Tumgik
#arte ravennate
itsnicsalad · 1 year
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Thinking about how adorable Bubbline would look in your art style <3 I love the way you draw the characters, especially Darius, and I think your Ravennation art is absolutely adorable. Just thinking about how you'd draw Bonnie's hair and how Marceline would look kinda like Lilith
oh ive drawn bubbline before,, like 3 years ago i think, so it was really bad (oops) itd be cute to draw them again
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chez-mimich · 11 months
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YURI ANCARANI: "LASCIA STARE I SOGNI"
In una intervista, per altro non molto recente, Yuri Ancarani, videomaker italiano, afferma che tutte le immagini filmiche (o quasi tutte) e tutte le immagini televisive (in questo caso proprio tutte), portano con sé una visione del mondo, accompagnano cioè lo spettatore, in una “narrazione”, come si dice oggi. Ancarani adotta un punto di vista molto diverso: la macchina da presa è spesso fissa e lascia parlare le immagini. La sua mostra al Pac di Milano aperta fino al prossimo 11 giugno, fa il punto su oltre vent’anni di lavoro dell’artista ravennate. “Lascia stare i sogni”, è il significativo titolo di questa interessante rassegna di video che toccano temi molto diversi tra loro, ma che sono legati da questo sguardo, algido ma attento, neutro ma rivelatore, degli stridenti contrasti del nostro vivere. “Il Capo” proiettato su uno schermo gigantesco, accoglie il visitatore con la sua solenne imponenza. Si tratta di un video del 2010 girato in una cava di marmo delle Alpi Apuane, dove un uomo con una mimica più simile a quella di un direttore d’orchestra che di un cavatore di pietre, dirige con sapiente maestria il movimento di escavatori che tagliano e spostano giganteschi e candidi blocchi di marmo. Il sonoro del video è dato solo dai lontani rumori delle macchine che contribuiscono a determinare un doppio e contrapposto effetto di straniamento e nudo realismo proponendoli ad uno spettatore troppo abituato ad immagini commentate come accade nei documentari o nei servizi televisivi. “Piattaforma luna” è ambientato in una camera iperbolica, ambiente claustrofobico in questo caso accentuato da una colonna sonora di Ben Frost.
Toni freddi e scostanti caratterizzano due video paralleli (nella sala 4 del Pac), si tratta di "San Siro" e "San Vittore" com un accostamenti che non è certo frutto del caso. Nel primo, il tempio del calcio, è rivelato attraverso le strutture architettoniche e le infrastrutture tecnologiche come cavi, tombini, porte di sicurezza, sotterranei, ripresi negli attimni che precedono l'inzio di una partita. Di contro, "San Vittore", propone una apparentemente asettica descrizione visiva di tutti i controlli a cui sono sottoposti i minori per poter visitare i propri genitori detenuti nella strutture carcerarie. Un video che nella sua scarna oggettività presenta, senza ombra di retorica o di didattico paternalismo, una realtà crudele e disumana. Il nome della psicanalista Marina Valcarenghi è abbastanza noto da non necessitare di ulteriori parole. Su di lei Yuri Ancarani propone il video di un magnifico monologo tenuto nel “Cortile della legnaia” dell’Università Statale di Milano dal titolo “Il popolo delle donne”. Letture di testimonianze di tribunali, discorsi astrattamente teorici e ferite legate alla sua esperienza sul campo con al centro la violenza uomo vs donna, ma anche sull’istinto della violenza tout court. Anche qui si tratta di una osservazione imparziale su tema di scottante attualità. Tra i notevolissimi video in proiezione, "The Challenge" è certamente il più intimamente misterioso e in un certo senso il più surreale. Ma Ancarani non lavora sulla suerraltà, bensi su realtà che tendono ad apparire come delle iperrealtà. Le immagini sono quelle del deserto del Qatar durante i preparativi di una competizione di falconeria (con citazione per la Land Art attraverso la celeberrima stele di Richard Serra). Le immagini della competizione sono inframezzate da sequenze che sembrano ruotare attorno al culto del motore e della velocità, nonché una stridente fascinazione nel rapporto natura/tecnologia. In particolare un raduno di motociclisti in un deserto texano, e una Lamborghini che trasporto un ghepardo. In entrambi i video è la rigorosa e simmetrica geomteria della stara a rendere iconicamente assai pregevoli le immagini e a dettarne il ritmo narrativo. Con "Wipping Zombie", titolo tratto dal nome di una danza tradizionale haitiana. Una espressività corporea di una lotta e che rimanda alla violenza coloniale subita dai nativi e che vorrebbe tendere a esorcizzare la violenza subita. Ma in "Wipping Zombie" c'è dell'altro, come la reiterizzazione di gesti quotidiani come battere una lamiera, per trasformare un barile in un materiale utile alla vita quotidiana, che denuncia silenziosamente la povertà e la vita pedestre delle popolazioni e locali. C'è un filone e una tradizione piuttosto consolidata su queste tematiche che coinvolge opere di celebrati videomakers come Ben Rivers o Neil Beloufa. Molte altri i video proiettati nelle sale in una delle mostre più interessanti presentate al Pac che negli ultimi sembra aver spostato, cime molte altre istituzioni museali ed espositive, il suo baricentro verso esperienze artistiche a carattere etnico e fortemente politiche nonché verso quelle che un tempo risultavano essere le periferie del mondo (e non solo in senso geografico).
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mtgc858 · 2 years
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Hi Ravenn, this is Benrey/Crash/whatever. I'm sorry to have suddenly blocked you without warning or telling you like, a month or so ago, I was in a bit of a panicked state and did it without reason nor thinking before eventually regretting it, esp rn. Hope you've been doing good though, just wanted to say hi and sorry about it.
Oh that's completely fine!
I wonder why I couldn't see your art.
I'm doing great and just to let you know I'm not mad at all ^^
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sliceoflife90 · 1 month
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Arte paleocristiana
L’arte paleocristiana è un’espressione che descrive la produzione artistica dei primi secoli dell’età cristiana, contenuta entro i limiti convenzionali di spazio e tempo. Le testimonianze più importanti risalgono al III-IV secolo, poi si inizia a parlare anche di arte dei singoli centri d’arte: arte bizantina, arte ravennate, ecc. L’arte paleocristiana si collocò nell’orbita della Roma imperiale…
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circusfans-italia · 6 months
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UNA MOSTRA SU CIRCO E MAGIA IN RICORDO DEL GRANDE JABBA
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UNA MOSTRA SU CIRCO E MAGIA IN RICORDO DEL GRANDE JABBA Fino al 22 ottobre a Lugo si può visitare l’esposizione “The Show Must go on”, un omaggio toccante e sentito al grande Piero Ustignani, in arte Jabba, scomparso nel 2021.
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L’ha visitata Francesco Farnè appassionato di circo, magia e spettacolo dal vivo, collezionista di libri e in altre occasioni collaboratore di questo sito.
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Francesco ci racconta di una mostra molto interessante, ricca di cimeli d'epoca: una bella e nutrita collezione che spazia dalla magia al circo, al luna park, al side show. Queste erano, infatti, le passioni di Jabba, che negli ultimi anni si è esibito con il suo freak show in diversi complessi circensi italiani a una proficua collaborazione con le famiglie Martini (Tayler, Andrea,…) e Rossante nei rispettivi complessi Phenomena Circus, Circo di Mosca, Paranormal Circus, etc.
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Oltre alle "stranezze" (i cosiddetti "naturalia" della sua Wunderkammer: ossa, scheletri, mummie, animali imbalsamati) che esibiva nel suo side show, e le statue di alcuni freak realmente esistiti, si possono ammirare tanti manifesti di varie epoche, sia relativi a illusionisti sia di circhi; inoltre: alcune attrezzature da luna park, una bella pianola a rullo a manovella, tanti giocattoli in latta e modellini a tema circense, scatole magiche e altre curiosità.
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Numerosi anche i manifesti di pellicole cinematografiche su circo e magia, manifesti e locandine, ma soprattutto bozzetti e studi di manifesti in parte inediti. Pezzi sfuggiti all'alluvione dei mesi scorsi nel ravennate che colpì anche la collezione Jabba come riportato da numerosi organi di comunicazione nazionali.
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Ringraziamo Francesco per averci fatto scoprire e apprezzare questa bella iniziativa. Il servizio fotografico è di Veronica Tierri, già autrice di numerosi scatti sul circo.
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La mostra si può visitare presso le Pescheria della Rocca di Lugo (RA) con orari 10-12 e 16.30-18.30 in settimana; e con orario continuato dalle 10 alle 18.30 nel week end, fino a domenica 22 ottobre. Invitiamo chiunque si trovi in zona a non perderla in quanto riteniamo che si tratti di una iniziativa di pregio che consente di vedere oggetti molto originali e inconsueti.
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GUARDA LA PHOTOGALLERY Visita le nostre sezioni PAGINE DI CIRCO ARCHIVIO ALMANACCO DEL FESTIVAL DI MONTE-CARLO  TOURNEE' Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto   Read the full article
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personal-reporter · 1 year
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Custodi di arte e fede: Abbazia di Pomposa
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Capolavoro dell'arte dell’Emilia Romagna, a pochi chilometri dal comune di Codigoro, in provincia di Ferrara, l’abbazia di Pomposa è uno dei simboli del Medioevo italiano. La sua edificazione risale al IX secolo ed è una delle più importanti di tutto il Nord Italia grazie ai suoi tesori e al fatto di essere divenuta nel tempo un fiorente centro monastico, la cui fortuna si legò alla figura dell'abate San Guido. Le prime notizie dell'Abbazia risalgono ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino nell'Insula Pomposia, un'isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare. Ma fu dopo il Mille che il monastero che accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali Guido d'Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note. Oggi questa area, uno dei parchi più importanti d'Europa, è comprese nei siti Unesco dal 1999, quando il riconoscimento assegnato a Ferrara nel 1995 fu esteso al territorio comprendente il Delta del Po e le Delizie Estensi. Il complesso abbaziale è composto da tre nuclei, il campanile con la Chiesa di Santa Maria, il chiostro con gli ambienti annessi e il Palazzo della Ragione. La chiesa, caratterizzata dall’atrio rettangolare con tre arcate d’ingresso e il noto campanile, è l'immagine simbolo di Pomposa. L'atrio non esisteva nelle antiche fasi della chiesa e  fu aggiunto poco prima della nuova consacrazione della chiesa, avvenuta nel 1026, grazie al magister Mazulo, e vede due finestre a rosone chiuse da transenne traforate, oltre algli altorilievi zoomorfi, alternati a bacini ceramici, disposti all'altezza degli archi d'accesso al portale. La costruzione del campanile ebbe inizio nel 1063, ad opera del magister Deusdedito ed è alto circa 48 m, l’interno è articolato in nove piani percorribili,  fino a quello delle campane,  grazie a 201 gradini. Oggi la Chiesa di Santa Maria presenta una pianta basilicale a tre navate con abside poligonale, tipica dell’ambiente ravennate, così come moltissimi elementi strutturali interni, dai capitelli ai mosaici pavimentali, che testimoniano la pratica medievale del  riutilizzo di materiali di pregio in nuove strutture. La decorazione dell’abside, opera di Vitale da Bologna del XIV secolo, raffigura un Cristo benedicente con a destra la Vergine, seguita da uno stuolo di principesse, vergini, martiri e l’abate Andrea, committente dell’opera, in ginocchio, mentre a sinistra San Michele Arcangelo è nell’atto di pesare le anime. Di un periodo successivo alla realizzazione dell'abside sono gli affreschi della navata centrale della chiesa, divisi in tre ordini, con in alto scene tratte dall’Antico Testamento mentre nell' ordine mediano vi sono scene tratte dal Nuovo Testamento e l'ordine inferiore è destinato al ciclo dall'Apocalisse. La visita alla chiesa si conclude con il Giudizio Universale, posto sulla controfacciata. Attorno a quello che era il chiostro maggiore, si trovano le zone della sala del Capitolo, della sala delle Stilate e del Refettorio. La sala capitolare è il luogo in cui i monaci si riunivano per leggere e meditare su un capitolo della Regola di San Benedetto, si trova lungo il fianco settentrionale della chiesa e gli affreschi che la  decorano sono stati attribuiti al XIV secolo. Sul lato sud del chiostro si trova il refettorio dove i monaci consumavano i pasti della giornata. A destra della chiesa, nell’antico dormitorio, c’è il Museo Pomposiano, dove sono custoditi i più importanti pezzi riguardanti la storia del complesso abbaziale. L’allestimento del museo risale al 1976 e conserva numerosi tesori provenienti dalla chiesa, dal complesso abbaziale e dai dintorni di Pomposa, in un contesto che parte dal VI secolo e arriva al XIX secolo. Read the full article
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wwweirdworld · 3 years
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📌Mausoleo di Galla Placidia
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xionandpluto14 · 2 years
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gwenlen-studies · 2 years
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11.01.2022
J'ai peut-être été trop ambitieuse aujourd'hui en voulant relire la totalité de mes cours sur l'art du haut Moyen Âge. Disons qu'au moins, j'ai fait Ravenne... A part ça, j'ai fait du petit latin dans le De Amicitia de Cicéron et travaillé un commentaire d'anglais.
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I might have been too ambitious when I thought I could read all of my notes about early medieval art today. I only managed to read the bit about Ravenna. I also read a few paragraphs of De Amicitia by Cicero and commented on a newspaper article for my English class.
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a-wild-lyka-appears · 3 years
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Name: Cathryn Black Nickname: Sissy Age: Looks Early 20's (B. 1839 ad) Height: 5'6 Eye color: Amber (Situation depending Black) Hair color: Golden Brown Build: Too Thin. Gaunt. Birthdate: October 31st Species / Race: Demon Pronouns: She/her Orientation: Demi-sexual / Swinger / Pansexual - Male leaning Marital Status: single References: Emma Watson Affiliations / Relationships: Damien Black (Twin Brother), Ravenn Animus (Surrogate Mother) General Location: Portland, OR, San Francisco CA, Seatle, WA, Brooklyn, NY, and Upstate NY by the Canadian border. CAN ALSO BE PLAYED IN FANTASY SETTING. Likes: Korean Food, a good book, cats, art supplies of all kinds, notebooks, and Ticonderoga pencils. Dislikes: Unnecessarily rude people. Animal cruelty. White Chocolate. Personality: wip / rebranding
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weirdletter · 5 years
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Imaginales: le festival des mondes imaginaires, 18ème édition. 23-26 May 2019, Ville d’Épinal, France. Poster art by Grzegorz Rosiński and Piotr Rosiński, info: imaginales.fr.
From Thursday 23rd to Sunday 26th May, 2019, more than 300 authors and illustrators from all over the world will come to Epinal, in France, for the 18th edition of Imaginales: le festival des mondes imaginaires, one of the first international exposition of Imaginative literature.  Artists, novelists and experts in the Fantasy, SF and Fantastic genres will share their stories with a varied and enthusiastic audience. Founded in 2002, the festival is free and open to the public, welcoming more than 40,000 visitors from all over France.
Guest list:
Comics and illustration – Julien DELVAL, Renaud DENAUW, Emmanuel DESPUJOL, Steven DUDA, Gilles FRANCESCANO, Laurent GAPAILLARD, Armel GAULME, Didier GRAFFET, Loïc JOUANNIGOT, Milan JOVANOVIC, Frédéric MARNIQUET, Gilles MEZZOMO, Noë MONIN, Thimothée MONTAIGNE, Frédéric PILLOT, Michel RODRIGUE, Olivier ROMAC, Grzegorz ROSIŃSKI, Piotr ROSIŃSKI, Thierry SÉGUR, Olivier SOUILLÉ, Philippe ZYTKA.
International authors – Alex BELL, Sigridour Hagalin BJÖRNSDOTTIR, Peter BRETT, Anders FAGER, Mark HENWICK, Vic JAMES, S.T. JOSHI, Hildur KNÚTSDÓTTIR, Graham MASTERTON, Sam J. MILLER, Christopher PRIEST, Sofia SAMATAR, Johanna SINISALO.
French authors – Christophe ABAS, Sandrine ALEXIE, Nicolas ALLARD, Mel ANDORYSS, Jean-Pierre ANDREVON, Jacques BARBÉRI, Isabelle BAUTHIAN, Robert BELMAS, Paul BEORN, Karim BERROUKA, Georges BERTIN, Chloé BERTRAND, Pierre BORDAGE, Béatrice BOTTET, Nicolas BOUCHARD, Clément BOUHÉLIER, Charlotte BOUSQUET, Fabienne BRUGERE, David BRY, Sabrina CALVO, Nicolas CARTELET, Fabien CERUTTI, Fabien CLAVEL, Guy COSTES, Alain DAMASIO, Grégory DA ROSA, Nathalie DAU, Lionel DAVOUST, Nicolas DEBANDT, Romain DELPLANCQ, Jérôme DIDELOT, Julie de LESTRANGE, Marie-Charlotte DELMAS, Jean-Laurent DEL SOCORRO, Patrick K DEWDNEY, Romain D'HUISSIER, Victor DIXEN, Sara DOKE, Catherine DUFOUR, Jean-Claude DUNYACH, Silène EDGAR, Manon FARGETTON, Estelle FAYE, Franck FERRIC, Fabien FERNANDEZ, Élise FISCHER, Alexis FLAMAND, Célia FLAUX, Victor FLEURY, Jean-Pierre FONTANA, Isabelle FOURNIÉ, Thomas GEHA, Alison GERMAIN, Eric GIACOMETTI, Régis GODDYN, Marie-José GONAND, Alain GROUSSET, Lauric GUILLAUD, Colin HEINE, Johan HELIOT, Loïc HENRY, Ariel HOLZL, Raymond ISS, Jean-Philippe JAWORSKI, Gabriel KATZ, Florian KIEFFER, Katia LANERO ZAMORA, Gilles LAPORTE, Camille LEBOULANGER, Fabienne LELOUP, Christian LÉOURIER, Jérôme LEROY, Érik L'HOMME, Jean-Marc LIGNY, Méropée MALO, Eric MARCHAL, Jean-Luc MARCASTEL, Johanna MARINES, Jean MARIGNY, Danielle MARTINIGOL, Xavier MAUMÉJEAN, Patrick McSPARE, Hélène P. MÉRELLE, Sylvie MILLER, Vincent MONDIOT, Pierre PEVEL, Betty PICCIOLI, Stefan PLATTEAU, Jean PRUVOST, Jacques RAVENNE, Michael ROCH, Carina ROZENFELD, Éric SANVOISIN, Stéphane SERVANT, Floriane SOULAS, Charles SUZANNE, Ketty STEWARD, Rachel TANNER, Arthur TÉNOR, Philippe TESSIER, Nicolas TEXIER, Christophe THILL, Jean-François THOMAS, Jean-Christophe TIXIER, Adrien TOMAS, Jean-Michel TRUONG, Estelle VAGNER, Laurence VANIN, Cindy VAN WILDER, Claude VAUTRIN, Flore VESCO, Frédéric VINCENT, Frédérique VOLOT, Philippe WARD, Aurélie WELLENSTEIN, Georges ZARAGOZA.
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levysoft · 5 years
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Che cos'è uno schema Ponzi? Perché è sinonimo di truffa? Da dove prende il suo nome?
LE ORIGINI. Tutto comincia nel 1903 quando il ravennate Carlo Ponzi (Carlo Pietro Giovanni Guglielmo Tebaldo Ponzi, in arte Charles) sbarca negli Usa. Sono gli anni della grande migrazione ma lui, allergico al lavoro, per un po’ vive di  mezzucci e piccole truffe, finendo anche in carcere per un assegno falso, e forse è lì che concepisce la mega-frode che l’avrebbe reso famoso. A quel tempo era comune che le lettere per l'estero includessero un "buono" per l'acquisto di un francobollo per la risposta: i buoni avevano un costo diverso in ciascun Paese, ma il loro controvalore in francobolli era lo stesso dappertutto.
Con i tassi di cambio e postali fluttuanti, Ponzi capisce che i coupon per francobolli - tempo poche settimane o mesi - avrebbero aumentato di valore. Così, attraverso una rete di contatti in Italia, inizia a rastrellare quelli che gli emigranti inviano ai loro parenti, per rivenderli sul mercato americano.
DALLE STALLE ALLE STELLE. Forte dei primi guadagni ottenuti con questa scaltra forma di arbitraggio, Ponzi apre una società e incoraggia amici e colleghi a scommettere sul suo schema, promettendo tassi di rendimento sugli investimenti del 50% in 3 mesi. La voce comincia a diffondersi e nel giro di due anni la rete Ponzi ha dipendenti e clienti in tutto il paese, al punto che al suo apice, nel 1920, ha accumulato un patrimonio di centinaia di migliaia di dollari (una fortuna, per l'epoca).
Il suo business, però, non è solido come Charles sostiene. Anzi, non è nemmeno un business: Ponzi infatti paga i rendimenti promessi con il denaro dei nuovi investitori, che affluisce copioso nelle sue casse, e non con i guadagni. È il primo, perfetto schema piramidale.
LA TRUFFA. A scoprire la frode è Clarence Barron, editore del Wall Street Journal, che fatti due conti capisce che Ponzi dovrebbe vendere 160 milioni di coupon per raccogliere i soldi di cui ha bisogno per garantire i guadagni promessi... ma dal momento che ci sono solo 27.000 coupon postali in circolazione nel mondo, questo ovviamente non è possibile.
Barron denuncia anche il fatto che Ponzi ha investito il "proprio" denaro in proprietà immobiliari, azioni e obbligazioni tradizionali, come qualsiasi investitore normale. Se lo schema Ponzi è così sicuro, perché mai il suo creatore dovrebbe preferire investimenti tradizionali e meno remunerativi?
All'inizio nessuno crede a Barron e Ponzi continua a fare affari, finché un'ispezione negli uffici della società mette a nudo la verità: Charles Ponzi non possiede i buoni postali millantati. Viene così accusato di frode e di altri 85 reati, e condannato ad alcuni anni di carcere. Scontata la pena, Carlo torna prima in Italia, dove cerca di replicare il suo schema (senza successo, in quel periodo), poi si trasferisce a Rio, dove muore in povertà nel 1949.
L’EREDITÀ. Come spesso accade, l'opera sopravvive al suo creatore - anche se in questo caso è uno schema truffaldino: negli anni se ne sentirà parlare spesso, ben mascherata e scientificamente spiegata grazie all'uso di varie e "colte" etichette, come psicodinamica e psicolinguistica, ed elaborata a volte in chiave hi-tech, come il "Millionaire Network" di Virgilio de Giovanni.
Nel 2008, a un secolo dalla sua invenzione, lo schema Ponzi guadagna però di nuovo le prime pagine dei giornali, quando l’FBI arresta il finanziere Bernie Madoff con l’accusa di aver "volatilizzato" 65 miliardi di dollari. Come Ponzi, Madoff prometteva rendimenti stratosferici (il 10% fisso), che onorava però con i capitali dei nuovi arrivati, in mancanza di rendimenti veri, come da onorata tradizione.
Come si può immaginare, il meccanismo funziona bene all'inizio e finché c'è un flusso continuo e sempre più numeroso di investitori-creduloni, ma prima o poi deve interrompersi e la folla degli ultimi resta a terra e senza il becco di un quattrino. La cosa davvero curiosa è che tra i clienti di Madoff ci sono personaggi famosi e persino banche, che ci rimettono un bel po' di miliardi. A differenza di Ponzi, però Madoff in carcere ci passerà il resto della vita, con una condanna a 150 anni.
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absolcoco25 · 3 years
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Petite double page de croquis Neko, Ravenn et Leye #croquis #crayondecouleur #aquarelleflowers #flowers #fleurs #aquarellefleurs #aquarellepainting #art #artoriginal #oc #original #mangaart #mangadrawing #mangapainting #mangadraw #manga #mangafr #sketchbook #sketching #sketch #watercolor #watercolorpainting #carnetdecroquis https://www.instagram.com/p/CU18phwAESe/?utm_medium=tumblr
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dahliaborne · 7 years
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a list of my favorite elvish words
aerandir (sea wandered)
gladden (iris)
tindome (starry evening)
mir (jewel)
morinuin (underdark)
hylama (sea shell)
ravenne (lioness)
nimphel (pearl)
selu (magical arts)
mellryn (golden trees)
feanor (spirit of fire)
ithildin (star-moon)
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wwweirdworld · 3 years
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details makes differences
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xionandpluto14 · 3 years
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(Raeku) love at first sight
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(Ravenn-Ven) acquaintances to close friends to lovers
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(Shyan) enemies to lovers
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(had to use a Picrew of Ryan because it never lets me post the art I chose for him)
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