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#sfida
maledettadaunangelo · 11 months
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I miei dolori non li ho mai delusi. A volte non è facile liberarsi dal dolore quando il dolore è l’unica via che hai conosciuto fino ad oggi. Ti rende quasi più sicuro perché conosci tutte le sue strade e sai come affrontarlo, sfidarlo, vincerlo e abbandonarlo per riprenderlo con te nel viaggio.
Massimo Bisotti
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illsadboy · 11 days
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L’anoressia non è solo una malattia del corpo ma anche dell’anima, che cerca di riempire un vuoto con il vuoto stesso, un costante confronto con i demoni interiori; ogni boccone è una vera e propria sfida con se stessi.
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lunamarish · 23 days
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Viviamo le nostre sfide così come vengono a noi la poesia non accade per caso è il cuore stesso che ci forma che ci guida Susan Kiguli
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grayhistory · 8 days
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... È esattamente così.
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amore-perso · 4 months
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Era una sera invernale come tante, fuori era innevato e lui, un ragazzo che per tanti, troppi anni, aveva fatto parte della mia vita, a intermittenza s'intende, mi invitò a casa sua, accettai. Non è mai stato uno che soffriva il freddo, girava a maniche corte e pantaloncini, io, invece, rimasi con il cappotto anche una volta entrata al caldo, ero congelata. Voleva alleggerirmi e mi accese la stufa al massimo, mi riscaldai subito e appena appesi il cappotto alla sedia notai il suo sguardo addosso: mi guardava come non faceva da tanto, si sorprese della mia bellezza, che io percepivo sempre come minima. Quella sera ero struccata e scompigliata dopo una lunga giornata di lavoro, mi percepivo come orrenda, ma il suo sguardo mi mise a mio agio, mi calmai e non pensai più a nient'altro. Parlammo, ridemmo e scherzammo, si fece tardi, un po' troppo per tornare a casa, io ero così stanca che mi si chiudevano gli occhi, motivo per cui mi offrí il suo letto, uno di quelli piccoli, per gli ospiti, in una cameretta che forse una volta era stata la sua, piena di orsacchiotti e peluche. Lo ringraziai e cominciai a disfarlo, pronta per mettermici dentro per stare calda e morbida. Dietro di me vidi un'ombra, era lui, appoggiato alla porta che mi fece segno di mettermi a letto, "forse ricorda dei miei problemi ad addormentarmi e cerca di farmi rilassare il più possibile" pensai. Era solito venire a casa mia per farmi addormentare nelle notti in cui non riuscivo ad affrontare l'insonnia: mi abbracciava, mi raccontava una storia e andava via, lasciandomi dormire tranquilla. Pensai che quella sera il suo intento fosse lo stesso perché si mise accanto a me e mi abbracciò da dietro, gesto che ho sempre amato dato che mi faceva sentire protetta. Non parlò, allora mi preoccupai e gli chiesi il motivo di tanto silenzio, lui amava parlare, non dei suoi pensieri, sentimenti o emozioni, ma di molte cose in generale sì. Mi rispose che si stava concentrando su ciò che sentiva "e cosa senti?" -gli chiesi pronta- "cerchi sempre di indagare su ciò che pensano gli altri, perché non me lo dici tu?". Rimasi di pietra, io non provavo nulla. Non provavo nulla perché avevo provato troppo per lui in passato ed era sparito spesso ogni volta che io mi ero lasciata andare nei suoi confronti, ritornando poco dopo cercando di riconquistarmi. Era il suo intento ogni volta, per cui poteva funzionare massimo due volte, non di più, motivo per cui ogni volta rimanevo disponibile per lui senza mai farmi coinvolgere totalmente, perché mi piaceva passare il tempo in quel modo, a flirtare con lui, sentirmi desiderata e sfidarlo in continuazione senza sentirmi oggetto del suo piacere, ma giocando al suo gioco.
Si schiarí la voce- "non ti sembra pazzesco questo nostro stuzzicarci? Continuiamo a corteggiarci come il primo giorno a distanza di 10 anni" -rimasi sorpresa ma ancora in silenzio, ero troppo stanca per avere la mia solita capacità di rispondere a tono anche a qualcosa di così semplice e continuò- "quando ho saputo che eravamo nella stessa città ho fatto di tutto per vederti perché sentirti è l'unico regalo che voglio". Approfittai di questo appiglio per fargli notare che un regalo è qualcosa che si dona totalmente perché poi appartiene a quella persona, di risposta "e tu a chi vuoi appartenere?". Cominciò a diminuire il sonno e in tono dissi "a chi mi sappia tenere", ed ecco che cominciava il nostro flirt fatto di botta e risposta in tono di sfida quando lui disse "ho dei lacci morbidi, meravigliosi fatti di rispetto, eros, feeling, fiducia e poesia...". Era tutto vero, lui era tutto quello, la fiducia mancava da parte mia, ma quelle erano le sue qualità, mi accendeva un fuoco dentro e la mente si fermò subito all'aggettivo morbido. Quanto mi conosceva, ricordava del mio tenere senza stringere, lacci morbidi, appartenere senza togliere libertà, poesia, pensieri... La conversazione, l'intimità di parlare a letto abbracciati, la tranquillità della notte e del sonno che mi cullava, tutto mi stava inebriando e lui lo notava "non è meraviglioso che dopo anni tu ti sorprenda ancora delle mie frasi?" - "è solo perché sono attenta ai dettagli, sono quelli che mi sorprendono" - "ed è questo che ti rende speciale"- cominciò con il suo essere classicista- "sai cosa significa speciale?" - "so che vuoi spiegarmelo tu con le tue parole" - "ma le mie parole hanno un effetto particolare su di te". Anche qui aveva ragione, le parole avevano un potente effetto su di me, mi davano un input da cui partire con la fantasia e la mia mente ci lavorava a più riprese rendendole eterne. "Non vorrei sprecare tutto ora" -continuò- "puoi considerarlo come l'amo che mi farà abboccare anche questa volta" -gli dissi- "peccato che resto infilzato io" -rispose. Non avevo mai notato la sua fragilità, in quella frase si mise a nudo, è come se avesse gettato la sua armatura fatta di flirt, sfide e risposte a tono per parlare seriamente.
Continua...
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dottssapatrizia · 1 year
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Sorseggiami e trangugia emozioni… Stringimi i polsi come pulsione di un istinto incontrollato… Inventa fantasie dirompenti e concedimi prepotenti carezze.
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yogadaily · 1 year
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(via Stefano Giordano on Instagram: "20072022 #365project #roma #rome #italia #italy #challenge #sfida #unafotoalgiorno #onephotoada… | Esercizio fisico, Challenge, Yoga  || Curated with love by yogadaily) 
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attimi-sfuggenti · 23 days
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Mi ritrovo per la prima volta dopo anni a pensarti con un briciolo di affetto. Mi chiedo come sia possibile averlo conservato dopo tutto ciò che è successo. Eppure eccomi qua, mi chiedo se ti sono entrata dentro tanto quanto tu hai fatto con me. Mi chiedo se anche tu ripensi a noi, e se anche a te causa così tanto dolore. Da una parte spero di sì, che ti tremino ancora le gambe quando mi incroci come capita a me. Vorrei che quando ti parlano di me ti salga l'amaro in bocca, con lo stesso risentimento che ho io. Quella sensazione di partita non finita. Di conto in sospeso. È strano, sono anni che non parliamo eppure sento ancora la tua voce nella mia testa. Succede anche a te? Le mie parole riescheggiano nelle tue giornate?
Da me fanno un rumore assordante, tanto che torno quella di allora alcune volte. Un po' mi conforta farlo.
Sei stato passione pura sai? Come uno sport che ti dà un motivo per vivere. Finché non te lo strappa via, certo. Tanto intenso quanto terrificante. Da una parte vorrei averti fatto lo stesso male, l'ho desiderato per anni e vorrei ancora procurartene.
Ma una piccola, minuscola briciola di me spera che tu sia al sicuro da tutto questo. Spera di non essere stata tanto crudele quanto lo sei stato tu con me, perché non vorrei essere quel tipo di persona.
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adrianomaini · 2 months
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Con tutto il male che ne ho detto, "I magliari" penso che dobbiate vederlo
Il primo film di Francesco Rosi che può essere qui osservato attraverso gli occhi e il giudizio di Marotta è La sfida (1958), recensito in Eccellenti fotografi delle cose, privi di nozione e di sentimento delle cose <299. Gran parte dell’articolo è occupata da divagazioni su fatti d’attualità e da un accenno alle vacanze estive del critico, appena concluse, mentre al film venne dedicato uno…
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“I momenti più gloriosi della tua vita non sono i cosiddetti giorni del successo, ma piuttosto quei giorni quando dalla tristezza e dallo sconforto senti sorgere in te una sfida alla vita, e la promessa di realizzazioni future.”
-G. Flaubert
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ragazzoarcano · 1 year
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“C’è chi sostiene che non si dovrebbe agire per paura, ma se non si ha paura, dove sta la sfida? I risultati migliori li ho ottenuti quando ho deciso di non scappare e ho accettato di combattere contro me stessa.”
— Cecelia Ahern, I cento nomi
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C'è una magia nell'aria quando leggi un buon libro, una magia che ti fa sentire come se fossi parte di un mondo diverso. Un mondo di personaggi, luoghi e storie che prendono vita nella tua mente. Un mondo fatto di avventure, di scoperte e di sogni. Un mondo che ti fa sentire come se tutto fosse possibile. Prendi il tuo libro preferito, e preparati a esplorare i limiti della tua immaginazione.
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dandyshoecare · 1 year
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Before and After by Dandy Shoe Care. Some magical transformation of old ruined shoes of our new Italian client : Mr. P.F.C. 
What does it mean to have your shoes taken care of? It means giving the skin everything it needs to be healthy, beautiful, elastic and mirror polished. Doing all this will help the best specialist in the world. Contact me to test me even with your shoes completely ruined.
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uno-spazio-nell-oblio · 7 months
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la-novellista · 1 year
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Indossa qualcosa per me ed io cercherò di toglierla.
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