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ZEPPOLA DI SAN GIUSEPPE
Dalle mie parti la ZEPPOLA DI SAN GIUSEPPE è praticamente un'istituzione ed è il dolce perfetto da portare in tavola il 19 marzo per la festa del papà.
Oggi vediamo come si prepara questo dolce della tradizione napoletana.
Per questa dolce ricetta ci occorrono :
-Uova medie 4
-Farina 00 150 g
-Acqua 250 mL
-Burro 75 g
-Sale fino 2,5 g
-Zucchero 8 g
Per guarnire
-Crema pasticcera
-Amarene
Step1
Versiamo in una casseruola l'acqua, il burro e il sale facendo arrivare il compomposto ad ebollizione.
Step 2
Appena l'acqua inizierà a bollire spegniamo la fiamma e aggiungiamo la farina, accuratamente setacciata, ed iniziamo a mescolare (preferibilmente con un cucchiaio di legno così da evitare che vi si appiccichi l'impasto) fino ad ottenere un composto omogeneo.
Step 3
Una volta ottenuto una prima parvenza d'impasto, lo riportiamo sui fornelli a fuoco lento e continuiamo a mescolare fino al momento in cui non si staccherà dalle pareti della pentola.
Step 4
Versiamo l'impasto in un'altra ciotola e lasciamo intiepidire. Freddatasi la nostra sferetta d'impasto aggiungiamo un uovo alla volta e giriamo per inglobarle.
Sarà stancante e energicamente moooolto dispendioso come passaggio, ma ne varrà la pena.
Step 5
Ottenuto finalmente il nostro impasto liscio, con l'aiuto di una sac a poche, iniziamo a creare dei cerchi abbastanza spessi su una teglia da forno precedente foderata di carta forno.
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Step 6
Preriscaldiamo il forno, con largo anticipo, a 220°, poi abbassiamo la temperatura a 180° ed inforniamo le nostre ciambelle di PASTA CHOUX per 20/25 min.
RICORDATE DI NON APRIRE IL FORNO ALTRIMENTI SI SMONTERANNO.
(se si desiderasse preparare le ZEPPOLINE fritte basta mettere in frigo 10 min le ciambelline e dopo, con molta delicatezza, farle cadere nell'olio bollente)
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Step 7
Mentre le nostre ZEPPOLINE cuociono prepariamo la crema pasticcera.
Step 8
Sforniamo e guarniamo (non dimenticate le amarene, mi raccomando) .
Facile no? Ora dobbiamo solo assaggiare 😍
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che non sapevi su questa ricetta...
Molte delle leggende su questo piatto ci riportano nella città partenopea da cui ha origine il dolce, ma ve ne sono alcune che ci portano un pochino più lontano come in Egitto o a Roma.
Si narra che a Roma, durante la celebrazione dei Liberalia (festività pagane che veneravano Bacco ed il suo compagno di baccanali, Sileno) tenuti il 17 marzo, venissero servite delle frittelle di frumento cotte nello strutto bollente. Questa festa fu mandata in disuso dell'imperatore Teodosio II, ma le frittelle (o meglio zeppole) non vennero mai dimenticate.
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Amido di mais VS Fecola di patate
Mi capita spesso di imbattermi in ingredienti di cui so ben poco e andando avanti nel tempo ne ho accumulati parecchi, ma in cima alla lista ci sono di sicuro la fecola di patate e l’amido di mais.
Di questi due ingredienti sappiamo banalmente che sono due addensanti , ma sorgono parecchie domande al riguardo  su cui andremo a fare luce .
Iniziamo.
La fecola di patate è un alimento che viene ricavato dall’essiccazione e dalla macinazione dell’omonimo tubero , motivo per cui è strapiena dell’amido delle stesse, con un potere gelatinante molto deciso.
L’amido di mais , invece , viene ricavato dalla lavorazione accurata del mais ed è adatto alla preparazione di dolci lievitati da forno avendo la capacità di rendere soffice il composto.
Entrambi si presentano come una polvere fine (più della farina) , di colore pallido e , come abbiamo visto , sono piene di amido anche se presentano una percentuale di amilosio ( Uno zucchero polisaccaride  presente in abbondante quantità con una struttura lineare a cui è dovuto il processo di raffermamento del cibo quando questo si raffredda) differente.
Ma cos’è l'amido e a cosa serve in cucina?  L’amido è una sostanza che , all’interno del seme, si occupa di dare nutrimento alla pianta, ma come ci si può aspettare il suo ruolo  tra i fornelli è quello , in genere, di addensare i composti o di sostituire la farina per rendere più vellutate creme e mousse (Anche la besciamella risulterà più delicata al palato).
Ricordate che la maizena e la fecola sono due prodotti gluten free che possono essere interscambiabili (es. 15g di maizena possono essere sostituiti da 15g di fecola ) , ma dobbiamo sempre tenere a mente che la maizena non si scioglie in acqua fredda, ma solo in composti liquidi che superano i 70°C.
Con dolcezza
Nuni 
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Ieri ho pubblicato questo post e stamane mi ritrovo una segnalazione....
RAGÀ SE È PORNO TOLGO EH? AHAHHAHAHAHAH
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PANZEROTTI RILASSATI
(sound on 🔊)
Quando si parla di cucina cicciottosa si parla di patate e di frittura e con questa ricetta facciamo en plein.
Per questa ricetta cicciosa ci occorrono:
Per il purè di patate :
-Patate gialle farinose 1 kg
-Latte intero 200 g
-Burro 40 g
-Parmigiano Reggiano da grattugiare 70 g
-Sale e pepe fino q.b.
Per il ripieno:
-Formaggio (Galbanino) 50g circa
- Salame 50 g circa
Per la doppia panatura:
-Uova 3
-Pan grattato q. b.
Step 1
Iniziamo la nostra ricetta preparando il purè di patate.
Peliamo le patate e le lasciamo lessare per circa 40/50 min.
Una volta terminata la cottura le lasciamo intiepidire e iniziamo a schiacciarle o con una forchetta o con un apposito schiaccia-patate (arnese sempre ben accetto ed utile in cucina).
Step 2
In una pentola abbastanza profonda versiamo latte, sale e pepe e aspettiamo che arrivi quasi ad ebollizione per poi aggiungere le nostre patate schiacciate.
Aiutandoci con un cucchiaio di legno ( o 'cucchiarella') iniziamo a mescolare fino al momento in cui il composto inizia ad addensarsi .
Lasciamo cuocere aspettando che il composto sia abbastanza colloso e prima di terminare la cottura aggiungiamo il Parmigiano grattuguato.
Step 3
Preparato il nosto purè di patate ci dedichiamo al ripiemo dei panzerotti tagliando a dadini molto piccoli formaggio e salame.
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Step 4
Prendiamo il nostro purè, oramai freddo, e porzioniamolo in sferette da 80/90 g circa cadauno.
Lo scopo è quello di stendere la sferetta di purè sul palmo di una mano, posizionarvi nel centro formaggio e salame e richiuderlo riformando la pallina per poi schiacciarla ai poli.
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Più ne farete, più aumenterà la vostra manualità e saranno belle e perfette.
Step 5
Finito di dare forma ai nostri panzerotti siamo pronti per impanare.
Passeremo ogni fagottino prima nell'uovo, poi nel pan grattato e poi nuovamente nell'uovo e poi di nuovo nel pan grattato.
La doppia panatura ha un fascino assurdo.
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Step 6
FRIGGIAMOOOOOOO.
Facciamo riscaldare l'olio di semi (molto più leggero rispetto a quello di oliva) al punto giusto.
Per capire se l'olio creerà una crosticina intorno ai nostri panzerotti e non li farà diventare una spugnetta di olio, immergiamo una mollichina di pane e se questa sale a galla in fretta e friccica e si bruciacchia in fretta allora siamo pronti (oppure si può usare un banale termometro per l'olio😂).
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Step 7
Finita la cottura li poggiamo qualche secondo sulla carta assorbente da cucina per togliere gli eccessi d'olio e poi...
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Pancia mia fatti capanna 🥰
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che non sapevi su questa ricetta...
I nostri panzerotti rilassati sono semplicemente la versione più articolata di un'antichissima pietanza dello street food napoletano: il Panzerotto.
Questo è una polpettina di patate e uova, impanata e fritta e venduto in strada da un 'Panzarottaro' che, negli anni passati, si annunciava in maniera piuttosto rumorosa urlando per le strade frasi come...
 “Fa marenna, fa marenna! Te ne magne ciento dint’ ‘a nu sciuscio ‘e viento”
(tradotto “Fai merenda, fai merenda! Te ne mangi cento in un soffio di vento”).
Il panzerotto però ha anche altre varianti in Sicilia, i 'cazzilli', e in Francia.
Insomma, ovunque tu sia troverai una variante diversa che ti farà sentire sempre un po' a casa.
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PANZEROTTI RILASSATI
(sound on 🔊)
Quando si parla di cucina cicciottosa si parla di patate e di frittura e con questa ricetta facciamo en plein.
Per questa ricetta cicciosa ci occorrono:
Per il purè di patate :
-Patate gialle farinose 1 kg
-Latte intero 200 g
-Burro 40 g
-Parmigiano Reggiano da grattugiare 70 g
-Sale e pepe fino q.b.
Per il ripieno:
-Formaggio (Galbanino) 50g circa
- Salame 50 g circa
Per la doppia panatura:
-Uova 3
-Pan grattato q. b.
Step 1
Iniziamo la nostra ricetta preparando il purè di patate.
Peliamo le patate e le lasciamo lessare per circa 40/50 min.
Una volta terminata la cottura le lasciamo intiepidire e iniziamo a schiacciarle o con una forchetta o con un apposito schiaccia-patate (arnese sempre ben accetto ed utile in cucina).
Step 2
In una pentola abbastanza profonda versiamo latte, sale e pepe e aspettiamo che arrivi quasi ad ebollizione per poi aggiungere le nostre patate schiacciate.
Aiutandoci con un cucchiaio di legno ( o 'cucchiarella') iniziamo a mescolare fino al momento in cui il composto inizia ad addensarsi .
Lasciamo cuocere aspettando che il composto sia abbastanza colloso e prima di terminare la cottura aggiungiamo il Parmigiano grattuguato.
Step 3
Preparato il nosto purè di patate ci dedichiamo al ripiemo dei panzerotti tagliando a dadini molto piccoli formaggio e salame.
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Step 4
Prendiamo il nostro purè, oramai freddo, e porzioniamolo in sferette da 80/90 g circa cadauno.
Lo scopo è quello di stendere la sferetta di purè sul palmo di una mano, posizionarvi nel centro formaggio e salame e richiuderlo riformando la pallina per poi schiacciarla ai poli.
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Più ne farete, più aumenterà la vostra manualità e saranno belle e perfette.
Step 5
Finito di dare forma ai nostri panzerotti siamo pronti per impanare.
Passeremo ogni fagottino prima nell'uovo, poi nel pan grattato e poi nuovamente nell'uovo e poi di nuovo nel pan grattato.
La doppia panatura ha un fascino assurdo.
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FRIGGIAMOOOOOOO.
Facciamo riscaldare l'olio di semi (molto più leggero rispetto a quello di oliva) al punto giusto.
Per capire se l'olio creerà una crosticina intorno ai nostri panzerotti e non li farà diventare una spugnetta di olio, immergiamo una mollichina di pane e se questa sale a galla in fretta e friccica e si bruciacchia in fretta allora siamo pronti (oppure si può usare un banale termometro per l'olio😂).
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Step 7
Finita la cottura li poggiamo qualche secondo sulla carta assorbente da cucina per togliere gli eccessi d'olio e poi...
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Pancia mia fatti capanna 🥰
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che non sapevi su questa ricetta...
I nostri panzerotti rilassati sono semplicemente la versione più articolata di un'antichissima pietanza dello street food napoletano: il Panzerotto.
Questo è una polpettina di patate e uova, impanata e fritta e venduto in strada da un 'Panzarottaro' che, negli anni passati, si annunciava in maniera piuttosto rumorosa urlando per le strade frasi come...
 “Fa marenna, fa marenna! Te ne magne ciento dint’ ‘a nu sciuscio ‘e viento”
(tradotto “Fai merenda, fai merenda! Te ne mangi cento in un soffio di vento”).
Il panzerotto però ha anche altre varianti in Sicilia, i 'cazzilli', e in Francia.
Insomma, ovunque tu sia troverai una variante diversa che ti farà sentire sempre un po' a casa.
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PLUMCAKE
Ci sono quelle giornate in cui si ha voglia di qualcosa di buono, ma che non sia troppo impegnativo da preparare ed è proprio nel momento del bisogno che accorre il nostro amato plumcake. Un dolce semplice, soffice e personalizzabile con qualsiasi crema, ovviammete 😂
Per preparare questo dolce salva pomeriggio ci occorrono:
-3Uova
-300 g Farina
-150 g Zucchero
-100 g Olio di semi 
-Mezza Bustina di Lievito per Dolci
-125 g Yogurt o 100 g di Ricotta o 100ml di Latte
-Una Bustina di Vanillina
Step 1
In una ciotola mescoliamo a velocità moderata lo zucchero e le uova fino ad ottenere un composto leggero ed omogeneo.
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Step 2
Aggiungiamo l'olio di semi e la ricotta (se su vuole un impasto più leggero il lette sarà la scelta migliore) assicurandosi chr il vomposto risulti liscio.
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Step 3
Setacciamo la farina e il lievito e li aggiungiamo al tutto.
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Step 4
Sistemiamo della carta forno nel nostro stampo per plumcake e vi versiamo l'impasto.
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Dopodiché inforniamo in forno preriscaldato a 180 °C per 45 min. et voilà.
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che non sai su questa ricetta...
La storia di questo dolce è insolita e particolare. Il termine PlumCake significa, letteralmente, torta di Prugne, ma all'interno non vi è alcuna traccia di questo tipo di frutta, almeno non nella ricetta che conosciamo noi.
Invece una strana teoria, benché sia meno accreditata, narra che il plumcake fosse un piatto a base di carne cotta nel vino, condita con prugne e spezie e trasformato in dolce nell'epoca vittoriana.
Personalmente preferisco la ricetta che vi ho proposto, ma chissà...
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TORTA SALVA COLOMBA 🕊♻️
Dopo le grandi abbuffate a cui abbiamo partecipato nel periodo pasquale (con o senza quarantena cambia poco) non poteva mancare di certo la bastonata glicemica per concludere questo week end di fuoco.
Per preparare la torta post pasquetta ci occorrono:
- Colomba classica 450g
-Colomba al cioccolato 450g
-Crema alcolica alle fragole 100ml
-Acqua 400ml
-Panna montata 500ml
-Scagliette delle uova di cioccolato Q. B.
Step 1
Tagliamo la colomba a fette sistemandola in una terrina rettangolare dai bordi alti e bagnamo il tutto con metà della bagna preparata.
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Step 2
Iniziamo a stratificare aggiungendo metà della panna montata preparata e la stendiamo accuratamente.
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Step 3
Aggiungiamo il secondo strato di colomba, stavolta al cioccolato, e procediamo sempre prima con la bagna e poi con l'altra metà della panna.
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Step 4
Distribuiamo le scaglie di cioccolato sulla superfice e mettiamo in frigo per qualche ora.
Il gioco è fatto... Ora si che possiamo continuare ad ingrassare 😂
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che non sapevi su questa ricetta...
La colomba ha varie legende che ne tessono le lodi, ma tutte ci conducono a Pavia.
Una di queste storie narra che nel 1176, durante la battaglia di Legnano, per dare coraggio ai soldati, venne sfornata una pagnotta di pane dalla forma insolita.
Di certo non sarà stata la colomba che adesso arriva sulle nostre tavole con mandorle, zuccherini e canditi perché questa innovazione la si deve all'azienda Milanese 'Motta', che negli anni '30 del secolo scorso mise in funzione le apparecchiature anche nel periodo primaverile per dare alla luce una 'variante' pasquale del loro panettone.
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Perché scegliere una farina anziché un’altra?
In ogni ricetta che leggiamo sul web e nei libri che abbiamo in casa una delle cose che si nota più spesso è la richiesta di un tipo o un altro di farina e negli anni mi sono chiesta il perché.
Per iniziare l’analisi e imparare a scegliere la farina giusta per i nostri manicaretti casalinghi introduciamo il concetto di coefficiente proteico del glutine indicato con la lettera ‘W’ su tutte le confezioni in commercio. Il coefficiente proteico del glutine ci permette di classificare le farine in base alla capacità di assorbire i liquidi e di trattenere l’anidride carbonica durante le lavorazioni.
In base a ciò possiamo avere una FARINA FORTE (con un intervallo che va da 270W a 350W) che è utilizzata per pietanze che necessitano di una notevole lievitazione come pizza ,panettoni e pan brioche ;
La FARINA DEBOLE ( i cui valori arrivano fino ai 170W) è adatta per pasta frolla e pasta brisé;
Infine abbiamo la FARINA AD ASSORBIMENTO MEDIO (da 180W a 260W) adatte per panini a latte, ad esempio.
Ma adesso vediamo il tutto seguendo il nostro solito SENSO PRATICO...
FARINA 00 : È una farina ottenuta dalla macerazione della parte più interna del germe di grano ed è privata di tutte le sue proprietà nutritive .
FARINA 0: È meno raffinata della 00 e di conseguenza più ricca di glutine , amido e cellulosa . Queste due farine hanno un coefficiente proteico che si aggira sui 150W a meno che non si tratti di farine 0 e 00 specifiche per pizza con valori che variano dai 200W a 280W o per i dolci lievitanti con 300W.
FARINA TIPO 1: Adatta per pane e altri prodotti da forno per le sue caratteristiche e per le notevoli proprietà nutritive .
FARINA TIPO 2: Impiegando questo tipo otterremo una lievitazione lenta a causa della minor raffinazione e del maggior contenuto di fibre .
MANITOBA (+350W) : Questa è la tipologia più interessante per quanto riguarda la lievitazione e la fermentazione e inoltre c’è da dire che è capace di assorbile il 100% del suo peso in acqua e può essere lavorata molto a lungo.La Manitoba contiene due proteine differenti ( la Gluteina e la Gliadina) che combinate all’acqua formano il glutine e a causa di ciò, l’abuso di questa farina può portare la comparsa di intolleranze gravi.Tra le difficoltà che possono insorgere vi sono : Celiachia, accumulo di grasso corporeo (per via dell’indice glicemico ed insulinico elevato) , osteoporosi e artrite/artrosi ( a causa dell’assenza di lisina , un amminoacido polare essenziale per l’uomo che è incapace di sintetizzarla autonomamente , ma che sfrutta per la formazione di collagene , cioè la proteina che costituisce ossa e cartilagine).
TO BE CONTINUED...
con FARINA INTEGRALE, KAMUT , AVENA E CANAPA.
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CASATIELLO NAPOLETANO
Il casatiello, a casa mia, ha segnato ogni momento conviviale del periodo pasquale.
È sempre stato un modo per riunire la famiglia, iniziando dalla preparazione fino alle 'sfide' tra le zie.
Per preparare questa istituzione ci occorrono :
---Per l'impasto---
-Acqua 375 g
-Farina 00 650 g
-Lievito di birra fresco 10 g
-Sale fino 15 g
-Pepe nero q.b.
-Strutto 25 g
-Olio extravergine d'oliva 25 g
---Per il ripieno---
-Uova 4
-Salame 80g
-Prosciutto 80g
-Auricchio 80g
-Pecorino 80g
---Per la decorazione---
-Uova 4
Step 1
In una ciotola versiamo l'acqua e iniziamo a sciogliere il lievito al suo interno, per poi aggiungere olio e strutto fino ad ottenere un composto omogeneo.
Step 2
Aggiungiamo la farina setacciata e impastiamo fino ad ottenere una sfera liscia con tutti gli ingrediemti amalgamati tra loro.
A questo punto aggiungiamo il sale ed il pepe e lasciamo lievitare in nostro impasto 1.30 h circa.
Step 3
Iniziamo a preoarare la parte importante del nostro CASATIELLO: Il ripieno.
Iniziamo con il cuocere le uova in acqua bollente per renderle sode e , nell'attesa che la cottura sia finita, provvediamo a tagliare i salumi ed i formaggi.
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Terminata la cottura tagliamo a quadrotti anche le uova.
Step 4
Finita la lievitazione stendiamo la pasta su un piano da lavoro e iniziamo a disporre gli ingredienti in modo accurato.
A questo punto iniziamo ad arrotolare l'impasto come una 'girella' e lo disponiamo in un tegame tondo (come quello per ciambelle) precedentemente oliato.
Step 5
Il nostro CASATIELLO è pronto, ma manca il tocco di classe.
Prendiamo altre 4 uova crude e le disponiamole equidistanti sulla superficie facendo una leggera pressiome e fissandole con dei filoncini di pasta a formare dei canestrelli.
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Prima di infornare aggiungiamo un filo di strutto per renderlo croccante e lo cuociamo in forno statico preriscaldato a 170 °C per 75 min., nel ripiano più basso.
Adesso non ci resta che sfornare e assaggiare.
Con dolcezza
Nuni
Buona Pasqua
Qualcosa che non sai su questa ricetta...
Il casatiello è il re delle torte pasquali ed ha origini molto antiche.
Si narra che la sua forma simboleggi la corona di spine di Gesù e che le uova indichino la sua rinascita.
Il casatiello, infatti, si distingue dal suo cugino prossimo il TORTANO proprio per la presenza delle uova sode che in quest'ultimo non sono presenti.
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PASTA FROLLA PER BISCOTTI AL BURRO (o biscotti Danesi)
A chi non piacciono i biscotti? Beh, penso a chiunque.
Tutti abbiamo in casa la famigerata scatola di latta blu dove un tempo, come narra la leggenda, erano custoditi i biscotti al burro. Oggi vi darò una ricetta che si avvicina tantissimo ai biscotti della nostra infanzia.
Per questa ricetta ci occorrono:
-Farina 00 200g
-Zucchero 100g
-Burro 170g
-Tuorli 2
-Albume 1
-Vanillina 1 bustina
-Lievito per dolci 1/2 bustina da 16 g
Step 1
In un recipiente iniziamo con l'unire i 2 tuorli, l'abume e lo zucchero.
(In molte ricette viene indicata una quantità disparata di tuorli ed albumi. Questo succede perché se desideriamo un impasto piu morbido dovremo usare più tuorli essendo la parte 'grassa' dell'uovo, in caso ne serva uno piu compatto andremo ad utilizzare più albume che è la parte proteica)
Tiriamo fuori dal frigo il burro e facciamolo ammorbidire inserendolo qualche secondo in nel microonde. Dovrà essere molle, ma non sciolto o bollente in modo da non cuocere le uova contenute nel composto dove andremo ad aggiungerlo.
Continuiamo a mescolare amalgamando gli ingredienti.
Step 2
Setacciamo la farina, il lievito e la vanillina e un po' alla volta e li aggiungiamo al nostro impasto.
A questo punto olio di gomito e iniziamo ad impastare manualmente spostandoci, per comodità, su un piano da lavoro infarinato.
Step 3
Ottenuta una sfera di pasta omogenea e lucida a causa del burro, l'avvolgiamo nella pellocola e facciamo riposare la nostra PASTA FROLLA PER BISCOTTI AL BURRO per 30 min. in frigo.
La cottura dei nostri biscotti deve avvenire a 180 °C a forno statico preriscaldato per circa 20 min. ed il gioco è fatto.
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Possiamo servire i nostri biscotti con del tè o del cioccolato, possiamo decorarli con corallini e coloranti alimentari e/o regalarli in scatole decorate... Insomma lasciate libera la vostra fantasia.
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che non sapevi su questa ricetta...
Abbiamo parlato di biscotti Danesi, ma lo sapevate che i primi biscotti sono nati in Olanda?
Si racconta che dei pasticceri olandesi, per capire se i forni fossero giunti a temperatura, versassero dell'impasto per dolci sul tegame caldo aspettando fino a che la cottura non fosse stata completa.
Le migliori idee, anche in cucina, nascono sempre per caso.
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CREMA PASTICCERA della Nonna
La pasticceria è basata su alcuni pilastri fondamentali come la pasta frolla, le tecniche per temperare il cioccolato e la CREMA PASTICCIERA.
Per poter preparare la nostra crema ci occorrono :
- Latte 500 ml
-Farina 60g
-Zucchero 100g
-Uova 1
-Limone 1
Step 1
In una ciotola versiamo un uovo sbattuto e lo zucchero iniziando a far amalgamare il composto.
Step 2
Setacciamo la nostra farina e aggiungiamola un po' alla volta nel composto di uova-zucchero mescolando energicamente fino a far scomparire ogni eventuale grumo.
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Step 3
Appena liberi, versiamo il latte in una pentola e, a fiamma bassa, aspettiamo che sfiori la temperatura di ebollizione (per il latte è di 100 °C circa). Nel frattempo inseriamo una buccia di limone BIO (per BIO intendiamo prodotti cresciuti senza alcun aiuto da parte di insetticidi o pestividi che poggiandosi sulla parte esterna di ortaggi e frutti renderebbero inutilizzabile l'uso della scorza o buccia ) così da far insaporire la nostra crema.
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L'odore che ne scaturirà sarà inebriante e imparagonabile alle varie fiale di essenze in commercio.
Step 4
Un attimo prima che il latte inizi a bollire spegniamo la fiamma e togliamo la scorza del limone.
Prendiamo una parte del latte e lo versiamo all'interno della ciotola con farina, uova e zucchero mescolando energicamente.
Aggiungiamo il resto del latte e continuiamo a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi.
(Aggiungiamo il latte nell'altro composto e un po' per volta perché ci permette di non far subire ai vari ingredienti, ma soprattutto all'uovo e alla farina, uno shock termico che porterebbe gli ingredienti a formare delle 'sferette' nell'impasto sgradevoli al palato)
Step 5
Riportiamo il composto in pentola e, sempre a fuoco dolce, iniziamoa girare energicamente il tutto.
Quando vedremo i primi segnali di addensamento, spegniamo la fiamma e continuiamo a mescolare.
Una volta raggiunta la giusta consistenza trasferiamo il tutto in una ciotola e la nostra CREMA PASTICCERA è pronta per essere servita sia calda che fredda e sarà una farcia perfetta.
Io guarnisco i miei bignè e tu?
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Questa ricetta è molto semplice e veloce, con ingredienti che fhiunque ha in casa ogni giorno, ma se desiderate una crema piu delicata e 'ricercata' vi lascio qui la ricetta.
-Latte intero 500 g
-Zucchero 130 g
-Tuorli 4
-Amido di Mais 40 g
-Scorza di limone
Non preoccupatevi, il procedimemto è lonstesso, ricordate solo che l'amido e la farina vanno setacciate e aggiunte insieme.
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che forse non sai su questa ricetta...
La crema pasticcera ha origini antichissime e durante il suo percorso storico ha subito molteplici variazioni come la crema al caffè o al rum, ma quella più comune è la CREMA DIPLOMATICA.
La crema diplomatica prevede l'aggiunta di panna montata allinterno della crema pasticcera classica e spesso viene erroneamente definita CREMA CHANTILLY che invece è un dolce composto da panna montata e zucchero. Per evitare di incorrere in errori del genere la crema diplomatica è stata ribattezzata CREMA CHANTILLY ALL'ITALIANA.
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Burro VS Margarina
Chiunque abbia mai messo piede in cucina si è posto almeno una volta la domanda “Perché usare il burro e non la margarina ?” e per rispondere a questo dilemma dobbiamo mettere in luce le differenze fondamentali tra questi due ‘antagonisti’.
Il burro è un grasso di origine animale il cui apporto calorico è notevolmente elevato e con presenza abbondate di colesterolo . 
La margarina, di contro, è un grasso origine vegetale ottenuta dall’emulsione di più olii e malgrado abbia un apporto calorico minore rispetto al burro, ha una percentuale di grassi più dannosa per il corpo umano che va ad aumentare la quantità di colesterolo cattivo e a diminuire il colesterolo buono.
Quindi a livello salutare il burro è nettamente migliore , ma a livello culinario i due ingredienti sono ambivalenti e sostituibili in una qualsiasi ricetta utilizzando la medesima grammatura indicata (100g di burro ⇄ 100g di margarina ).
Personalmente ,malgrado parecchi articoli sostengano quanto riportato sopra , preferisco di gran lunga il burro avendo riscontrato difficoltà evidenti nell’utilizzo della margarina (ad esempio una pasta frolla per una crostata con all’interno della margarina avrà sempre un colore pallido e sarà sempre più umida rispetto a se avessimo utilizzato del burro, forse a causa delle percentuali di acqua contenute all’interno del prodotto).
Con dolcezza 
Nuni
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PIZZA
Ebbene si, stiamo per scoprire come mettere in tavola la regina indiscussa di ogni sabato sera che si rispetti : La PIZZA.
Per iniziare questa full immersion nella 'bandiera Italiana' abbiamo bisogno di :
- Farina 00 500 g
-Acqua a temperatura ambiente 300 ml
-Olio extravergine d'oliva 35 g
-Sale fino 10 g
-Lievito di birra fresco (oppure 1,5-2 g se secco) 5 g
Step 1
Versiamo l'acqua all'interno di una ciotola capiente e iniziamo a stemperarvi il lievito fino a scioglierlo totalmente.
Step 2
Aggiungiamo la farina, precedentemente setacciata, e iniziamo a impastare manualmente il composto.
Aggiungere infine il sale fino e l'olio continuando ad impastare prima di continuare la lavorazione su un piano.
Step 3
Ottenuta una sfera omogenea, trasferiamo il nostro impasto all’interno di una terrina pulita coperta da un panno e lasciamo lievitare per minimo 2h ad una temperatura di 25-26 °C.
Step 4
Se intendiamo preparare una pizza con del pomodoro assicuriamoci di mettere a marinare il sugo con tutte le spezie di nostro gradimento e un filo di olio almeno 30 min. prima che la pizza sia pronta e tagliamo a cubetti il formaggio che abbiamo intenzione di usare (in questo caso ho messo su del formaggio morbido fresco).
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Step 5
Stendiamo la nostra pizza su una teglia da forno dove abbiamo già adagiato della carta forno o precedentemente oleato (prediligo la carta forno perché non gradisco molto un'eccessiva quantità di olio).
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Assicuriamoci di lasciare delle ditate abbastanza delicate nell'impasto per far si che il sugo vi trovi alloggio e condiamola con ciò che abbiamo preparato.
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Step 6
Inforniamo a forno statico preriscaldato a 250° per 10 min. circa e la pizza è pronta per essere gustata.
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che forse non sai su questa ricetta...
Negli USA la NASA ha stanziato ben 125.000 $ ad un'azienda in Texas per sviluppare una stampante 3D capace di stampare Pizze.
Se il progetto dovesse andare a buon fine queste stampanti saranno affidate agli astronauti che durante i loro viaggi lunghissimi potranno gustare una pizza a gravità zero, altro che lievitazione 24h.
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CIAMBELLONE BICOLORE
Vi presento il dolce che ha segnato la mia infanzia, l'unico che mia madre, ferratissima su parmigiane e casatielli, sapesse fare : il CIAMBELLONE BICOLORE il cui habitat naturale è una tazza stracolma di latte.
Per iniziare queata dolce creazione abbiamo bisogno di :
-4 uova
-200 gr di zucchero
-120 ml di acqua a temperatura ambiente
-120 ml di olio di semi di girasole
-350 gr di farina
-1 bustina di lievito per dolci da 16g
-20 gr di cacao amaro
-La scorza di limone grattugiata
Step1
Rompiamo le 4 uova in una ciotola e iniziamo a mescolare con una frusta in modo da far incorporare aria rendendole spumose.
Aggiungiamo, in questo ordine preferibilmente, lo zucchero setacciato, l'olio, l'acqua e la scorza di limone.
Infine uniamo al composto il lievito e la farina, setacciate in precedenza, continuando a mescolare.
Step2
Ora prendiamo una teglia e con estrema attenzione la imburriamo e infariniamo al fine di permettere al ciambellone di staccarsi agevolmente dallo stampo una volta cotto e raffreddato.
Step3
Versiamo una parte del composto nello stampo scelto.
Alla seconda parte dell'impasto aggiungiamo il cacao così da renderlo scuro e lo versiamo nello stesso stampo.
Abbiamo così il nostro CIAMBELLOME BICOLORE.
Step4
Infine inforniamo il nostro dolce in forno statico a 180° per 45 min circa ed il gioco è fatto.
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che forse non sai su questa ricetta...
La differenza tra una ciambella ed un ciambellone è naturalmente la quantità, ma in entrambi i casi la domanda è la stessa : Perché le ciambelle hanno il buco?
Questa domanda secolare trava una risposta quando, nel 1916, l'ideatore dei donuts, Hanson Crockett Gregory, spiegò che da ragazzo, stufo di mangiare sempre dolci ripieni di impasto non cotto, decise di forare la 'focaccia' e di renderne piu facile la cottura. Ora si che tutte le ciambelle escono con il buco!
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CINNAMON ROLLS
Eccoci qui, quella dei 'CINNAMON ROLLS' è la prima ricetta che vi propongo.
In qualsiasi sito, anche quelli più noti, hanno etichettato questo dolce come difficile da preparare, ma con le giuste direttive dimostreremo il contrario.
Per iniziare a mettere le mani in pasta abbiamo bisogno di :
-Zucchero 60 g
-Farina 00 615 g
-Lievito di birra secco 5 g ( ma nel caso fosse disponibile solo quello fresco ne occorrono 18 g)
- Sale  5 g
-Acqua a temperatura ambiente 120 g
-Latte  a temperatura ambiente 120 g
-Burro 80 g (in questo caso va bene anche la Margarina, ma vedremo perché non sono sempre ambivalenti in una piccola 'pillola di cucina' più in là)
-1 uovo medio
Step 1
Prendiamo 2 terrine : in una mescoliamo tutti gli igredienti secchi setacciati (zucchero, farina, lievito e sale) e nell'altra tutti i liquidi (burro sciolto, latte, acqua e uovo sbattuto).
Step 2
Uniamo la terrina dei 'liquidi' a quella dei 'secchi' e iniziamo ad impastare a mano libera fino ad ottenere un impasto omogeneo ( se si necessita possiamo aggiungere un po' di farina, ma senza esagerare altrimemti limpasto risulterà troppo rigido e avremo degli 'Stone Rolls' 😂).
Fatto il panetto lo 'dimentichiamo' per circa 1h in una ciotola coperta da un panno.
Step 3
Prepariamo la 'farcia' :
-Zucchero 110g (preferibilmente di canna per il colore che va ad accentuare quello della cannella)
-Cannella 15 g (Non mettetene molta. Esperimemti fatti da un'amica attestano che se, come suggerito da una ricetta presa da internet, si va ad aggiungere cannella nell'impasto e nel ripieno in quantità spropositate si possono riscontrare promblemi respiratori o addirittura nausea).
Questi due ingredienti dovranno essere mischiati insime.
Step 4
Attesi i tempi di lievitazione stendiamo la pasta sul piano di lavoro senza infierire troppo (per evitare di renderla troppo rigida per le eccessive manipolazioni), spennelliamo la superficie con del burro sciolto e la cospargiamo di zucchero e cannella.... E ogni cosa è bella?
Arrotoliamo il tutto e tagliamo le nostre girelle.
Una volta posizionate in una teglia le lasceremo 30 min ancora e poi diritte in forno statico a 180° per 30 min.
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Step 5
Una volta sfornati prepariamo una semplice glassa di zucchero a velo e acqua (quantità a piacere) per poterli rendere ancora più golosi ed i nostri CINNAMON ROLLS sono pronti per essere serviti.
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che forse non sai su questa ricetta...
I cinnamon rolls nascono in Svezia negli anni '20 del '900 con il nome' Kanelbulle'. Parliamo di un semplice impasto lievitato con all'interno zucchero e cannella che negli anni ha visto anche una variante con la crema alla vaniglia. Quidi vi chiedo perché non osare creando un nuovo ripieno?
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