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#Scuola di New York
fashionbooksmilano · 2 years
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Kerouac Beat Painting
 a cura di Sandrina Bandera, Alessandro Castiglioni ed Emma Zanella
Skira, Milano 2017, 176 pagine, 16,5 x 24 cm., ISBN  9788857237701
euro 18,00
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Mostra Museo MA*GA, Gallarate 3 dicembre 2017-22 aprile 2018
Attraverso 80 opere, tra dipinti e disegni, la rassegna presenta un lato finora poco esplorato e inedito in Italia del padre della Beat Generation.Il percorso espositivo si arricchisce di fotografie di Robert Frank ed Ettore Sottsass, materiale documentario storico e un progetto di Peter Greenaway, oltre a un’intervista ad Arnaldo Pomodoro pubblicata in catalogo, che rievoca la sua esperienza alla Stanford University, in California, del 1966.
Attraverso un corpus di lavori inediti in Italia, il volume getta una luce del tutto nuova sull'attività pittorica e grafica di una delle icone letterarie del XX secolo, lo scrittore americano Jack Kerouac, padre della Beat Generation. Dal confronto tra produzione letteraria e artistica emerge il suo labirintico processo creativo che dalla percezione visionaria della realtà, espressa appunto attraverso il medium del disegno e della pittura, arriva alla scrittura, alla musica, alla poesia e al cinema. Per la produzione prettamente artistica, perseguita anche grazie a un vero percorso di "formazione", furono molto importanti non solo le sue relazioni con la tradizione della cultura visiva americana, con gli altri autori del movimento beat (da Alien Ginsberg a William S. Burroughs), ma anche con i maestri della pittura informale e della Scuola di New York che egli iniziò a frequentare dalla seconda metà degli anni cinquanta. La monografia si articola in differenti nuclei che intrecciano la vita e la poetica di Kerouac con l'eccezionalità delle opere presentate. Di particolare interesse sono poi i riferimenti dell'autore che spaziano da Proust a Breton, dai ritratti di personaggi famosi come Joan Crawford, Truman Capote, Dody Muller o il cardinal Montini, alle sue visioni costruite intorno a un sincretismo religioso sospeso tra buddhismo e cattolicesimo, dai riferimenti alla cultura beat, come Robert Frank e William S. Burroughs, fino a lambire l'espressionismo astratto.
10/10/22
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gregor-samsung · 7 months
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“ A novembre hanno ricevuto una telefonata della direttrice. Voleva parlare con loro e no, sarebbe stato meglio farlo di persona, meglio non per telefono. Si sono presentati tutti e due. Era caduta una neve precoce; la luce livida, l’ambiente urbano repentinamente mutato li rendevano inquieti, come se non bastasse già il tono della telefonata, certo non minaccioso, ma ambiguo, guardingo. L’inquietudine è aumentata quando la direttrice ha cominciato con un discorso molto generale sulla missione (ha detto proprio cosí, mission) dell’insegnamento e sui compiti degli educatori. Si vedeva che rimandava il momento in cui avrebbe sputato il rospo, e i due stavano seduti sulla punta della sedia, sempre piú nervosi. Poi finalmente gliel’ha detto: i genitori degli altri bambini si erano lamentati. Le telefonavano per dirle che sempre piú spesso, a casa, i figli di quattro anni si rivolgevano a loro con parole mai sentite prima, che alla fine risultavano essere italiane. Si registravano già alcuni casi di gravi incomprensioni transgenerazionali, con conseguenze che solo per un pelo non erano state serie. Interpellate, la maestra Shirley e la maestra Carol avevano confermato; loro stesse si erano rassegnate ad apprendere il significato di espressioni quali pipí, popò, basta, prendi, vieni qua e vaffanculo, finendo per utilizzarle anche loro, in violazione dei principî educativi del Learning World, per non restare tagliate fuori. La direttrice, a cui evidentemente sfuggiva la differenza tra vaffanculo e vattene via, aveva aggiunto che però la contaminazione culturale, cosí si era espressa, procedeva anche in direzione opposta, tanto che il bambino aveva adottato il termine wedgie. Su richiesta dei genitori, aveva poi specificato che la parola, di cui non si conoscono equivalenti in altre lingue, designa la condizione in cui, adulti o minori, ma soprattutto questi ultimi, si è infastiditi dalle mutande insinuatesi nel solco fra l’una e l’altra natica. La direttrice non si era mai trovata alle prese con un problema del genere (adesso parlava del bambino, non piú della wedgie). Non sapeva esattamente cosa proporre. Contava però sul loro aiuto per trovare una soluzione, escogitare qualcosa che permettesse agli altri alunni di mantenere la madrelingua in presenza della formidabile spinta all’innovazione portata da quel bambino dal carattere cosí forte. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 126-127.
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artistdinzel · 2 years
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raffaeleitlodeo · 6 months
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Visto che molti giornali stanno riprendendo la campagna contro l'istruzione pubblica e per una scuola "meritocratica", bombardandoci quotidianamente con improbabili storie di fantomatici geni laureatisi a 15 anni solo grazie alla forza di volontà, vorrei riportare un breve aneddoto personale. Alcuni mesi fa sono stato accettato per un dottorato (PhD) in Relazioni Internazionali dall'Università di Cambridge. Il processo di selezione, più che meritocratico, mostra come le università più conosciute ("d'eccellenza", direbbero quei giornali) siano sempre più luoghi inaccessibili per chi non ha un privilegio di classe. Per potersi candidare sono necessari una serie di pre-requisiti ufficiali, come le certificazione linguistiche, e ufficiosi, (per esempio, è quasi impossibile essere presi senza aver fatto esperienze di studio all'estero). Tutte cose estremamente dispendiose a cui solo una minoranza può avere accesso. Uno studente che va in Erasmus, per esempio, riceve circa 300€ mensili come borsa di studio, una cifra con la quale in una grande città europea si può a malapena coprire il vitto. Tutto il resto è a spese proprie. Per non parlare di esperienze lavorative utili al curriculum ma sottopagate o non pagate affatto (l'ONU, per nominarne uno, offre tirocinii di 6 mesi a New York senza prevedere alcuna remunerazione). Chi viene da una condizione abbastanza agiata e si può permettere alcune di queste cose, con un po' di fortuna e un po' di bravura, può riuscire a venire accettato in un'università conosciuta e rinomata. Le disuguaglianze più rilevanti e i maggiori privilegi, però, non si mostrano durante il processo di selezione dei candidati, ma dentro l'università stessa. Molte delle "università d'eccellenza", infatti, non forniscono stipendio ai loro dottorandi/ricercatori e anzi chiedono loro un'ingentissima retta. Di fatto, i dottorandi (che nella pratica sono lavoratori dell'università) devono pagare per poter lavorare gratis in cambio della nomea dell'università. È vero che esistono alcune borse di studio, ma queste sono generalmente poche, spesso esterne all'università, e non di rado portano a una commisitione moralmente discutibile coi più variegati gruppi privati. Il loro criterio di assegnazione è infine generalmente opaco e spesso finiscono paradossalmente per essere vinte dagli studenti più benestanti e altolocati che meno ne necessiterebbero. Per ritornare alla mia esperienza personale, io non ho vinto borse di studio. L'Università di Cambridge ha stimato che per affrontare il dottorato, tra retta e costi di vita, avrei dovuto pagare di tasca mia 52 000€ l'anno, ossia più di 200 000€ per i quattro anni di studio/lavoro. Poiché non dispongo di tale cifra (e anche avendola, non la regalerei a un'università con un patrimonio di 20 miliardi di € che semplicemente non vuole pagare i suoi dottorandi) ho rifiutato l'offerta di dottorato. In futuro forse farò altre domande di dottorato, anche se in università con una maggiore attenzione alle condizioni dei suoi studenti/lavoratori. Tuttavia, questa esperienza pratica mi ha confermato alcune cose: che l'unico modello universitario veramente di eccellenza è quello pubblico, gratuito e accessibile a tutti, anche e soprattutto ai più svantaggiati. Che nel modello della fantomatica "università del merito", sempre più privatizzata e a pagamento, la norma non sarebbero gli scintillanti adolescenti geniali rallentati dalla burocrazia dell'istruzione pubblica (una minoranza statisticamente inesistente), bensì i ricchi ereditieri ed emiri che si possono permettere un diploma dal costo di una Maserati per fare bella figura in alta società. E che, in quel modello, cultura e istruzione non sarebbero degli straordinari fattori di emancipazione sociale e collettiva, quali dovrebbero essere, bensì puri e semplici strumenti di disuguaglianza, esclusione e oppressione. Alessandro Maffei, Facebook
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milesmoralesrp · 10 days
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Miles Morales è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics. Ideato da Brian Bendis e disegnato da Sara Pichelli,il personaggio è stato introdotto nell’universo Ultimate in sostituzione di Peter Parker che era rimasto ucciso nella saga La morte di Spider-Man ed è il quinto personaggio - dopo Peter Parker, Miguel O’Hara, Ben Reilly e Gerald Drew - ad assumere l’identità di Spider-Man. Morales è stato il primo afro-americano a indossare il costume del supereroe e il secondo dalle origini ispaniche dopo Miguel O’Hara, protagonista della serie Uomo Ragno 2099.
Biografia
Miles è un adolescente afroamericano di origini portoricane, che abita insieme alla sua famiglia nella New York ricostruita dopo l’onda Ultimatum; è un ragazzo timido ma molto intelligente che si ritrova catapultato in un mondo completamente fuori dalla norma, ovvero quello della comunità metaumana, a causa del morso di un ragno. Dopo la morte di Peter Parker decide di agire diventando poco alla volta una persona più coscienziosa e sicura di sé intraprendendo la carriera di supereroe erede di Spider-Man.[ I suoi genitori, Rio Morales e Jefferson Davis, nella speranza che possa ricevere una istruzione avanzata, lo iscrivono a una scuola prestigiosa ma durante la visita a casa di suo zio Aaron Davis, viene punto da un ragno che gli conferisce alcune capacità, come la mimetizzazione, una spiccata agilità e la capacità di paralizzare gli avversari con le mani. Poi scopre che queste capacità sono simili a quelli in possesso di alcuni tipi di ragni.
Spaventato da questa situazione, sostiene di voler solo una vita normale e non vuole fare l’eroe come Spider-Man. Ma, a seguito della morte di questi, Miles, che era uscito di nascosto dal suo studentato e si era diretto proprio nei pressi della battaglia per cercare di capire cosa stesse accadendo, assiste agli ultimi istanti di vita dell’eroe. Miles è oppresso dal senso di colpa perché avrebbe potuto aiutarlo se avesse deciso di usare i suoi poteri piuttosto che farsi soggiogare dalla paura. In seguito Miles decide di intraprendere in qualche modo la carriera di vigilante e nella sua prima uscita affronta e sconfigge il criminale Kangaroo ma in maniera goffa e la stampa inizia a bersagliarlo per il pessimo gusto non tanto delle sue azioni quanto della scelta del costume così simile a quello dell’originale, essendo passato molto poco dalla sua sepoltura. Una sera, mentre compie il suo giro di ronda incontra Spider-Woman
La donna è piuttosto alterata per il comportamento del ragazzo e dopo un breve scambio di colpi, in cui lo smaschera e lo cattura tramite la ragnatela che secerne dalle dita, lo porta al Triskelion dove viene interrogato da Fury e dagli Ultimates, tutti alquanto scioccati dalla situazione. Parlando con Nick Fury, Miles spiega le sue ragioni e in contemporanea scopre che la fedina penale di suo zio è più sporca di quello che credeva, dato che è sulla lista dei ricercati della F.B.I. Nel frattempo Electro, detenuto nella stessa struttura dopo la notte in cui Goblin uccise Spider-Man, si risveglia dal coma indotto chimicamente e cerca di fuggire aggredendo il personale. A causa del suo tentativo di fuga, tutte le luci si spengono e Miles e Fury si uniscono al resto degli agenti S.H.I.E.L.D. per fermare il supercriminale. Lo scontro termina proprio grazie al giovane che approfittando di un momento favorevole, paralizza Electro con il suo tocco velenoso, permettendo così la sua incarcerazione. Il giorno dopo Jessica Drew, in borghese e non proprio a suo agio, raggiunge la scuola di Miles e gli consegna una valigetta con la benedizione di Fury e l’avvertimento che non ci saranno altre occasioni per lui e la scelta di vita che ha deciso di seguire. Miles l’apre e dentro vi trova un nuovo costume, una variante nera con ricami rossi di quello che un tempo veniva indossato da Peter: ora può ritenersi il vero erede di Spider-Man.
Poteri e abilità
Morso da un ragno geneticamente modificato noto come esemplare 42, che è leggermente diverso da quello che ha conferito a Peter Parker poteri sovrumani, Miles Morales possiede abilità simili a quelle dell’originale Spider-Man, tra cui forza, agilità e riflessi notevolmente potenziati, la capacità di aderire alle pareti e ai soffitti con le mani e i piedi,e un "senso di ragno" che lo avverte del pericolo con una sensazione di ronzio nella testa. Sebbene la sua forza e agilità siano simili a quelle dell’originale Spider-Man più giovane, il suo senso di ragno pare funzionare in maniera diversa a quello del suo predecessore, in quanto lo avverte solo del pericolo immediato.
Ha due abilità che l’originale Spider-Man non ha: la capacità di mimetizzarsi, estendendola anche agli indumenti che indossa, per adattarsi a ciò che lo circonda, rendendolo effettivamente invisibile, e un "Venom Strike" che può paralizzare temporaneamente quasi chiunque con un solo tocco.
Il Venom Strike non utilizza un vero veleno, ma è un tipo di bioenergia elettrica che può essere caricata nel corpo di Morales, e può essere usata contro un avversario a distanza conducendola attraverso un materiale in cui entrambi Miles e il suo avversario sono in contatto, come la ragnatela dell’Uomo Ragno della Terra-616.
Ovviamente l’efficacia varia da nemico a nemico, in quanto alcuni col tempo hanno imparato a resistere a questa scossa, mentre altri ne sono sempre stati refrattari. Miles può effettuare una versione più potente dell’attacco, il "Mega Venom Blast",che ha effetti devastanti su chiunque, Miles compreso, dato che il suo utilizzo tende a scaricare completamente la bioenergia corporea con conseguente sfinimento o addirittura svenimento del ragazzo.
Il corpo di Miles possiede anche una significativa resistenza alle lesioni. Durante un alterco con il mercenario Roxxon Taskmaster, Miles viene sbalzato attraverso un muro di mattoni senza alcuna apparente ferita grave, anche se l’esperienza fu dolorosa per lui.
Miles indossa un costume che gli è stato regalato dallo S.H.I.E.L.D.,e inizialmente usò i lancia-ragnatele di Peter Parker, che gli sono stati dati da May Parker. Alla fine riceve anche una nuova serie di lancia-ragnatele dallo S.H.I.E.L.D.
Prestavolto
Nadji Jeter
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mezzopieno-news · 2 months
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DONA UN MILIARDO DI DOLLARI PER I SUOI STUDENTI
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Ruth Gottesman, una professoressa in pensione di 93 anni, ha donato un miliardo di dollari americani all’università di medicina nella quale ha lavorato per tutta la sua carriera. Quella effettuata dalla professoressa emerita in pediatria, che oggi siede nel consiglio dei fiduciari dell’università Albert Einstein con sede nel Bronx, è la più grande donazione mai ricevuta da una scuola di medicina negli Stati Uniti. Vedova di un facoltoso investitore di Wall Street, la dottoressa Gottesman è stata mossa dal desiderio che gli studenti possano frequentare la scuola di medicina e cominciare la loro carriera senza accollarsi alcun debito per pagare la retta che, nel corso degli studi, può raggiungere un totale 200.000 dollari. In questo modo i giovani meritevoli potranno beneficiare di borse di studio e l’università, che si trova nel quartiere più povero di New York, amplierà il corpo studenti includendo coloro che diversamente non potrebbero permettersi di frequentare i suoi corsi.
Nonostante la riluttanza iniziale ad associare il suo nome alla donazione, Gottesman è stata persuasa dall’idea di ispirare altri a fare del bene, auspicando che i futuri medici continuino a fornire assistenza di qualità all’interno della comunità, come fece lei prima di intraprendere la carriera accademica. La dottoressa ha posto un’unica condizione alla sua donazione: che l’Università non cambi mai il suo nome, scelto in memoria del fisico Albert Einstein ancora in vita al tempo della sua inaugurazione nel 1955.
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Fonte:Albert Einstein College of Medicine; Foto: New York Times
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diceriadelluntore · 4 months
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Storia Di Musica #312 - Kaki King, Legs To Make Us Longer, 2004
La scoperta di grandi chitarriste arriva oggi ad una delle grandi interpreti attuali. Kaki King era l'unica donna presente in una classifica stilata nel 2006 dalla rivista Rolling Stone, The New Guitar Gods, classifica dove peraltro King è l'artista più giovane in assoluto. Eppure il primo strumento che la giovanissima Kaki amava suonare fu la batteria, da adolescente invece la sua passione si trasferì sulle corde di una chitarra. Inizia a suonare in gruppo con un suo amico di scuola alle superiori,  Morgan Jahnig, che diventerà il basista degli Old Crow Medicine Show, un gruppo di Nashville che avrà un forte successo locale negli anni a seguire. Nel 1998 i due amici vanno a New York all'Università, dove Kaki King prende lezioni di chitarra. Per mantenersi, suona da busker nella metropolitana e fa la cameriera in un famoso locale dove si suona dal vivo, il Mercury Lounge.
Kaki riesce a personalizzare a suo modo la tecnica del fingerpicking, che ricordo consiste nel pizzicare le corde della chitarra direttamente con le dite, senza il plettro, che nella sua esecuzione classica prevede la posizione della mano sulle corde vicino al foro della cassa, toccando solo le corde interessate anche se a volte si appoggia il pollice sulle corde per dare più stabilità alla mano. Con piccoli risparmi riesce a registrare un demo di brani strumentali, che impressionano una piccola e giovane etichetta discografica, la Verlour, che nel 2002 le fa firmare il contratto per un disco. L'anno successivo, nel 2003, esce Everybody Loves You: prodotto in prima persona da King, il disco è il primo fulgido esempio della maestria con cui l'artista padroneggia lo strumento. Al fingerpicking che riprende la magia dei giganti americani dello stile, tra cui John Fahey (di cui ho già parlato in questa rubrica), il suo allievo Leo Kottke (dalla vita incredibile e dalla musica inebriante) e Preston Reed (altro campione, che vive in Scozia da venti anni) aggiunge tocchi di flamenco (come la proverbiale tecnica percussiva dello stile andaluso) e addirittura il suonare la chitarra con la tecnica slapping tipica dei bassisti (tecnica che consiste nell'alternare uno slap, cioè uno strappo, e una percussione con il pollice alle corde di uno strumento). Il risultato ammalia la critica, che considera il disco il migliore debutto chitarristi da decenni.
Forte di questo incoraggiamento, Kaki King si mette subito a riscrivere pezzi, e nel 2004 pubblica il disco che ho scelto oggi. La chitarrista passa ad una etichetta di una Major, la Red Ink che fa capo a Epic\Sony Music e in produzione arriva il chitarrista David Torn, uno che ha studiato con Leonard Bernstein, ha suonato con i più grandi artisti del rock, del pop, del jazz, vincendo numerosi Grammy e ha suonato per decine di colonne sonore di film famosi. Il disco, Legs To Make Us Longer, formato da 10 brani strumentali e dal primo esperimento di King al canto, è il tripudio della sua tecnica sorprendente ma piena di sentimento che King ha trasmesso in Everybody Loves You. Ma ci sono anche altre cose in questo lavoro, in primis tocchi di altri strumenti - un contrabbasso, una batteria, accenni di archi in vari punti - che aggiungono più dimensione e consistenza al caratteristico modo di scrivere canzoni di King per chitarra solista. L'impiego di batteria e contrabbasso in Ingots è sorprendente all'inizio, ed è il suo lato spiccatamente melodico che rapisce l'ascoltatore in gemme come Doing The Wrong Thing, dove con King in una danza veloce ma esile attraverso il movimento e lo spazio, si accodano prima il violoncellista Erik Friedlander e la violinista/violista Joyce Hammann entrino nel mix a quattro minuti per portare la melodia nell'etere. King suona per la prima volta su disco la chitarra elettrica in Can The Gwot Save Us?, in uno stile campagnolo e pastorale che, nonostante tutta la sua lentezza ed eleganza, è più misterioso di qualsiasi altra cosa qui. Neanderthal stupisce per la dolcezza, All The Landslides Birds Have Seen Since The Beginning Of The World è misteriosa e quasi gotica, fa impressione la sua capacità di creare emozioni con la tecnica e il suono. La traccia finale dell'album, My Insect Life, la mostra in compagnia di basso, violoncello e batteria, in questa traccia si cimenta per la prima volta al canto, con una voce piccola e "adolescenziale" che è quasi coperta dalla sua chitarra acustica ed elettrica sovraincisa. Due tracce, Frame e Doing The Wrong Thing verranno inserite nella colonna sonora del film Into The Wild di Sean Penn del 2007, con King che insieme a Michael Brook, grandioso musicista e produttore canadese, scrisse i temi principali, accompagnati dalle canzoni che scriverà per la stessa occasione Eddie Vedder (che vincerà il Golden Globe per la miglior canzone originale per Guaranteed). Anche in questo caso, critica entusiasta e un ottimo riscontro di vendite per un disco così particolare. E King aprirà concerti di artisti come David Byrne e collaborerà con i Foo Fighters nel disco Echoes, Silence, Patience & Grace (del 2007) dove suona la sua chitarra magica nel brano Ballad Of The Beaconsfield Miners.
Kaki King dopo questo disco cambierà molto nello stile musicale: paurosa di sentirsi descritta solo come un portento della chitarra acustica, inizierà un percorso più che decennale di studiom che continua ancora oggi, e di sperimentazione sulle potenzialità della chitarra, persino organizzando una sorta di spettacolo multimediale con l'aggiunta di video installazioni, giochi di luce, performace artistiche. Sebbene poco conosciuta, King è un talento eccezionale, una figura iconoclasta che è l'unica nuova voce di quest'epoca alla chitarra acustica, anche se esplora altre avvincenti strade sonore e musicali.
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abr · 9 months
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Mi fa fin tenerezza: me la immagino autentica venexiana nata e cresciuta (anche se il cognome, hmmm), orgogliosa e provinciale quanto si conviene, una a sua insaputa tipo, quote: "New York, Parigi .. cossa xe, campagna?" come non ne trovi più.
Per lei di Sant'Eena ce n'è GIUSTAMENTE una sola: drita 'vanti dopo Casteo.
(Unico neo: perché "in Italia"? Che ci azzecca con Venexia? Ah ste affluent della scuola di giornalaismo).
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mentaltimetraveller · 2 years
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Ugo Rondinone, “burn shine fly”. 
Veduta dell’installazione presso Scuola Grande San Giovanni Evangelista, Venezia, 2022. Fotografia di Andrea Rossetti. 
Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Esther Schipper, Berlino; Sadie Coles HQ, Londra; Gladstone, New York; Kamel Mennour, Parigi; Kukje Gallery, Seoul.
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gregor-samsung · 1 year
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“ Invece di seguire il programma di austerità del suo predecessore Hoover, il presidente del New Deal, come ha notato Barbara Spinelli su «la Repubblica», «aumentò ancor più le spese federali. Investì enormemente sulla cultura, la scuola, la lotta alla povertà». Purtroppo, aggiunge la Spinelli, «non c’è leader in Europa che possegga, oggi, quella volontà di guardare nelle pieghe del proprio continente e correggersi. Non sapere che la storia è tragica, oggi, è privare di catarsi e l’Italia, e l’Europa». Già: addirittura una «catarsi». Ma è proprio quello che ci vorrebbe. Roosevelt, infatti, non mise solo i disoccupati a scavare buche e a riempirle, come tanto spesso si dice. Tre dei più importanti progetti della Works Progress Administration, i più singolari, innovativi e duraturi, furono quelli compresi nel cosiddetto Progetto Federale numero 1, altrimenti noto come Federal One, che sponsorizzò per la prima volta piani di lavoro per insegnanti, scrittori, artisti, musicisti e attori disoccupati. Il Federal Writers’ Project, il Federal Theatre Project e il Federal Art Project misero al lavoro per qualche anno più di ventimila knowledge workers (come li chiameremmo oggi), tra i quali c’erano Richard Wright, Ralph Ellison, Nelson Algren, Frank Yerby, Saul Bellow, John A. Lomax, Arthur Miller, Orson Welles, Sinclair Lewis, Clifford Odets, Lillian Hellman, Lee Strasberg (il fondatore del mitico Actors Studio) ed Elia Kazan. Non si trattò di elemosina: checché. Oltre a produrre opere d’arte (migliaia di manifesti, disegni, murales, sculture, pitture, incisioni...), gli artisti plastici e figurativi vennero impiegati nella formazione artistica e nella catalogazione dei beni culturali, e crearono e resero vivi anche un centinaio di community art centres e di gallerie in luoghi e regioni in cui l’arte era completamente sconosciuta. In tre anni, nella sola New York, più di dodici milioni (12.000.000!) di persone assistettero agli spettacoli teatrali incentivati dal Federal Theatre Project. Quanto al Writers’ Project, che costò ventisette milioni di dollari in quattro anni, produsse centinaia di libri e opuscoli, registrò storie di vita di migliaia di persone che non avevano voce e le classificò in raccolte etnografiche regionali, ma soprattutto, con le American Guide Series, contribuì a ridare forma all’identità nazionale degli Stati Uniti, che la Grande Depressione aveva profondamente minato, fondandola su ideali più inclusivi, democratici ed egualitari. E scusate se è poco. Tuttavia anche lì, e anche allora, non mancavano i sostenitori dell’idea che la cultura è un lusso e, soprattutto, un lusso di sinistra. Dal maggio del 1938, sotto la guida di due «illuminati statisti» come Martin Dies e J. Parnell Thomas, la Commissione della Camera contro le attività antiamericane non smise di accusare i tre progetti di essere al soldo di Mosca e non si arrese fino a quando non furono fermati. Poi, venne la guerra e molti sogni si infransero. Ma intanto, con quel solido lavoro culturale alle spalle, le fondamenta di una nuova consapevolezza di sé e di una nuova idea di futuro erano comunque gettate. E da lì, dall’idea di fondo della necessità dell’intervento statale per vivificare la cultura e modificare così la specializzazione produttiva di un Paese, partirà, già durante la guerra, un altro liberale illuminato, Vannevar Bush, consigliere di Roosevelt, per elaborare il famoso rapporto Science: the Endless Frontier, che rappresenta un po’ il manifesto della politica culturale e scientifica – e a ben vedere anche economica – che avrebbero seguito gli Stati Uniti nei successivi decenni fino a Barack Obama. “
Bruno Arpaia e Pietro Greco, La cultura si mangia, Guanda (collana Le Fenici Rosse), 2013¹ [Libro elettronico]
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artistdinzel · 2 years
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felixfosteroleplay · 1 year
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Felix Cooper Foster (29 luglio 2019) è residente di Tripoli di nazionalità libica e tunisina di origini irlandesi e origini romane lontane ed è il leader e fondatore del Partito Nazionale Fascista libico che in precedenza si chiamava Fasci di combattimento e Socialist party mentre in precedenza era il leader della repubblica di Homs mentre in precedenza era detenuto presso la prigione Abu Salim,il governatore delle città libiche in precedenza romane,Sirte,Benghazi e era anche anche un insegnante,giornalista e militare presso US army Reserve,membro del partito repubblicano GOP e studente presso l'Università di New York, figlio di Calvin Foster ed Emma Flynn.
È attualmente sposato Giulia Costa
Breve biografia
Felix Cooper Foster è nato il 29 luglio 2019 a New York dall'unione tra Calvin Foster ed Emma Flynn, entrambi di origini irlandesi discedenti dei romani che non avevano conquistato mai Irlanda ma fatto commercio e visite ai celtici.
Durante l'adolescenza, Felix si picchiò con altri adolescenti essendo un bullo e di avere un carattere violento nella scuola superiore di New York e si laurea ottenendo il diploma di lettere all'età di 18 anni.
Nel 2022, all'età di 19 si iscrive all'università di New York per ottenere la laurea di professore.
Il 7 gennaio 2023, Felix ottiene il diploma da professore iniziando a lavorare come insegnante presso la scuola media di New York e si iscrive al partito conservatore repubblicano GOP.
Nello stesso periodo, Felix inizia a fare affari con gli israeliani americani che supportano il partito israeliano conservatore del Likud in modo per punire i palestinesi che da anni hanno continuamente fallito di avere uno stato palestinese indipendente e perché non gli piace la cultura araba che la considera retrograda rispetto agli israeliani ebrei.
L'8 gennaio, Felix incontra l'israeliano venuto brevemente a New York per una visita, Jacopo Levi con il quale strinse amicizia e decise di aiutare l'ala destra israeliana e inizia una relazione con la cugina di Jacopo Levi: Margherita Sforno finendo di avere un figlio: Felix Aaron Sforno.
Il 22 gennaio, Felix continua a sviluppare le sue tendenze estremiste e criminali al punto di aderire nel gruppo supremacista bianco Proud Boys essendo insoddisfatto nella sua vita ma ancora come militante inattivo continuando tuttavia a trattare Jacopo Levi come un alleato da sfruttare essendo un sionista che ha posizioni di estrema destra sugli arabi sebbene mai usato ancora la violenza.
Nello stesso periodo, Felix invia una lettera a Saadi Gheddafi,figlio del defunto Muammar Gheddafi come tentativo di comprare risorse libiche sebbene Saadi nutre il sospetto che Felix potrebbe essere un neo colonialista ma accettò la sua offerta.
Il 23 gennaio, Felix viene indagato dal FBI per aver rubato documenti classificati e collaborato con Richard Stuard, per evitare di essere arrestato in qualsiasi momento e di finire in causa fuggendo quindi a Tunisi in Tunisia facendo perdere le sue tracce, una volta fuggito a Tunisi in Tunisia entra in contatto con la diaspora europea di italiani,francesi e maltesi.
Il 24 gennaio, chiude definitivamente i suoi rapporti con suo padre dopo che quest'ultimo ha iniziato a supportare il FBI e abbandona il partito repubblicano GOP non abitando più negli Stati Uniti iniziando a lavorare come giornalista, nello stesso periodo ottiene protezione dal leader e rivoluzionario della Tunisia, Marwan Ibn Youssef che aveva rovesciato il precedente governo tunisino all'inizio del 2023 e quest'ultimo apprezzò molto sia il modo in cui si comporta Felix in Tunisia che non intende rovesciare nulla e il suo carattere violento, sempre nello stesso periodo Felix iniziò a imparare e parlare le due lingue francese e italiano.
Il 25 gennaio, Felix ottiene l'approvazione di fondare un suo partito che coinvolge la minoranza europea in Tunisia a patto che non lo usa per scopi di separismo e separisti: Socialist party da parte del governo tunisino del suo alleato Marwan Ibn Youssef.
Nello stesso giorno, Felix perde la cittadinanza statunitense che viene revocata dal presidente statunitense James Sawyer e ottiene la cittadinanza tunisina grazie al suo alleato Marwan Ibn Youssef, Felix si fidanza con una tunisina bianca di origini italiane Giulia Costa dopo un colpo di fulmine che li ha attratti.
Il 26 gennaio, Felix ripudia l'ideologia dei Proud Boys per motivi che non abita più negli Stati Uniti preferendo invece di rimanere dipendente dal suo alleato Marwan Ibn Youssef che è infatti da sempre un musulmano sunnita moderato e poco religioso.
Nello stesso giorno,Felix viene reclutato nell'esercito tunisino sia per scopi militari e sia perché conoscendo bene l'italiano può aiutare a tradurre.
Il 27 gennaio, si rivela che Felix non è realmente un bianco supremacista che aveva insistito il FBI erroremente piuttosto si è rivelato come un individuo stanco della presenza dei musulmani e degli ebrei negli Stati Uniti e nelle nazioni europee perché non hanno portato nulla di buono e creano solo problemi e crimini accresciuti ed ebbe la prima figlia  dalla sua fidanzata Giulia Costa: Aurelia Foster.
Il 28 gennaio, Felix viene arrestato dal FBI finendo in prigione ad ADX Florence per aver rubato in precedenza i documenti classificati degli Stati Uniti ma venne rilasciato perché non aveva fornito informazioni utili e perché i documenti sono stati distrutti, dopo il rilascio dalla prigione si trasferisce a Cirene in Libia insieme ai suoi amici e la sua fidanzata Giulia Costa ma continuò a prendere assistenza dal suo alleato Marwan Ibn Youssef sperando che quest'ultimo non lo tradisce.
Il 29 gennaio, Felix si sposa con il matrimonio civile con la sua fidanzata Giulia Costa essendo poco credente ed ebbe due gemelli maschi: Cesare Foster e Andrea Foster.
Nello stesso giorno, Felix organizzò un organizzazione paramilitare che fece marcia su Tripoli mettendo sotto minacce e ricatti l'anziano presidente libico Fayez el-Badri, quest'ultimo temendo una guerra civile diversa dalle altre e pensando che Felix potesse aiutare nell'ordine,legge e in funzione anti Stato Islamico decise di concedergli la cittadinanza libica e renderlo governatore delle città libiche in precedenza romane: Cirene,Apollonia, Leptis Magna,Oea,Sabratha,Arsinoe,Berenice,Barce,Ptolemais,Mersa Matruh,Antipyrgon e Ghirza a patto che riesce a gestire sia comunità musulmane e cristiane copte.
Essendo stufo di essere molestato e vessato dalla sua ex fidanzata Margherita Sforno che era diventata una pazza ossessionata che non accettava che la loro relazione era finita da moltissimo tempo, Felix tramite le forze armate fece catturare Margherita Sforno insieme al suo figlio non riconosciuto Felix Sforno in Tunisia dal suo alleato Marwan Ibn Youssef dove rimangono segretati in un edificio senza speranze di uscita e per tutta la vita.
Felix, cambiò il nome del suo partito Socialist party in Fasci di combattimento.
Il 30 gennaio, si riconcilia con il suo ex alleato sionista, Jacopo Levi accettando di assisterlo nel sionismo e contro Iran se necessario senza essere scoperto dal suo alleato antisionista Marwan Ibn Youssef e dal presidente libico antisionista Fayez el-Badri.
Il 2 febbraio, Felix fa riforme economiche,sociali e militari nelle città libiche musulmane in precedenza romane, ingannò il pubblico dicendo che non vuole riportare indietro il colonialismo ma vuole proteggere l'Islam e infine viene sparato da un attentatore dello Stato Islamico venendo ferito al naso ma sopravvive all'attentato.
Il 5 febbraio, Felix tramite l'esercito libico fece catturare le città libiche Sirte e Benghazi riuscendo a catturare i capi militari dello Stato Islamico come Samir al-Khalifani,Haitham al-Badri e Yassin al-Badri e divenne governatore anche delle città Sirte e Benghazi dove impone il colonialismo,la sua ideologia e lingua italiana.
Nello stesso giorno, Felix in uno zoo libico adotta un cucciolo di leone che lo chiamò Marte e lo visita nella gabbia sempre grazie allo proprietario dello zoo.
Ricevete in seguito una richiesta da parte del suo alleato Marwan Ibn Youssef di consegnare gli ebrei libici ma Felix rispose che non esistono ebrei libici perché uccisi o espulsi molti anni prima che arrivasse lui da parte di Benito Mussolini e poi Muammar Gheddafi quindi rifiutò la richiesta.
Il 7 febbraio, Felix Foster fece uccidere tramite lo squadrismo Tommaso Colombo perché non accettava le sue critiche costruttive e aveva paura di perdere il potere.
L'8 febbraio, Felix Foster attraverso l'esercito libico fece annettere l'Egitto ma per non rischiare di perdere come territorio il Sinai continuò a collaborare con l'ala destra israeliana almeno sulla sicurezza ma anche su restringere le attività di Hamas e questo funzionò facilmente essendo un ammiratore del sionismo.
Gli egiziani furono sottomessi e colonizzati come è successo ai loro vicini indigeni libici subendo umiliazioni dal regime neo fascista di Felix Foster.
Il 9 febbraio, Felix stringe alleanza con Amir Menashe proveniente dalla Libia ma quest'ultimo rimane diffidente verso di lui e nello stesso giorno Felix fece consegnare gli ultimi 3 ebrei egiziani come aveva richiesto il suo alleato Marwan Ibn Youssef che vennero gettati in prigione da qualche parte in Algeria.
Il 10 febbraio, Felix si ammala di ulcera doudenale e finisce nuovamente in ospedale.
L'11 febbraio, Felix rifiuta la richiesta di fermare al momento i maltrattamenti contro il detenuto Haitham al-Badri e invita in Libia a Cirene la sorella del suo alleato Jacopo Levi, Paola Levi con la quale inizia ad avere una relazione amorosa con lei dopo aver scritto una sua biografia e dopo aver scoperto che è una sua ammiratrice.
Il 12 febbraio, Felix rimase sconvolto per essere stato invaso da colui che considerava un suo alleato cioè Marwan e anche se quest'ultimo è stato rimosso dal potere decise di non riconoscere le indipendenze dell'Algeria,Marocco e della Tunisia temendo che sarà il prossimo ad essere rovesciato.
Nello stesso giorno, Felix termina la sua relazione amorosa con Paola Levi perché odia darle ragione su Marwan Ibn Youssef, nomina il libico di origini italiane, Michele Romano come suo possibile successore e fa conoscenza con un'altra delle sue ammiratrici: Esmeralda Messina rimanendo attratto da lei essendo molto più giovane di lui con la quale inizia una relazione amorosa.
Il 13 febbraio, al seguito alle ribellioni libiche di Muhammad al-Husseini ed egiziane di Hakim Nader venne rimosso dal presidente libico Fayez el-Badri come governatore e venne arrestato e imprigionato nella prigione di Abu Salim ma Felix iniziò a pianificare come fuggire.
Nello stesso giorno, Felix riuscì a fuggire grazie a una guardia corrotta riuscendo fuggire nella città di Homs dove fondò una repubblica indipendente da quella di Fayez el-Badri ma venne catturato dai ribelli libici insieme alla sua amante Esmeralda Messina dove vennero entrambi picchiati,stuprati e uccisi, in seguito alla caduta del suo regime il suo cadavere viene trasferito nel cimitero di Cirene su richiesta di sua moglie Giulia Costa e il suo partito Fasci di combattimento venne bannato dalla Libia a causa dei suoi danni di aver ucciso le sue opposizioni,sfrattato gli indigeni libici per dare case ai libici bianchi di origini italiane e causato il neo colonialismo.
Il 20 febbraio, Felix insieme alla sua amante Esmeralda Messina ritorna in vita grazie un patto con Dio dove deve evitare di entrare in contatto con Marwan Ibn Youssef,Tariq Pacha e possibilmente con Adolf Hitler se ritorna in vita per evitare di essere influenzato da loro e fare nuovamente una brutta fine.
Felix si trasferisce a Tripoli e si pente anche degli sbagli che aveva fatto a causa dell'influenza negativa di Marwan Ibn Youssef, con il presidente libico Muhammad al-Husseini gli fu permesso di ripristinare il suo partito Fasci di combattimento sotto il nome Partito Nazionale Fascista ma con i limiti simili a quelli di Michele Romano con il quale forma un alleanza con il suo partito Movimento nazionale sociale e fa un regalo alle sue donne di San Valentino anche se in ritardo.
Nello stesso giorno, Felix nello zoo adotta un cucciolo di leonessa che la chiama Italia dopo che è morto il suo leone anziano Marte.
Felix fece riconciliazione anche con la sua amante ebrea di nazionalità israeliana Paola Levi che alla fine lo ama e potrebbe aiutarlo nuovamente.
Il 22 febbraio, Felix assiste il presidente libico Muhammad al-Husseini a favore dei ribelli siriani contro Assad e diede consigli a quest'ultimo di abolire la schiavitù.
Il 4 marzo, Felix accetta l'invito di Hitler di visitarlo a Miami in Florida sebbene allo stesso tempo teme che quest'ultimo si è ossessionato di lui perché assomiglia al suo ex alleato Benito Mussolini che rimane nell'oltretomba in Paradiso.
Nello stesso giorno, Felix stringe alleanza con Hitler ma solo in casi se dovesse trovare arabi o ebrei creare problemi.
Il 5 marzo, Felix si distanza da Richard Stuard perché non si fida di lui e perché a causa dei documenti classificati rubati avrebbe rischiato di essere arrestato dal FBI.
Nello giorno, Felix accetta un affare con i suoi alleati israeliani Jacopo Levi e Amir Menashe almeno per informarli se nota palestinesi che attraversano fuori dalla Libia per fare attentati sapendo bene che anche Felix odia molto situazioni simili avendo subito in precedenza un tentativo di assassinio contro di lui quando era ancora un dittatore della Libia.
Il 6 marzo, Felix viene sparato da un attentatore dello Stato Islamico di nome Adel Sayyid venendo ferito al torace e viene trasferito nell'ospedale di Tripoli ma l'attentatore riuscì a fuggire, il presidente libico Muhammad al-Husseini dichiara guerra allo Stato Islamico dopo l'attentato terroristico.
Il 14 marzo, Felix riesce a mettere incinta la sua amante Esmeralda Messina ma sua moglie Giulia Costa si ingelosisce un pò perché non è più l'unica donna ad avere figli con lui.
Il 19 marzo, Felix scopre che sua moglie Giulia Costa è sparita dal nulla e chiede aiuto al presidente libico Muhammad al-Husseini di ritrovarla.
Successivamente, Felix si mette in contatto sia con il presidente libico Muhammad al-Husseini e con il suo alleato Adolf Hitler in un incontro a Berlino in Germania, che il quale insieme al suo collega Reinhard Heydrich rivela le intercettazioni telefoniche che era stato Saif Baghdad  a rapire sua moglie Giulia Costa e Felix  tramite la collaborazione del presidente libico Muhammad al-Husseini fece inviare delle spie.
Il 31 marzo, Felix fu felice di rivedere sua moglie Giulia Costa libera dal suo rapitore Saif Baghdad, califfo dello Stato Islamico e festeggia la sua liberazione ringraziando la collaborazione del presidente libico Muhammad al-Husseini e dei suoi alleati Adolf Hitler e Reinhard Heydrich.
Nello stesso giorno, Felix con sua moglie Giulia Costa fece inviti matrimoniali e scelsero l'ex papa tedesco Joseph Ratzinger per celebrare la messa e il matrimonio religioso cristiano per il giorno seguente.
L'1 aprile, Felix e Giulia Costa si sposano religiosamente con il matrimonio celebrato dall'ex papa tedesco Joseph Ratzinger con la partecipazione dei suoi alleati Muhammad al-Husseini,Ivan Volkov e Michele Romano.
Personalità:
Il leone con ascendente scorpione
è passionale,geloso e ambizioso.
È una persona che non risulta sempre simpatico perché dice tutto quello che pensa senza alcun filtro a differenza dell'ariete come ascendente che è molto diplomatico.
Informazioni:
Luogo di nascita: New York city, New York
Residenza: Tripoli,Libia
Professione: Politico e capo del Partito Nazionale Fascista
Segno zodiacale: Leone
Religione: Cristiano cattolico
Età: 3 anni (età calcolata) e 64 anni (trama principale e crescita veloce)
Etnia: Bianco di origini irlandesi e di lontane origini celtiche e romane
Orientamento sessuale: Eterosessuale
Lingue: Inglese,francese e italiano
Partito politico:
-Fasci di combattimento (2023)
-Partito Nazionale Fascista (2023-in corso)
Alleati: Michele Romano,Jacopo Levi,Amir Menashe,Adolf Hitler,Reinhard Heydrich,Josef Mengele,Joseph Ratzinger,Ivan Volkov e James Sawyer
Animali:
-Marte (leone, deceduto)
-Italia (leonessa piccola)
Matrimoni:
-Matrimonio civile con Giulia Costa: 29 gennaio 2023
-Matrimonio religioso con Giulia Costa: 1 aprile 2023
Restrizioni:
-Gli è impedito di governare come un tempo
-Non può esaltare le sue opere neo fasciste e neo colonialiste per scopi propagandisti riguardo il suo passato
Con chi interagisce:
-Il presidente libico Muhammad al-Husseini
-Italiani che aveva importato in passato mentre governava
-Michele Romano e il suo partito Movimento nazionale sociale
-Il presidente statunitense James Sawyer
-Adolf Hitler, ex dittatore della Germania nazista
-Jacopo Levi e Amir Menashe, due alleati israeliani su questione di sicurezza
-Reinhard Heydrich, ex ufficiale nazista delle SS
-Josef Mengele, ex ufficiale delle SS e medico nazista
-Joseph Ratzinger, ex ufficiale della Luftwaffenhelfer (gioventù hitleriana) ed ex papa tedesco
-Ivan Volkov, oppositore di Vladimir Putin
Crimini commessi:
-Essersi unito al gruppo supremacista bianco Proud Boys
-Supportato segretamente il Likud israeliano
-Rubato i documenti classificati e aiutato Richard Stuard
-Inviato un organizzazione paramilitare per mettere sotto minacce e ricatti contro l'anziano presidente libico Fayez el-Badri facendo una marcia su Tripoli
-Fatto rapire la sua ex fidanzata Margherita Sforno e suo figlio illegittimo Felix Sforno tramite le forze armate e facendoli segretare in un edificio in Tunisia grazie alla collaborazione al suo ex alleato Marwan Ibn Youssef
-Commesso crimini di guerra attraverso l'esercito libico che ha portato ad uccidere alcuni civili e tombe di massa
-Fatto uccidere il libico di origini italiane Tommaso Colombo tramite lo squadrismo rifiutando le sue critiche costruttive e temendo di perdere il potere
-Invaso,annesso e colonizzato l'Egitto attraverso l'esercito libico rendendolo una provincia facendo parte della Libia neo fascista e neo colonialista
-Fuggito dalla prigione di Abu Salim e creato la repubblica indipendente di Homs neo fascista e neo colonialista
Curiosità:
-Fisicamente assomiglia al dittatore criminale e fascista Benito Mussolini
-È un neo fascista e neo colonialista avendo origini lontane romane
-Ha sentimenti anti-britannici essendo di origini irlandesi
-Ha un carattere autoritario,narcisista patologico,violento e manca di empatia
-È molto ottuso e ignora gli avvertimenti del pericolo
-Non riesce a provare amore, troppo distratto a guardare altre donne sebbene ha scelto Giulia Costa
-Non ha posizione stabile sul cristianesimo: un giorno è completamente ateo mentre un altro giorno diventa un credente
-Ha la mania di grandezza e il suo ego di sé stesso è esagerato e lo porta a distruggere se stesso e gli altri nel rifiutare le critiche essendo molto ostile a quest'ultime
-Ha preferenza per i musulmani moderati e autoritari come Marwan Ibn Youssef con cui ha una buona amicizia e alleanza
-Si è integrato facilmente nella comunità italiana in Tunisia dove conosce ogni abitudine italiana,la società italiana,cultura italiana e lingua italiana
-È ossessionato dal sesso e ama il sesso, è molto attivo nei rapporti sessuali
-Da adolescente era un bullo con altri adolescenti finendo di picchiarsi con gli altri e ha avuto sempre un carattere violento
-Nonostante il carattere violento, è anche depresso che cambia umore da essere felice,arrabbiato o triste e durante la sua fase di depressione si sente senza speranze,indifferente e poco attivo.
In modo simile al suo alleato Marwan, soffre di bassa autostima e per nasconderlo tenta di sembrare forte.
-È interessato all'antica Roma e impero romano
-È un oratore,attento a studiare gesti e pose, ha un carattere vivace ed estroverso
-È un grande ammiratore del sionismo nonostante è antisemita verso gli ebrei che vivono nelle nazioni bianche
-Il suo cibo preferito è insalata di aglio tritato grossolanamente e innaffiato con olio e succo di limone fresco
-Teme molto Adolf Hitler con il timore che sarà presto un pazzo ossessionato per lui
Parenti
Mark Foster (nonno,deceduto)
Anne (nonna,deceduta)
Calvin Foster (padre,deceduto)
Emma Flynn (madre,deceduta)
Giulia Costa (moglie, 56 anni)
Aurelia Foster (figlia avuta da Giulia, 36 anni)
Cesare Foster (figlio avuto da Giulia, 34 anni)
Andrea Foster (figlio avuto da Giulia,deceduto)
Adriano Foster (figlio avuto Giulia, 30 anni)
Agrippina Foster (figlia avuta da Giulia, 28 anni)
Esmeralda Messina (amante)
Paola Levi (amante)
Ettore Pagani (genero sposato con Aurelia, 41 anni)
Margherita Sforno (ex fidanzata, deceduta)
Felix Sforno (figlio illegittimo, deceduto)
Chad Foster (fratello,deceduto)
Jessica Foster (sorella,deceduta)
Cesar Foster (zio)
Carl Foster (zio,deceduto)
Brad Foster (zio)
Chrystal Foster (zia)
Fernando Foster (zio)
Rajan Foster (ziastro)
Charles Foster (ziastro,deceduto)
Achille Foster (cugino, figlio di Carl)
Burak al-Badri (cugino, figlio di Chrystal)
Ali Foster (cugino,figlio di Rajan)
Ehsaan Foster (cugino,figlio di Rajan)
Saddam Foster (cugino,figlio di Rajan)
Prestavolti:
-Benito Mussolini (pv attuale)
-Tomer Macloof
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carmenvicinanza · 7 months
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Georgia O’Keeffe
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I decided that I wasn’t going to spend my life doing what had already been done.
Georgia O’Keeffe è tra le due pittrici più quotate al mondo. Icona dell’arte moderna statunitense, è la più influente artista di paesaggi e scenari naturali del XX secolo. 
È stata la prima donna a cui è stata dedicata una retrospettiva al Museum of Modern Art di New York, nel 1946.
È passata alla storia per le sue grandiose rappresentazioni della natura. Fiori visti da molto vicino, riprodotti con una minuziosa attenzione ai dettagli e che le hanno consentito di sviluppare un linguaggio espressivo originale che oscilla tra astrazione e figurazione.
All’inizio della sua carriera, aveva fatto parte della corrente del precisionismo, movimento artistico statunitense nato dopo la prima guerra mondiale, conosciuto anche come realismo cubista, le cui tematiche toccavano i temi dell’industrializzazione e la modernizzazione, rappresentati con forme geometriche precise e finemente definite. Anche se le sue opere più importanti e conosciute se ne sono discostate notevolmente.
Nata in una fattoria vicino a Sun Prairie, nel Wisconsin, il 15 novembre 1887, era la seconda dei sette figli e figlie degli allevatori di bestiame  Francis Calyxtus O’Keeffe, di origine irlandese e Ida Totto, di origine ungherese.
Sin da ragazzina, aveva dimostrato una grande propensione all’arte che la spinse a iscriversi alla Scuola d’Arte di Chicago.
Dopo aver insegnato arte per qualche anno, si era trasferita a New York, dove si era formata alla Arts Students League, vincendo borse di studio e diversi premi.
Nella metropoli, si era ritrovata al centro dell’influente cerchia che ruotava intorno al fotografo, gallerista e mediatore artistico Alfred Stieglitz, tra i primi a esporre le opere delle avanguardie europee e il primo che le ha consentito di esporre le sue opere, riconoscendone l’enorme  potenziale artistico.
Le sue creazioni di quegli anni sono caratterizzate da un astrattismo lirico creato da armoniose linee, figure e colori. Le sue serie di illustrazioni a carboncino e acquerelli, sono considerate fra le più innovative di tutta l’arte statunitense del periodo.
Il sodalizio artistico tra l’artista e il gallerista, mutò in un legame sentimentale che ha portato al matrimonio, nel 1924.
Dagli anni venti, aveva abbandonato l’acquerello per realizzare pitture a olio di grande formato con forme naturali e architettoniche rappresentanti vedute della città di New York.
Ma la città non l’affascinava, attratta dagli spazi aperti in cui era nata, dal 1929, aveva iniziato a passare molto tempo nel New Mexico, dove ha dipinto alcune delle sue creazioni più famose in cui sintetizzava fiori e paesaggi tipici, per lo più colline desertiche disseminate di rocce, conchiglie e ossa. I contorni sono increspati, con sottili transizioni tonali di colori che variano fino a trasformare il soggetto in immagini astratte che, talvolta richiamano alla mente l’organo sessuale femminile.
Tra le sue opere più famose ci sono Papaveri orientali del 1927, Colline rosse con fiore del 1937 e, soprattutto, White Flower No 1 del 1932. La tela, dopo esser stata nella sala da pranzo dell’ex presidente George W. Bush alla Casa Bianca, è stata venduta da Sotheby’s nel 2014, per 44,4 milioni di dollari, l’opera d’arte realizzata da una donna più costosa, fino a quel momento.
Nel 1943 l’Art Institute di Chicago ha ospitato la sua prima retrospettiva in un museo.
Quando, nel 1946 perse il marito, decise di trasferirsi definitivamente nel New Mexico, dove ha prodotto una serie di pitture con forme architettoniche e una vasta serie di dipinti di nuvole come viste dai finestrini di un aeroplano.
Agli inizi degli anni settanta è stata colpita da una malattia alla vista, che l’ha costretta a ridurre il lavoro. Ha comunque continuato a lavorare a matita e acquerello, per poi passare alla creta, fino all’ultimo istante della sua vita.
Il 10 gennaio 1977 venne insignita della maggiore onorificenza statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà, dal Presidente Gerald Ford.
È morta a Santa Fe il 6 marzo 1986, aveva 98 anni.
Vent’anni dopo, sono state pubblicate le oltre 25000 lettere che si era scambiata col marito nel periodo del suo auto-esilio in New Mexico. Lui le scriveva anche tre lettere al giorno, alcune lunghe più di quaranta pagine, sperando di convincerla a tornare definitivamente da lui.
La maggior parte delle sue opere sono conservate in oltre 100 collezioni pubbliche e private negli Stati Uniti.
In Europa, la prima mostra importante si è svolta dopo la sia morte, nel 1993, alla Hayward Gallery di Londra.
Georgia O’Keeffe è considerata tra le più importanti artiste del ventesimo secolo.
È stata una donna libera e visionaria, che amava superare i limiti e esplorare territori differenti, prediligeva abiti maschili e ha vissuto relazioni omosessuali con diverse donne, tra cui Frida Kahlo e Rebecca Strand. Considerata ultra liberale e segnalata dall’FBI per le sue idee e comportamenti, ha più volte sottolineato che l’arte non ha genere, rifiutando di veder relegata la sua opera in una categoria a parte, come pittura femminile.
Mentre critici d’arte, psicologi e intellettuali si sforzavano di spiegare cosa si celasse dietro quei fiori che l’hanno resa tanto famosa, spiazzò tutti spiegando che aveva scelto di ritrarli solo perché “sono meno costosi dei modelli e stanno fermi”.
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uwmspeccoll · 1 year
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Milestone Monday, Part 2
On this day, February 27 in 1901, Italian sculptor, painter, and printmaker Marino Marini was born in Tuscany, Italy. Besides his long professional career as an artist, Marini was a professor of art at the Scuola d’Arte di Villa Reale in Monza, near Milan, from 1929 to1940 and then a sculpture professor at the Accademia di Belle Arti di Brera (now Brera Academy) in Milan from 1940 to 1970. Marini developed several themes in his work, including equestrian, nudes, portraits, and circus figures. He was deeply influenced by ancient Etruscan sculpture and according to museum curator Lucy Flint, “by interpreting classical themes in light of modern concerns and with modern techniques, he sought to contribute a mythic image that would be applicable in a contemporary context.”
The first five images shown here are from Homage to Marino Marini, edited by G. di San Lazzaro and translated by Wade Stevenson, with the first image being an original lithograph. It was published in New York by Tudor Publishing Company in 1975. 
The last five images are from Marino Marini: A Suite of Sixty-three Re-creations of Drawings and Sketches in Many Mediums, with an introductory text by Werner Haftmann, and published in New York by Harry N. Abrams in 1968 in a limited edition of 2000 copies, of which ours is one of 500 specially numbered copies. The images were produced by the Günter Dietz Workshop in Lengmoos, Germany using a unique reproduction system that combines the silkscreen printing process with photochemical color separation.
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melancomine · 2 years
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TEASING | peter parker x lettrice
trama: peter parker è il tuo migliore amico, ti sta tenendo nascosti piacevoli segreti ma li stai per scoprire tutti questa notte
pairing: peter parker x lettrice (mi riferisco a tasm ma può essere qualsiasi pp se lo desideri)
avvertenze: smut esplicito, sesso non protetto
word count: 2,7k
masterlist | wattpad
Questa sera fa particolarmente fresco a New York City, il tempo perfetto per un tè, una copertina e un film in streaming. Ma c’è una cosa che ti sta distraendo dalle immagini cruente di Alien, ovvero il disordine. Non riesci proprio a sopportare che la scrivania abbia ancora lo scompiglio dello studio del pomeriggio. Metti in pausa il film e ti alzi. Chiudi e raccogli i libri su cui hai passato ore e ore a memorizzarne le pagine e li riponi al loro posto, nella libreria. Le biro e gli evidenziatori nel portapenne e stavi per tornare a letto quando ti accorgi che una delle cornici appese al muro è storta. Appena noti che la foto in questione è quella del tuo diploma, inevitabilmente un sorriso scappa dalle tue labbra.
Sei felice, spensierata, emozionata e a condividere quel momento importantissimo per voi con le toghe blu è Peter Parker, il tuo migliore amico e spalla su cui puoi sempre contare. Peter Parker… Sei innamorata di lui dal momento in cui i vostri sguardi si sono incrociati per la prima volta a scuola. Lui un po’ goffo, imbranato, se ne andava in giro con lo skateboard e in un modo o nell’altro faceva sempre cadere qualcosa. Ma è questo che ti piace di lui. La sua spontaneità, il suo essere vero.
All’improvviso, un rumore alla finestra. Ti giri di scatto per vedere che un’ombra si sta muovendo da dietro le tende. Hai paura, tanta paura. Il tuo cuore inizia a battere fortissimo, ma pensi che è meglio avere il sangue freddo per qualsiasi evenienza. Cerchi l’oggetto più pesante che ti possa capitare sottomano e trovi una candela. Una candela?!
Ti avvicini lentamente alla finestra e con una mano sposti la tenda. Sei pronta a scaraventare quella profumatissima candela in testa all’intruso quando… ”Spider-Man?!” Esclami.
Cosa ci fa il più famoso e amato supereroe di New York sul tuo davanzale? Sei confusa, ma eccitata. Il mondo si ferma e il tuo cuore continua a battere veloce, non più per la paura ma per l’emozione.
”Calmati, calmati, per favore!” Il ragazzo con il costume ti fa segno di rimanere in silenzio, non vuole che qualcuno ti senti. Entra completamente nella tua stanza e tu lasci cadere la candela. Spider-Man posa una mano sulla tua bocca e l’altra dietro la nuca. Il tuo respiro si regolarizza. Quel tocco ti dà conforto. Rimanete in quella posizione per alcuni secondi, l’uomo ragno sta aspettando che ti sia rilassata completamente e tu ne approfitti per ammirarlo. Non ti è mai capitato di ritrovartelo così vicino. La sua tuta ha dei piccoli strappi qua e là ed è macchiata probabilmente di sangue. Il scintillio degli occhi di plastica della maschera non ti permette di vedere i suoi sotto di essa, riesci solamente a specchiartici.
”Non volevo irromperti in casa, ma non sapevo dove andare.”
Spider-Man ti lascia andare e ti allontani di un passo. ”Perché qui?” Domandi, con aria perplessa. Lui sembra perfettamente a suo agio in questa stanza, tanto da recarsi nel tuo bagno privato, aprire il secondo cassetto del lavandino e prendere il tuo kit del pronto soccorso. Ti stai chiedendo come faccia a sapere dove tieni quella roba. 
Spider-Man ti passa la scatola e tu la prendi, ma il tuo sguardo è ancora più confuso di un attimo fa.
”Prometti di non agitarti.” L’uomo ragno mette in avanti le mani come se fossi una belva da domare. Lentamente, si toglie la maschera. In quella frazione di secondo pensi che sia meglio non guardarlo, per proteggere la sua identità segreta, ma lui sta compiendo quel gesto per infrangere questa etica. 
”Peter?!” I tuoi occhi si spalancano. ”Cosa- Ma quindi- TU?!” Farfugli qualcosa ma hai un uragano di emozioni dentro lo stomaco e non riesci a formare una frase di senso compiuto.
Ecco perché conosceva dove tieni i medicinali. Qui c’è già stato.
Spide… o meglio, Peter Parker si accascia sul divanetto davanti alla finestra e ti rivolge il suo solito caldo e amichevole sorriso che in un certo senso riesce a far sciogliere quella tempesta che hai dentro. 
Lo guardi meglio e noti che perde sangue dal naso e da un taglietto sul labbro. ”Ma tu sei ferito.” In mano hai ancora il kit del pronto soccorso quindi ti accomodi di fianco a lui sul divano verde e prendi gli oggetti necessari per pulirlo e disinfettarlo.
”Dovresti vedere quegli altri.” Ridacchia il ragazzo con il costume rosso e blu. ”Cinque ragazzi se la stavano prendendo con un povero fattorino. Ho fatto vedere loro le buone maniere ma mi hanno rincorso e non potevo scappare all’infinito quindi… Eccomi qui. Tranquilla, non mi hanno visto entrare. Per fortuna abiti all’ultimo pia- Ah! Piano!” Un urletto stridulo esce dalla sua bocca quando il batuffolo impregnato di disinfettante tocca la ferita che ha sul labbro.
”Hai lottato contro una lucertola gigante e ti lamenti di questo micro taglietto?” La cosa ti fa inevitabilmente ridere.
”Guarisco in fretta, ma brucia lo stesso.” Peter fa cadere la testa sullo schienale del divano e ti guarda mentre lo curi. Le sue iridi marroni sono stracolme di dolcezza e passano dai tuoi occhi alle tue labbra, bagnate dalla punta della lingua che fai uscire ogni volta che ti concentri.
”Lo sospettavo, comunque.” Sospiri. Conosci troppo bene Peter e hai capito che ti stava nascondendo qualcosa. Quelle fughe in piena notte e quei giorni passati a non sentirvi erano troppo loschi. Vederlo con quella tuta, ti fa salire un brivido freddo lungo la schiena che improvvisamente si trasforma in una calda e piacevole sensazione nello stomaco. Ti piace, tantissimo.
”Non mi dire.” Ti stuzzica ironicamente Peter per poi tornare serio per un attimo. ”Mi fido di te. Ciecamente. Ecco perché sono qui, sei l’unica su cui posso contare.” 
Appena finisci di pulirgli il viso, butti per terra i batuffoli di cotone usati e metti da parte il kit. Stai per alzarti quando Peter ti afferra un polso con delicatezza. ”Torna qui.” Dice, tirandoti verso di lui. Sei nuovamente seduta, ma il tuo amico non ha intenzione di lasciarti. Tu non riesci a opporre resistenza, quindi ti lasci cullare dalle sue mani quando una di queste si appoggia sulla tua guancia accaldata.
”Sono contenta che ti sia aperto con me. Significa tanto.” Ringrazi Peter per aver confidato con te il suo più grande segreto, nonostante i rischi che corre.
I vostri visi sono incredibilmente vicini. Peter riesce a percepire il tuo battito accelerato con il suo senso sviluppato da supereroe. A cosa fare adesso ci sta pensando da una vita intera. Con il pollice ti accarezza lo zigomo e la mano scende verso la nuca e ti avvicina ancora di più. I vostri nasi si stanno sfiorando. Rimanete così, con le labbra che quasi si toccano ma ancora non si incontrano. I vostri respiri si uniscono.
”Peter…” Sussurri. Quella lontananza ti sta torturando. Perché non si decide a baciarti? La verità è che anche lui sta fremendo, ma vuole capire se sta facendo la cosa giusta.
”Sì?” Sussurra a sua volta. 
”Non farmelo dire.” Sorridi ma stai tremando.
Peter ti guarda negli occhi, che nel frattempo sono diventati lucidi di desiderio e con la debole luce dei lampioni che viene da fuori si nota più facilmente. ”Voglio sentirtelo dire.”
Potresti morire di infarto. ”Baciami, ora.”
Le vostre labbra finalmente si incontrano in quello che sembra essere uno spettacolo di fuochi d’artificio. Peter è così delicato ma anche così passionale, questo bacio sta riempiendo la stanza con rumori bagnati e ansimi pesanti. La sua mano scivola verso la tua clavicola, scoprendola dalla sottile spallina della canottiera bianca che indossi come pigiama. Peter ama come il tuo corpo reagisce al suo contatto e sorride nel bacio quando sente i brividi salirti lungo la schiena.
Le vostre forme si fanno più vicine. L’uomo ragno prende di nuovo il controllo della situazione e ti fa sdraiare, la sua figura esile in mezzo alle tue gambe. Con un braccio regge il suo peso appoggiato di fianco alla tua testa, l’altro lo usa per abbracciarti la vita. Sussulti quando senti una dura presenza affermarsi attraverso il suo attillato costume di spandex e sbattere contro la tua intimità.
Le tue mani si trasferiscono dallo stringere i suoi capelli castani e arruffati a cercare la zip nascosta dietro la tuta. La trovi e la tiri giù, lo aiuti a togliersela e quando si allontana per riuscire meglio nel vostro intento, ”Tienila.” Mormori, così Peter l’abbassa il necessario per mostrare il suo torace liscio e i suoi addominali. Sul fianco destro noti che ha un grosso ematoma probabilmente derivante dalla scazzottata di prima.
Ti sollevi per toglierti la canottiera che in quel momento vi sembra un grande ostacolo. Non porti il reggiseno, per questo i tuoi capezzoli si irrigidiscono per l’improvvisa aria fresca. Peter si china per lasciarti dei baci umidi sul collo, sulle spalle, infine sul tuo seno. Inarchi la schiena per cercare più contatto con l’altra persona. Lui lo prende come indizio e con una mossa veloce fa scivolare i tuoi pantaloni larghi felpati lungo le gambe, fino a toglierli completamente e lasciare scoperto il tuo intimo per niente sexy e soprattutto con disegnati sopra dei cuoricini. Ma è Peter Parker, hai condiviso il liceo con lui, tanti pianti e tante risate, e non ti vergogni affatto di quelle mutandine.
Il percorso di baci di Peter continua fino ad arrivare al tuo ombelico, poi si allontana. Ti sta guardando negli occhi con il respiro pesante, studia ogni particolare del tuo volto, te lo accarezza, con il pollice traccia il contorno delle tue labbra. Le dita dell’altra mano stanno sfiorando i tuoi fianchi e il ventre. L’indice e il medio si fanno strada verso il tessuto di quelle ridicole mutandine e da sopra di esso inizia ad accarezzare il tuo sesso, o meglio, a stuzzicarti, perché quel tocco è talmente leggero da essere a malapena percepito, come uno straziante solletico, una tortura, perché ne vuoi di più e non te ne dà, ma è questo che ti fa eccitare. Questa delicatissima e lentissima carezza, insieme al suo sguardo che punge su di te.
Il tuo corpo si sta contorcendo sotto di lui e questo fa impazzire Peter. Decide che questa sofferenza è troppa anche per lui, per cui, finalmente, ti spoglia delle mutandine e riposiziona le dita nell’esatto punto di prima, ma questa volta con più decisione e maggiore pressione. ”Sei eccitata, lo sento.” Dice Peter riferendosi al fatto che lì sotto sei talmente bagnata e calda da far quasi squagliare la stoffa del divano. Annuisci e ti lecchi le labbra. ”Allora dimmelo. Dimmi quanto mi vuoi.”
”Ti prego Peter, ne voglio di più.” Ansimi e lui ti risponde con l’indice che si inserisce completamente dentro la tua apertura, seguito poi anche dal medio. Le dita dell’uomo ragno si stanno muovendo su e giù contro le tue pareti e inizi a gemere oscenamente. Il ragazzo si china nuovamente per cercare le tue labbra e ti bacia appassionatamente, strozzando i tuoi gemiti. Gli stai stringendo, quasi tirando, i capelli. Sei vicina all’orgasmo. Peter continua, più veloce, inoltre friziona con il palmo contro il tuo clitoride pulsante di eccitamento. Ci sei quasi. Lui lo sa. Si stacca dal bacio per leccarti il collo e le clavicole e il suo respiro caldo contro la tua pelle esposta ti fa provare sensazioni uniche. Raggiungi l’apice del piacere e Peter lo capisce dal tuo grido - soffocato per non svegliare i coinquilini - di piacere e per le gambe che stringono il suo corpo esile ma muscoloso.
Spider-Man ti solleva per i fianchi con neanche un minimo di difficoltà, infondo ha la super forza, e ti porta su di lui. Siete entrambi seduti, lui appoggiato allo schienale del divano e tu sopra le sue gambe. Hai le guance e il naso rosso, per non parlare delle labbra, sembra che ti sia messa il rossetto talmente sono gonfie e scarlatte. I tuoi capelli sono un disordine totale. Questo è l’aspetto dell’orgasmo. 
”Tu non sai che effetto mi stai facendo. Ho aspettato troppo a lungo.” Ti sussurra sulla bocca, finendo la frase poi con un bacio. Le tue braccia sono ancorate dietro il suo collo e le sue girovagano sulla tua schiena.
È il tuo turno di stuzzicare quel carnefice che ti ha fatto contorcere dal piacere, ma non riesci, devi averlo subito tutto per te. Accarezzi i suoi pettorali nudi e con qualche vecchia cicatrice e le tue mani si perdono sotto la parte inferiore della tuta rossa e blu che, grazie alle tue istruzioni, ha ancora addosso. La sua erezione reagisce pulsando con il tuo contatto. La prendi in mano e la liberi dalla tuta attillata. Ti aiuti con le gambe per muoverti contro di essa, sfregando i due sessi insieme. Peter fa cadere la mandibola e si lascia scappare un piccolo gemito. Rallenti dal strusciarti sulla sua presenza sudato fino a fermarti. Lui afferra il suo pene e lo indirizza dentro di te, lentamente. Il piccolo gemito si trasforma in un profondo sospiro e la stessa cosa vale per te. La sua grande presenza al tuo interno ti fa strizzare gli occhi e aprire la bocca.
Il rumore della pelle delle tue cosce che sbatte contro le sue coperte dal costume di spandex si confonde con quello dei versi di piacere che riecheggiano nella stanza. Appoggi entrambe le mani sulle sue spalle toniche per aiutarti con i saltelli quando Peter ti afferra per i fianchi, ti solleva leggermente ed inizia lui a spingersi verso di te. Sa perfettamente quello che deve fare e questa cosa piace sia a te che a lui. Il comando.
”Guardami.” Geme Peter e ti prende il collo con una mano, le dita ti stanno stringendo le guance, obbligandoti ad aprire di più la bocca. Rispondi al suo incoraggiamento e con un’espressione di piena goduria obbedisci. ”Brava, piccola.”
”Continua così. Ancora.” Mormori. Ti è molto difficile parlare in questo momento. Sei nel pieno del tuo secondo orgasmo e ci è vicinissimo anche Peter. Quei movimenti stanno facendo rimbalzare il tuo seno a qualche centimetro dalla sua faccia, il tuo culo trema quando colpisce le sue cosce. Peter sta memorizzando tutti questi particolari, come le tue sopracciglia corrugate che creano delle piccole rughe sulla fronte, gli occhi socchiusi che lo ammirano con desiderio.
”Voglio sentire. Tutto quanto. Voglio che- voglio che tu venga dentro di me.”
Peter cambia velocemente posizione, senza mai fermarsi dallo scoparti, e ti ribalta. La tua schiena è a contatto con il divano e la sua mano ancora aggrappata al suo viso. Gli stringi il braccio con le mani. Peter porta l’altra mano sul tuo gluteo sinistro e ti piega la gamba in modo che il ginocchio sia vicino al tuo corpo per sprofondare dentro di te e farti provare più piacere. Ti agguanta il culo e lo strizza talmente forte che ti lascia il segno.
”Sì, ti prego.” Lo stai implorando. Il modo in cui lo supplichi, non solo a parole ma anche con l’espressione, fa girare la testa a Peter, che non resiste un secondo di più, e con un ultima e forte spinta viene copiosamente dentro di te.
Appoggia la sua fronte contro la tua e ci lascia un leggero bacio, aspetta che i vostri respiri si regolarizzino per far uscire il suo pene arrossato da te, lasciandosi dietro una scia di liquido seminale che ti sporca il divano. Si rimette seduto e tu lo segui, la tua testa sulla sua spalla. Peter ti afferra una guancia e ti obbliga a guardarlo, poi unisce nuovamente le vostre labbra in un bacio, questa volta più dolce, più stanco.
Quando entrambi i vostri cuori ricominciano a battere normalmente, Peter si riveste della tuta da Spider-Man e tu fai lo stesso ma solo con i pantaloni felpati, lasciando libero il tuo seno. 
Dal pavimento prendi la maschera che aveva lasciato qualche momento fa, la guardi, poi la indossi. ”Come mi sta?” Chiedi, facendo qualche ironica mossa da supereroe. ”Ciao! Sono il tuo amichevole Spider-Man di quartiere, come posso aiutarti oggi?” Ridacchi e fai ridere anche Peter dalla tenerezza.
Lui ti osserva, ti studia, una visione quasi eterea, hai addosso la sua maschera ma la parte sopra del tuo corpo è ancora nuda. Sei splendida.
”Dove si comprano i costumi da supereroe?” Domandi sorridendo, Peter non può vederlo attraverso la maschera ma lo percepisce.
”L’ho fatto io.” Si vanta il ragazzo.
”Davvero? Come?”
Peter si avvicina al tuo viso coperto e solleva la maschera quel tanto che serve per scoprirti le labbra. ”Stai zitta.” Sussurra prima di baciarti di nuovo.
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Curiel
Art Direction Luca Stoppini, Design Stoppini.Org
Texts Donata Sartorio, Cesare Cunaccia
Curiel, Milano s.i.d., 135 pagine, 22,5 x 28,2
euro 120,00
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Raffaella Curiel viene introdotta al mestiere nell'attività di famiglia, una sartoria milanese di proprietà della madre Gigliola (1919-1969, che divenne un centro di moda molto importante negli anni cinquanta e sessanta, e segue anche la scuola francese di Pierre Balmain. È attiva nel campo della moda dagli anni settanta Nel 1992 Curiel ha aperto uno showroom a New York e dal 1996 è presente anche in Giappone]. È affiancata nell'attività dalla figlia, anch'essa di nome Gigliola, dal 1993. Nei suoi lavori Curiel riprende grandi personaggi della letteratura e dell'arte, guadagnandosi il soprannome di "intellettuale della moda italiana.
21/06/23
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