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#soratte
popolodipekino · 1 year
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mattinale
Discesero fino alla porta del borgo. Passato l'archivolto, la strada prese a dilungarsi verso l'Appia: andò tra uliveti appena argentati dall'alba e proni scheltri di viti nelle vigne. Poi rigirava, come sola, sopra le bagnate spalle del monte. Al primo tornante rigirò pure la veduta. Il Pestalozzi levò il capo un attimo, spense il motore, frenò, fermò la corsa, con una certa cautela: sostò due minuti, da strologare il mattino. Era l'alba, e più. Le vette dell'Algido, dei Carseolani e dei Velini inopinatamente presenti, grigie. Magia repentina del Soratte, come una rocca di piombo, di cenere. Di là dai gioghi di Sabina, per bocchette e portelli che interrompessero la lineatura del crinale, il rivivere del cielo si palesava lontanamente in sottili strisce di porpora e più remoti ed affocati e splendori, di solfo giallo, di vermiglione: strane lacche: nobili riverberi, come da un crogiuolo del profondo. Spentasi la tramontana il giorno innanzi, ecco, ad alternare gli auspici, la bava calda, sulla pelle e sul viso, l'alito gratuito e omai cadente d'una strapazzata di scirocco. Di là, da dietro a Tivoli e a Càrsoli, flottiglie di nubi orizzontali tutte arricciolate di cirri, con falsi-fiocchi di zafferano, s'avventavano l'una dopo l'altra a battaglia, filavano gioiosamente a sfrangiarsi: indove? dove? chissà! ma di certo indò l'ammiraglio loro le comandava a farsi fottere, come noi il nostro, con tutti i velaccini in tiro nel vento. Labili, cangevoli fuste, bordeggiavano a quota alta e irreale, in quella specie di sogno capovolto che è il nostro percepire, dopo il risveglio ad alba, bordeggiavano la scogliera cinerina delle montagne degli Equi, la nudità dealbata del Velino, antemurale della Marsica. da C.E. Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
(poi ditemi che il pasticciaccio è pesante. sim, é verdade, la lettura non è scorrevolissima, però, per zeus, ci si trovano dentro certe chicche...)
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steamedtangerine · 1 year
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No place is really safe
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No place is really safe by Marco Orazi Via Flickr: Dust and Silence | Facebook | Tumblr | Pinterest | 500px
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rosariopaganophoto · 1 year
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#glamour #fashion #style #love #beauty #model #makeup #portrait #photography #like #glam #instagood #art #soratte #carroarmato #bunkersoratte #ssduceos #bunker #rosariopaganophoto #rosariopaganophotography (presso Bunker Soratte) https://www.instagram.com/p/CkflZJyNlp-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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italiadavivere · 2 years
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I segreti del bunker di Soratte: storia e genialità ingegneristica in terra sabina
I segreti del bunker di Soratte: storia e genialità ingegneristica in terra sabina
Segreto fino al 2008, il Bunker del Monte Soratte è un luogo di memoria, dove storia e ingegneria si fondono in una struttura unica e affascinante. E non solo. Perchè se dovessimo citare altri valori legati a questo importante patrimonio industriale–miltitare del Lazio, non potremmo non parlare di quello territoriale e sociale. La sua costruzione è infatti strettamente legata al territorio dove è…
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mrderelict · 5 months
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Monte Soratte two side version
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mapforham · 1 year
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📣 Map For Ham -> New QTC!
👤 IZ0WRS Alex 💬 IZ0WRS 145500 433500 50550 29600 dalle 11 circa Monte Soratte LZ-144 JN62GF ⏰ From: 29/01/2023 10:29:18 (UTC) 🕘 To: 29/01/2023 13:29:18 (UTC)
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Il Soratte è una montagna che si erge dalla campagna Romana e raggiunge i 691 metri d’altezza. Il profilo inconfondibile del Monte Soratte e il suo isolamento ne hanno fatto un luogo interessante sia dal punto di vista storico che naturalistico. Tra la lussureggiante vegetazione del Monte Soratte si incontrano numerosi eremi e monasteri dove San Silvestro e Santa Romana erano di casa. Dal 1997 questa zona è tutelata da una preziosa Riserva Naturale.
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Arrivato al soratte
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TRE ODI DI ORAZIO
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TRE ODI DI ORAZIO
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  § 1. IL MONTE SORATTE (Odi 1,9) Come si stagli (nel cielo), bianco di neve il Soratte, lo vedi tu, né più sostengano il peso le piante affaticate, e per il freddo rigido i corsi d’acqua si siano gelati: lo vedi?
Il freddo scioglilo, legna sul fuoco con abbondanza ponendo, e senza risparmio mesci il vino puro di quattro anni, o Thaliarco, da un’anfora sabina.
Tutto il resto affidalo agli dèi, e, dopo che questi imbrigliano la zuffa tra i venti ed il mare spumeggiante, non più i cipressi si agitano e i secolari ontani.
Sono le prime tre strofe dell’ode n.9 del I libro. Orazio ha pubblicato tre libri di odi + uno. Dico così, perché il progetto era articolato su tre libri, ed infatti a seguire vedremo quella che avrebbe dovuto essere l’ode di congedo dall’opera. Senonché in seguito aggiunse un quarto libro, non resistendo al ritorno della ispirazione poetica. Dalle odi Orazio si aspettava la gloria poetica, e trae ispirazione dalla grande lirica arcaica greca, specialmente da Saffo Alceo ed Archiloco. Però una parte cospicua della sua opera è di ispirazione alessandrina (Alessandria, faro della cultura mediterranea classica, sede della prima biblioteca della Storia, luogo in cui si determinavano le edizioni ufficiali delle opere anti che – Omero ad esempio -, e si elaboravano opere moderne). Il monte Soratte è a nord di Roma, ed è definito anche come monte S.Oreste. prima o poi cercherò con una ricerca di stabilire se Sant’Oreste in realtà non sia una corruzione del nome SORATTE. Thaliarco è uno pseudonimo: nel corso dei banchetti, quelli importanti, si eleggeva un re del convito, il quale sceglieva il tipo del vino, e decideva i brindisi, e tutti si dovevano attenere alla sua autorità, e thaliarco era l’appellativo di tale re del vino. E’ inverno, fa freddo, e la neve ricopre tutto ed i corsi d’acqua si sono gelati, ed il rimedio sono il vino puro, di semplice qualità (è il senso di “anfora sabina”). Gli dèi hanno messo pace tra venti e distese del mare, gli alberi sono addobbati di neve ed immobili, ed i corsi d’acqua si sono fermati per effetto del gelo. Quasi quasi c’è da pensare che anche il tempo abbia interrotto la propria corsa, statico in un presente senza fine…….
Ciò che sarà domani, evita di domandarlo, e quanti giorni la Sorte ti darà, nei guadagni registralo, e i dolci amori non trascurarli, finché giovane, né le danze
finché da te virgulto la canizie è lontana, che rende lenti. Adesso il campo Marzio e le piazzette ed i leggeri sussurri sul far della notte si rinnovino nell’ora dell’appuntamento,
ora anche della ragazza dall’angolo nascosto il riso felice e traditore, ed il pegno strappato al braccio o dal dito che resiste per finta.
Orazio non vuole che ci si illuda, che il tempo si fermi come la natura d’inverno. Metti nella colonna degli attivi, quasi da ragioniere, ogni giorno in più che ti si regalerà, ed goditi la danza della fanciulla (gli uomini non danzavano, era sconveniente), finche non sei cauto e rigido. E poi, che delizia la schermaglia d’amore sul far della sera: lei è nascosta e lui la cerca, e lei non trattiene il riso, ed il suono della risata ed il biancore dei denti la svelano. E lui la punisce, togliendole il bracciale o l’anello da un dito, che fa finta di resistere. Inverno pieno, monti innevati: il clima era diverso. Poverini non avevano le bombe d’acqua, le frane micidiali, lo scioglimento dei ghiacci, e le immense isole di plastica, plastica, plastica. E nemmeno le malattie autoimmuni….
§2. ODE DI CONGEDO: MONUMENTO A SE STESSO
Ho innalzato un monumento più durevole del bronzo, e più alto della mole regale delle piramidi, e non lo potranno intaccare la pioggia che scava né la tramontana inarrestabile, né l’innumerevole serie degli anni o la fuga dei tempi.
Ma non morrò del tutto ed una grande parte di me eviterà Libitina: io nel tempo futuro crescerò di lode sempre nuova, finché sul Campidoglio
si inerpicherà un pontefice con una vestale silenziosa. Si parlerà di me, dove violento strepita l’Ofanto e dove povero d’ acque Dauno regnò sui popoli agresti, importante da umile che ero,
e si dirà che per primo la poesia eolica ho introdotto negli italici ritmi. Prendimi la superbia raggiunta con merito, ed a me con la delfica corona d’alloro, o Melpomene, cingi volendolo la chioma.
Nelle Odi Orazio riponeva la speranza della gloria poetica, speranza che qui, nell’ode conclusiva del III libro, a sua volta conclusivo dell’intero progetto delle Odi, ribadisce con forza, presumendo eterna la gloria, perché la collega a Roma, la città eterna, allora più che oggi. Gran parte di me scamperà a Libitina: alla divinità, cioè, della morte, a cui nel foro era dedicato un tempio, nel quale si andavano a registrare i decessi. Melpomene, musa della poesia lirica. Orazio si attribuisce il merito di avere introdotto nella cultura latina i modi ed i metri della grande poesia lirica greca arcaica (Alceo, Saffo. Archiloco), anche se già prima di lui Catullo s’era esibito alla Saffo. Il gusto poetico del tempo è di marca alessandrina: una delle piacevolezze di un componimento era la gara con un originale famoso, a volte con una citazione allusiva. Quando Orazio, ad esempio, per la morte di Cleopatra esulta con un “Nunc est bibendum”, ora ci si deve ubriacare, le persone colte andavano con il pensiero ad Alceo, poeta di Lesbo di sette secoli prima, che esulta con le medesime parole per la morte del tiranno Mìrsilo. Tra i due poeti corrono sette secoli di distanza, durante i quali si è verificato un cambiamento epocale nella cultura: al tempo di Alceo, anche se le poesie erano scritte, erano destinate ad una diffusione quasi esclusivamente orale, mentre, quando opera Orazio, è stato già inventato il libro, come lo pensiamo noi, anche se è un rotolo di papiro (volumen), e la diffusione è scritta. Il libro è costoso, quindi alla portata di un pubblico ristretto, i danarosi, quelli cioè che hanno avuto modo e tempo di acculturarsi. Quindi ciò che è scritto è leggibile quanto si vuole, e dentro vi si vuole trovare cultura: gara con modelli famosi, e citazioni.
§ 3. LA FONTE DI BANDUSIA
O fonte di Bandusia, più luminosa del cristallo, degna di dolce vino puro, nonché di fiori, ti farò dono di un capretto domani, che la fronte turgida delle corna nascenti
destina alle baruffe d’amore. Ma invano, perché ti tingerà l’acqua con il sangue rosso orgoglio del gregge lascivo.
L’ora feroce dell’ atroce Canicola non sa toccarti, tu l’amabile fresco ai tori stanchi per l’aratro offri ed al bestiame vagante.
Diverrai tu pure una delle nobili fonti, perché canto il leccio che gravita sulla grotta, da cui loquaci saltellano le acque tue.
Inserisco qui il testo latino per l’ultima strofa: “Fies nobilium tu quoque fontium,/ me dicente cavis impositam ilicem/ saxis, unde loquaces / limphae desiliunt tuae. “. Perché questa citazione? Perché è un saggio di bravura compositiva, un divertissement, una sinfonia di onomatopee, con quell’alternarsi di sillabe liquide, inframezzate da sillabe dentali e volutamente dure, a rendere l’idea del movimento delle acque chiacchierine. A Roma si celebravano i Fontanalia, feste dedicate alle fontane, presidiate, si credeva, da ninfe e divinità boschive. Bandusia: probabilmente è il nome di una fonte vicina a Venosa. Orazio se ne ricorda, mentre nell’aria imperversa la feroce Canicola, sotto la costellazione del Cane. La poetica dell’epoca alessandrina prevede anche la composizione su tematiche non auliche, come il canto su una fontana.
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civita-castellana · 2 years
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Saluti da Civita Castellana
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Peace.. #peace #nature #bee #flowers #instaphoto #soratte #instapic #instaflower #instabee #nofilter (presso Monte Soratte) https://www.instagram.com/p/BzmVsJMITiL/?igshid=1hp0mc0g5jwzd
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mrderelict · 3 years
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Cool Matte
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albertosantucci · 4 years
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Fulmini all'orizzonte . . . . . #fulmine #fulmini #thunder #thunderstorm #longexposure_shots #longexposurephotography #longexposure #longexposure_photos #soratte #ronciglione #cielo #sky #sky_captures #skyphotography #skyporn #cloudporn #cloud #albertosantucci #canon6d #canon #lungaesposizione (presso Ronciglione) https://www.instagram.com/p/CDe4R9xJ8pI/?igshid=l7oxc93ab9q7
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diegomonfredini · 4 years
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Monte Soratte. #landscape #lumix #montesoratte #lazio #santoreste #roma #montidiroma #soratte #sunsetphotography #landscapephotography #amazing #fromthetop #nature #trekking #walking #forest #italy #tuscia #valledeltevere #tramontiromani #summertime (presso Monte Soratte) https://www.instagram.com/p/CCYkqKIoVDl/?igshid=1enospm8oioq6
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