Tumgik
#insicurezza
ildiariodicoraline · 4 months
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Nessuno conosce la fatica o il disagio che una persona può provare nell'interagire con gli altri.
Nessuno conosce l'ansia che una persona può provare nel trovarsi in luoghi lontani dalla propria comfort zone.
Nessuno conosce le paure che una persona può provare semplicemente nell'esporsi.
Nessuno conosce cosa c'è dietro l'atteggiamento di una persona, nessuno conosce le ragioni che la spingono ad essere così complessa.
È più semplice giudicare, invece bisognerebbe iniziare a capire che ognuno è fatto a modo proprio, e che la timidezza ci sta stretta, ma non l'abbiamo scelta noi, ci appartiene.
Le persone timide si sentono sempre fuori luogo, mai all'altezza, diverse, limitate in tutto.
Ma spesso dietro la timidezza si nasconde un mostro più grande, un'ansia sociale che non può essere compresa, se non è vissuta.
Quindi, siate gentili, sempre.
-Il diario di Coraline🌙
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youcantfightfate · 9 months
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Mostri
Mostri che abbiamo dentro,
nell'oceano profondo delle paure,
nell'alba delle insicurezze
nel fondale dei nostri pensieri
a contatto con i tormenti esistenziali
nel tramonto dell'anima
- youcantfightfate
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folierouge · 3 months
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perché nascondo gli occhi mentre mi parli
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frammenti--di--cuore · 8 months
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ho costantemente quella sensazione di deludere le aspettative degli altri. che gli altri si aspettano di più da me e che io invece sono sempre meno.
sempre meno.
zoe
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ragazzoarcano · 21 days
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“Fino a quando non attraverserai il ponte delle insicurezze, non potrai cominciare a esplorare le tue possibilità”
— Tim Fargo
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mybluefire · 1 year
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“Dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto sempre di non essere mai abbastanza.”
Alda Merini.
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aitan · 17 days
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Tre operai morti, altri cinque feriti e quattro ancora dispersi per l'esplosione di una turbina.
Ancora vittime immolate sull'altare del profitto e del lavoro.
Una strage quotidiana. Una mattanza senza fine.
Aggiungo una considerazione al margine, ma non troppo.
Cosa sarebbe successo se quella, invece che una centrale idroelettrica, fosse stata una centrale nucleare?
Dice, ma no, certe incidenti non si posso verificare in una centrale di ultima generazione. Ok, sì, ma nemmeno certe morti si possono ripetere in un paese europeo membro del G7, della NATO e di non so che altro patto dell'Occidente sviluppato. Eppure si ripetono. Ogni giorno.
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Ho passato una vita a sentirmi a disagio per il mio fisico, anche mostrandone alcune parti in pose tattiche e prendendo complimenti, non ho ancora cambiato idea. Anche tra le mie amiche ero sempre quella messa peggio. E ovviamente non è colpa mia se ho delle insicurezze che altri mi hanno appioppato, forse ho solo la colpa di non essere stata abbastanza forte da fregarmene. Cioè lo vedo che non tutte sono perfette, ma cazzo, certe sono davvero belle e io non mi ci sentiró mai, perché capisco che non è questione di diventare bella ma di sentirsi bella. È una cosa che ho con me stessa, perché se una è grassa o magra a me non fa differenza, non sto lì a pensar male di loro, ma solo di me stessa. A volte penso che chi mi abbia mai voluto (ex, ragazzo ecc) non abbia mai capito un cazzo oppure non poteva puntare a di meglio e ha puntato basso perché anche loro non sono tipi strafighi. Non diciamoci cazzate, le persone ben fisicate stanno con quelle come loro e viceversa, ci si basa tanto sull'apparenza, infatti se vedo i 14enni di oggi stanno insieme solo perché sono belli fisicamente, io a 14 anni ero considerata un cesso mentre le mie compagne con tette grosse e culo avevano la fila dietro. Certo, maturando poi qualcuno cambia gli standard e capisce, però non so, d'estate mi viene una rabbia per non piacermi così come sono che divento arrogante e criticona. Non ho fatto nulla di male a nessuno per meritarmi lo schifo che mi hanno fatto sentire perché non ero sviluppata come una modella. E ora mi sento tutta questa insicurezza addosso che a volte mi viene da piangere ma so che non avrebbe senso quindi sto zitta. Ma fa male.
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Tumblr media
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lonelygirl-97 · 8 months
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Posso sforzarmi quanto voglio ad auto convincermi di andar bene così, il fatto è che non c’è un modo per farmelo credere davvero.
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Negli anni ti hanno fatto sentire inadeguata, diventare più timida di quanto già non fossi, sotterrare tutte le differenze che avevi con la gente, fino a che la gente non ha avuto ragione.
Ogni tanto sei uscita ancora a giocare in cortile col pallone, ma hai fatto due tiri e hai smesso, come se gli altri ti potessero guardare.
Loro ti hanno in pugno anche se non ti hanno, per questo ti senti sempre pesante.
Ti hanno detto di non arrossire troppo, ti hanno chiesto di sederti dritta e tu non l'hai mai fatto, ti hanno detto di non emozionarti in pubblico, di non sentire dolore per il dolore degli altri, ti hanno detto di sorridere di più, ma il tuo sorriso resta triste.
Hai sempre avuto paura di essere te stessa, fin da quando, eri bambina, in terrazzo, in pieno giorno hai chiesto al Vesuvio urlando:
«Mi insegni a scoppiare?
Non voglio lasciare morti, voglio solo farmi sentire.
Мі insegni a scoppiare? Non voglio fare male.
Voglio solo imparare a cambiare le cose senza farmi cambiare».
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ildiariodicoraline · 6 months
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Indietro.
È così che mi sento.
Mi guardo attorno e vedo che tutti proseguono spediti, senza intoppi, senza troppe difficoltà.
E io resto indietro.
Indietro a guardare, procedendo a piccoli passi, così piccoli che mi sembrano niente.
In ritardo.
È così che mi sento.
In ritardo rispetto a tutto e a tutti.
Guardo avanti e mi rendo conto che il cammino è ancora lungo.
E la paura di non farcela mi attanaglia.
La paura di non essere abbastanza mi lacera l'anima.
La paura di non essere in grado mi blocca
e mi lascia indietro.
-Il diario di Coraline🌙
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entropiceye · 25 days
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Più passa il tempo e più queste festività le sento strette, più sento la costrizione di dover tornare. Mi dispiace provare questo senso di sollievo al pensiero di rientrare a "casa", anche se razionalmente sono consapevole di non poter star bene accanto alla mia famiglia.
Più mi ostino a replicare queste feste con loro, più immagino quanto sarebbero diverse quelle che vorrei trascorrere io, preferibilmente insieme a te.
Delle feste dove non ruoti tutto attorno al cibo, del tipo che, una volta finito di rimpinzarsi, si stramazzi a letto o ci si accasci sul tavolo. Il tutto condito da programmi di diete detox, tisanine depuranti e sensi di colpa e buoni propositi.
Per una volta vorrei non dover fare la mediatrice tra persone che si lanciano frecciatine continue.
Vorrei non dover annegare nella negatività altrui, visto che ho già la mia da dover gestire (ed ultimamente non me la sto cavando benissimo).
Penso al futuro e ogni mio piano mi sembra sempre poco concreto, irrealizzabile. Spesso mi sento senza speranza, come se mi stessi illudendo, inebriandomi di immagini oniriche per sfuggire al peso della realtà.
È come avere una voce severa in testa sempre pronta a smorzare il mio entusiasmo e la mia spinta a reagire.
Certe volte vorrei solo mollare tutto e andarmene chissà dove, lontano da tutti.
Stare a contatto con la natura e arrangiarmi così.
Altre volte invece vedo semplicemente tutto nero, penso a come sarebbe sparire per sempre. Mi ritrovo a fantasticare su come organizzare la mia definitiva dipartita.
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centomilasfumature · 1 year
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spogliami dalle mille insicurezze che ho.
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mynameimpossible · 9 months
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Domani avrò la mia prima visita psichiatrica, spero vada bene perché ho una paura fottuta, mi sento così vulnerabile :(
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ragazzoarcano · 9 months
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“La suscettibilità è il termometro della nostra insicurezza e ci indica quanto siano grandi le nostre aspettative e le nostre delusioni. Non è raro conoscere persone molto suscettibili, con le quali è necessario stare veramente attenti a come si parla o a come ci si comporta; esse tendono infatti a interpretare le azioni che non rispettano le loro aspettative come disattenzioni o offese nei loro confronti e possono reagire malamente, con rimproveri, chiusure, musi lunghi.”
— Stefano Gastaldi
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