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#Il ritorno del Joker
stefanoavvisati69 · 3 months
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Celebrando i 25 Anni di "Batman of the Future"
Batman Beyond, conosciuto come Batman of the Future in italiano, è una pietra miliare nell’universo animato DC, celebra il suo venticinquesimo anniversario quest’anno. La serie è la continuazione delle serie animate sul Cavaliere oscuro dopo Batman e Batman – Cavaliere della notte, attualmente disponibili su Prime Video. Creato da Bruce Timm, Paul Dini e Alan Burnett, la serie debuttò nel 1999,…
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Joker 2: Spremere un Franchise o Giusto Sequel?
Il 2 ottobre 2024 uscirà nelle sale italiane "Joker: Folie à Deux", sequel del film del 2019 che ha riscosso un enorme successo. Ancora prima della sua uscita, il film divide già l'opinione pubblica: Joker 2 è semplice sfruttamento del franchise di successo o di un sequel legittimo e interessante? Joker 2: era necessario? Da un lato, i detrattori del sequel vedono in esso una mera operazione commerciale. Il primo film, con la sua storia originale e la magistrale interpretazione di Joaquin Phoenix, ha rappresentato un punto di rottura rispetto ai tipici film di supereroi, ottenendo un grande successo di critica e pubblico. C'è il timore che il sequel, con il suo focus sulla relazione tra Joker e Harley Quinn, già ampiamente esplorata in altri media, sia privo di originalità e serva solo a sfruttare il marchio di successo per generare profitti. Inoltre, la figura di Joker è diventata un'icona della cultura pop negli ultimi anni. C'è il rischio che un sequel banale e commerciale possa banalizzare il personaggio e il suo significato profondo, snaturando l'impatto che il primo film ha avuto sulla società. Chi aspetta con ansia il film Dall'altro lato, i sostenitori del sequel sottolineano il ritorno di Todd Phillips alla regia e di Joaquin Phoenix nel ruolo di protagonista. Entrambi hanno contribuito in maniera fondamentale al successo del primo film, e la loro presenza garantisce un certo livello di qualità e continuità con la pellicola precedente. Inoltre, "Joker: Folie à Deux" si preannuncia come un'opera che esplora in maniera più profonda la psiche di Arthur Fleck/Joker, con un focus sulla sua relazione con Harley Quinn. Questo potrebbe offrire una nuova prospettiva sul personaggio e sul suo universo, arricchendolo di nuove sfaccettature. Infine, il film si distingue dal panorama dei sequel di supereroi per il suo genere. "Joker: Folie à Deux" sarà infatti un musical, una scelta audace che potrebbe conferire al film una freschezza e un'originalità che spesso mancano ad altri sequel del genere. Tra pro e contro In definitiva, se "Joker: Folie à Deux" sia un semplice sfruttamento del franchise o un sequel valido lo deciderà il pubblico. Il trailer ha già ricevuto pareri contrastanti, e il film potrebbe generare un acceso dibattito simile a quello che ha accompagnato il primo capitolo. Indipendentemente dalle opinioni, l'uscita di "Joker 2" è un evento importante per il cinema di supereroi e per la cultura pop in generale. Il film ha il potenziale per approfondire il personaggio di Joker e il suo universo in modi nuovi e inaspettati, ma potrebbe anche rivelarsi una delusione per chi lo considera una semplice operazione commerciale. Solo il tempo dirà se "Joker: Folie à Deux" sarà un degno sequel del suo predecessore o un semplice tentativo di sfruttare il suo successo. Foto di copertina: DepositPhotos Read the full article
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agrpress-blog · 17 days
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Joker: Folie à Deux - Il ritorno del clown campione di incassi - TRAILER Il mondo del cinema è in fermento per i... #FolieàDeux #JoaquinPhoenix #joker #LadyGaga https://agrpress.it/joker-folie-a-deux-il-ritorno-del-clown-campione-di-incassi-trailer/?feed_id=4490&_unique_id=66163663eef92
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notizieoggi2023 · 2 months
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/fedez-sempre-piu-lontano-da-chiara.html Fedez sempre più lontano da Chiara Ferragni: scomparsa dalla foto social Via la famiglia dal profilo social  Come Chiara Ferragni (che in questi giorni è volata a New York per lavoro), anche Fedez sta cercando di ripulirsi l'immagine social. Pare che la sua strategia, al momento, sia quella di supportare a distanza la moglie dalle critiche più feroci senza però far trapelare l'ipotesi un possibile riavvicinamento sentimentale. Al momento il rapper vuole prendersi del tempo per capire come gestire questo momento complicato e per questo anche sul profilo social ha sostituito il quadretto di famiglia, in cui appariva sorridente a fianco di moglie e figli, con un scatto meno casalingo e più professionale. Inoltre le sorelle di Chiara, Valentina e Francesca Ferragni hanno smesso di seguire il cognato. Insomma i rapporti in famiglia sembrano essere sempre più tesi. Fedez ritorna alle origini  Lontano da Chiara, almeno a livello social, Fedez sta affermando la sua immagine con un ritorno alle origini. Dopo essere tornato a vivere nel suo attico da single in zona Navigli, ora ha portato i suoi figli nella sua vecchia cameretta di Rozzano, dove ha mosso i primi passi come rapper da adolescente. "Quando la tua cameretta diventa la loro cameretta", ha commentato con un cuoricini. Di certo l'infanzia di Fedez è stata ben diversa da quella di Leone e Vittoria, che fin dalla nascita sono stati esposti sui social dai genitori famosi.   Chiara Ferragni come Joker su "L'Espresso"  Intanto a New York Chiara Ferragni deve fronteggiare l'ennesima polemica, dopo la copertina de "L'Espresso" che l'ha ritratta come Joker. La rivista ha dedicato un'inchiesta alla sua rete di società, giudicata dal settimanale poco trasparente,  e al suo successo come influencer, su cui aleggia l'ombra dei follower comprati. Il marito Fedez ha difeso la moglie attaccando il proprietario de "L'Espresso", il petroliere Donato Ammaturo, e chiedendo una contro-inchiesta sulle sue attività. Anche i legali della Ferragni sono intervenuti, minacciando azioni legali per la diffamazione e l'uso denigratorio dell'immagine della loro assistita. La copertina è stata giudicata offensiva e inopportuna, soprattutto in occasione della giornata internazionale della donna. I fan della Ferragni si sono schierati a favore o contro la copertina, creando un dibattito sui social. Come finirà la crisi tra Fedez e Chiara Ferragni? Difficile dirlo perché gli indizi che i due seminano di giorno in giorno sono contrastanti. Solo poche ore fa il rapper aveva difeso a spada tratta la moglie, ritratta come Joker sulla copertina de L'Espresso, ma adesso l'ha eliminata dalla sua foto profilo di Instagram. Al suo posto un'immagine di lui con il cappellino, davanti a un microfono (in cui però indossa la fede).
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tempi-dispari · 1 year
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Marco Bartoccioni, analogico nell'anima
Il nuovo album di Marco Bartoccioni è interamente registrato su disco. In questa intervista raccolta da Cris Allinson, l’artista racconta genesi e sviluppo di un progetta apparentemente anacronistico. Tutta da leggere
“Play the Joker” è il titolo del nuovo album del polistrumentista Marco Bartoccioni interamente registrato su nastro con la produzione di Paolo De Stefani. Una sfida al sistema, contro la musica “usa e getta” in onore della qualità vestita da una profonda passione, il tutto condito da impeccabili esecuzioni. Mettersi in gioco donando tutto sé stesso in un periodo storico estremamente complesso anche per una discografia malconcia e piatta. Unire la professionalità di un passato che fa ancora eco con la modernità di un messaggio attuale. Il rock è vivo ed è in perfetta forma. Scopriamo con l’artista curiosità e news su questo album.
Chi è l’artista Marco Bartoccioni? Raccontaci del tuo percorso artistico che ti ha portato alla pubblicazione di questo album.
Nasco a Roma il 20 dicembre 1978. Chitarrista Polistrumentista , ed ho collaborato e collaboro con: Teresa De Sio, Mike Grenee, Millie McLane, Dave Bechtel, Chad Cromwell, Mike Payne, Adam Nitti, David Price, Leszeck Chikonsky, Krzysztof Rybarczyk e Lecia Lousie. Avendo fatto moltissima esperienza live in molte parti del mondo, dal 2005 ho iniziato ad approfondire tutto il mondo musicale “Slide” in particolare, che racchiude Dobro, Weissenborn, Lap Steel, Pedal, ed è proprio con questo percorso che sono arrivato alla maturazione di un disco quasi interamente registrato con Lap Steel. Un lavoro importante, iniziato durante il periodo della pandemia, al quale tengo molto, grazie alla collaborazione stretta con Paolo De Stefani (produttore del disco), che ha generato un processo creativo molto stimolante.
Un sound che trasuda originalità e personalità, ma anche con molti riferimenti ai grandi del passato, quando la musica rappresentava ancora l’apice dell’espressione umana evolvendo e condizionando l’intera società. Quali i tuoi riferimenti artistici che hanno aiutato la tua ispirazione nella composizione?
Io sono cresciuto ascoltando moltissimo Rock/Blues, ma anche artisti molto significativi della nostra tradizione italiana, avendo l’opportunità di suonare anche con Teresa De Sio, e approfondendo così il grande panorama della nostra musica popolare. Ho cercato di unire queste influenze tentando di essere me stesso e inserendole all’interno di questo lavoro. Non è da nascondere che nella mia musica si percepiscano le sonorità di Eric Clapton, dei Rolling Stone, di Bruce Springsteen, di Stevie Ray Vaughan e di tanti altri artisti italiani dei quali ho assimilato anche le tecniche di scrittura.
“Play the Joker” è un album interamente registrato su nastro con la produzione di Paolo De Stefani. Un inno al ritorno di un glorioso passato. Una presa di posizione cosciente sfidando le regole dell’attuale mercato, una provocazione generazionale, oppure un bisogno personale di esprimere sé stessi abbandonando il freddo mondo virtuale tramite sonorità che colpiscono direttamente l’anima?
Senz’altro tutte e tre le cose. Io credo che la musica ben fatta, sia quella che rimane più longeva negli anni, quella che siamo in grado di ascoltare anche quando quelle mode passano, io ho cercato di fare questo, avvero di creare un album , che abbia un calore, un’anima, e che fra anni possa ancora essere ascoltato, magari mettendo su un vinile. Non condivido le produzioni “usa e getta” del momento, non ne critico assolutamente la musica che ne è all’interno perché la musica è bella tutta, sempre, perché è personale è soggettiva, ma il tentativo di andare in controtendenza rispetto a queste produzioni “veloci”, lavorando come si faceva negli anni 70”, ovvero su Nastro, è stata per me e Paolo De Stefani la vera grande sfida.
Lap Steel al centro dell’attenzione, soprattutto nei tuoi live. Una particolare esecuzione con una tecnica innovativa che stai portando alla ribalta. Raccontaci meglio.
La Lap Steel è uno strumento molto particolare, molti artisti americani la usano nei loro concerti, tra i più famosi internazionali conosciamo Ben Harper. Gli artisti che suonano e cantano contemporaneamente con questo strumento lo fanno da seduti, a causa della difficoltà di esecuzione ed intonazione dello strumento stesso. Grazie a delle modifiche strutturali apportate allo strumento, riesco ad utilizzare la Lap Steel in piedi, mentre canto, riuscendo a mantenere la dinamicità e l’energia di un power trio durante il live.
Tanta musica sulle spalle, palchi e sudore in onore alla dea musica. Con la tua esperienza e la concezione raggiunta della tua musica, cosa consiglieresti a dei giovanissimi per intraprendere un percorso artistico e discografico?
Questa è una bellissima domanda, il mio suggerimento è molto semplice, e probabilmente banale, ma credo sia la cosa più importante quando si fa musica propria; la cosa fondamentale è emozionare prima noi stessi con ciò che si scrive, per poi trasmettere quella emozione a chi ascolta. Senza questo piccolissimo dettaglio, il meccanismo della musica non funziona. Non fate musica per arrivare per forza da qualche parte, o per avere successo a tutti i costi, fate la musica vera che sentite, e poi il resto si vedrà.
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atomheartmagazine · 1 year
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Lady Gaga non canterà agli Oscar 2023
Lady Gaga non si esibirà durante i Premi Oscar 2023. A rivelarlo è stato Glenn Weiss durante la sua conferenza stampa.
Lady Gaga non canta agli Oscar 2023
Lady Gaga e Bradley Cooper ci hanno regalato un’indimenticabile duetto durante gli Oscar 2019, quando la popstar ha vinto l’Oscar e commosso tutti con la sua performance di Shallow dal film A Star is Born. Quest’anno, purtroppo, non ci sarà una sua esibizione, come confermato dal produttore esecutivo della cerimonia, Glenn Weiss, durante una conferenza stampa in vista della 95esima edizione degli Academy Award.
Weiss ha dichiarato che tutti e cinque i candidati sono stati invitati, ma Lady Gaga ha rinunciato poiché sta girando il film Joker: Folie à deux con Joaquin Phoenix e ha ritenuto di non poter mettere insieme una performance allo stesso livello di quelle a cui ci ha abituato. Non è ancora chiaro se parteciperà comunque alla cerimonia.
La canzone che Lady Gaga avrebbe dovuto cantare è Hold My Hand, inclusa nella colonna sonora del film Top Gun: Maverick, in cui la popstar ha fatto il suo un grande ritorno come autrice e produttrice di colonne sonore dopo l’enorme successo di A Star is Born nel 2018, per cui ha vinto numerosi premi, tra cui l’Oscar, due Grammy, un Bafta, un Golden Globe e un Critics’ Choice Award.
Rihanna prenderà il suo posto
Sarà Rihanna a prendere il posto di Lady Gaga durante la cerimonia degli Oscar, cantando Lift Me Up dal film Black Panther: Wakanda Forever. Gli altri candidati che si esibiranno durante la serata saranno: Applause (duetto di Sofia Carson e Diane Warren) dal film italiano Tell it like a woman, Naatu Naatu dal film indiano Rrr, già vincitore del Golden Globe, e This is a life da Everything Everywhere All at Once, il film favorito agli Oscar di quest’anno (qui l’approfondimento con tutti i pronostici per gli Oscar 2023), con la partecipazione dell’attrice Stephanie Hsu, David Byrne e Son Lux.
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micro961 · 1 year
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Il video di “I was born here” di Marco Bartoccioni
Anteprima nazionale per il videoclip del nuovo singolo dell’artista
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 Fuori in anteprima nazionale sul portale del MEI il videoclip di “I was born here”, primo singolo estratto dall’album “Play the Joker” di prossima uscita che segna il ritorno del grande artista e polistrumentista Marco Bartoccioni. Il video è stato girato con la produzione americana OR Video Production, in Italia, in un edificio bombardato durante la Seconda Guerra mondiale. E’ stato concepito per essere un video di spaccatura tra le generazioni passate e quella moderna. La corsa che Marco affronta per tutta la durata del video è metafora del tentativo di stare al passo con i ritmi del mondo di oggi, un mondo frenetico, spesso superficiale. Stare al passo, ma senza esserne vittima e affermare con forza “I was born here”, in un luogo che potrebbe essere definito dalle nuove generazioni “vecchio” e “antico”, ma pieno di storia e cultura.
 Guarda il videoclip
https://meiweb.it/2023/03/08/marco-bartoccioni-in-anteprima-sul-meiweb-il-video-di-i-was-born-here/
 Marco Bartoccioni nasce a Roma il 20 dicembre 1978. Chitarrista e polistrumentista, collabora e ha collaborato con: Teresa De Sio, Mike Grenee, Millie McLane, Dave Bechtel, Chad Cromwell, Mike Payne, Adam Nitti, David Price, Leszeck Chikonsky, Krzysztof Rybarczyk, Lecia Lousie. Dal 2005 inizia ad approfondire tutto il mondo musicale “Slide” in particolare, che racchiude Dobro, Weissenborn, Lap Steel, Pedal Steel, quest'ultimo strumento studiato ed approfondito in Danimarca dal maestro Hanging Cock, banjo e mandolino avvicinandosi anche a strumenti a corda di culture lontane dalle nostre (Russia-Giappone-Afganistan). Nella sua carriera ha partecipato a tour internazionali in USA, Russia, Francia, Svezia, Germania, Polonia, Inghilterra, Belgio e Bulgaria.
 Facebook Fan Page: https://www.facebook.com/MarcoBartoccioniSteel/
Facebook: https://www.facebook.com/marco.bartoccioni.18/
Instagram: https://www.instagram.com/marco.bartoccioni/
YouTube: https://www.youtube.com/mbartoccioni
Spotify: https://open.spotify.com/artist/1RzQccqHcVJ3m88XTscr8I
Website: http://www.marcobartoccioni.com/
 DCOD Communication - Ufficio stampa musicale nazionale
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nonsololibristore · 1 year
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Bentrovati amici di carta e di inchiostro, ecco le straordinarie novità del giorno: ALESSANDRO EDITORE: - JOE BAR TEAM - L'INTEGRALE BOMPIANI: - I LAI DEL BELERIAND DYNIT: - FOOL NIGHT 1 - HONEY BITTER COLLECTOR'S BOX FELTRINELLI COMICS: - MUSA - LEO ORTOLANI ARTBOOK PANINI COMICS: - ALIEN 2 - RESURREZIONE - AVENGERS 153/49 - BERSERK 81 - CAPITAN AMERICA 152/4 - CAPTAIN CARTER - CONAN IL BARBARO - LA PROVA DEL FUOCO - DARWIN'S GAME 25 - DISNEY PRINCESS BAKERY - DON ROSA LIBRARY DLX 10 - FANTASTICI QUATTRO EMPYRE OMNIBUS - HOMUNCULUS 4 - RISTAMPA - HULK 97/9 - IDEFIX E GLI IRRIDUCIBILI 1 E 2 - IRON MAN 113/24 - KONOSUBA - THIS WONDERFUL WORLD 11 - MARVEL MASTERWORKS - KILLRAVEN - MARVEL MASTERWORKS - VENDICATORI 12 - MARVEL ACTION - BLACK PANTHER 1 - MARVEL-VERSE GUARDIANI DELLA GALASSIA - MILES MORALES: SPIDER MAN 23 - NYAIGHT OF THE LIVING CAT 1 - PK ROBOT UNA LEGGENDARI NOTTE QUALUNQUE + ZONA FRANCA - SERAPH OF THE END 27 - SHY 7 - SPIDER-MAN 6 - UOMO RAGNO 806 - STAR WARS 89 - STAR WARS - LEIA, PRINCIPESSA DI ALDERAAN 2 - STRANGE 1 - IO APPARTENGO ALLA MORTE - TOPOLINO E LA SPADA DI GHIACCIO ( NORMAL E DELUXE ) - UNDEAD UNLUCK 7 - VENOM 68/10 - WOLVERINE: IL GUERCIO RITORNO A MADRID PANINI COMICS - DC: - 100 BULLETS 3 - BATMAN 59 - CRUSH & LOBO - LA FIGLIA DELL'UOMO - JOKER 13 - Y - L'ULTIMO UOMO 10 SALDA PRESS: - RADIANT BLACK 1 - ORIGINI POCO SEGRETA - TO-Y 1 - VOLT VOL.4 - ED. TANKOBON VI ASPETTIAMO!!! #fumetterianonsololibri #fumetti #manga #comics #graphicnovel #consiglidilettura (presso Non Solo Libri - Store) https://www.instagram.com/p/Cks3Ge4tl-f/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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spettriedemoni · 4 years
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Il paradosso di Allan Moore: Allan Moore ha sempre ragione. Allan Moore ha scritto una delle più belle storie di Batman mai pubblicate: "The Killing Joke". Allan Moore dice che quella storia è pessima e che la rinnega.
A parte la provocazione che sottende la formulazione del paradosso, credo vadano fatte alcune considerazioni.
Non sono d'accordo col definire il fumetto come "roba per bambini" come sa chi mi segue. Potrei trovarmi d'accordo sul fatto che lo siano i fumetti di genere supereroistico ma anche qui va considerato un aspetto: i fruitori di quel genere sono cresciuto nel frattempo e non hanno più 12 anni. Ha senso dunque scrivere storie ingenue per bambini aventi personaggi nati oltre 60 anni fa?
Il paradosso poi è che Allan Moore, oltre ad essere stato ispirazione per il film di Joker con protagonista Joaquin Phoenix, ha destrutturato i supereroi con il suo Watchmen. Non potremmo definire quest'opera come un fumetto adulto? E siamo sicuri poi che fumetti come Mafalda siano destinati a bambini? Io penso che un fumetto possa essere per adulti.
Allora perché Moore è così critico? Può essere sensato criticare i cinecomics, il marketing delle varie versioni dei singoli fumetti, denunciare un certo impoverimento culturale però credo che in realtà Moore sia semplicemente amareggiato.
Amareggiato da un'industria che lo ha sfruttato, da un mondo che pensava e vorrebbe diverso. Leggo ancora la sua introduzione al "Il Ritorno del Cavaliere Oscuro" di Miller e so non scorrere buon sangue tra i due oggi.
So di un Moore che non avrebbe voluto un sequel di Watchmen, che ha criticato la serie tv senza averla mai vista, che si sente defraudato dei suoi personaggi a suo dire "rubati" da sceneggiatori e produttori che hanno creato la serie, ma non ha forse fatto altrettanto Moore? Non ha scritto "La lega degli Uomini Straordinari" usando personaggi non suoi, inventati un secolo prima?
Come ha detto sua figlia Leah, Allan Moore è stato fregato e sfruttato dagli editori per i quali ha scritto, in special modo per la sua opera Watchmen e questo è infondo il rammarico più grande per lui e per noi perché forse oggi scriverebbe ancora grandi fumetti se, deluso, non avesse deciso di tirare e fuori.
Che peccato, vero?
Sono curioso di vedere il suo lungometraggio, ora. Magari come sceneggiatore di film troverà quella soddisfazione che il mondo del fumetto gli ha negato.
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Lui: “Allora è finita?”
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Lei: “Si ho bisogno di andare via”
Prese una pausa e le disse:
“Va bene però almeno dimmelo!”
Lei:”dire cosa?”
Lui: “che non mi ami più! Urlamelo in faccia, sono cose che succedono, anche se fa male, anche se lo so già, ma devo sentirmelo dire!”
Lei lo guardò e mentre guardava lui guardava anche se stessa perché il tempo non cancella niente quando ancora si ama... allora gli disse: “Vedi...io non posso dirti che non ti amo più, perché non è vero, però così non possiamo continuare, noi litighiamo sempre, e finiamo sempre che tu ti trasformi in quello che io odio di più e io mi chiudo in me stessa, e sento che pian piano mi uccidi sempre più, non posso più continuare così”
Lui cercava di trovare una risposta ma le lacrime affogavano ogni sillaba, ogni pensiero, sapeva che aveva ragione, che ormai si era raggiunto il punto del non ritorno, l’amore c’era ...eccome se c’era, ma erano troppo opposti per poter continuare, purtroppo quando un amore acerbo così grande va al di sopra di ogni logica diventa un amore malato, dove basta una scintilla per raggiungere la sua forma massima di felicità oppure come in questo caso di odio!
Non si poteva più continuare a fingere che bastava l’amore...l’amore è un sentimento che deve essere gestito da una piccola dose di testa altrimenti diventa una bomba atomica pronta ad esplodere e distruggere tutto ciò che era stato costruito compreso le due persone che l’avevano inventato, e lui lo sapeva ma non riusciva a vedere, lei invece no... L’aveva capito e per quanto avesse lottato a denti stretti era costretta a dirgli addio, per quanto facesse male, lei era stanca...stanca di litigare, di restare a casa a piangere, chiedersi cosa ci fosse di sbagliato in lei, cosa poteva fare per poter almeno in parte placare tutto questo, ma non c’era più soluzione... quello che non sapeva però è che non stava lasciando andare solo una persona importante per lei... quello che stava lasciando andare era l’Amore con la A maiuscola , quell’amore del “Nonostante tutto” quello del “la differenza tra me e te“ del ”non proverò mai più una cosa così , nel bene e nel male.”
Lui ormai consapevole della struggente situazione, dove gli amori nascono e finiscono, ma in alcuni casi può essere un’ingiustizia!
“Puoi almeno darmi un ultimo abbraccio?”
Lei: “Non lo so mi fa male ancora il tatuaggio”
Lui ”tatuaggio?”
Lei ”si mi ha accompagnato un amico”
E li che che scoppiò ancora la bomba di insicurezze, di cambiamenti inaspettati, ma ci fu l’abbraccio...
Un abbraccio orribile di due estranei come se si stessero conoscendo per la prima volta ma senza interessi, senza scintilla, come se fosse un abbraccio formale tra due conoscenti che non avevano nulla da condividere ed erano infastiditi l’uno dall’altra ...lui si sentì morto in quell'abbraccio così vuoto e distaccato da sentirsi abbandonato al destino stesso di quell’amore malato... l’abbraccio che sapeva di un addio....
... l'addio quello doloroso, quello che dentro di loro ancora oggi fa male ma non se lo dicono.
Harley and Joker
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airmanisr · 4 years
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Harley Quinn !!!! by Seve Via Flickr: Loka Quinn Cosplay interpreta "Harley Quinn" al Romics - XXV Festival Internazionale Del Fumetto / Animazione / Cinema e Games (Fiera di Roma dal 4 al 7 Aprile 2019). Harley Quinn, il cui vero nome è Harleen Frances Quinzel, è un personaggio immaginario creato da Paul Dini e Bruce Timm per la serie televisiva animata Batman, in cui compare per la prima volta l'11 settembre 1992 nell'episodio Un piccolo favore della prima stagione. Nel febbraio 1994 compare per la prima volta anche nei fumetti, in Batman: Amore folle (The Batman Adventures: Mad Love) della serie Le avventure di Batman. Dall'ottobre 1999 è stata integrata anche nella continuity dei fumetti DC Comics comparendo per la prima volta in Batman: Harley Quinn, ambientata durante la saga Batman: Terra di nessuno. Paul Dini ideò il personaggio dopo aver visto l'attrice Arleen Sorkin vestita da pagliaccio in una sequenza, ambientata in un sogno, della soap opera Il tempo della nostra vita; fu poi proprio la Sorkin a doppiare per la prima volta Harley. Concepita come spalla e fidanzata del Joker nella serie, nel fumetto Amore folle si scopre che lo ha incontrato mentre lavorava come psichiatra al manicomio Arkham Asylum, in cui il Joker era un paziente. Innamoratasi di lui, decide di liberarlo per poterlo seguire nelle sue attività criminali. Il personaggio è stato originariamente doppiato da Arleen Sorkin nel DC Animated Universe (in Batman, Batman - Cavaliere della notte, I migliori del mondo, Gotham Girls e Justice League) e in altri media (Batman of the Future: Il ritorno del Joker e Batman: Arkham Asylum). Da allora, è stato anche doppiato da Hynden Walch, Tara Strong e Melissa Rauch nei DC Universe Animated Original Movies e nei vari videogiochi. Nella serie televisiva Birds of Prey è stata interpretata dall'attrice Mia Sara. Nel 2016 Harley Quinn ha esordito al cinema nel film Suicide Squad, in cui è interpretata da Margot Robbie. Negli anni il personaggio ha acquistato una grande popolarità, tanto che il fumettista Jim Lee l'ha definita il quarto pilastro della DC Comics, dopo Batman, Superman e Wonder Woman. IGN l'ha classificata al 45º posto nella lista dei migliori cattivi dei fumetti.[4] In inglese il suo nome suona come harlequin, ovvero Arlecchino, e nelle sue prime uscite italiane in Le avventure di Batman (edizioni Play Press) veniva chiamata Arlecchina.
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rebelontheroad · 4 years
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February 2020 ⏪ Review 0️⃣2️⃣▪️2️⃣0️⃣2️⃣0️⃣
Archiviamo Febbraio: Parmitano fa ritorno sulla terra dalla sua missione sulla ISS, mentre l’Australia come una fenice rinasce dalle ceneri. Abbiamo visto Sanders vincere le primarie nel New Hampshire e la Scozia sarà la prima nazione al mondo che provvederà in forma gratuita ai bisogni di ogni donna in quel particolare periodo del mese. Ci hanno lasciato Kirk Douglas, Katherine Johnson e l’ex presidente egiziano Mubarak e Derrick Jones jr. vince la gara delle schiacciate dell’All Star Game 2020.
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Febbraio è anche stato il mese del Super Bowl, della Notte degli Oscar, di Sanremo.
I Kansas City Chiefs vincono il Super Bowl LIV memorabile quanto le dos chicas latinas over 40 che hanno dominato lo spettacolo durante l’halftime by Pepsi: Shakira con i suoi hips e la pole dance di J-Lo regalano uno spettacolo esplosivo che fa subito challenge su TikTok.
Diodato vince il Festival della Canzone Italiana, ma quello che rimane sono gli eccentrici look by Gucci che Achille Lauro porta sul palco dell’Ariston nell’edizione più trash in settant’anni di Festival di Sanremo, mentre Morgan cambia il testo della canzone in gara minando insulti gratuiti al suo compagno di viaggio che lo abbandona alla sua follia lasciandosi il palco alle spalle. Non capirò mai la partecipazione di Elettra Lamborghini tra i big, che di musica ha ben poco, ostinandosi a collezionare performance alquanto imbarazzanti quando col nome che porta potrebbe benissimo godersi la vita bruciando i soldi del papi.
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Joaquin Phoenix vince anche l’Oscar per il suo Joker, ma la vera rivelazione degli Academy Awards è il film sud-coreano Parasite di Bong Joon Ho. Un trionfo che lascia l’amaro in bocca a un tizio estremista col parrucchino. Ma c’è tanto altro da riportare riguardo la telenovela Trump, a partire dal verdetto senza macchia dell’Impeachment seguiti da numerosi feed infantili e provocatori sul proprio profilo Twitter, che neanche un bambino dell’asilo che fa a gara a chi ha il giocattolo più grande. Ma ricordiamo anche una Nancy Pelosi mentre strappa il discorso di Trump appena dietro le sue spalle mentre lui continuava a cibarsi dell’adulazione gratuita da parte dei suoi.
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Il verdetto cita “colpevole”, invece, per il produttore Harvey Weinstein condannato per stupro e in Egitto viene arrestato lo studente Patrick George Zaky perchè denunciava il lato oscuro della Terra dei Faraoni. E se alla Fashion Week di Milano Philipp Plein rende omaggio a Kobe Bryant nella sua ultima collezione, allo Staples Center di Los Angeles ci si è riuniti per dare l’ultimo saluto al Mamba e la sua Gianna, con il discorso struggente della moglie Vanessa, gli aneddoti divertenti di Shaq e l’intervento di Michael Jordan che non trattiene le lacrime.
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E non possiamo tralasciare l’avanzamento globale del Coronavirus di Wuhan, Italia compresa... ma questa è un’altra storia che a breve vi racconterò. Spoiler?
“Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza...” Oops! I did it again! ...Scusate mi era venuto un colpo di Bughismo...
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chez-mimich · 4 years
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VERTIGINE DELLA LISTA, OVVERO COSA HO VISTO, LETTO, ASCOLTATO NEL 2019.
“Cold War" di Pawel Pawlikowski, Anteo Milano, 01.01.19
“Racconti parigini” a cura di Corrado Augias, 03.01.19
“La bestia che mi porto dentro” di Francesco Piccolo, 09.01.19
“Il gioco delle coppie” di Olivier Assays. 12.01.19
“Haruna kuyateh & Ararata Ensemble Orchestra”, caserma Passalacqua Novara Jazz Winter, 26.01.19
“La Favorita” di Yorgos Lanthinos, 27.01.19
“L’arte sopravviverà alle sue rovine” di Anselm Kiefer, 27.01.19
"Orchestra Sinfonica Cantelli" Teatro Coccia. Mozart, Haydn, Beethoven, Liszt, 30.01.19
“Green Book”, di Peter Farrely, 01.02.19
“Col Hakolot” coro ebraico, Broletto di Novara, 03.02.19
"My River runs to thee”, Taste of Jazz, Opificio, 07.02.2019
"Santiago, Italia" di Nanni Moretti 09.02.19
"Masahisa Fukase", Fondazione Sozzani, 09.02.19
“The Gumbos”, Taste of Jazz, 21.02.19
“Cuore di cane” di M. Bulgakov, Teatro Grassi Milano,23.02.19
“Shades of Freedom”, Taste of Jazz, Opificio, 28.02.19
“Roma” di Alfonso Cuaròn, 02.03.19
Giorgio Andreotta Calò “Cittadimilano”, Hangar Bicocca 09.03.19
“Capri Revolution” di Mario Martone, 15.03.19
"Broken Nature: Design Takes on Human Survival, Triennale Milano 23.03.18
"Una giusta causa" di Mimi Leder, 30.03.19
"Surrogati. Un amore ideale" Osservatorio prada, Milano, 31.03.19
“Ibrahim Mahama, Firend”, Porta Venezia Milano, 06.04.19
“Design Week-Fuorisalone”. Statale, Meravigli, Cairoli, Brera, Garibaldi. 10.04.19
“Design Week-Fuorisalone”. Centrale Ventura, Via popoli Uniti, 12.04.19
“Design Week-Fuorisalone”, Via Tortona, Base, Vie Bergognkne, 13.04.19
“Musica in scena: Irene Veneziani”, pianoforte, Teato Faraggiana, 24.04.19
“Dilili a Parigi” di Michel Ocelot, 25.04.19
“Christian Marclay”, White Cube Mason’s Yard, Londra, 07.05.19
“Phyllida Barlow, Cul de Sac”, Royal Accademy, Londra, 07.05.19
“Prahabavathi Meppayil, PACE”, Royal Accademy, Londra, 07.05.19
“Dorothea Tanning”, Tate kdern, Londra, 08.05.19
“Franz West”, Tate Modern, Londra, 08.05.19
“Jenny Holzer” Artist Room, Tate Modern, Londra, 08.05.19
“Magic Realism”, Tate Modern, Londra, 08.05.19
“Kaleidoscope”, Saatchi Gallery, Londra, 09.05.19
“Artic New Frontier”, Saatchi Gallery, Londra, 09.05.19
“Ara Güler, Gallery 12”, Saatchi Gallery, Londra, 09.05.19
“Johnnie Cooper” Saatchi Gallery, Londra, 09.05.19
“Boilly, Scenes of Parisian Life”, National Gallery, Londra, 10.05.19
“Sean Scully, Sea Star”, National Gallery, Londra, 10.05.19
“Emme Kunz, Visionary Drawings”, Serpentine Gallery, Londra, 10.05.19
“Hito Steyler, Power Flowers”, Serpentine Sakler Gallery, Londra 10.05.19
“Sylvie Felury, Hypnotic Poison”, Galerie Thaeddeus Ropac, Londra, 10.05.19
“Gerwald Rokenschaub”, Thaeddeus Ropac, Londra, 11.05.19
“Munch” di Steffen Kaverneland, 15.05.19
“The Repetitition (s) Histoire (s) du Theatre” di Milo Rau Teatro Streheler Milano, 11.05.19
“Piano City Milano: Marta Meszaros”, Casa Melis, Milano, 19.05.19
“World Press of the Year 2019”, Fondazione Sozzani, 19.05.19
“People of Tamba”, Fondazione Sozzani Milano, 19.05.2019
“Matteo Bortone solo” Novara Jazz, 25.05.19
“Ariel Tessier & Severin Morfin” Novara Jazz, 25.05.19
“Three Days of Forest” Novara Jazz 25.05.19
“No Tongues” Novara Jazz 25.05.19
“Severin Morfin e Ronan Coutry” Novara Jazz 26.05.19
“Ronan Prual & Matthieu Prual” Novara Jazz, 26.05.19
“Giulio Corini, Libero Motu” Nivara Jazz, 30.05.19
“Elephank Project” Novara Jazz, 30.05.19
“Ill Considered” Novara Jazz, 31.05.19
“Khalab Feat. Tamar Collocutor e Tommaso Cappellato” Novara Jazz, 31.05.19
“Francesco Bigoni Solo” Novara Jazz, 01.06.19
“Italian String Trio” Novara Jazz, 01.06.19
“Olmo”, Novara Jazz, 01.06.19
“Animanz & Juanita Euka”, Novara Jazz, 01.06.19
“Sanne Huijbregts Solo”, Nivara Jazz, 02.06.19
“Erios Junior Jazz Orchestra+Michael Steinman”, Novara Jazz, 02.06.19
“Marco Remondini+Banda Filarmonica di Oleggio”, Novara Jazz, 06.06.19
“Roberta Brighi L.W. 6TET”, Novara Jazz, 06.06.19
“Workshop de Lyon+Trio Impro+L’Effet Vapeur”, Novara Jazz, 07.06.19
“Simone Graziano Frontal”, Novara Jazz, 07.06.19
“Ben Van Gelder” Novara Jazz, 08.06.19
“Jeuselou du Dimanche” Novara Jazz, 08.06.19
“Reiner Baas & Ben Van Gelder” Novara Jazz, 08.06.19
“Marmite Infernale”, Novara Jazz, 08.06.19
“Barre Phillips Solo”, Novara Jazz, 09.06.19
"Serotonina" di Miche Houellebecq, 30.06.19
"Miro, au delà de la peinture" Fondation Maeght, St. Paul de Vence, 06.07.19
"Koln Duo", Ramatuelle, 10.07.2019
“Un mondo in parole” di Paul Auster, 11.07.19
“Edison, l’uomo che illuminò il mondo” di Alfonso Gomez-Dejon, 25.07.19
“Mirò parle” di Joan Mirò, 25.07.19
“Sheela Gowda, Remains”, Hangar Pirelli Bicocca, 31.08.19
“Yossi Rakover si rivolge a Dio” di Zvi Kolitz. 05.08.19
Roger Ballen "The Body, the Mind, the Space", Fondazione Sozzani, 18.08.19
“Anna Maria Maiolino”, Pac Milano, 19.08.19
Gilbert & George,“There were two Young Men”, 25.08.19
“Laurent Hasley,“Too Blessed 2 Be Stressed”, Fondation Vuitton, Parigi, 25.08.19
“Sally Mann, a thousand crossing”, 24.08.19
Marc Pataut, “de proche en proche”, 24.08.19
“Nous les Arbres”, Fondation Cartier Parigi, 26.08.19
“Préhistoire, un enigme moderne”, Centre Pompidou, 27.08.19
"Takesada Matsutani", Centre Pompidou, 27.08.19
"Bernard Frioeze", Centre Pompidou, 28.08.19
"Cao Fei", Centre Pompidou, 28.08.19
“Champs d’Amours”, Hotel de Ville, Parigi, 27.08.19
“Berthe Morisot”, Musée d’Orsay Parigi, 29.08.19
“À la plume, au pinceau, au crayon” Ima, Parigi, 29.08.19
“Hella Hongeriujs”, Lafayette Anticipation, Parigi, 30.08.19
“Ernst Macoba: I shall dance in a different society”, Centre Pompidou Parigi, 27.08.19
“Eloisa Manera, Duende”, Piccolo Coccia EJC, Novara, 11.09.19
“WE3 di Francesco Chiapperini”, Piccolo Coccia, EJC, Novara 12.09.19
“Raffaele Casarano, Mirko Signorile”, Piccolo Coccia, EJC, Novara, 12.09.19
"Piero Bittolo Bon, Bread & Fox”, Sala Borsa Novara, EJC, 13.09.19
"Roberto Ottaviano con “Eternal Love”, PIccolo Coccia Novara, NJC, 13.09.19
"Marco Colonna solo", Basilica di San Gaudenzio Novara, 14.09.19
“Filippo Vignato Quartet”, Teatro Coccia Novara, EJC ,14.09.19
"Andrea Grossi, Songs and Poems", Teatro Coccia. EJC, Novara, 14.09.19
“Crossing Quartet”, Teatro Coccia Novara, EJC, 14.09.19
"Federica Michisanti, Horn Trio", Chiostro della Canonica Novara, EJC, 15.09.19
"L'incredibile viaggio delle piante" di Stefano Mancuso , 20.09.19
"5 E'il numero perfetto" di Igort, 23.09.2019
Alex Prager, "Silver Lake Drive" Fondazione Sozzani Milano, 23.09.19
"C'era una volta a Hollywood" di Quentin Tarantino, 30.09.19
"Danie Steegmann Mangrané, A Leaf-Shaped Animal Drawn the Hand", Hangar Bicocca Milano, 31.09.19
"Joker" di Todd Phillips, 05.10.19
"Anastasiya Pteryshak e Enrica Savigni, suonano Paganini", Chiesa di San marco, 07.10.19
“Training Hunans” Osservatorio Prada Milano, 12.10.19
“Yan Pei-Ming”, Galleria De Carlo Milano, 12.10.19
“Raoul” di e con James Thierrée, Teatro Strehler 12.10.19
Giulia Biagetti, organo. San Gaudenzio 13.10.19
“Romancero Gitano” di Federico Garçia Lorca, con Nuria Espert, Teatro Grassi, 22.10.19
Kevin Browyer organo, San Gaudenzio 23.10.19
"Golden Variations" con Camilla Monga, Novara Jazz, 24.10.19
"Erlend Apneseth Trio", Novara Jazz, 26.10.19
"Dontown Abbey" di Michael Engler, 27.10.19
"Lupi5" Tast of jazz, Opificio Novara 31.10.19
"Canova, Thorvaldsen, la nascita della scultura moderna", Gallerie d'Italia Molano, 01.11.19
"Ritorno a Reims" Teatro Studio Melato, 05.11.19
"Canova Trio" Taste of Jazz, 08.11.19
"Il libro di tutti i libri" di Roberto Calasso, 20.10.19
Cerith Wyn Evans "...Illuminating Gas" Hangar Pirelli Bicocca Milano, 16.11.19
"Florasia", Taste of Jazz, Opificio Novara, 22.11.19
"L'ufficiale e la spia" di Roman Polanski, 28.11.19
"Un giorno di pioggia a New York" di Woody Allen, 2.12.19
"La Belle Epoque" di Nicola Bedos
"Cité. Lieux vides, rues passantes", 05.12.19
"Simone Quatrana e Davide Rinella", Taste of Jazz, 06.11.19
"Wes Anderson, il sarcofago di Spitzmaus e altre meraviglie", Fondazione Prada Milano, 08.12.19
"Tower Jazz Composer Orchestra" recensione, 09.12.19
"Boom Collective", Taset of Jazz, 14.12.19
"Louis Armstrong. Satchmo oltre il mito del jazz", 18.11.19
"Vito Emanuele Galante in solo", San Giovanni decollato, 18.11.19
"Paolo Fabbri Jazz Ensemble" Taste of Jazz, 19.12.19
"1.15 K" Recensione, 19.12.19
"Australia, storie dagli antipodi", Pac Milano, 21.12.19
"La dea fortuna" di Ferzan Opzetek 26.12.19
“Parasite” di Bong Joo-Ho, 29.12.19
“Pinocchio” di Matteo Garrone, 31.12.19
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Il Ritorno del Cavaliere Oscuro - Recensione Fatta Male
Frank Miller non le manda a dire, di questo siamo ragionevolmente sicuri. E se dovessimo dire un altra cosa di cui siamo ragionevolmente sicuri è che nulla che Frank Miller abbia mai scritto vi ha fomentato quanto Rinascita o Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. Bruce è finalmente invecchiato e, in seguito alla morte di Robin (Jason Todd) ha appeso il mantello al chiodo. Gotham è sempre il posto di merda cui siamo abituati, ma i nuovi criminali in città sono i cosiddetti “mutanti”, dei simil motociclisti di Kenshiro pieni di borchie; Due Facce ha subito un intervento ed è di nuovo completamente umano, Joker è catatonico e senza speranza da quando la sua nemesi è scomparsa dalle scene e Superman è il fedele cagnolino del Presidente degli Stati Uniti. Una nuova ondata di criminalità spingerà fuori da Villa Wayne Batman e la città si ricorderà del motivo per cui l’uomo pipistrello è un fottuto psicopatico! In soldoni la trama è questa, l’opera è divisa in tre parti principali che seguono tre archi narrativi differenti e che potremmo riassumere così: 1. Batman mena i mutanti 2. Batman mena il Joker 3. Batman mena Superman Se vi sembra di vedere un filo conduttore siete geniali cazzo! Proprio l’atto di menare altri individui spinge Batman a fare tutto quello che fa nel corso della Graphic Novel, e per quanto non ci siano cali di sorta durante tutta l’opera, forse il troncone più significativo è proprio lo scontro finale tra il Cavaliere Oscuro e Joker, tornato a nuova vita proprio grazie al ritorno di Batman. Un sanguinosissimo duello che porterà alla resa dei conti tra i due, con un epilogo che al solito non riveleremo, ma che vi assicuriamo vi lascerà a bocca aperta e segnerà la definitiva vittoria di uno dei contendenti (e non prendete le nostre parole leggermente, il risultato non è affatto scontato). L’olimpo del fumetto apre le porte ad un’opera imprescindibile per i fan del pipistrello, e potremmo riempire pagine e pagine Word solo citando le centinaia di frasi cult che quest’opera ha regalato al mondo. Se proprio dovessimo sceglierne una, diremmo che il monologo finale di Batman durante lo scontro con l’odiosissimo Superman (inviato a fermare l’ex compagno perchè rappresenta un’umiliazione per tutto ciò che gli Stati Uniti non sono stati in grado di contenere) rappresenta forse il punto più alto della carriera del Cavaliere Oscuro. Voto 10 e lode, e forse la sua unica pecca è stata quella di lasciare spazio ad un sequel sbiadito e interessante quanto è un compasso sui coglioni (mentre ci riserviamo di parlare bene o male di Razza Suprema, il terzo capitolo, quando uscirà in maniera completa). Gente che si mena, braccia che si rompono, fomento a palate brutte. Consigliata la lettura da soli, così che chiunque abiti insieme a voi possa sentire a intermittenza frasi fatte di macismo e testosterone. E consigliatissima anche la visione del cartone animato (della durata di 3 ore pazzesche)…. ma vedetelo con un amico vostro così vi potete dare virili cazzottini sulle spalle ad ogni scena, che se lo vedete con la vostra ragazza rischiate di scassarla di botte dopo circa 40 minuti.
Ah! Sto fumetto è il motivo per cui il Batman di Ben Affleck è così fottutamente epico.
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awesomecloudcity · 2 years
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Il ritorno del malware Joker - InSic, il quotidiano online per i professionisti della sicurezza
Il ritorno del malware Joker – InSic, il quotidiano online per i professionisti della sicurezza
#Cloudcity | #ITNews | @SilvioTorre https://www.insic.it/privacy-e-sicurezza/information-security/il-ritorno-del-malware-joker/ Il ritorno del malware Joker  InSic, il quotidiano online per i professionisti della sicurezza
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micro961 · 1 year
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Il video di “I was born here” di Marco Bartoccioni
Anteprima nazionale per il videoclip del nuovo singolo dell’artista
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Fuori in anteprima nazionale sul portale del MEI il videoclip di “I was born here”, primo singolo estratto dall’album “Play the Joker” di prossima uscita che segna il ritorno del grande artista e polistrumentista Marco Bartoccioni. Il video è stato girato con la produzione americana OR Video Production, in Italia, in un edificio bombardato durante la Seconda Guerra mondiale. E’ stato concepito per essere un video di spaccatura tra le generazioni passate e quella moderna. La corsa che Marco affronta per tutta la durata del video è metafora del tentativo di stare al passo con i ritmi del mondo di oggi, un mondo frenetico, spesso superficiale. Stare al passo, ma senza esserne vittima e affermare con forza “I was born here”, in un luogo che potrebbe essere definito dalle nuove generazioni “vecchio” e “antico”, ma pieno di storia e cultura.
 Guarda il videoclip
https://meiweb.it/2023/03/08/marco-bartoccioni-in-anteprima-sul-meiweb-il-video-di-i-was-born-here/
 Marco Bartoccioni nasce a Roma il 20 dicembre 1978. Chitarrista e polistrumentista, collabora e ha collaborato con: Teresa De Sio, Mike Grenee, Millie McLane, Dave Bechtel, Chad Cromwell, Mike Payne, Adam Nitti, David Price, Leszeck Chikonsky, Krzysztof Rybarczyk, Lecia Lousie. Dal 2005 inizia ad approfondire tutto il mondo musicale “Slide” in particolare, che racchiude Dobro, Weissenborn, Lap Steel, Pedal Steel, quest'ultimo strumento studiato ed approfondito in Danimarca dal maestro Hanging Cock, banjo e mandolino avvicinandosi anche a strumenti a corda di culture lontane dalle nostre (Russia-Giappone-Afganistan). Nella sua carriera ha partecipato a tour internazionali in USA, Russia, Francia, Svezia, Germania, Polonia, Inghilterra, Belgio e Bulgaria.
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 DCOD Communication - Ufficio stampa musicale nazionale
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