiamo entrambe... e cazzo se è forte. Non ci lascia mai andare, non è così? 
Oggi parleremo di una delle due persone che ci ha messo al mondo. Una persona che non riusciamo a definire “padre”, ne tanto meno ci osiamo a chiamare papà; quel uomo ha rovinato la nostra esistenza, sin da quando abbiamo iniziato a compiere i primi passi. E si, parlarne è fottutamente difficile, è una cosa che davvero, manda in pezzi ogni piccola parte di me, di noi, perché la Giulia fragile è qui con me adesso. Ci teniamo per mano, mentre scriviamo queste parole. 
Mio padre non si è mai veramente curato del suo ruolo; conservo una foto di lui mentre mi teneva sollevata per un piede a testa in giù, e io piangevo disperata: avevo 3 anni e mezzo. Di lui conservo solamente brutti ricordi; di lui conservo solamente il terrore, la paura, l’ansia di vederlo tornare da lavoro e di non sapere di che umore fosse. 
Si. Mio padre mi picchiava. Tirava delle sberle fortissime sulla faccia, in pieno viso, a volte lasciandomi dei segni... e che cosa può dire una bambina di 5 anni? Come fa a capire che il comportamento sbagliato non è il proprio ma quello di suo padre? 
Ricordo una volta, in cui mi tirò un sacco di sberle, fino a farmi quasi perdere il respiro, perché non avevo fatto i compiti di storia. Il giorno dopo, mi accompagnò a scuola letteralmente prendendomi a calci, conducendomi dalla maestra e obbligandomi a chiedere scusa, per non averli fatti. Morale della favola: i compiti erano per la settimana dopo e lui si era sbagliato. Io le avevo prese per niente, ero stata umiliata per nulla, e non riuscivo a smettere di piangere. 
Mi urlava addosso quasi sempre, ogni volta che si svegliava in modo sbagliato, io ero la sua valvola di sfogo preferita; e no, una bambina di ormai 9 anni, non riesce ancora a capire che ci sono altri papà che fanno cose belle per i loro figli, che fanno loro le coccole, che li amano. Lei pensa ci sia solo la paura. 
La Giulia fragile, ci tiene a ricordare un altro episodio, io no, perché se ci ripenso mi viene da vomitare: non ricordo con esattezza il contesto della situazione, ma ricordo alla perfezione le parole che lui ha pronunciato, a me: “Se non la smetti, ti prendo quella vagina che ti ritrovi e te la giro al contrario, hai capito, brutta troia?”. Si, beh, avevo 12 anni. 
Ci sono state altre fantastiche frasi che quel essere mi ha detto: “sei una balena, non ti ci porto in piscina, sei troppo grassa, ti guarderebbero tutti” ... o ancora “tu per me sei solo un mutuo da pagare, nient’altro”, o anche “Sei un errore che non avrei voluto commettere”... e come gran finale, (ma questa la sapete già) “sei una brutta stronza”. 
Io non ho mai avuto una figura paterna; l’ho sempre cercata nei personaggi della televisione, come Gerry Scotti, Paolo Bonolis, Luca Laurenti, Bud Spencer, Terence Hill... non ho mai visto lui come un esempio, lui mi faceva solamente paura. 
E ancora oggi, se un uomo alza la voce, anche semplicemente per marcare un discorso, a me prende un attacco d’ansia, e i ricordi si accavallano uno sull’altro. Se un uomo alza le mani, io tendo a ripararmi, anche se magari si sta solo stiracchiando. Io ho davvero paura. Ho paura del genere maschile per colpa sua e del suo desiderio di insegnarmi facendomi male.
E nulla, credo di dovermi fermare qui, perché stiamo piangendo entrambe, io e la Giulia fragile. Se avete domande, se volete sapere altro, scrivetemi, oppure fatemi domande. 
Non me la sento di rileggere il testo, perciò perdonatemi gli errori di ortografia, e perdonatemi anche per la lunghezza... ma ne avevo proprio bisogno. Nessuno si meriterebbe un padre come il mio. Proprio nessuno. 
Scusatemi ancora, vi voglio bene. 
-Giulia ( @stupid-exaggerate)
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gaialupinacci · 4 years
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Mi manchi, mi manchi anche sei qua, in casa con noi, mi manchi perché da quando sono piccola, non ho ricevuto un tuo abbraccio, ho vaghi ricordi di scene in cui mi hai dimostrato il tuo affetto. Mi manchi quando vedo il papà delle mia anche che ed come un migliore amico, mi manchi sempre, perché io alla famiglia ci credo, io agli affetti veri ci credo. Mi manchi, tanto, ma nello stesso tempo vorrei urlarti addosso quanto mi stai facendo male. Mi stai facendo male, si, piangere per un papà è un dolore immane, soprattutto quando provi a far di tutto per riallacciare la famiglia, e tu non vuoi far la tua parte. Provo quasi ribrezzo, al saper che tu “ci vuoi bene” a me e la mamma, ma al contempo ti scrivi con altre donne, pensando che noi non l’abbiamo scoperto. Ormai sono grande papà, sii coraggioso, prenditi le tue responsabilità, e non far più del male a me, e alla mamma, che ci ha messo tutta se stessa per far sì che ti andasse bene tutto, ma puntualmente non ti va mai bene niente. Essere una famiglia significa aiutarsi a vicenda. Tu non sai niente di me, non sai come sto. Ti da tutto fastidio. Ogni cosa che fa la mamma, è sbagliato, pretendi che faccia tutto lei. Questa non è una famiglia, non c’è più armonia, non si parla di niente, si discute e basta. Per quanto possa volervi insieme, sono arrivata al punto di preferirvi separati, ma felici. E ricorda papà, che a maggior ragione ad avere una moglie è una figlia, finché sei qua in casa, bisogna portare rispetto, alla mamma soprattutto, e dopo di che a me. Non posso pensare alla mamma come possa star male ad aver scoperto queste cose, e invece di sbatterti fuori casa? Spera ancora che tu possa cambiare e ti possa render conto di stare sbagliando. Un padre che è in casa non significa che sia presente.
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Mercoledì,8 febbraio
Ore 11:30
Pensavo a quante volte ti sei dato per me, per noi,per la famiglia.
Quante volte ti sei sacrificato per le piccole cose.E anche se non ci riuscivi sempre davi sempre il massimo.
Di una cosa ancora mi pento,ancora mi sento in colpa,di non averti dedicato abbastanza tempo,di non averti dato la giusta attenzione quel giorno.
Mi sento in colpa per non aver sfruttato al massimo quel giorno e aver dato ascolto all'orgoglio stupido.
Spero che mi perdonerai per questo.
-la ragazza dal cuore nero♡
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c-h-a-r--l-o-t-t-e · 4 years
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LAMPADINA
sono seduta in taverna,
sto fumando una sigaretta proprio nel posto dove ti sedevi tu,
ti penso,
mi manchi,
ti percepisco,
alzo lo sguardo verso il lampadario e ti trovo lì: con un sorriso stanco chiudo gli occhi, immagino che tu sia fisicamente presente vicino a quella fonte luminosa;
apro gli occhi, sorrido ancora, “ciao papà”, calo di tensione: la luce diminuisce per poi tornare come prima..
“mi manchi terribilmente papà, vorrei sentirti di più”, si ripete lo stesso fenomeno..
“ti voglio bene papà, pensaci” la luminosità si abbassa per poi ritornare normale poco dopo.
lui c’è, ed è ovunque io sia: devo solo accendere la luce.
C.
@c-h-a-r--l-o-t-t-e
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mrfanweb · 2 years
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piccole nerd crescono.... . . #dapadreinfiglia♥️👨‍👧♥️ #nerdygirls #fotografie #nerdygirl #nerd #nerdy #foto_italiane #figlia❤️ #figlia #nerds #babyinfluencer #figliabella #figliamia❤️ #informatica #bimbamia #fotografo #papaefiglia #influencerstyle #foto #bimba #bimbafelice #fotografia #influencer #watchnerd #padreefiglia #bimbabella (presso Colleranesco) https://www.instagram.com/p/CkRLN_VrGQ9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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alessandrom76 · 4 years
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suggerimenti per i regali …
… io direi che la letterina di figlia1 è abbastanza chiara.
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medeafurens · 4 years
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Sei un papà ed un nonno meraviglioso (Giulia e Chiara possono confermare perché ti adorano! ) oltre che un uomo dai mille talenti 💪. Tanti auguri di buon compleanno Papà! La tua bimba. ❤️❤️❤️ #buoncompleanno #auguripapà #latuabimba #daddy #papàenonno #picoftheday #nonnoenipote #luomodellamiavita #happybirthday #andràtuttobene #iorestoacasa #compleanno #lontanimavicini #yourbaby #padreefiglia #ilmioeroe #alonebutnotlonely #smileisbetter #ricordi #festeggiati https://www.instagram.com/p/B-T6KV8DZGB/?igshid=13obw9fv1uti4
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lafigliaincompresa · 5 years
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Da quando ne ho memoria
Da quando ne ho memoria i miei genitori hanno deciso per me. O meglio.. mia madre.
Cosa indosserò per la scuola oggi? Indossa questo!
Mi piacerebbe fare la dottoressa da grande! Nooo, tu sei brava con i bambini, farai la maestra.
Oggi mi va di uscire! No, oggi piove, esci domani.
Stasera c’è una festa, vorrei andarci! No domani hai scuola
Mamma lui è il mio ragazzo. Che ne pensi? Non mi piace lascialo.
Questi sono piccoli esempi. Che posso sembrare preoccupazioni ma.. io sono convinta che non è così.
Almeno con mia madre ho un dialogo.. mio padre è inesistente. Sempre infastidito da ciò che dico o faccio. Inutile parlare con lui perché ciò che dice lui è “legge”. Il problema è che non ha capito che l’800 è ormai finito. Sempre nervoso per i fatti suoi per occuparsi di me. E forse questa cosa mi pesa assai. Non lo so.
Per il resto:
amici: pochi
Amore: credo di avere trovato quello giusto, ma sta in un’altra città ed è veramente difficile.
Credo di essere depressa e ho bisogno di parlare con qualcuno che non mi ascolta direttamente.
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